Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

martedì 28 febbraio 2017

Trudu: "il progetto preliminare si può modificare"

Leggo attonito l'articolo intitolato: Magi: “il progetto preliminare non si può modificare” sia per il contenuto, decisamente ed incredibilmente lontano dalla realtà, sia per i toni, talmente sopra le righe da far accapponare la pelle. Chi è costui che può permettersi di scrivere queste parole così offensive nei confronti dei rappresentanti della nostra Comunità? Questa stessa nota era stata diffusa nella mail-list di un Comitato senza Presidente, senza rappresentante, senza portavoce, ma soprattutto senza voce, se non quella dell'unico componente che parla, pubblica, proclama, decide, scrive e si relaziona col Sindaco di Capoterra: Franco Magi.

lunedì 27 febbraio 2017

La mossa di Maninchedda: patata bollente, opportunità o trabocchetto?

Cosa sta succedendo intorno alla querelle del Mega Viadotto di Poggio dei Pini?   L'ultima mossa dell'Assessore Maninchedda ha sparigliato il gioco, sollevando un nuovo polverone. Per chi non fosse informato ricordo che l'Assessore regionale ai Lavori Pubblici, prendendo atto del sostanziale rifiuto, da parte del Comune di Capoterra, del progetto del viadotto in cemento armato proposto dall'Assessorato, ha invitato lo stesso Comune a occuparsene in prima persona.
Questa proposta è stata accolta in modo diverso all'interno della comunità capoterrese, andando a disegnare almeno tre possibili scenari:

Petizione contro il viadotto: superate le 1000 firme

Si è conclusa la raccolta di firme per la Petizione contro il viadotto in cemento armato che la Regione intende realizzare a Poggio dei Pini. Il risultato è più che soddisfacente considerando che la frazione capoterrese con ta poco più di 2000 abitanti, tra cui molti anziani non facilmente raggiungibili. 
Si è superata quota 1000. 
Mi spiace dover sottolineare che questo risultato smentisce alcuni (pochi per fortuna) uccelli del malaugurio che, invece di cercare di confrontarsi sulle proprie ragioni,  hanno cercato di remare contro questa petizione augurandosi uno scarso risultato.

Magi: "il progetto preliminare non si può modificare"

di Franco Magi
Non posso sottacere il mio stupore e la mia meraviglia per l’inverosimile comunicazione inviata in data odierna al Sindaco di Capoterra dalla Cooperativa Poggio dei Pini, avente ad oggetto la paventata realizzazione – nel cuore della città-giardino di Poggio dei Pini ed in coda al lago – di un anonimo mega viadotto in cemento armato precompresso lungo 120 metri ed alto 6 metri, con annessa rotatoria metropolitana in quota, maggiormente consono alla periferia suburbana di Caracas che non alla nostra meravigliosa lottizzazione, di straordinaria bellezza e su cui grava un duplice vincolo di tutela paesaggistica.

domenica 26 febbraio 2017

La Cooperativa al Sindaco di Capoterra: "accettiamo la sfida"

Caro Sindaco, per mesi il Comune è stato al fianco della Cooperativa e di tutta la Comunità di Poggio dei Pini, chiedendo alla Regione di tornare sui suoi passi e modificare il progetto del nuovo ponte sulla base delle istanze locali. Ora la Regione ha offerto al Comune la possibilità di prendere in mano il procedimento e appaltare il progetto definitivo. La mossa della Regione viene letta in molti modi. Secondo alcuni si tratterebbe di uno scaricabarile, un modo per passare al Comune il cerino di una situazione che stava diventando esplosiva.

lunedì 20 febbraio 2017

Petizione contro il ponte: già 550 le firme raccolte

Davvero non comprendo come Ludovica e Rita abbiano potuto sostenere che la raccolta di forme avrebbe raggiunto solo “pochissime” decine di adesioni, quando la totalità degli abitanti di Poggio dei Pini sta firmando convintamente (ad oggi siamo a circa 550) ed il raggiungimento delle oltre 1.000 sottoscrizioni è raggiungibilissimo.

La sfida che ci attende si preannuncia infatti come una battaglia di popolo, una sfida epocale a cui nessun abitante potrà sottrarsi.

Nessuno vuole infatti che nella zona più bella di Poggio dei Pini venga realizzato un anonimo viadotto autostradale in cemento armato precompresso con annessa rotatoria e svincoli da tangenziale, lungo 120 metri ed alto 6 metri.

Per mere ragioni statistiche e probabilistiche è però del tutto normale che vi siano “due voci” fuori dal coro. Forse anche più di due. Potrebbero arrivare anche ad un 3% degli abitanti (circa 60 in tutta Poggio dei Pini).

domenica 19 febbraio 2017

Due voci fuori dal coro: "ecco perche quel ponte lo vogliamo. ma lo sogniamo come quello di Corte in Corsica"

Ciao Giorgio
passano i giorni e, a quanto pare, la raccolta firme lanciata dal comitato "No al viadotto" sta raccogliendo pochissime decine di adesioni, assai meno delle 1200 auspicate da Franco Magi. Ma i poggini sentono veramente il problema? Noi pensiamo, anzi sappiamo, avendone parlato con altri soci, che in tanti non condividono la strategia adottata dal comitato, pur contestando il progetto Metassociati, e non firmeranno quella petizione. Neanche noi firmeremo, e spieghiamo il perché in tanti riteniamo di non farlo.

sabato 11 febbraio 2017

Gli avvisi della Soget sono irregolari. Il Comune sta predisponendo le direttive

La Soget Spa, soggetto incaricato dal Comune di Capoterra per la riscossione dei propri tributi, sta continuando a vessare i cittadini con pretese tributarie talvolta completamente prive di fondamento.
In disparte il fatto che stranamente la Soget non applica a se medesima la stessa zelanteria applicata ai cittadini – e pur occupando un ampio ufficio nella via Matteotti n. 29, risultava essere evasore totale del tributo TARI (tassa sui rifiuti), del tributo TASI (servizi indivisibili) e non risultava nemmeno a ruolo come utenza idrica) - ciò che desta forte preoccupazione è il recente invio di “accertamenti” tributari riferiti alla tassa sui rifiuti per le annualità pregresse.
Tali “accertamenti” sono infatti fortemente viziati da numerose irregolarità.

giovedì 9 febbraio 2017

Poggio si mobilita contro il viadotto. Parte la petizione tra i cittadini

Quella di Poggio dei Pini è una comunità vivace. Se in passato ci sono stati momenti di grande tensione tra i residenti, l'orribile viadotto proposto dalla Regione mette tutti daccordo per un NO secco. 
Le divergenze, al limite, riguardano cosa si preferirebbe al suo posto. C'è chi vorrebbe un ponte di fattezze e materiali ben differenti, magari con largo uso di pietra naturale o acciaio corten. C'è invece chi ritiene opportuno che la sicurezza dell'attraversamento del rio sia garantita da un sistema di protezione collegato a una centralina che si attiva presenza di determinate condizioni meteorologiche. 
Nessuno dei 2200 residenti vuole il viadotto stile tangenziale disegnato dalla Metassociati, così come nessuno vorrebbe lasciare le cose come stanno, confidando sul fatto che la "piena millenaria" ci sia già stata e non torni mai più.

lunedì 6 febbraio 2017

Paridi su cavalcavia po andai a Tossilo!



Poggio dei Pini, Capoterra, maggio 2020. Ecco come un nostro lettore immagina l'inaugurazione del viadotto che la Regione Sardegna intende realizzare a Poggio dei Pini.

sabato 4 febbraio 2017

La Coop realizza opere pubbliche, il Comune abbassa le tasse. Ora si può


di Giuseppe Elia Monni
Qualche anno fa fu fatto un calcolo: i contribuenti poggini, che rappresentano meno del 10% della popolazione capoterrese, contribuiscono, col loro gettito fiscale, a oltre il 40% del bilancio comunale. Soldi che il Comune, per decenni, ha speso per migliorare il centro storico del paese e le altre lottizzazioni, disinteressandosi del Poggio. 
Non sappiamo se quel dato è esatto, ma è certo che, a fronte di tutte le tasse che i Poggini, direttamente o indirettamente, hanno versato nelle casse comunali, il Comune non ha praticamente mai destinato risorse per migliorare le nostre infrastrutture (proprio in questi giorni il Comune ha compiuto i primi interventi di risanamento delle strade dopo 50 anni di totale disimpegno) e non ha mai implementato i nostri servizi (unica eccezione, il restauro di una porzione del Complesso Saggiante, la parte poi affidata a Utè e Teatro dei ciliegi). 


Per decenni, infatti, le varie Amministrazioni comunali hanno scaricato le incombenze pubbliche sulla Cooperativa e così, come ci siamo deti più volte, noi Poggini abbiamo finito col “pagare due volte”: una volta alla Cooperativa (per consentirle di supplire alla latitanza del Comune) e una volta al Comune (che li ha usati per migliorare il centro storico del paese e le altre lottizzazioni). Una clamorosa ingiustizia. 
Ma qualcosa, forse, sta per cambiare, Non solo perché l’attuale Amministrazione comunale inizia a mostrare una maggiore sensibilità (l’acquisizione delle strade vicinali e l’asfaltatura della strada d’ingresso sono stati dei segnali positivi, vedremo se ne seguiranno altri) ma anche perché in questi ultimi anni sono state introdotte nel nostro Ordinamento alcune norme che agevolano la collaborazione tra i Comuni e soggetti privati come la Coop.
In particolare esistono due norme (le riporto in coda a questo articolo) che sembrano scritte proprio per regolamentare in maniera equa e proficua questa nostra situazione (che finora è stata solo ingiusta e dannosa). In pratica, semplificando, un Comune può esentare in tutto o in parte dal pagamento delle imposte un soggetto privato che portasse avanti un progetto di miglioramento/abbellimento/gestione di spazi e servizi pubblici. 

Qualche esempio? La Cooperativa (che versa ogni anno al Comune, come imposte, decine di migliaia di euro) potrebbe chiedere di poter rimettere a posto il vecchio parco giochi (di proprietà comunale) utilizzando proprio quelle decine di migliaia di euro che, a quel punto, non dovrebbe più versare nelle casse comunali, ma riverserebbe direttamente nel nostro territorio! Potremmo ad esempio offrirci di sostenere le spese per il risanamento dell’ambulatorio medico, così da completare la ristrutturazione dell’isolato dell’ex chiesetta, recentemente recuperata. O ancora, potremmo proporre progetti per risanare le strade comunali (cioè le strade principali della lottizzazione, che versano in uno stato indecente) o l’illuminazione pubblica, etc. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. 
E non è neanche escluso (la questione è dibattuta) che gli stessi residenti del Poggio potrebbero presentare dei progetti mirati per il miglioramento degli spazi o dei servizi pubblici, ottenendo anch’essi delle esenzioni fiscali. Insomma, se l’Amministrazione comunale si dimostrerà lungimirante utilizzando (per prima in Sardegna) questi nuovi strumenti normativi, e se gli amministratori che si succederanno alla guida della Coop nei prossimi anni saranno capaci di perseguire questa nuova strada con coerenza e tenacia, potremo finalmente riuscire a reinvestire nel nostro territorio una buona parte di quei soldi che versiamo ogni anno al Comune. E i Poggini, per così dire, smetteranno di pagare due volte! 
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DECRETO LEGGE 12 settembre 2014, n. 133

Art. 24 (Misure di agevolazione della partecipazione delle comunita' locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio).

1. I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purche' individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalita' di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attivita' posta in essere. L'esenzione e' concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attivita' individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attivita' posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunita' di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.



DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50

Art. 190. (Baratto amministrativo)

1. Gli enti territoriali definiscono con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di contratti di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione ad un preciso ambito territoriale. I contratti possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade, ovvero la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati. In relazione alla tipologia degli interventi, gli enti territoriali individuano riduzioni o esenzioni di tributi corrispondenti al tipo di attività svolta dal privato o dalla associazione ovvero comunque utili alla comunità di riferimento in un'ottica di recupero del valore sociale della partecipazione dei cittadini alla stessa.

Un giardino di pietre colorate nel ponte delle beffe



di Angelo Pani
Constatato che riusciamo a litigare anche sulla condivisa avversione verso il viadotto autostradale che si vuole realizzare a Poggio dei Pini, proviamo a tirarci un po’ su il morale leggendo un documento che arriva dagli uffici del Commissario Straordinario per gli interventi del post alluvione (scarica PDF). E’ una relazione che illustra i pregi (assai discutibili) del progetto vincitore della gara e ringrazio Franco Magi per avermela fatta conoscere.
 “Poggio dei Pini – si legge nel documento – si configura oggi come luogo di margine in cui se, da un lato, il problema più evidente è il pericolo alluvione e la criticità delle infrastrutture esistenti, ad esso si affianca un chiaro problema legato alla totale assenza di spazi pubblici e di relazione per gli abitanti”.

venerdì 3 febbraio 2017

Capoterra: il Consiglio Comunale ribadisce il suo NO al viadotto "di rara bruttezza"

Come certamente ricorderete il Consiglio Comunale di Capoterra, con una delibera dello scorso anno, aveva espresso il suo parere contrario all progetto del nuovo viadotto in cemento armato di Poggio dei Pini definendolo "di rara bruttezza".   
Contemporeanemente, anche la Cooperativa Poggio dei Pini si era attivata, opponendosi, promuovendo e vincendo  un ricorso al TAR, perchè il procedimento preliminare della Regione aveva escluso i soggetti che rappresentano il territorio. Oltre alla Cooperativa, anche lo stesso Comune di Capoterra.

Successivamente l'Assessore Maninchedda era riuscito ad ottenere il via libera dal servizio interno della Regione, che egli stesso è in grado di controllare ed influenzare. Pensate che il servizio che si fa chiamare "Tutela del Paesaggio" ha testualmente scritto "Tutti gli interventi sono improntati secondo le buone pratiche della ingegneria naturalistica in armonia con il quadro paesaggistico di riferimento".

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