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venerdì 17 ottobre 2008

Zitti tutti

Apprendo con dispiacere che il socio Silvio Ceccarelli è stato condannato per avere apertamente criticato il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini.
E' sicuramente un episodio triste ed indicativo del clima che si respira nella nostra comunità.

Esprimo all'amico Silvio la mia solidarietà per questo increscioso evento, augurandomi che la libertà di esprimere la propria opinione, seppur critica, non debba mai venire meno nel nostro paese.

Mi astengo, considerate le circostanze, dall'esprimere giudizi nei confronti di chi ha utilizzato le risorse di tutti per portare avanti questo tipo di iniziative.

Mi sento però in dovere di avvisare e mettere in guardia gli utenti di questo blog circa i rischi che possono incorrere qualora, anche attraverso queste pagine, decidessero di esprimere critiche nei confronti del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini. Pensateci su due volte, anche avendo ragione, le spese processuali costano e noi non potremo farle pagare ad altri.
immagine: Elenuccia

10 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

da Silvio Ceccarelli

Ho utilizzato questo argomento per inserirmi nella discussione e anticiparvi che ho avuto notizia ufficiosa, ma certa, che sono stato condannato per l'offesa che i nostri amministratori hanno ravvisato nel volantino che era girato nel 2004 prima dell' assemblea del 4 dicembre che ha prolungato la vita della società al 2040, ma anche dopo che ben 13 consiglieri su 21 (fra cui presidente, vice presidenti e amministratori) avevano dato le dimissioni denunciando la "oggettiva impossibilità di poter lavorare in un clima di serenità e collaborazione a causa della intollerabile arroganza di alcuni consiglieri".
Il giudice, su richiesta del pubblico ministero ha seguito una procedura che gli ha consentito di emettere una sentenza di condanna senza neppure interpellarmi. Mi sarà comunque consentito di ricorrere entro i quindici giorni successivi alla notifica, per sostenere il mio diritto alla critica, motivare le mie ragioni. Naturalmente mi costerà denaro, mentre i nostri lo metteranno in carico al bilancio della Cooperativa. Dovrò altresì cercare persone di buona volontà che testimonino il clima di tensione che si era creato nel periodo precedente l'assemblea.

14 ottobre, 2008

Giorgio Plazzotta ha detto...

da Giacomo Cillocu

Ciao, Silvio potresti mettere qui nel blog il volantino o la tua critica del 2004, penso che sia giusto che diventi pubblica questa cosa, anche al fine di poter fare esprimere tutti i lettori sull'eventuale punibilità e sulle eventuali tuo difese a carico dei Poggini.

E vorrei che la si finisse qui con denunce o altre azioni di questo genere sia da una parte che dall'altra, penso che la cooperativa dovrebbe subito ritirare questa denuncia nei confronti di Silvio Ceccarelli e dimostrare da subito un radicale cambiamento negli atteggiamenti, questo per dimostrare rispetto per la Coperativa stessa che non roba di alcuni ma è roba di tutti.

Dico questo perchè se si continuerà di questo passo penso che ne usciremo tutti con le ossa rotte coperativa in primis.

Giorgio Plazzotta ha detto...

da Franco Magi

Ciao Silvio,
a riprova di quanto ho più volte affermato, e che cioé si stava creando un "culto" della denuncia e della querela.
Che si è sostituito al dialogo.
Caro Giorgio, vedi:
quelli che tentano di accusarci di essere sovversivi, cattivi di turno etc... non sono altro che coloro i quali oggi fingono di essere i "pacifici" (solo per ovvia necessità) ma che hanno cercato di calare una cappa di paura sulla gente, in parte riuscendoci.
Ma oggi è tutto cambiato.
Io ho dovuto sacrificarmi: ero l'unico che poteva avere gli elementi di conoscenza che loro negavano agli abitanti, essendo Consigliere comunale.
Se gli Alleati non avessero contrastato il Nazismo, oggi batteremmo tutti il passo dell'Oca.
A volte i traumi sono dolorosi, ma servono per ristabilire le giuste relazioni e per creare una pace duratura fondata non sull'arroganza e sulla minaccia, ma sul dialogo.


Franco Magi

p.s. Silvio è stato querelato nel 2004, a riprova dei metodi che gli attuali amministratori usavano con la gente.
In quarant'anni ci sono state violente liti, si arrivava perfino alle mani: ma si ritornava amici. mai una querela.
Oggi è tutto cambiato, ma stai tranquillo che domani cambierà ancora.

Giorgio Plazzotta ha detto...

da Franco Magi

Ciao, penso che a questo punto la strada sia sia soltanto una anzi due, la prima è quella dell'armistizio tra i soci o aminstia o indulto chiamiamolo come vogliamo, dove la Cooperativa da prova di maturità e costituisce subito un piccolo collegio di arbitri o di giudici di pace per mettere a posto queste piccole beghe degna di un condominio di arteriosclerotici, spero che questa sia la strada che da subito venga seguita e penso che sia la più giusta in assoluto, anche perchè si è fatto sempre così e così devono fare le persone che hanno un minimo di saggezza e capacità gestionale.

La seconda la lascio immaginare un attimo e dico soltanto che sarebbe ricca di azioni legali con tanto di denari da regalare ad avvocati o ad altri con unico sconfitto che è il posto in cui viviamo.

Inoltre seguendo quest'ultima si farebbe luce sui protagonisti di queste vicende ( governanti ) che hanno preso queste decisioni ( denunce contro i soci )così maldestre e stupide.

Inoltre c'è da sapere se queste azioni legali hanno creato più danni ( cause perse ) o benefici, anche per fare le somme in denaro di quanto alcuni stanno facendo o hanno fatto.

Per finire insisterei con il dire che le cose dovrebbero essere messe a posto con una eventuale stretta di mano coadiuvata e sponsorizzata da un collegio di saggi appositamente nominato, escludendo d'ufficio quelli che in tutta la storia del Poggio hanno creato questi continui dissapori.

La cooperativa si attivi subito verso questa strada ( la prima ) onorevole che è l'unica e la meno traumatica.

Franco la tua azione e lezione di democrazia e di salvaguardia del Poggio che abbiamo in molti conosciuto sta in questo caso dando i suoi buoni frutti, devo però dire anche che non bisognerebbe mai seguire quello che fanno certe persone e che non bisognerebbe mai abbassarsi a certi livelli, bisogna invece andare avanti mettendo in risalto i fatti anche attraverso questo blog e attraverso tutte le consultazioni e vedrai che i nodi verrano al pettine da soli, denunce a parte quindi resta soltanto una dura battaglia democratica e anche qualche bel vaffanculo ben assestato che fa sempre bene.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

da vari lettori

Da silvio ceccarelli.

Ringrazio Giacomo che è sempre il primo a esprimersi entusiasticamente e in questo caso ingenuamente. Beato te che credi ancora che chi è stato lupo per tanti anni si trasformi per incanto in agnello. Io la mia scelta l'ho fatta. Dopo tanti anni in cui ho cercato di collaborare, quando ho capito che il bisogno spasmodico di potere di certi personaggi non accettava consigli, infatti in CDA si passava più tempo a litigare e discutere sulle parole che a deliberare, ho semplicemente esercitato il mio sacrosanto diritto di critica. Naturalmente siccome la critica era ben circostanziata e pesante ed invitava certe persone a farsi da parte, proprio per il supremo interesse del poggio, tante e troppe volte sbandierato anche a sproposito, si sono mortalmente offesi ed hanno canagliescamente colpito, guarda caso i due stranieri che ingenuamente e sinceramente avevano cercato di dare un apporto di consigli a degli autoctoni d.o.c..

Non so se è o sarà il caso di riproporre i testi di quei volantini su questo blog. Se lo chiederanno altri lettori valuterò il da farsi.

Al prossimo incontro.
15 ottobre, 2008
giacomo ha detto...
Ciao, Silvio io penso che questa farsa Poggina che esiste da tempo debba finire anche perchè essendo una farsa sappiamo tutti che ha ben altri interessi e ben altre radici, diciamo che per certi individui calza a pennello il famoso e celebre detto : il patriottismo è la virtù degli stolti, purtroppo però bisogna anche continuare a far valere i veri valori e a battagliare contro quelle che sono persone che hanno degli scarsi ideali o che non ne hanno per niente.

Comunque sia è anche possibile che dal gregge esca qualche pecorella che si era smarrita e che si ravveda evitando certe prese di posizione che penso siano sbagliate, darebbe un buon esempio e sopratutto rimetterebbe sun un piano di normalità il vivere civile e sereno che dovrebbe esserci e che è nonostante tutto sempre esistito qui al Poggio, una denuncia contro un socio potrebbe anche ritorcersi contro chi l'ha fatta, quindi è auspicabile un volersi confrontare anche duramente che rimanga interno al posto, abbiamo oggi penuria di verti signori che hanno animato il Poggio negli anni passatie che oggi dovrebbero ricoprire una posizione di tipo senatoriale.

Per quanto riguarda poi l'essere d.o.c. o avere il pedigree che anche io non ho, per chi conosce un minimo la storia della Sardegna sa che di d.o.c. o altre cose similari non esiste quasi niente, che questi sono discorsi da bar che hanno come fine il chi deve comdandare/rubare, che la Sardegna è popolata da persone di diverse etnie e ha avuto fortissime influenze di altri popoli per millenni, che chi parla di razze o cose simili oltre che parlare di coglionate e anche molto ingnorante, chi ne ha parlato nella storia e chi ha usato questi argomenti per altri fini le ha sempre buscate in termini di sconfitte in tutti i sensi, che di razza ne esiste solo una che non è neanche la migliore ma che si chiama razza umana.

Per finire tu Silvio sei sardo quanto gli altri e forse rispetti la Sardegna più di molti, ti nomino quindi sardo doc :) eheheheh!!

Ciao Giacomo
16 ottobre, 2008
Giorgio Plazzotta ha detto...
mi spiace silvio leggere dell'epilogo di quella denuncia.
aveva evidentemente ragione Franco quando affermava che la denuncia in luogo del dialogo era un metodo inaugurato dal consiglio di amministrazione.
Questa cosa la sottolineo soprattutto a Pasquale che ha censurato il comportamento di Franco, dipengendolo come un "vendicatore mascherato". Forse è vero invece che chi di denuncia ferisce poi di denuncia perisce .., peccato solo che le spese le abbiamo poi pagate tutti noi.
16 ottobre, 2008
Anonimo ha detto...
Ciao Silvio se è possibile vorrei leggere il volantino che è motivo di denuncia nei tuoi confronti da parte dei signori amministratori, essendo a Poggio da solo 3 anni,per Giacomo con il tuo entusiasmo e buon cuore sei da prendere da esempio,ma credo che come dice giustamente Silvio non puoi pensare che chi e stato un lupo per tanti anni si trasformi in agnello,soprattutto se ci sono interessi da nascondere!!!!!!!PS Silvio conoscendoti sono sicuro che alla fine ne uscirai alla grande !!!!!!! Corrado Serra
16 ottobre, 2008
Anonimo ha detto...
Ciao Giorgio approfitto di nuovo dello spazio che mi dai a disposizione per lanciare una colletta provocatrice a sostegno del socio amico Silvio Ceccarelli(NON PERCHÉ NE ABBIA BISOGNO ECONOMICAMENTE ANZI E Prenu de dinaii)contro il CDA che la denunciato, per dimostrare che per risolvere i problemi all'interno di poggio,non è necessario ricorrere a denunce e avvocati,ma come scrive Maggi In quarant'anni ci sono state violente liti, si arrivava perfino alle mani: ma si ritornava amici. mai una querela. Dai Giacomo Boga su dinaii !!!!! Cerchiamo di creare tra i soci un clima più amichevole e scherzoso onde evitare di arrivare ad incontrarci al bar evitarci(Giacomo gia lo fa ma per non pagare il caffè) ho in strada e guardarsi in cagnesco,speriamo bene.Corrado
16 ottobre, 2008
giacomo ha detto...
Ciao Corrado dinai non di bogu, poitta non di rengu..ciao :)

Giacomo
16 ottobre, 2008
Giorgio Plazzotta ha detto...
ma anche dopo che ben 13 consiglieri su 21 (fra cui presidente, vice presidenti e amministratori) avevano dato le dimissioni

.... Silvio allora hanno fatto bene. In Italia nessuno da le dimissioni, lo sanno anche le pietre. La CARIRA non si molla :-)

Giorgio Plazzotta ha detto...

da vari lettori

Ciao Silvio,
sono Giampaolo Lai e debbo dirti che non mi ha meravigliato quanto hai subito. Me lo aspettavo perchè, come forse avrai letto in passato, mi ero posto un interrogativo scrivendo "SIAMO ANCORA UNA COOPERATIVA ?" e questo subito dopo accadimenti vissuti. Ringrazio quel giorno che, in 13, avevamo presentato le dimissioni. Da allora ho riflettuto e ho maturato il convincimento che questo organismo, avendo perso lo spirito COOPERATIVO non mi appartiene, è cosa diversa, E'COSA DE SA GIUSTIZIA non è più di uomini con intendimenti condivisi, non c'entra Sardo o meno, quando si vuole tendere ad un bene ci si raccoglie, si argomenta, si dissente, si condivide ma si conclude. Se però taluno nasconde verità, sopratutto negando la conoscenza non si è più in ambiente franco e questo appartiene piuttosto ad un'altro ambiente che non mi appartiene.
L'attuale organismo dirigente è stato ben attento ad individuare codici, postille, codicilli, combinati disposti e via elencando, legittimi in quanto appartengono alla LEX, sopratutto con lo scopo di negare conoscenza, informazione, chiarezza a tutti, sopratutto a coloro che ritenevano e ritengono di avere diritto alla conoscenza, all'informazione, alla chiarezza in quanto si ritengono Soci e non sudditi.
L'azione giudiziaria intrapresa nei tuoi confronti è, forse, legata alla manifesta volontà di voler presentare le dimissioni da Socio ? Io ho capito che questa non è la tua reale volontà perchè anche tu senti il desiderio di COOPERARE forse anche più d'altri che ha occupato sedie e ricoperto incarichi. Il mio convincimento è connesso anche con l'attività che presti nella Misericordia. E quella è proprio scevra da qualunque interesse.
L'iniziativa del ricorso al Giudice per il tuo caso, però, potrebbe anche ritorcersi proprio su chi ha dato l'assenso e cioè ritengo sull'intero attuale CDA che scadrà a fine anno. Forse occorrerà ricordare, ai Soci votanti nelle prossime elezioni, quali attività siano state promosse dall'organismo e invitare a riflettere se siano state sempre aderenti a quello spirito COOPERATIVO che è sinonimo di UNIONE, come era stato scritto proprio nel primo Statuto da solerti galantuomini liberi da interessi comunque intesi.
Ora siamo ad un bivio: Se, come scritto da altri, si vuole ricomporre quello SPIRITO chi sa deve agire con urgenza, spiegando in una pubblica assemblea straordinaria anche informale. Se necessario, anche arretrando con ciò dimostrando saggezza e ancora interesse per il bene delle cose comuni, diversamente, perdurando l'incomprensione, sarà inevitabile procedere allo smontaggio dell'intero castello e si rientri nella normalità Comunale dell'ente locale nel quale siamo inseriti.
Lo stesso Statuto indica quali siano le strade da percorrere e se numerosi Soci dovessero maturare una decisione così definitiva sarebbe arduo scrollarsi di dosso la responsabilità degli eventi.
Ciao, hai la mia solidarietà
Giampaolo Lai
16 ottobre, 2008
francomagi ha detto...
Ciao Giampaolo,
condivido quasi del tutto la Tua riflessione, ma sono ottimista e ritengo che la Cooperativa continui ad avere un futuro, fatto di cooperazione, di equilibrio, di amicizia, di socialità e non di minacce, denunce, querele.
Lo è stato per più di 30 anni.
Questa è solo una parentesi, che sta fortunatamente finendo.
E' ormai chiaro a tutti quali siano stati i metodi usati da questi amministratori.
Che non provano il minimo imbarazzo per nulla. Anche quando affermano cose palesemente non vere.
A Te stesso, caro Giampaolo, il Presidente Calvisi scriveva (e sarebbe opportuno che citassi quel tratto pedissequamente) che lui era abituto a risolvere i problemi all'interno della Comunità.
Dimentico del fatto che aveva già querelato dal 2004 (anno in cui ha preso il potere) diversi Soci, chiamato i carabinieri, parlato di "sedi opportune" per i Soci dissenzienti etc...
Ma sono solo minacce e querele fatte al solo scopo di intimorire, per poi completare la realizzazione, ad esempio, di quella famosa variante con la cementificazione delle pinete.
Argomenterò più approfonditamente in una lettera che confido di poter inviare a breve ai Soci, ma ribadisco che mi auguro che sia la prima e l'ultima volta che devo io stesso segnalare le illegittimità degli Amministratori. Non fa parte nemmeno della mia cultura politica.
Ma avevo l'obbligo di interrompere questa spirale di violenza e di arroganza.
Quella per cui un ristretto gruppo si ergeva a paladino della legalità.
Denunciava alla Procura i Soci per aperture finestre, barbecue, gazebo etc...
Senza minimamente occuparsi delle opere che loro medesimi realizzavano con i soldi di tutti (vedi la strada che le competenti autorità hanno definito abusiva in quanto priva di N.O. paesaggistico e di Concessione edilizia).
Non potevo rimanere silente.
Mi sono assunto la responsabilità di intervenire.
E sono ottimista che il Poggio abbia davanti a se altri decenni di prosperità e di serenità, nella quale come è normale per tutti gli uomini si litiga, ma si ritorna amici.

Franco Magi
17 ottobre, 2008
Anonimo ha detto...
Da silvio ceccarelli.

Ringrazio Giampaolo per la solidarietà ed anche per le belle parole che esprime.

La denuncia è anteriore sia all'assemblea del 4.12.2004 (purtroppo non posso essere preciso sulla data perchè i Carabinieri mi hanno fato vedere la denuncia ma non me l'hanno lasciata) sia alle mie dimissioni che sono state presentate il 20.12.2004

Comunque gli avvocati che mi difenderanno mi chiedono testimonianze, quindi più che solidarietà mi serve un impegno personale a descrivere laq tensione che era stata istaurata in quei giorni al fine di ottenere il consenso ai due quesiti portati in assemblea.

Aspetto fiducioso, chiunque mi vorrà aiutare avrà la mia pubblica riconoscenza.
17 ottobre, 2008
giacomo ha detto...
Ciao penso che questo accaduto sia davvero un errore e una cosa molto grave per il Poggio, spero vivamente che quella denuncia venga ritirata così come le altre.

Nel caso non avvenisse il ritiro di queste denunce io dirò la mia anche se non ho mai partecipato alla gestione diretta della coop, ma ho ricoperto posizione di governo sia al Gruppo sportivo sia nel Grusap, posso testimoniare sulle lotte di potere un pò troppo spinte e un pò troppo accanite e su alcune strumentalizzazioni avvenute che mi lasciano tanti dubbi aperti che ho da tantissimi anni e forse a questo punto ben venga la denuncia.

Voorei anche fare un invito a tutti qualora non fosse ritirata questa denuncia, vorrei che tutta Poggio dei Pini si schierasse a difesa di Silvio Ceccarelli, lo dico sopratutto per una questione di principio, perchè non riaccada più a nessun socio e perchè qualora ci fossero delle diatribe future si creasse un gruppo di saggi che avesse il compito di far da paciere o da giudice di pace senza ricorrere a denunce, questa soluzione la vedo obbligatoria per un giusto proseguimento per il Poggio.

Ma spero e lo ripeto senza stancarmi che è molto meglio ritirare questa azione di denuncia.


ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Giampaolo Lai.

Scusandomi per questa nuova presenza sul blog sento il dovere di farvi sapere che oggi ho avuto due informazioni. Una, quella poco piacevole: si racconta che altri due Soci sarebbero "sotto inchiesta" presso il Giudice in quanto sarebbe stata presentata una querela anche a loro carico per "lesa maestà". Naturalmente il condizionale è d'obbligo perchè, come d'uso, è tutto sotto silenzio. Ma se dovesse risultare vero dovrebbe venire a galla e quindi verranno scoperti i classici altarini.
La seconda è decisamente gradevole: pare (nessuno ha ufficializzato con il classico foglio recapitato a domicilio, infatti io non leggo il post della Cooperativa visto i disastri accaduti in passato inclusa la distruzione, casuale, di un disco contenente cose importanti, per "gli altri") pare allora che il Dott. Antonio Secchi sia stato cooptato nel CdA. L'avvenimento, se vero, interessa tutti i Soci. Conosco il Dott. A.Secchi e nutro non poca stima per lui avendo lavorato al suo fianco e, ritengo, avendone compreso il suo talento e la sua correttezza. Ebbene questa cooptazione, che in altri frangenti forse avrei criticato, potrebbe essere utile alla Società e spiego le ragioni.
Se il Dott. Secchi avrà voglia di impegnarsi potrebbe svolgere il ruolo importantissimo di pacificatore. Si informi, senta anche le "altre" campane, assuma tutte le notizie e i documenti (da Consigliere avrà accesso illimitato alle carte) e provi a raccogliere idee per arrivare a convocare quell'assemblea (informale) nel corso della quale le parti potranno presentare le autocritiche che ci si attende da persone di comune civiltà ed onestà d'animo. Qualcuno ha raccolto i fogli circolati e prodotti dalle parti. Poichè lui era assente per lavoro è pensabile che non tutto gli sia pervenuto. D'altronde, essendo stato cooptato per volontà dell'attuale gruppo dirigente, debbo ritenere che goda della piena fiducia anche di quel gruppo. Forse è una strada che meriterà di essere almeno vagliata. Perchè in giro sento campane molto preoccupate e abbastanza convinte che l'esperienza sia giunta al termine.
Chi può informi il Dott. Secchi dell'idea.
Grazie Giampaolo Lai

Anonimo ha detto...
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giacomo ha detto...

Ciao, io penso che invece si debba costituire un organo costituito da più persone che svolga l'attività di riappacificamento, persone che invece dovrebbero essere terze e non facenti parte del consiglio direttivo, per l'anonimo che azzecca i garbugli e che scrive del nuovo statuto, lascia perdere queste cosettine da professorino di dubbia qualità e invece cerca di rispettare il senso generale delle cose, ricorda che non sei ne il un Dio sceso in terra ne il re della foresta e inoltre ricorda che qui ci sta passando l'intera comunità per dei capricci di alcuni che utilizzano in maniera discutibile questa cooperativa.

Io personalmente non ho dei bei ricordi per il Sig. Secchi, non sarà colpa sua o solo colpa sua, era di sicuro un altro presidente che ci stava passando in quanto molto probabilmente strumentalizzato, ma per me è questa una mia opinione personale il Poggio proprio da quando c'era stato lui aveva preso un deciso cambio di rotta con delle novità che personalmente ritengo e ritenni non idonee per il Poggio, ritengo invece che oggi il Poggio abbia necessità di avere al comando persone nuove, giovani un pò lungimiranti e molto capaci che siano lontane dalla mentalità politico-regional-burocratico- assistenzialista-sindacalista.

Ci tengo a precisare che in questa mia precedente affermazione ogni riferimento è puramente casuale, pertanto è soltanto il mio pensiero.

Rinnovo a tutti invece il mio invito, che è il seguente: se la Cooperativa non dovesse ritirare quella denuncia, si dovrebbe costituire un gruppo molto vasto che difenda sia il Socio Ceccarelli sia qualsiasi altro Poggino da codeste prese di posizione,il fine di questa azione/gruppo di persone è soltanto quello della riappacificazione, ripeto che è una cosa importante e di principio sempre per il futuro del Poggio, questo è il mio parere senza paure di nessun genere per quanto riguarda il costo economico di eventuali cause lo si sosterrà tutti assieme.

ciao Giacomo

Rita ha detto...

Per Giacomo,
non credo che allo stato attuale possa essere possibile che la cooperativa ritiri la denuncia contro il socio Ceccarelli, visto che il giudice si è espresso e lo ha già condannato. Infatti come ha scritto qui sopra: "Il giudice, su richiesta del pubblico ministero ha seguito una procedura che gli ha consentito di emettere una sentenza di condanna senza neppure interpellarmi."
L'unica cosa che lui potrà fare è di difendersi, ricorrendo contro la sentenza di condanna, possibilmente trovando dei testimoni pronti a dichiarare che le sue affermazioni derivavano da una situazione generale che si era instaurata in quel periodo.

Se poi è vero che esistono anche altre denunce in corso, contro altri soci, concordo con Giorgio che ha messo tutti sull'avviso: state ben attenti a cosa scrivete qui nel BLOG o nei volantini!!!
Da questo momento tutto ciò che dite potrà essere usato CONTRO DI VOI!!!
Anche Franco dovrà ponderare bene le parole se ha intenzione di scrivere una nuova lettera aperta.

Non c'è che dire, per chi non lo avesse ancora percepito, siamo ormai destinati al silenzio!
Rita

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