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giovedì 9 febbraio 2017

Poggio si mobilita contro il viadotto. Parte la petizione tra i cittadini

Quella di Poggio dei Pini è una comunità vivace. Se in passato ci sono stati momenti di grande tensione tra i residenti, l'orribile viadotto proposto dalla Regione mette tutti daccordo per un NO secco. 
Le divergenze, al limite, riguardano cosa si preferirebbe al suo posto. C'è chi vorrebbe un ponte di fattezze e materiali ben differenti, magari con largo uso di pietra naturale o acciaio corten. C'è invece chi ritiene opportuno che la sicurezza dell'attraversamento del rio sia garantita da un sistema di protezione collegato a una centralina che si attiva presenza di determinate condizioni meteorologiche. 
Nessuno dei 2200 residenti vuole il viadotto stile tangenziale disegnato dalla Metassociati, così come nessuno vorrebbe lasciare le cose come stanno, confidando sul fatto che la "piena millenaria" ci sia già stata e non torni mai più.

La contrarietà dei poggini, ma direi anche di tutti gli altri capoterresi, è stata fatta propria dal Consiglio Comunale e dalla Cooperativa, che l'hanno trasmessa, per iscritto e verbalmente all'assessore ai lavori pubblici Maninchedda. Si è formato un Comitato che ha un unico chiaro obiettivo; fermare questa mostruosità. Un'opera che deturperebbe irrimediabilmente e inutilmente questa località.
L'Assessorato ha ricevuto questi segnali di contrarietà, ma la risposta è stata piu' che deludente. Parole vaghe relative a modifiche (mai chiaramente specificate), lettere con contenuti al limite dell'intimidatorio, azioni di sottobosco tipiche di una politica di basso livello, nel tentativo di fare andare avanti un progetto non gradito ai residenti, ma intorno al quale ruotano molti milioni di euro

Il Comitato "No Viadotto", affiancato dalla Cooperativa, tanto per sgombrare qualsiasi dubbio ha lanciato una petizione con raccolta firme che vuole dimostrare sulla carta una contrarietà che appare palese, ma che è comunque sempre meglio certificare con degli atti concreti. 
La petizione, sintetizzando, chiede la messa in sicurezza, ma la sospensione immediata di questo progetto che, altrimenti, potrebbe andare in appalto e sarebbe molto difficile fermare le ruspe.    

Se l'assessorato continuerà impeterrito sulla sua strada, ci saranno certamente  forme di mobilitazione ancora piu' decise.
Sebbene non competa al territorio proporre soluzioni pià idonee alla messa in sicurezza dell'attraversamento stradale, sia il Comitato che la Cooperativa coinvolgeranno soggetti competentie organi di stampa a tutti i livelli.

Insomma questa volta i poggini sembrano pronti a vendere cara la pelle, a differenza di quanto accaduto con la erigenda nuova statale 195 che sfiora le case di Poggio nonostante la tanta campagna disponibile.

E' estremanente importante che la petizione venga firmata da quanti piu' residenti possibile e direi da chiunque abbia a cuore questo lembo di Sardegna.
La petizione si può firmare utilizzando gli appositi moduli che potete trovare in tutti i luoghi frequentati di Poggio dei Pini: cooperativa, market, farmacia, bar  etc. In particolare domenica chi andrà al supermarket di Poggio in piazzetta Alessandro Ricchi, troverà un banchetto dove potrà firmare.  

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