Purtroppo non vi è allegata alcuna carta ma da ciò che si legge, pare confermato il fatto che la strada oggetto d’appalto, di cui parla Giorgio, riguarda esclusivamente un tratto compreso tra il depuratore CASIC e Pula, manca cioè, perché stralciato a causa di vincoli ambientali, su esplicita richiesta dell’ANAS, esattamente tutto il tratto tra il Depuratore CASIC e la quattro corsie esistente che passa affianco a Sa Illetta.
Nelle premesse si dice che il progetto nel tratto iniziale (lato Cagliari) prevedeva un lungo viadotto per l’attraversamento dello Stagno di Santa Gilla e quindi con un’ampia curva arrivava quasi a lambire lo stabilimento Enichem, per poi portarsi sull’esistente asse stradale a servizio dell’area industriale e denominato “Dorsale CASIC”. Questo tratto in viadotto insisteva su un’area ad elevato pregio ambientale costituente un SIC (Sito di Interesse Comunitario) e una ZPS (Zona di Protezione Speciale), tale area riveste un interesse a livello internazionale e rientra nella convenzione internazionale di Ramsar ed è stata oggetto di Progetti di studio e salvaguardia di interesse comunitario (Progetto Life Natura GILIA 96)
Si legge, quindi, nel procedimento di VIA:
In considerazione degli impatti che si sarebbero generati su tali ambienti di elevato pregio, e conseguentemente ad una richiesta della Regione Autonoma della Sardegna, l’ANAS con nota n. 45249 del 25/11/2005 chiedeva di ridefinire i limiti dell’intervento con inizio al km 6+800 (CASIC) e termine al km 30+016 (Pula).
All’interno di questa nuova ridefinizione del tratto iniziale l’ANAS specificava:
che il tratto compreso tra il km 6+800 e lo svincolo CASIC Dorsale Consortile verrà definito come “bretella di collegamento alla viabilità dell’area metropolitana di Cagliari”. La funzionalità dell’intero intervento, così come ora proposto e sul quale la scrivente Amministrazione chiede di pronunciarsi in merito alla compatibilità ambientale, è garantita dal collegamento verso sudovest con l’attuale SS 195 (circa al km 8+500), già oggetto di interventi di messa in sicurezza (SIC!) da parte del Compartimento ANAS di Cagliari, e verso nord con l’innesto sull’attuale strada consortile CASIC, che consente il collegamento con le statali 130 e 131 (come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 141/1 del 31/3/2005 richiamata nella nota Regionale).
Pertanto il tracciato oggetto della valutazione finale fatta dal Ministero dell’Ambiente, ESCLUDE l’attraversamento dello Stagno di Cagliari e l’ampia curva in prossimità dello stabilimento Enichem, oltre ai primi due svincoli (Macchiareddu-Contivecchi e CASIC). In particolare il progetto prevede che il tracciato della Nuova SS 195 Sulcitana parta dalla progressiva 10+200 del progetto precedentemente presentato dall’ANAS, nella nuova sede di variante rispetto alla strada attuale. Tale punto viene definito sulla planimetria progettuale come “Inizio Intervento ANAS” ed è collocato poco prima dello svincolo “Dorsale CASIC” ubicato in corrispondenza dell’Inceneritore del CASIC.
Si legge a tale proposito che L’Assessorato dei Lavori Pubblici della RAS ha proposto alla Direzione ANAS, al Ministero dell’Ambiente ed al Ministero per i Beni e le Attività culturali di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale, dalla Variante Porto Canale (km 0+000) all’innesto sulla Dorsale CASIC (km 6+800), in virtù dell’esistente viabilità locale (quale??) in grado di assicurare il collegamento verso la città di Cagliari e la rete stradale nazionale e provinciale.
Inoltre in sede di esame veniva anche fatto notare che nel tratto tra Capoterra e Poggio dei Pini erano previsti due svincoli denominati Capoterra–La Maddalena e Capoterra-Poggio dei Pini, poichè il Ministero ha rilevato che questi due svincoli erano molto vicini ed era possibile utilizzare la viabilità esistente, convenientemente adeguata, per convogliare il traffico sul primo svincolo, conseguentemente ha stabilito che quello denominato Capoterrra–Poggio dei Pini poteva essere abolito, “riducendo drasticamente gli impatti in termini di occupazione di suolo, di aree intercluse e di impiego di materiali.”
Questo è ciò che si deduce dalla lettura, comunque invio il testo integrale (scarica pdf) a Giorgio così chi vuole se lo potrà leggere comodamente e fare le sue riflessioni.
Io ho capito che questa storia del progetto e dell’appalto per noi è una vera presa in giro: diciamocelo chiaramente non si sta facendo la Cagliari – Pula ma solo la Capoterra – Pula. Il collegamento con Cagliari, a parte un piccolo tratto tra Poggio e l’inceneritore CASIC, di fatto resta tale e quale e non ci sarà ALCUNA ALTERNATIVA ALLA SS 195 tra la rotonda del pontile Rumianca e la quattro corsie esistente verso Cagliari.
Praticamente l’Anas non è riuscita a proporre nessun progetto fattibile e compatibile con le aree protette esistenti, che si riduceva a studiare un tracciato adeguato e a basso impatto ambientale, di soli 6 km, da realizzare nello Stagno di Santa Gilla dentro le saline Contivecchi.
Ciò che lascia però veramente stupiti è che tale decisione sia stata perorata dall’Assessore ai LL.PP. della RAS, ovvero il Dott. Carlo Mannoni che ha deciso di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale in questione. Insomma la decisione di cambiare il progetto pare non sia stata dell’ANAS ma della Regione!
Propongo di mandare un caloroso ringraziamento, in qualità di cittadini di Capoterra, nonché di utilizzatori della strada, per questa “sensata” proposta dell’Assessore.
Visto che sta per levare le tende dall’Assessorato, propongo che qualcuno si occupi di scrivere subito una lettera di ringraziamenti per aver così brillantemente risolto i problemi della viabilità della SS 195 tra Capoterra e Cagliari!!
Rita