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domenica 16 marzo 2008

Nuovo corso per il CdA?

Oggi ho ricevuto l'ultimo numero del notiziario della Cooperativa che offre numerosi spunti degni di essere commentati. La prima impressione che ho avuto è stata, finalmente, la presenza di elementi nuovi e POSITIVI. Sono presenti due importanti novità: si cerca di far conoscere IN ANTICIPO alcune delle inziative che il CdA intende adottare e, soprattutto, si cerca di COINVOLGERE i soci. Insomma si tratta di due cose che sono state reclamate in modo tanto chiaro quanto deciso dai quei 250 soci che hanno firmato richieste di assemblee, richieste di accesso agli atti, richieste di referendum e infine, esausti, anche richieste di revoca degli amministratori.
La ragione di questo cambiamento appare chiara: la pressione di così tanti soci ha indotto il CdA a cambiare rotta, comunicando e coinvolgendo, insomma facendo le cose che da tempo si sarebbero dovute fare. I soci, seppur paragonabili a tartarughe (e difatti sono tutti tornati in letargo), questa volta hanno "mangiato la foglia" e non sarà facile come prima prendere decisioni importanti come addirittura una variante al piano di lottizzazione, senza coinvolgerli. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla partecipazione di così tante persone che hanno supportato le azioni del Comitato.
Appare così ancora più chiaro che l'obiettivo non era ostacolare il CdA, il Presidente o contestare per il gusto di farlo. L'obiettivo era quello di avere una Cooperativa in cui ci fosse trasparenza e partecipazione e di salvaguardare il luogo in cui viviamo.
Se vi sarà un miglioramento in futuro questo sarà grazie soprattutto a queste persone ed in particolare a chi si è esposto in prima persona ricevendo la sua dose di "veleno".
I cambiamenti, si sa, hanno sempre un prezzo da pagare.
Questo CdA ha sempre volato piuttosto basso in quanto a stile (carabinieri, notiziari offensivi, forum anonimi etc.) e ha perso l'ennesima occasione per innalzare questo livello ammettendo in qualche modo di avere commesso degli errori. Anche in questo notiziario sono pertanto presenti accenni, sempre molto fumosi, di vittimismo e di complottismo. La balentìa, che evidentemente in questi anni è parte integrante della strategia societaria, impedisce di ammettere i propri errori e, al tempo stesso, spinge verso l'inasprimento dello scontro contro chiunque non faccia parte del "clan". Tempi bui. Il riferimento non è geografico, ma caratteriale. Ci si può comportare in questo modo anche se si è di Brescia.
Leggendo più attentamente il notiziario emergono i vecchi vizi di sempre: racconti che cercano di fornire una lettura distorta degli eventi, auto propaganda, auto incensamento, un di sano vittimismo, accuse velate e, soprattutto, l'annuncio di una "dispendiosa battaglia legale". Ma veniamo al dunque.
Nel notiziario viene riportato il resoconto dell'assemblea del 16 febbraio. Una frase sintetizza il paradosso del "voto per il non voto": "Il collegio dei Probiviri ha proposto all'assemblea di non votare il punto all'ordine del giorno". Poi si legge "purtroppo non essendoci stata una convergenza unitaria sulla proposta .....". Una convergenza tra chi? Si trattava dell'assemblea dei soci oppure sono stati creati organi intermedi che prendevano le decisioni per essi?
Ma la vera chicca di questo resoconto è rappresentata dalla frase: "Il CdA in quest'ultimo anno, come per il passato, ha cercato in tutti i modi di illustrare le ragioni del proprio operato fornendo tutti i chiarimenti ....". Commentatela voi.
Trovo invece molto corretta e sottoscrivo pienamente la frase finale: "è sufficiente che ciascuno faccia una riflessione sugli eventi che hanno caratterizzato la vita sociale dell'ultimo anno: non sarà difficile individuare i veri motivi di fondo che hanno generato il malessere attuale". Io correggrei però in "di questi ultimi anni".
Un'altra frase sibillina è la seguente "tale stato di cose in futuro potrebbe far venire meno l'interesse dei soci a ricoprire cariche sociali". Anche in questo caso la sottoscrivo appieno.
Come sottolineato da più parti, in questi ultimi mesi ( e non come nell'interno anno, come si vuol fare intendere) si è creata una spaccatura nella nostra comunità. E' stato un come uno di quei terremoti che si sviluppano sulla faglia tettonica: si accumula energia, si tira la corda finchè un evento (in questo caso la variante fantasma) fa scoppiare il finimondo. Si è detto che la colpa non è solo di questo CdA. E' corretto. Questo è solo il CdA che ha causato la "goccia che ha fatto traboccare il vaso". Non è una colpa da poco anche perchè sarebbe stato possibile invertire la tendenza negativa e far qualcosa per rivitalizzare questa comunità, invece di ingigantire i problemi già esistenti. Si è anche detto che qualche amministratore c'è "da sempre". Anche questo è vero. Ed ecco quindi forse il vero significato della quartina precedente: "... non sarà difficile individuare i veri motivi di fondo che hanno generato il malessere attuale". E' vero, il veleno che è stato seminato nella nostra comunità in questi ultimi mesi, l'incapacità di dialogare, di correggere, di cambiare non solo ha generato la spaccatura di oggi, ma potrebbe anche, come riportato dal notiziario, "far venire meno l'interesse .." di domani. Anche volendo bene a Poggio dei Pini, chi può essere interessato a sacrificare parte del proprio tempo libero in una comunità dove chi la pensa diversamente è considerato "nemico" e dove il confronto delle idee viene sostituito dalle denunce, dalle calunnie anonime, dalle velate minacce, dalla strumentalizzazione dei ragazzi e dall'illazione telefonica.
Il notiziario contiene una lettera del collegio dei Probiviri che inizia con "vorremmo chiarire alcuni fatti ..". Cari Probiviri, mi dispiace ma, sicuramente per mio limite, ciò che è accaduto nel'assemblea e il vostro ruolo in quell'occasione continua a non essermi chiaro. Io capisco che a Poggio dei Pini, la patria della privacy, non si vogliano raccontare i particolari, ma dicendo le cose a metà è chiaro che il lettore ben poco capisce. Ciò che dal 16 febbraio vorrei sapere è: quale tentativo di riconciliazione sia stato fatto, quando sia avvenuto e quali proposte siano state avanzate dalle due parti ed eventualmente rifiutate. Se non si vogliono dire queste cose, va benissimo anche il silenzio. Ci siamo abituati.
L'articolo "Impegno del Consiglio di Amministrazione" contiene due importanti elementi: la conferma di dell'impegno, ipotizzato in assemblea, a non "lottizzare" prima della fine del mandato (metà 2009) e l'intenzione di "promuovere periodicamente incontri formali con soci o gruppi di essi su tematiche di interesse generale". Molto bene.
L'articolo "Lago Piccolo" contiene la comunicazione proveniente dal Servizio Tutela Paesaggio in ordine all'archiviazione dell'esposto sui lavori relativi al laghetto. Una piccola richiesta ai redattori del notiziari: facciamo in modo che l'informazione sia utilizzabile da tutti i lettori e quindi quando citiamo questo "Servizio Tutela Paesaggio" ricordiamo almeno se si tratta del Comune o della Regione.
Questa informazione è stata inserita "senza alcun commento", perche? Non è detto che i commenti debbano essere fastidiosi come i miei, si può anche commentare per spiegare meglio a che punto siamo. Io, ad esempio vorrei sapere se questa archiviazione chiude definitivamente la questione oppure se ci sono ulteriori pronunciamenti da parte di altri enti.
L'articolo "strada 7" invece, ahimè, rappresenta un vero e proprio incubo. Sembrerebbe di capire che quando il provvedimento è a favore del CdA la notizia viene sbandierata ai 4 venti, quando invece è contrario ecco che si getta discredito sulle fonti "non allineate". Ecco quindi che "l'Unione sarda" enfatizza l'informazione in modo "inusuale". Ma come inusuale? Fanno sempre così! Anni fa mia cugina subì un tamponamento per cui venne visitata e mandata a casa e sull'Unione scrissero che era ricoverata all'ospedale in gravi condizioni. La tendenza al sensazionalismo è insita in tutti i giornali e il nostro quotidiano locale è sempre stato un campione in questo. Ma questa ordinanza è stata emessa dal Comune di Capoterra. La Cooperativa che addirittura si dichiara sottoposta ad "un ulteriore attacco" (quindi, ne deduco, è attaccata dal Comune e dal l'Unione) annuncia che si impegnerà in una "dispendiosa lite giudiziaria" con i soldi dei soci (sempre deduco dato che la Coop siamo noi).
Quindi mi sembra di capire che la Cooperativa non si possa impegnare in una "dispendiosa lite giudiziaria" con il Comune di Capoterra per cercare di costringere questo Ente ad assumersi almeno una parte dei propri doveri però è pronta a fare la guerra per la strada 7?
Ma dov'è la coerenza? Urge "riflessione" su questo argomento e informazioni: quanto spendiamo per questa "dispendiosa azione legale"?. Il compenso sarà secretato come tradizione?.
Altra notizia utile e di "apertura e coinvolgimento" riguarda l'istituzione o comunque la rivitalizzazione del "Comitato Tecnico" richiedendo la disponibilità di tecnici specialisti in varie discipline. Speriamo che non finisca come l'ultima volta (insabbiato).
Oltre a varie notizie di servizio, il notiziario e anche questo mio articolo, si chiude con l'annuncio della istituzione di uno spazio nel portale del CdA in cui gli amministratori possono rispondere ai quesiti dei soci.
Sinceramente non riuscirei ad immaginarmi un Portale il cui titolare non interagisca con i lettori, comunque meglio tardi che mai.

5 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao a tutti, concordo con l'analisi di Giorgio al riguardo del giornaletto del poggio, ritengo che però queste novità abbiano un tempo e che quindi vadano valutate a lungo termine.

PER QUANTO RIGUARDA ALCUNI ARTICOLI

Per le piscine vorrei esprimere il mio dispiacere personale e vorrei fare i miei complimenti più sinceri a Giuseppe Monni che le ha gestite in maniera esemplare in questi ultimi anni ( forse la miglior gestione che si sia mai vista ), su questo tema vorrei che fossero portati a conoscenza di tutti i soci i veri motivi di questa decisione che a mio modo di vedere rappresenta una ennesima disfatta e un vero fallimento.

Per quanto riguarda invece le aree percorse dal fuoco dell'estate scorsa, sono dell'idea che non si debba dare a nessun operatore esterno la pulizia delle stesse, al fine di non incentivare con denari queste azioni che potrebbero e ripeto potrebbero essere direttamente collegate a chi ha messo fuoco ( una delle tante ipotesi ) .

Inoltre sempre al riguardo del tema incendi nel vallone del Rio San Girolamo ( ormai diventati cronici ), consiglierei due interventi che ritengo molto utili, il primo è quello di allargare e allungare ( fino ad oltre la strada ) il tagliafuoco fianco piscine lato nord, il secondo è quello di arare tutta la zona cuscinetto nei fianchi del ponte sul rio s.g. che viene decespugliata ogni estate ( non basta ) proprio per levare anche quelle erbe che tagliate rimangono nella parte superficiale del terreno e che con il forte maestrale creano un ponte al propagarsi del fuoco.

Aggiungo anche che sarebbe altrettanto utile posizionare delle telecamere ( o webcam )nascoste in alcune zone del critiche poggio, e inoltre si dovrebbe valutare ( cosa non difficile ) l'affidamento al controllo satellitare dell'intera area almeno nel periodo estivo.

Cordiali saluti
Giacomo Cillocu

giacomo ha detto...

Ciao a tutti, scrivo perchè forse è incominciato il periodo delle piccole vendette personali, non ne sono sicuro ma penso sia così.

Gradirei che venissero riportati qui in un apposito reportage ( chiedo cortesemente a Giorgio ), tutti quegli atteggiamenti che in un qualche modo possano essere ricondotti a delle vendette piccole o grandi nei confronti di soci che si sono esposti dichiarando il loro semplice e democratico malcontento durante questa vicenda ( la più negativa nella storia del Poggio ), qualora esistessero queste realtà sarebbero un indice negativo del quale bisognerà tener conto alle prossime elezioni, sperando chiaramente di non rivotare più chi persegue questi comportamenti.


cordiali saluti
Giacomo Cillocu

Giorgio Plazzotta ha detto...

scusa Giacomo ma non riesco a comprendere la tua frase "su questo tema vorrei che fossero portati a conoscenza di tutti i soci i veri motivi di questa decisione che a mio modo di vedere rappresenta una ennesima disfatta e un vero fallimento". Cosa c'è sotto?

La questione della videosorveglianza merita invece attenzione: in un posto dalle caratteristiche urbanistiche di Poggio dei Pini potrebbe risolvere non pochi problemi.

Per quanto riguarda le vendette spero che i tuoi timori siano infondati. Se però le cose andassero in quella direzione, confermo che il blog è a disposizione di chiunque desideri comunicare o commentare qualsiasi situazione che riguarda la nostra comunità.
Come è testimoniato dalla breve storia di questo blog, ogni voce troverà il suo spazio e l'eventuale discussione avverrà tra persone di cui conosce l'identità.

giacomo ha detto...

Ciao, volevo dire che si dovrebbero sapere i motivi veri che hanno portato i gestori a rescindere il contratto, questa situazione è sicuramente negativa perchè si perde un servizio al quale tutti teniamo, o c'è anche qui questa famosa privacy??? ( dei muzzica surda )

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo non conosco bene la situazione della piscina. Concordo con te sul fatto che la gestione passata mi sembrava molto positiva e professionale.
Da come è stata presentata la questione nel notiziario sembrerebbe che il gestore precedente abbia rinunciato e che quindi la Cooperativa cerchi un nuovo gestore. Stessa cosa per il medico, mi sembra.
Cosa c'è che non va?

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