In realtà il ministro, con il suo politichese puro di scuola UDC, è stato ben attento a scaricare il barile delle responsabilità senza però calcare la mano citando direttamente la Regione Sardegna.
E' vero che ha parlato di "soldi da spendere bene", ma si riferiva a tutte le regioni italiane e ha detto una cosa sacrosanta che, ebbene si, riguarda anche la Sardegna: i progetti vanno a rilento.
E' forse falso? Vogliamo ricordare che a Capoterra, dal giorno dell'alluvione, è stato realizzato solo il ponte di Pauliara e ci sono voluti ben 5 anni dal momento dello stanziamento dei fondi?
Maninchedda si fa vedere nei cantieri per la realizzazione del primo lotto dei lavori per la messa in sicurezza del Rio S. Girolamo, ma noi sappiamo bene che quelle opere sono state finanziate da molti anni ed è solo un caso che, nel lento procedere della burocrazia nostrana, i lavori siano iniziati sotto il suo assessorato.
E' il problema principale. La lentezza della burocrazia, dietro la quale si cela, soprattutto, la patitrocrazia, la necessità di "spartirsi la torta". Bisogna dare il tempo ai vari squali di decidere a chi spetta ogni boccone. Nulla di eclatante, ne di illegale. E' il nostro sistema-paese che funziona cosi, lo sanno anche gli elettori che, ad ogni tornata elettorale confermano sempre le stesse persone o i loro successori (ma devono essere proprio vecchi vecchi per mollare).
Maninchedda, leader di un fantomatico "Partito dei sardi" (ma per favore!!!) quando ha visto lo squalo Galletti nuotare in un mare che non era il suo, ha ben pensato di protestare per "marcare il territorio". Che ci fa il Ministro a Poggio dei Pini? Quella è zona mia, A forasa!
Maninchedda, leader di un fantomatico "Partito dei sardi" (ma per favore!!!) quando ha visto lo squalo Galletti nuotare in un mare che non era il suo, ha ben pensato di protestare per "marcare il territorio". Che ci fa il Ministro a Poggio dei Pini? Quella è zona mia, A forasa!
E i sardi? (si, quelli a cui è intitolato il partito di Maninchedda) I capoterresi, i poggini? Loro non vengono nemmeno invitati alla conferenza di servizi. Ci hanno votato? bene, allora stiano zitti e si becchino il ponte loffio in cemento armato, così come si sono beccati il palazzaccio di via Roma, il ripascimento del Poetto e così via. Muti e rassegnati, si diceva in caserma.
Ultima cosa. Maninchedda dice: "vogliono un bel ponte, avranno un bel ponte". Ma allora è stata utile, per noi, la visita del ministro, perchè il ponte che abbiamo visto nel premiato progetto della Metassociati di Macomer certo bello non è.
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