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sabato 12 settembre 2009

Tutte le strade .... meno una

Ci avviciniamo al 22 ottobre. Tempo di bilanci. Ci sarebbero da scrivere non uno, ma venti articoli su questo argomento. Cinque sarebbero sulle cose fatte e 15 su quelle non fatte.
Oggi vorrei parlare di viabilità, ed in particolare di viabilità comunale.
Le strade non comunali, la strada Statale 195 "Sulcitana" e la provinciale Capoterra-Maddalena, sono state prontamente ripristinate, seppure con le medesime caratteristiche di inadeguatezza idralulica che presentavano prima dell'alluvione (soprattutto la Sulcitana!).
Tutte le altre strade cancellate, dissestate o anche solamente danneggiate sono invece di proprietà e competenza comunale. Qual'è la situazione oggi?
Le strade hanno un impatto notevole sulla nostra vita quotidiana. In tutti questi mesi abbiamo assistito ai lenti lavori di ripristino. Prima di là, poi ancora più in là ... e quà??
Deviazioni, strade alternative, lavori in corso, transenne. Negli ultimi 10 mesi ne abbiamo visti in vari punti del territorio comunale. Io lo attraverso quotidianamente in diagonale per recarmi a Macchiareddu e ho memorizzato molti dei lavori stradali eseguiti. Li ho riportati in questa mappa che è senz'altro incompleta.

D'altronde quel giorno maledetto non è esondato solo il S. Girolamo, ma tutti i ruscelli e gli impluvi hanno assunto proporzioni tali che nessuna opera idraulica ha potuto resistere. Quando c'era. Perchè chi da Poggio dei Pini si reca a Capoterra per la strada che parte dalla Terrazza, sa bene quale è la qualità di costruzione di queste "arterie".



Ma vediamo ora ai colori. Perche nella mappa ho messo quadratini verdi e quadratini rossi?
I verdi indicano i danni stradali riparati, mentre i rossi indicano le strade ancora dissestate.
La linea azzurra indica invece il corso del Rio S. Girolamo che, come sappiamo, ha rappresentato l'epicentro di questo catastrofico evento. Spero sia inutile ricordare che i danni maggiori alle cose, ma soprattutto alle persone, si sono verificati lungo il corso di questo fiume e non sotto la casa del sindaco di Capoterra.
A un anno da quel maledetto giorno avrei preferito non dovere ribadire, come se fosse stato dimenticato, che quasi tutte le vittime sono state colpite proprio mentre attraversavano le strade.
Guardando la mappa c'è da chiedersi come mai il comune di Capoterra ha ripristinato i danni alle strade comunali in zone piu' lontane dall'epicentro e, direi clamorosamente, no ha ancora sistemato la strada vicinale di S. Barbara nel punto che costeggia il lago (sic!) di Poggio.
Ho sentito le scuse più disparate. C'erano i lavori di Abbanoa sulla rete fognaria. Vero, ma come ampiamente documentato in questo blog, sono terminati lo scorso maggio.
Altra panzana clamorosa è quella che assegnerebbe la proprietà delle strade vicinali di S. Barbara e dei "Genovesi" alla Cooperativa Poggio dei Pini. Si tratta evidentemente di una falsità smentita, oltre che dal buon senso, anche dalla Convenzione del 1970 tra il Comune e la Cooperativa che ribadiva la titolarità comunale delle strade vicinali.
Ma allora perchè il Comune non ha ancora sistemato la sua strada, situata in uno dei punti più colpiti e dove l'assenza del ponte causerà, il prossimo inverno, ancora moltissimi disagi.
Come può il partito di maggioranza che ha espresso anche il sindaco (PD), continuare ad agitare la demagogica bandiera della solidarietà? Forse che i residenti di Poggio dei Pini non pagano le tasse e non meritano solidarietà se vengono colpiti da una calamità? E non è che gli abitanti di Frutti d'oro siano stati trattati meglio.

Dato che non possono esistere motivi reali per questa gravissima omissione, quali sono i veri motivi, a cosa mirano il Sindaco e la sua eterogenea maggioranza?
Purtroppo penso che per capire cosa c'è sotto dobbiamo abbandonare il campo della ragionevolezza ed addentrarci nello squallido mondo della politica e del potere.
Quel mondo in cui si decide di costruire una città sul letto del fiume, sul bordo della frana, un cimitero o un edificio pubblico diventano dighe. Quel mondo ha preso atto della nostra protesta di qualche mese fa, ha assorbito anche il dileggio mediatico di "Striscia la Notizia" e si prepara ad andare avanti per la sua strada, con i suoi "valori" e gli interessi di sempre. Un anno è passato; i danni materiali sono stati rimborsati, le recinzioni sono state riscostruite , gli intonaci rifatti, una rotonda è stata realizzata a 10 metri dal fiume, quattro persone non ci sono più.
La gente deve vivere e lavorare, non può appostarsi ogni giorno davanti al comune per chiedere al Sindaco "che state facendo?".
Sappiamo che l'acqua ritornerà e la prossima volta, stando così le cose, farà ancora più danni. Sistemeranno i ponti, le strade, l'alveo? Forse, se queste necessità si sposeranno con quelle della politica e degli affari. Altrimenti, no.
Cosa possiamo fare noi? Protestare, denunciare? Forse. Oppure fare anche noi politica, ricordando a questi signori che alla prossime elezioni e a quelle che seguiranno ci ricorderemo di quello che faranno e di quello che non faranno. Noi votiamo.

Maggio 2009. Posa della condotta fognaria. La strada è ancora così.


1 commento:

giacomo ha detto...

Ciao, per stanotte è prevista un allerta meteo su tutta la Sardegna o quasi, senza creare allarmismi insensati è il caso di avvertire la popolazione, sono previsti circa 20 mm di pioggia in un arco di tempo stretto e non è previsto dove ci potrebbero essere fenomeni intensi, le previsioni sulla maggior parte dei siti di settore dicono quanto detto, la perturbazione è prevista dalla tarda serata fino a notte.

ciao Giacomo

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