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lunedì 24 dicembre 2012

Il cigno solitario

la famigliola dei cigni di Poggio nel luglio 2004


Ciò che è successo il 22 ottobre 2008 intorno al lago di Poggio dei Pini è impresso molto chiaramente nei nostri ricordi. Aldilà della tragedia che ha colpito duramente le famiglie delle vittime, c'è una storia di cui nessuno ha più parlato. La piccola comunità di volatili che movimentava la vita del laghetto di Poggio è stata decimata dall'alluvione. Si sono salvate le anatre, che hanno potuto volare via, ma le oche e i cigni probabilmente non ce l'hanno fatta. E' rimasto solo uno dei cigni della piccola famigliola che faceva bella mostra di se e costituiva la principale attrazione del piccolo bacino.

Nei primi anni del nuovo millennio, una coppia di cigni ed altri volatili tipicamente lacustri erano stati trasferiti nel lago di Poggio dei Pini, probabilmente da qualche residente. Ricordo che un mio amico "naturalista" aveva storto il naso perchè queste specie di volatili non sono autoctone ed essendo fortemente territoriali, hanno allontanato i consueti "visitatori" del lago, tra cui le anatre selvatiche e gli aironi cinerini. Indubbiamente, però, questa piccola comunità aveva vivacizzato notevolmente la superficie del laghetto che era diventato meta delle famigliole con bambini estasiati ed attratti dalla bellezza di questi animali. Non solo i poggini si prendevano cura del loro amato lago e dei suoi abitanti; i visitatori provenivano da tutta Capoterra e anche dal capoluogo. Il servizio fotografico con lago e cigni era un classico dei matrimoni capoterresi. In quel periodo il lago di Poggio rappresentava la cartolina turistica e ambientale di questo territorio. E' stato veramente triste, nel post alluvione, leggere che il lago veniva ignorantemente additato quale colpevole dell'esondazione dei territori costieri e i residenti di poggio denominati "comunità delle anatre". 

Dopo alcuni anni di vita di coppia, i cigni di Poggio hanno regalato ai propri fans anche l'emozione della nidificazione. Ricordo che per un lungo periodo la coppia era quasi sparita dalla circolazione. In realtà si trovava nell'angolo opposto alla strada dove aveva costruito un grande nido di canne e rametti. La femmina covava le uova mentre il maschio faceva la guardia allontanando tutti gli altri uccelli che osavano avvicinarsi. 

Dopo oltre un mese, ci accorgemmo che la coppia aveva abbandonato il nido e navigava lenta seguita da alcune piccole macchiette. In quel giorno Poggio dei Pini è diventato uno dei rari luoghi di nidificazione dei cigni, il più meridionale d'Italia.  

Un piccolo dramma: alcuni mesi dopo, uno dei figli della coppia venne allontanato dal laghetto dal maschio dominante e fu visto vagare desolato per le strade di Poggio nei pressi del Bar La Terrazza. Fu salvato trasferendolo in un altro luogo.

  
Il 22 ottobre 2008 sembrava che tutti gli animali del lago fossero spariti. Qualche oca vagava per strada, come nella foto che risale proprio a quei giorni. In seguito, nel laghetto ritornato calmo, sono tornati gli uccelli che vediamo anche oggi. Tra di essi anche il maestoso cigno bianco, rimasto purtroppo vedovo o vedova. E si perchè non si sa nemmeno se sia il maschio o la femmina.  In questi quattro anni nessuno si è occupato di loro. Il laghetto ferito è in stato di semiabbandono, con le sue sponde, rese sabbiose dall'alluvione, che si ricoprono di eucaliptus. Qualche giorno fa nel gruppo facebook Info Caputerra qualsuno si è preso la briga di perorare la causa del "cigno solitario" chiedendosi se fosse possibile procurargli una compagna per far rinascere la favola dei cigni di Poggio.
estate 2001 - arrivano i cigni a Poggio

novembre 2008 - tra alluvione e lavori, alcuni volatili vagano per strada
dal 2009 il cigno è solo

1 commento:

Giulia93 ha detto...

Che tristezza..io sono andata poche settimane fa al laghetto e infatti ho visto che c'era solo un cigno..quando andavo anni fa, quand'ero ancora una bambina, erano 3 e stavano sempre assieme...l'ultima volta che sono andata e ho portato loro da mangiare, sono corsi verso di me tutti assieme ( anatre, oche e, alla fine, il cigno..ma, rispetto agli anni scorsi, si vedeva che era triste e solo..non interagiva con nessuno)..


Giulia Pizzi

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