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lunedì 16 dicembre 2013

Il Commissario Orrù scrive alla 22 Ottobre: i fondi per Capoterra non saranno dirottati

Il Commissario Orrù (nella foto) scrive all'Associazione 22 Ottobre spiegando i motivi che hanno portato a ritardi di anni per il solo espletamento della burocrazia preliminare dei lavori post-alluvione. Fornisce però alcune importanti e positive notizie: tutti i fondi inizialmente stanziati per Capoterra sono stati impegnati e, pertanto, non saranno dirottati altrove. Dalla fine di ottobre è stata sbloccata la situazione degli altri lotti di interventi a cominciare dalla diga di Poggio per la quale è stato incaricato il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale. Ma andiamo con ordine.

Efisio Orrù, che nella carta intestata espone il chilometrico titolo di "Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Sardegna" ha scritto una lunga lettera che risponde alle puntuali domande rivoltegli dall'Associazione 22 ottobre. Evidentemente l'intervento di Orrù vuole fare chiarezza su una problematica sollevata, tra l'altro anche dal consigliere regionale Marco Espa e dall'Assessore Angela Nonnis che hanno recentemente denunciato il rischio che i fondi stanziati per la messa in sicurezza dell'area colpita dall'alluvione del 2008 venissero dirottati verso la nuova alluvione del 19 novembre scorso. Un emendamento alle legge finanziaria (che oggi si chiama di stabilità), infatti, andava a recuperare risorse non utilizzate per altri interventi dirottandole verso Olbia. Si da il caso che, come è ben noto a tutti noi, nella zona del Rio S. Girolamo non sia stato fatto ancora niente dopo cinque anni, quindi dal palazzaccio di Via Roma e dai vari assessorati hanno incominciato a levarsi proteste che sanno tanto di lacrime di coccodrillo.
La lettera del Commissario Orrù è ricca di informazioni che riguardano un argomento che sta molto a cuore a noi capoterresi. 
Questa lettera, senza volerlo, ci fornisce uno spaccato di cosa sia la burocrazia nel nostro paese e di quanti danni essa possa provocare.  

Orrù esordisce riepilogando la storia dei finanziamenti erogati per l'alluvione di Capoterra: 44.717.510 euro suddivisi in 5 interventi differenti destinati rispettivamente al primo lotto (foce e S. Girolamo) da 11,3 milioni, alla diga di Poggio (3,5 milioni), agli attraversamenti stradali presso Poggio dei Pini (8,7 milioni), al nuovo viadotto della SS 195 (9,2 milioni) e alle zone più a monte oltre Poggio (12 milioni).
Orrù sottolinea che a partire dalla fine del 2008 sino al luglio del 2011 il commissario per l'Emergenza non era lui (ndr Cappellacci) e si addentra in una serie di argomentazioni tanto intricate da risultare difficilmente comprensibili a un comune mortale. Pare insomma che tutta una serie di aberrazioni della burocrazia si siano accanite sul processo che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di tutte queste opere, rallentandolo o bloccandolo. Credetemi non sono sicuro di riuscire a capire e a raccontare quello che è successo perchè la burocrazia è un vero mostro. Ci proverò.

Non è affatto facile comprendere perche il Commissario nominato il 1 gennaio del 2011 abbia ricevuto ufficio e dipendenti solo nel mese di settembre del 2011. Come capire perchè Cappellacci, quando era Commissario (per ben 3 anni) ha avviato solo uno degli interventi stanziati. Come capire perchè la Giunta Regionale nell'agosto del 2011 ha disposto di sottoporre il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), rallentandolo per anni. Orrù quasi si scusa quando sottolinea che i poteri conferitigli non gli consentivano di derogare alla VIA. Insomma un intervento URGENTE emanato dalla Regione e affossato dalla stessa Regione che vuole, con la VIA, controllare l'operato di se stessa nella realizzazione non di alberghi, ma di interventi di messa in sicurezza del territorio. Una follia, un harakiri. Si. ma dietro questi ritardi e questo autolesionismo ci sono persone con le loro paure che quell'acqua ritorni nelle loro case. 
Pensate che la Valutazione di impatto ambientale non si è ancora conclusa!!!!

Curioso poi leggere che la Ragioneria Generale dello Stato aveva vietato ai Commissari di disporre delle somme non ancora accreditate sebbene fossero state stanziate. A questa decisione, che gli legava le mani,  Orrù ha dovuto ricorrere, ottenendo ragione dal Ministero per lo Sviluppo Economico, solo nel febbraio 2013. Altri anni persi, mentre i capoterresi aspettavano. Anche in questo caso, non a causa di tsunami o meteoriti, ma di squallidi burocrati superpagati che si intralciano in un mare di scartoffie fregandosene delle esigenze di chi li paga (noi). 
Perchè poi la Regione Sardegna dopo avere stanziato queste somme non le accreditava? I fondi sono stati trasferiti solo nel marzo del 2013. Pochi metri fa. Ben svegliati dal sonno! 

Leggiamo ancora che il mancato avvio degli altri interventi sarebbe dovuto al pasticcio per cui nell'"Accordo di programma", per via di "una mera omissione" è stato citato solo il 1° lotto, quello della foce da 11 milioni, e non gli altri, però al commissario sono stati assegnati quasi 30 milioni. Dato che non è stato indicato cosa fare con gli altri soldi .... non si fa niente. 
Per dirimere la questione il Ministero avrebbe messo in moto il "Comitato d'indirizzo e controllo dell'Accordo di Programma" e ha chiesto anche il parere del "Gruppo Tecnico di Sorveglianza". Ma STICAZZI!
Chi sarebbero questi Gruppi tecnici e Comitati? Pensate a quanti incarichi e poltrone esistono in questo paese affossato dalla burocrazia. E certo che dopo tutta questa gente vota per chi la mantiene in piedi. 

Quella "mera omissione" ha fatto perdere tre anni, perchè si è dovuto attendere che nell'accordo di Programma venissero inseriti anche gli interventi mancanti. La vicenda si è risolta solo nell'ottobre di quest'anno. Poche settimane fa. Dal 31 ottobre quindi sono stati rimosso tutti gli ostacolo burocratici causati dalla lunga serie di intralci burocratici che ci hanno portati sino a questo punto.
Ecco quindi una prima notizia positiva.
Ma non basta, Orrù ci rivela una seconda importante notizia. il 8 novembre scorso è stata adottata l'ordinanza 710/28 nei confronti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale per la realizzazione dell'intervento che riguarda la diga di Poggio dei Pini

Il Commissario Orrù ci tiene a precisare che tutte le somme relative agli interventi citati all'inizio di questo articolo, e quindi anche quelli che fanno parte nel cosiddetto secondo blocco,  sono state impegnate e quindi "non potranno essere allocate a favore degli interventi previsti per far fronte agli eventi alluvionali del novembre 2013 dall'art. 1 comma 70 della legge di stabilità per il 2014, il che comporterà la certezza della realizzazione dello stesso intervento. "

Molto bene. ADESSO ATTENDIAMO I FATTI. 

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