Nell'ambito dell'inchiesta sulle spese dei consiglieri regionali se ne leggono di tutti i colori. La stampa ci racconta di megatelevisori e argenti che dalle residenze dei consiglieri vengono frettolosamente riportati all'interno del palazzo di Via Roma. Il caso del consigliere che si era pagato il banchetto nuziale è stato così eclatante da oltrepassare il Tirreno e suscitare ilarità sulla classe politica sarda in tutta la nazione. A dovere giustificare spese potenzialmente anomale sono ben 35 consiglieri su 80, una bella media non c'è di che.
Ieri è stato il turno di Francesca Barracciu. Non un consigliere qualsiasi, ma un futuro candidato alla presenza della regione Sardegna, nominato dal partito più votato, quindi praticamente superfavorita per la carica di governatrice.
A quanto pare la Barracciu, per giustificare 33 mila euro di spese, punta tutto sui rimborsi chilometrici. I numeri riportati dalla stampa sono interessanti. La vincitrice delle primarie del PD avrebbe percorso la bellezza di 24 mila km all'anno per attività istituzionali di consigliera regionale utilizzando la propria autovettura.
Francesca Barracciu, in due anni e mezzo avrebbe percorso quindi ben 65 km ogni giorno per fare politica. E se per caso avesse ogni tanto anche lavorato a tavolino, sempre per noi ovviamente, oppure se ogni tanto avesse pensato anche alla propria famiglia, limitandosi a viaggiare a spese nostre un giorno su tre, i km percorsi per ogni trasferta sarebbero 200.
Immagino che dovrà giustiticare queste spese, dato che cosi' funziona in ogni azienda. Anche la più piccola.
Non c'è che dire, una vera globetrotter della politica. Siamo fortunati ad avere dei rappresentanti che si sacrificano cosi' tanto per noi e sono addirittura disposti ad impegnarsi anche in periodi cosi' difficili.
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