Il mese di gennaio si apre sulla scia del ritardo nella costruzione del Ponte di Pauliara. Il Comitato Noi per Poggio raccoglie 300 firme per chiedere di asfaltare lo stradello che collega i campi sportivi di Poggio con la rotonda di Residenza. Il Comune non fa assolutamente niente.
Febbraio. Il TAR emette un'ordinanza con cui impone al Comune di Capoterra di farsi carico delle opere di urbanizzazione primaria di Poggio dei Pini. Si tratta di una ordinanza con carattere di urgenza che fa seguito al ricorso presentato, alla fine del 2011, da 120 residenti. Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro questo provvedimento.
Ponte di Pauliara. Vengono realizzate due bretelle per sollevare e rimettere in posizione la struttura in cemento armato che aveva ceduto.
Marzo. La Cooperativa presenta il bilancio 2011, che fa registrare un deficit di 420 mila euro, con un peggioramento del 25% rispetto all'anno precedente. Si inverte anche il trend positivo che aveva portato, nei due anni precedenti, ad un miglioramento della situazione economica ed al pareggio nella gestione ordinaria.
Il Comune di Capoterra applica l'addizionale IRPEF più elevata di tutta la Sardegna.
Il Presidente della Cooperativa, Francesco Elias Sanna, protagonista del Ribaltone che aveva provocato il cambio di maggioranza nel 2011, si dimette in seguito a dissidi nati all'interno della nuova maggioranza. A soli due mesi dalla scadenza del mandato, la presidenza della Cooperativa viene assunta da Aldo Piras, l'altro consigliere eletto con una lista e poi passato con l'altra.
Aprile. Abbanoa inizia i lavori di ricostruzione della rete fognaria di Residenza del Poggio. A Poggio dei Pini, invece, si insiste nel ritenere giusto che gli stessi lavori debbano essere svolti dalla Cooperativa con i soldi dei soci.
Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale è il nuovo gestore dei laghi di Poggio dei Pini e delle rispettive dighe, subentra alla Cooperativa Poggio dei Pini che cede gratuitamente le aree interessate.
Poggio è in campagna elettorale. Si preparano due liste, una delle quali legata alla "vecchia guardia" e capitanata da Tonino Secchi (già due volte presidente in passato). La lista del rinnovamento, organizzata dal comitato "Noi per Poggio", è composta da 8 donne e due giovanissimi.
In un clima di assoluto silenzio, si svolgono accordi segreti tra i vertici della Cooperativa e il Comune aventi come oggetto la realizzazione di un nuovo intervento urbanistico.
Maggio. In seguito ad una campagna elettorale e una votazione non prive di elementi di dubbia regolarità, si svolgono le elezioni della Cooperativa. La lista guidata da Secchi la spunta per un solo voto, piazzando 8 consiglieri. Il Comitato Noi per Poggio ne elegge 7, tutte donne. Emilio Sanna è il nuovo Presidente. Vicepresidenti Secchi e Piras. I nuovi vertici ripristinano definitivamente i vecchi sistemi di amministrazione basati sulla totale assenza di trasparenza; non solo i soci non vengono informati, ma anche gran parte del Consiglio di Amministrazione viene tenuto all'oscuro delle iniziative intraprese.
Il lavori per la costruzione del nuvo ponte procedono tanto a rilento che viene smantellato addirittura il cantiere.
Giugno: Doppia sentenza relativa a lavori effettuati nel 2007 dalla Cooperativa. Il giudice stabilisce che non erano irregolari i lavori intorno al laghetto piccolo realizzati per estirpare (senza successo) la salvinia molesta. Di segno opporto invece la sentenza relativa alla bitumazione della strada da 7 nella pineta di Pauliara. La Cooperativa viene riconosciuta colpevole, anche se il reato è prescritto.
Nelle strade prive di segnaletica un ragazzino investito nei pressi del Centro Commerciale rischia la vita. Fortunatamente si riprende.
Mauro Dadea viene nominato amministratore del Portale della Cooperativa, tuttavia questa pubblicazione risulta priva di qualsiasi informazione relativa all'attività amministrativa e di documenti per i soci.
Luglio. La Cooperativa trasforma il sistema di remunerazione dei componenti del Comitato Esecutivo. Storicamente alcuni amministratori venivano rimborsati attraverso un emolumento fisso che è stato abolito e sostituito con altre forme di rimborso. Ai soci viene invece detto solo che i rimborsi sono stati eliminati.
La giunta comunale di Capoterra desta scalpore per la delibera che prevede la realizzazione di una galleria fotografica dei sindaci a fronte di una spesa di 5 mila euro. Sempre nella giunta si registrano alcune manovre provocate da cinque consiglieri della maggioranza, che manifestano un certo malcontento. Nei mesi successivi si assiste alla sostituzione di tre assessori.
Agosto. Muore lo scrittore poggino Ignazio Lecca.
Incominciano i preparativi per la costruzione della nuova SS195. I residenti della zona più periferica del rione di Pauliara si rendono conto, con rammarico, che la strada passerà a pochi metri dalla loro case. Nessuno si era preso la briga di avvisarli.
Il Consiglio di Stato annulla il procedimento di urgenza emesso dal TAR che imponeva al Comune di Capoterra di prendere in carico le opere di urbanizzazione di Poggio dei Pini. Il Consiglio rimanda alla decisione definitiva del TAR attesa per l'autunno.
Settembre. La Cooperativa riceve dal Comune la richiesta di pagare una cifra esorbitante (600 mila euro) per l'acqua fornita da Abbanoa relativa ad alcuni degli anni trascorsi. Non viene mai fatta chiarezza su questa questione e ancora oggi non si sa quanto pagherà la Cooperativa e sulla base di quali regole.
Nel frattempo si tengono incontri con i soci organizzati sia dalla Cooperativa che dal Comitato Noi per Poggio. E' forte la sensazione che in un periodo in cui il mercato immobiliare registra la più grave crisi dal dopogtuerra non sia opportuno realizzare nuovi lotti e sobbarcarsi dei notevoli oneri di fabbricazione e fiscali.
Ottobre. La giunta comunale capoterrese presenta il Piano Urbanistico Comunale ai cittadini. Si registrano perplessità relative al consistente aumento delle aree edificabili e della popolazione in relazione a prospettive di crescita naturale molto più limitate. Piovono critiche dalle associazioni ambientaliste per la trasformazione in zone edificabili di aree ad elevato rischio idrogeologico.
In attesa della sentenza del TAR, il Comune di Capoterra emette una discutibile delibera che prevede la presa in carico di alcune strade di Poggio dei Pini a patto che la Cooperativa esegua una lunga serie di lavori, tra cui anche la segnaletica, competenza attribuita dalla legge all'amministrazione pubblica.
Circa 250 soci della Cooperativa chiedono, come previsto dalla Statuto, di indire un referendum per stabilire se i soci vogliano procedere con la realizzazione di nuovi lotti o se questo intervento debba essere rimandato di alcuni anni, in attesa di un momento migliore per il mercato immobiliare. Si chiede anche di sospendere la discussa iniziativa, denominata "piano reliquati" che porterebbe alcuni soci ad impadronirsi di aree verdi confinanti con il proprio lotto pagando una cifra molto bassa.
Il Sindaco di Capoterra annuncia che il Ponte di Pauliara sarà pronto in dicembre. In realtà questa previsione risulta ampiamente errata.
Il Sindaco di Capoterra annuncia che il Ponte di Pauliara sarà pronto in dicembre. In realtà questa previsione risulta ampiamente errata.
Novembre. Il blog compie 5 anni.
Dicembre. Viene emessa l'attesa sentenza del TAR che condanna il Comune di Capoterra a prendere in carico le opere di urbanizzazione di Poggio dei Pini. Il Sindaco annuncia ufficiosamente che il Comune farà ricorso al Consiglio di Stato. La Cooperativa, non essendosi presentata con i ricorrenti, non riceve un rimborso stimato in circa 500 mila euro per le manutenzioni relative agli ultimi cinque anni.
Il Governo annuncia che la tassa sui rifiuti (TARSU), sarà sostituita da una nuova tassa (TARES) basata sulla grandezza delle abitazioni e di importo più elevato rispetto alla TARSU. Questa tassa dovrebbe servire ai comuni anche per effettuale lavori di manutenzione sulle infrastrutture come strade e illuminazione.
Il Governo annuncia che la tassa sui rifiuti (TARSU), sarà sostituita da una nuova tassa (TARES) basata sulla grandezza delle abitazioni e di importo più elevato rispetto alla TARSU. Questa tassa dovrebbe servire ai comuni anche per effettuale lavori di manutenzione sulle infrastrutture come strade e illuminazione.
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