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martedì 15 settembre 2009

L'Associazione 22 Ottobre scrive al Sindaco di Capoterra

Siamo a Settembre. Piove, e anche molto. Per questa sera è prevista una allerta meteo nella nostra zona. Occhio agli scantinati e ai guadi, per favore.

Con l'acqua "emergono" anche le parole del Sindaco di Capoterra, Giorgio Marongiu, che in giugno aveva annunciato, più volte, che a "Settembre il Comune di Capoterra avrebbe avuto un Piano di emergenza".

D'altronde in una diretta a Videolina il resp. della Protezione Civile regionale Cicalò aveva affermato che "i comuni sardi che dispongono di un piano per la Protezione civile sono pochi, ma non sono due, saranno una ventina" (quali?). Una persona di buon senso penserebbe che dopo il disastro che è successo a Capoterra e la consapevolezza che questo territorio, sul quale si addensano sempre le nuvole anche quando a Cagliari c'è il sole, sarebbe stato messo immediatamente in sicurezza. INVECE NO. Siano a metà settembre e non si muove niente. Insomma, siamo alle solite.

Per cercare di avere risposte a nome della cittadinanza, ovviamente preoccupata, l'Associazione 22 Ottobre ha scritto al sindaco Marongiu la lettera che potete scaricare qui.

Ci saranno delle risposte? Anche il silenzio sarebbe una risposta forte e chiara.

Una delle tante piene di media intensità sfiora il vecchio ponte sulla Sulcitana (Pasqua 2009). Il territorio è a forte rischio iderodologico e privo di un valido piano di emergenza comunale.

2 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, è uscito il nuovo notiziario del Poggio, molti articoli interessanti, un segnale di un cambiamento articolato in più punti, una relazione di quanto è avvenuto e di cosa si vuole fare in futuro, la puntualizzazione su quanto sia difficile la situazione per'altro gia affermata ufficialmente dal bilancio di chiusura del mandato precedente al vecchio cda.

Una cosa però la vorrei dire, sempre per il fine costruttivo, a volte qualche critica bisogna accettarla senza fare i soliti permalosetti dell'ultim'ora, sperando che non mi venga censurata anche questa, e sperando che non ci sia la solita rispota repentina di qualche puntualoide super precisino.

Il Poggio ha delle basi forti, una storia alle spalle e tante memorie storiche, si è fatto molto durante la sua storia e sopratutto c'è gente che si fatta in quattro, molta davvero, la strategia che si è perseguita all'inizio era quella dell'impresa, poi con gli anni ci si è adagiati sulla comoda e univoca strada della vendita dei lotti, d'altronde non tutti sono capaci di fare impresa, ma dire che tutto quello che è stato fatto è sbhagliato è un errore grossolano e a me il grossolano non piace propiro perchè è sinonimo del distruggere.

Al Poggio esistono tanti progetti e tante idee, quello che è stato lo sbaglio clamoroso che da circa 15 anni si è perseverato a riproporre è stato appunto di vedere i soliti "nuovi" cancellare il tutto e buttare capra e cavoli, rompendo anche le cose giuste, tra i nuovi, come tutti sappiamo, c'erano anche alcuni vecchi che secondo me hanno condotto questa barca in una secca, la parola nuovi è per questo motivo relativa.

Quello che per me i nuovi dovrebbero saper fare, è appunto di vedere bene le cose funzionanti, ritirare e rifare le cose distrutte dai precedenti cda, per poi ripartire con un'operazione in grande stile che sia realizzata di cesello, e non tipo " collara e paulesu " così come si dice in gergo popolare.

Penso che questo cda abbia le capacità , ma spero che non si faccia prendere da manie di protagonismo insensato, penso che si debba andare avanti in questo modo, sarà una strada più lunga che però pagherà di più.

Vedo che però tra le tante c'è una specie di dipendenza dalla regione e anche dal comune e comunque da enti pubblici in genere , della serie non toccate niente che ci pensano loro, storicamente questo non è vero e anzi alcune cose sono andate storte ( vedi alluvione )proprio perchè ci sono state delle inadempienze e delle forti negligenze da parte di alcuni enti per adesso non meglio accertati, il Poggio ha fatto tutto quello che ha fatto grazie all'opera di molti abitanti soci e figli, e comunque ad un'opera di cooperazione integrata e armoniosa, questo è e deve restare il fulcro trainante di questo posto, chi è convinto che da solo cambierà le cose sta perdendo tempo e difficilmente riuscirà nell'opera, non vi è più tempo per sperimentare strade analoghe.

Resto convinto che questo nuovo cda, sopratutto nella maggioranza vincente riuscirà a raggiungere l'obiettivo primario che si è posto, cioè quello di trasformare questo posto in quello che era agli inizi fermo restando tutto quello che si è detto in precedenza.

Ben venga quindi il consorzio, e tutte le nuove idee, ma ripeto che non si rompano le cose esistenti fatte in passato, mi rifersico a quelle buone e che spesso sono state boicottate da alcuni precedneti amministratori.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo due cose.
Questo commento è fuori tema rispetto all'articolo in cui è stato inserito. Vorrei evitare che il blog diventi un calderone dove si salta di palo in frasca.
Secondo io non censuro un bel niente, sei tu che scrivi commenti che sono ampiamente contrari con gli scopi dichiarati del mio blog. Quindi scrivendo in un certo modo ti autocensuri da solo.

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