Il Consiglio comunale di Capoterra, nella seduta del 07 marzo, ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione consiliare (scarica) del quale sono stato orgogliosamente primo firmatario, avente ad oggetto la prevista realizzazione di un mega viadotto in cemento armato nel cuore della città-giardino di Poggio dei Pini, in prossimità del lago.
La delibera n. 18/2016 riporta le motivazioni dei decreti di imposizione del vincolo di tutela paesaggistica, nei quali – tra le atre cose - si rileva che l’area “costituisce un insieme inscindibile di notevole interesse pubblico, ricco di elementi di rilievo che meritano di essere conservati e considerato che tale complesso comprende l’area proposta dall’organizzazione dell’UNESCO M.A.B. (Man and Biosyhere) per la riserva della biosfera”, ed evidenzia in modo analitico e dettagliato i contrasti tra i predetti vincoli e l’opera progettata.
Il Consiglio comunale ha conseguentemente espresso il proprio formale dissenso con le seguenti motivazioni:
- la soluzione proposta dalla capogruppo Metassociati Srl di Macomer, inopinatamente valutata favorevolmente dalla commissione aggiudicatrice con il massimo del punteggio attribuibile, si presenta come la riproposizione acritica e sterile di soluzioni viarie proprie di compendi di periferie suburbane di dubbia qualità estetica, o di anonimi viadotti e svincoli di arterie stradali di rango statale ove prevalgono le esigenze tecniche sulle ragioni paesaggistiche ed ambientali;
- alla luce delle condivisibili ed ancora attuali argomentazioni addotte dal Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali a corredo del verbale di apposizione del vincolo, appare del tutto evidente che la realizzazione – nel cuore della città-giardino di Poggio dei Pini - di un imponente viadotto in cemento armato a vista di oltre 120 metri e sopraelevato di 6 metri dal piano di campagna, con una gigantesca rotatoria metropolitana da realizzarsi in quota mediante accumulo di materiali di riporto, rappresenti inequivocabilmente un disvalore paesaggistico ed una ferita imperitura all’assetto ambientale ed al consolidato equilibrio estetico e visivo del luogo, con conseguente deturpamento della scenografia di tratti di elevato valore paesaggistico;
- il progetto in questione, oltre che essere di rara bruttezza, presenta gravi carenze anche tecniche, quali ad esempio la previsione di una sopraelevazione sulla strada 54 (che impedirebbe finanche l’attuale accesso alle abitazioni, alcune delle quali verrebbero oscurate dal viadotto stesso), ovvero l’identificazione di un’area a servizio del ponte, che invero risulterebbe essere un lotto edificabile;
- la difesa del paesaggio si attua eminentemente a mezzo di misure di tipo conservativo, nel senso che la miglior tutela di un territorio qualificato sul piano paesaggistico è quella che garantisce la conservazione dei suoi tratti naturalistici, impedendo o riducendo al massimo quelle trasformazioni pressoché irreversibili del territorio propedeutiche all’attività edilizia (come gli sbancamenti, le perforazioni funzionali alla realizzazione delle fondamenta, i terrazzamenti ed in genere tutte le opere funzionali alla costruzione dei manufatti in territorio vincolato); non par dubbio che l’intervento di cui trattasi, soprattutto per le abnormi dimensioni, per le sue linee ineleganti e per la sua tipologia, finisce per alterare la percezione visiva dei tratti tipici del luogo, incidendo negativamente sul suo aspetto esteriore e sulla godibilità del paesaggio nel suo insieme;
- anche attraverso la eventuale proposizione di prescrizioni tecniche, appare assai difficile rendere compatibile l’intervento edilizio con la cornice paesaggistica in cui è inserito, attesa la strumentalità dell’intervento allo stesso paesaggio;
- il diniego espresso dal Consiglio comunale è pertanto assistito da una lunga serie di motivazioni concrete sulla realtà dei fatti e sulle ragioni ambientali ed estetiche che sconsigliano alla Pubblica Amministrazione di ammettere un determinato intervento (TAR Campania, Salerno, sez. II, 13.03.2014, n. 706; TAR Campania, Salerno, sez. I, 24.02.2014, n. 459; TAR Campania, Salerno, sez. II, 04.02.2014, n. 293; TAR Puglia, Lecce, sez. I, 24.07.2014, n. 1956; TAR Umbria, sez. I, 14.05.2014, n. 322; TAR Lazio, sez. II-bis, 06.11.2013, n. 9478; TAR Campania, Napoli, sez. VII, 28.10.2013, n. 4792; TAR Campania, Salerno, sez. II, 27.09.2012, n. 1783; TAR Piemonte, sez. I, 20.11.2011, n. 1153; TAR Liguria, sez. I, 22.12.2008, n. 2187);
Il Consiglio comunale di Capoterra ha inoltre:
- rilevato la contrarietà degli abitanti di Poggio dei Pini, espressa in una affollata assemblea pubblica ed in un verbale assunto all’unanimità dal Consiglio di amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini;
- richiamato l’assoluto rilievo costituzionale, alla stregua degli articoli 2 e 9, della tutela dell’Ambiente con i suoi valori paesistici, storici e culturali;
- vista l’indeclinabilità della funzione pubblica di tutela del paesaggio per la particolare dignità data dall’essere iscritta dall’art. 9 Cost. tra i principi fondamentali della Repubblica, che è stata del resto più volte affermata dalla giurisprudenza costituzionale (cfr., ad esempio, Corte costituzionale, 27.06.1986, n. 151, 29.12.1982, n. 239; 21.12.1985, n. 359; 05.05.1986, n. 182; 10.10.1998, n. 302; 19.10.1992, n. 393; 12.02.1996, n. 2; 28.06.2004, n. 196; 29.102009, n. 272; 23.11.2011, n. 309), sia del Consiglio di Stato (cfr. ex multis Cons. Stato, Ad. plen., 14.12.2001, n. 9; VI, 03.07.2012, n. 3893; VI, 18.04.2011, n. 2378; 22.09.2014, n. 4775);
Il Consiglio comunale ha infine identificato una ipotesi di messa in sicurezza in linea con le norme vigenti, più economica ma soprattutto pienamente rispettosa del consolidato equilibrio uomo-natura che caratterizza la meravigliosa area di Poggio dei Pini, ritenendo che uno studio maggiormente approfondito ed attento del contesto territoriale e del quadro normativo (deliberazioni nn. 1/2015 e 2/2015 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino regionale) avrebbe suggerito soluzioni alternative assolutamente compatibili con le diverse esigenze in campo, nonché un risparmio economico rispetto ai ben 7.160.000,00 euro stanziati:
- in primo luogo, l’esigenza di mettere in sicurezza la viabilità sulla strada 51 (recentemente acquisita al patrimonio del Comune di Capoterra) in prossimità dei Rii San Gerolamo e Santa Barbara, potrebbe essere soddisfatta – considerata l’assenza di alternative tecnicamente ed economicamente sostenibili e la sua non delocalizzabilità - attraverso l’esercizio transitorio per le opere di attraversamento viario esistenti, con un intervento manutentivo e di adeguamento da realizzarsi con l’aumento delle campate dell’attuale ponticello (che conformemente a quanto stabilito dalle deliberazioni premenzionate dovrà migliorare o quantomeno non peggiorare le condizioni originarie di deflusso, senza incrementare nessuno degli elementi che concorrono a determinare il rischio idraulico), ma soprattutto attraverso la realizzazione di un efficiente sistema di protezione civile telecontrollato in grado di impedire l’accesso alla detta viabilità nei casi di allerta meteo e di piena (con monitoraggio idrometrico in corrispondenza del ponte). I costi di detto intervento sono stimati in circa € 350.000,00;
- in secondo luogo, si ritiene che l’esigenza di mettere in sicurezza permanente almeno una strada pubblica di accesso dalla parte alta della lottizzazione Poggio dei Pini (abitata da circa 400 famiglie), possa essere facilmente soddisfatta riportando in quota l’attuale viabilità comunale in prossimità dell’Hydrocontrol - attualmente ben più pericolosa e trafficata della viabilità limitrofa al lago - con costi estremamente inferiori e con un impatto paesaggistico decisamente meno significativo;
La delibera è molto completa ed articolata, e ne suggerisco la lettura integrale, ma sarà molto utile in considerazione dell’approssimarsi della data fissata per la conferenza di servizi.
Desidero infine ringraziare vivamente i componenti del Comitato, nelle persone di Federico Onnis Cugia, Giuseppe Cabiddu, Renato Medda, Riccardo Loddo, Paola Atzei, Paolo La Colla, Andrea Vacca, Enrico Cesare Dazzi, Gianfranco Vacca, Sandro Anedda, Luca Madeddu, Antonio Cappilli, Lucio Magi e Matteo Atzeni per il contributo dato alla predisposizione della delibera poi approvata dal Consiglio comunale.
Franco Magi
Consigliere comunale
1 commento:
Mi permetto di ringraziare, perché lo ritengo doveroso, il Consigliere comunale Franco Magi e tutti i componenti del comitato che hanno , mi sembra di capire, studiato le argomentazioni e redatto il testo che è poi diventato la delibera del Consiglio Comunale. Vorrei però anche chiedere al Consigliere comunale se non ritiene il caso di invocare le argomentazioni del secondo capoverso di questo bellissimo post alla volontà di lottizzare il monte Sa Birdiera che il C.d.A. protempore della Cooperativa alterando notevolmente il profilo paesaggistico del territorio.
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