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venerdì 2 novembre 2012

In Sardegna non si comprano più case. Dal 2006 vendite dimezzate. Confcommercio: "Abbassare i prezzi"


pubblicato sul sito di Radio Press 

Le compravendite immobiliari in Sardegna sono in caduta libera: dal 2006 al 2011 la diminuzione delle transazioni e’ stata del 32%, dato che sembra destinato ad arrivare al -50% alla fine di questo anno. E’ quanto emerge da uno studio della Fimaa-Confcommercio, federazione che riunisce 450 agenti immobiliari e mediatori dell’isola. Nella provincia di Cagliari l’inizio del 2012 e’ stato il peggiore degli ultimi anni, con appena 2472 compravendite nei primi sei mesi dell’anno. Il Sud dell’Isola, pur perdendo 2.600 compravendite normalizzate rispetto al 2006, resta comunque il territorio con la vitalita’ maggiore.


In questo quadro, dominato dall’incertezza della situazione economica, – e’ scritto in una nota – si aggiunge la difficolta’ di ottenere un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Gli istituti di credito, con l’intensificarsi della crisi finanziaria, hanno scaricato su imprese e famiglie i costi derivanti dall’aumento della provvista e dell’incertezza: gli spread applicati ai nuovi contratti di mutuo ipotecario sono stati aumentati e si mantengono ben al di sopra della media europea.

L’allarme sul futuro del settore immobiliare sardo e’ stato lanciato questa mattina a Cagliari da Marco Mainas, responsabile regionale e vicepresidente nazionale della Fimaa-Confcommercio. Mainas, insieme al direttore di Confcommercio Cagliari, Giuseppe Scura, e ai responsabili dell’Ufficio studi dell’associazione di categoria, hanno presentato alla stampa uno studio sull’andamento del mercato immobiliare basato su dati reali elaborati dall’Agenzia del Territorio e aggregati grazie alla collaborazione degli esperti di Confcommercio. “Questo lavoro conferma la gravissima situazione di crisi che attraversano i consumi in generale ed il mercato delle case in particolare – ha detto Mainas – Ci deve essere un decremento generalizzato e reale dei prezzi, tanti vogliono vendere l’usato come nuovo, preferendo spesso tenere la casa invenduta piuttosto che trattare sul prezzo. In breve tempo saranno le imposizioni fiscali che costringeranno a vendere e noi, come professionisti del settore, invitiamo a farlo ora che ancora e’ vantaggioso”.

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