Gentilissimo sig. Plazzotta,
come ricorderà ci eravamo conosciuti “telematicamente” circa un anno fa.
Ora le scriviamo di nuovo, dopo aver letto gli ultimi articoli del suo ottimo blog. Lo facciamo per due motivi: il primo è per aggiornarvi su vicende di Torre delle Stelle che ci paiono significative anche per la vostra realtà e che in questi giorni hanno visto una svolta “storica”.
Il secondo è per “confortarla” sul fatto che l’esistenza, a Poggio dei Pini, di “cattive abitudini” e di pratiche non proprio di cristallina trasparenza di cui abbiamo letto, non è un’ esclusiva della vostra località: le vediamo in azione, con modalità molto simili, anche a Torre delle Stelle. In particolare è sorprendente la comunanza in tema di disinformazione sfacciata e pervicace, finalizzata a difendere,interessi (molto) particolari, che essendo in rotta di collisione con quelli della comunità hanno necessità di essere mascherati o nascosti.
Con l’aggravante che se a Poggio dei Pini la Cooperativa, regolarmente costituita secondo la legge, esiste, a Torre delle Stelle, vista la mancanza di parti comuni in comproprietà tra i proprietari, il “condominio” la cui esistenza viene posta alla base di questo apparato, neppure esiste e la località è pubblica al 100% (tranne ovviamente i lotti dei privati).
Torniamo al primo motivo: un anno fa, eravamo intervenuti su questo spazio web evidenziando come il Comune di Capoterra avesse ben precisi obblighi di gestione delle opere di urbanizzazione primaria (strade, acquedotto, parcheggi, illuminazione pubblica) della vostra lottizzazione, che per legge devono essere trasferite al Comune entro 10 anni dalla stipula della convenzione di lottizzazione (art. 28, comma V della legge 1150 del 1942). La gestione di quelle infrastrutture, come abbiamo letto nell’articolo prima menzionato, costituisce invece, a tutt’ora una pesante palla al piede per il funzionamento della vostra Cooperativa.
Per l’adempimento degli stessi obblighi verso Torre delle Stelle da parte del Comune di Maracalagonis, dopo anni di richieste vane in tal senso, un gruppo di proprietari, sotto il coordinamenteo della Nuova Associazione Torre delle Stelle, era ricorso al TAR. Nel novembre dell’anno scorso era arrivata, nell’ambito di quel ricorso, un’ordinanza del Tribunale Amministrativo (402/2009) che imponeva al Comune di farsi carico del funzionamento e della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e della rete idrica.
La lungamente attesa svolta è arrivata i giorni scorsi, quando il Comune, ottemperando agli obblighi di legge ribaditi dalla suddetta ordinanza ha formalizzato con 4 delibere di Giunta, la presa in carico di strade, rete idrica, parcheggi e illuminazione pubblica (già presa in carico, quest’ultima, a partire dal 1995) segnando così un passaggio “storico” per Torre delle Stelle e sanando una situazione che penalizzava la comunità sotto vari aspetti. Vediamoli:
- Nonostante il versamento dell’ ICI all’aliquota quasi massima (6.7 per mille), che frutta ogni anno incassi di circa 1 milione di Euro al Comune di Maracalagonis (molto più di quanto Capoterra incassi da Poggio dei Pini), i servizi e la gestione delle infrastrutture (esattamente per finanziare i quali l’ ICI è finalizzata) venivano omessi dall’Amministrazione comunale e i proprietari dovevano versare una sorta di seconda “ICI” (il cosidetto condominio, che in realtà non esiste mancando le proprietà comuni che per definizione formano un condominio). Si trattava di una plateale violazione del patto di cittadinanza, il quale prevede che al pagamento di un’imposta corrisponda l’erogazione di un servizio.
- L’apparato privato finanziato con questa “seconda ICI”, palesemente illegittima, non era ovviamente in grado di garantire un livello di gestione di infrastrutture pubbliche primarie adeguato e conforme alle norme di legge. Inoltre, i costi di interventi “usa e getta” senza fine, nel corso degli anni ha di gran lunga soppiantato quelli che si sarebbero affrontati per porre un rimedio definitivo (pensiamo, per esempio, alla mancata, finora, pavimentazione ecologica delle strade, che una volta completata azzera praticamente i costi della manutenzione; nell’arco di due decenni solo per la manutenzione è stato “buttato” qualche milione di Euro che avrebbe permesso la copertura di tutto l’asse viario principale)
- L’illegittimità della situazione ha tagliato fuori per oltre 30 anni tutte le infrastrutture pubbliche di Torre delle Stelle dal circuito dei finanziamenti pubblici (regionali, comunitari, ecc) di cui al contrario hanno beneficiato quasi tutti i centri costieri della Sardegna, impedendo l’adeguamento e l’ammodernamento delle infrastrutture primarie e perciò causando un’arretratezza oramai insostenibile. Con la formalizzazione della presa in carico e il ripristino della legalità amministrativa, strade e rete idrica rientreranno nell’ambito della programmazione regionale, con l’accesso agli indispensabili finanziamenti (pensiamo soprattutto alla fatiscente rete idrica, che potrà usufruire dei finanziamenti dell’Autorità d’ Ambito per l’indifferibile adeguamento)
- Il comprensorio, nell’ambito di questa mancata gestione dell’Amministrazione comunale, ha visto crescere un degrado legato a numerosi interventi abusivi, compiuti in aree e infrastrutture pubbliche (e questo aspetto segna un primato per Torre delle Stelle, visto che di solito gli abusi riguardano terreni privati), tanto più gravi e inaccettabili considerato che il contesto ambientale-paesaggistico di pregio aveva determinato sin dal 1969 l’apposizione del vincolo paesaggistico in tutta l’area di Torre delle Stelle. Ricordiamo ad esempio, la recente realizzazione di uno scarico abusivo conferente direttamente sull’arenile di Genn’e Mari che ha prodotto gravi conseguenze per lo sversamento di fango e il dissesto della spiaggia; estese gettate di cemento lungo le strade comunali per il quale il Comune di Maracalagonis ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori dopo aver accertato che le opere realizzate sono da considerarsi completamente abusive; la devastazione della macchia mediterranea lungo l’alveo del rio Gavoi nei pressi della spiaggia di Cannesisa.E altro ancora.
- L’insorgere di tensioni sociali legate alla privatizzazione di fatto di beni primari come l’acqua, che hanno portato ai gravi fatti di violenza del 4 agosto scorso, per i quali è in corso un procedimento penale per lesioni a carico di una persona.
- Lo svilupparsi, negli anni, di un macroscopico conflitto di interessi in capo a chi gestisce il c.d. condominio: poiché quella posizione garantisce un cospicuo compenso monetario ed altri vantaggi, si è assistito sempre più chiaramente, ad un utilizzo dei soldi versati dai proprietari per impedire che l’assunzione degli obblighi di gestione e manutenzione in capo al Comune, facesse venir meno la necessità del c.d. condominio e quindi dei vantaggi che esso garantisce a chi lo gestisce. A costo di andare pesantemente e assurdamente contro gli interessi della comunità.
Ecco che allora ingentissime somme di denaro (diverse decine di migliaia di Euro all’anno) sono finite in cause legali contro il Comune nel tentativo di impedire (sic!) la pavimentazione ecologica (in materiale lapideo) delle strade sterrate, che attualmente non lasciano alternativa tra fango e polvere (opposizione totalmente infondata e infatti fallita,i lavori dovrebbero iniziare a giorni). Oppure, in surreali, grotteschi ricorsi al TAR contro il ripristino urgente delle strade effettuato dal Comune in seguito al nubifragio del 10 ottobre 2010 (intervento di protezione civile in seguito a calamità naturale) e contro una delibera comunale che affida la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale comunale ad una ditta (sì, per quanto possa sembrare uno scherzo, si chiede davvero al TAR di tenere a carico dei proprietari i costi di stretta spettanza comunale e di tenere lontano il Comune anche in caso di calamità naturali!). Tutto ciò, incredibilmente, all’insaputa di coloro i cui soldi vengono usati per pagare le parcelle agli avvocati, ossia i proprietari di immobili di Torre delle Stelle che mai si immaginerebbero che i soldi da loro versati vengono usati per andare clamorosamente contro i loro interessi. È come se il presidente della vostra Cooperativa, all'insaputa dei soci, avesse citato al TAR il Comune di Capoterra per interventi di ripristino urgente della viabilità di Poggio dei Pini dopo l'alluvione dell'ottobre 2008. Poiché ci rendiamo conto della inverosimiglianza di quanto riferiamo, invitiamo chi volesse avere riscontri documentali a visitare il nostro sito, in particolare questo link
Ricordiamo come nel 2007, nell’ambito della mancata gestione delle opere di urbanizzazione primarie da parte del Comune di Maracalagonis, un esposto di un gruppo di residenti ha portato ad un’ordinanza del GUP di imputazione coatta per il sindaco in carica in quel periodo con l’ipotesi di reato prevista dall’art. 328 C.P. (omissione d’atti d’ufficio).
La presa in carico di Torre delle Stelle da parte del Comune di Maracalagonis rappresenta dunque un’ottima notizia per tutta la comunità e apre una nuova stagione per Torre delle Stelle, dove, ripristinati i fondamentali amministrativi e abbandonati definitivamente il vivere alla giornata e la precarietà del passato, si potrà programmare e investire per il futuro, adeguando le infrastrutture primarie (rete idrica in primis, attualmente fatiscente) e avviando una gestione del territorio basata sulla partecipazione e il coinvolgimento della comunità, finalmente rispettosa dei luoghi e consona al pregio ambientale del comprensorio.
La salutiamo cordialmente e auguriamo buone feste e un felice anno nuovo a lei e a tutta la comunità di Poggio dei Pini.
Francesco Iurato
Nuova Associazione Torre delle Stelle
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