La Soget Spa, soggetto incaricato dal Comune di
Capoterra per la riscossione dei propri tributi, sta continuando a vessare i
cittadini con pretese tributarie talvolta completamente prive di
fondamento.
In disparte il fatto che stranamente la Soget non
applica a se medesima la stessa zelanteria applicata ai cittadini – e pur
occupando un ampio ufficio nella via Matteotti n. 29, risultava essere evasore
totale del tributo TARI (tassa sui rifiuti), del tributo TASI (servizi
indivisibili) e non risultava nemmeno a ruolo come utenza idrica) - ciò che
desta forte preoccupazione è il recente invio di “accertamenti” tributari
riferiti alla tassa sui rifiuti per le annualità
pregresse.
Tali “accertamenti” sono infatti fortemente viziati da
numerose irregolarità.
Preliminarmente all’esame delle stesse, dispiace
constatare che fino ad ora ad essere “puniti” sono stati i cittadini (per
fortuna a Poggio dei Pini molto pochi) che diligentemente ed in buona fede hanno
portato alla Soget la documentazione richiesta (planimetrie
etc…).
Per fortuna la maggior parte degli abitanti di Poggio
dei Pini – anche su mia precisa indicazione – non aveva comunicato proprio
nulla, posto che era palesemente illegittima l’inverosimile richiesta di produrre documenti o
informazioni già in possesso dell’Amministrazione (art. 6, comma 4, della l.
212/2000 - Statuto del contribuente).
Parrebbe però che la Soget stia predisponendo un invio
massivo di “accertamenti” a tutta Poggio dei Pini, basati su fondamenti del
tutto erronei.
Infatti, per quanto concerne il computo della superficie
tassabile ai fini dei rifiuti solidi urbani, il regolamento comunale (TARSU,
TARES e IUC) ha sempre confermato l’esenzione delle “cantine e soffitte, locali ad uso sgombero
in genere, adibiti di fatto a tale uso, qualora non abitate o
abitabili”.
La Soget, invece, sta indiscriminatamente tassando tutte
le superfici, compreso i locali di sgombero e perfino le
verande.
Con riferimento alle verande, esiste un equivoco
“regionale”. A Pescara, sede della Soget e luogo ove vengono “originate e
meccanizzate” le spedizioni, le verande sono superfici chiuse (pertanto
tassabili), mentre da noi le verande sono luoghi aperti (balconi e terrazze
scoperte).
C’è poi un ulteriore fattore, molto
grave.
Non solo la Soget sta tassando locali non tassabili per
legge, ma si spinge finanche a irrogare sanzioni elevatissime per presunta
“infedeltà” della dichiarazione laddove, anche nel caso di differenze di
metrature, l’infedeltà (e pertanto la pretesa sanzionatoria) è ingiusta ed
illegittima.
Infatti, la maggior parte dei cittadini (in particolare
i residenti da almeno 15 anni) hanno ricevuto la visita di una società
incaricata dal Comune di fare un censimento (al tempo MKR), ovvero di personale
del Comune, che ha certificato l’effettiva superficie
tassabile.
Pertanto, anche laddove Vi fosse divergenza rispetto a
quella attuale, sempre per il principio della buona fede (Statuto del
contribuente) non si possono certo comminare sanzioni ed “infedeltà”, ma al
massimo ci si può limitare a far pagare la superficie eccedente (senza
sanzioni).
La verità è che la Soget è una società con scopo di
lucro, e più incassa più guadagna, mentre l’unico obiettivo del Comune deve
essere il raggiungimento dell’equità sociale.
Per questo motivo mi risulta che l’esecutivo comunale
stia predisponendo delle linee di indirizzo alla predetta società Soget, nelle
quali specifica alcuni elementi.
Vi invito pertanto, prima di procedere con i pagamenti,
ad attendere l’emanazione delle predette direttive, alla luce delle quali potrà
essere fatta una istanza di revisione, che sospende i termini di
pagamento.
Franco Magi
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