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lunedì 2 febbraio 2009

Vediamo chi mantiene le promesse

di M. Rita Lai
Qualcuno qui nel blog ha fatto riferimento, di recente, alle promesse mantenute e alle promesse pre-elettorali. Sicuramente in questo momento di intesa campagna elettorale è il caso di stare ben attenti a chi farà la prima mossa, e a chi inizierà a fare le “solite promesse”.
Vediamo di fare un po’ il punto della situazione a proposito di chi ha mantenuto le promesse fatte in questi mesi.
Chi è passato in questi ultimi giorni della settimana davanti al piazzale del bar-pizzeria La Terrazza avrà visto che il Genio Civile stava provvedendo ad eliminare i due cancelli che bloccavano l’accesso all’area antistante il bar, ed a spostare in avanti, verso il fiume la recinzione che delimitava il cantiere.


La strada comunale riaperta al traffico all'ingresso di Poggio dei Pini

A parte Enel, Telecom e Abbanoa che nei giorni immediatamente successivi hanno lavorato per riattivare tutti i servizi interrotti dall’evento alluvionale, bisogna riconoscere che le uniche due amministrazioni pubbliche che hanno mantenuto fin’ora le promesse, fatte nei vari comunicati ed incontri con gli amministratori, sono state l’Assessorato LL.PP. della RAS con il suo Servizio del Genio Civile di Cagliari e la Protezione Civile della Provincia che ha messo a disposizione i mezzi e anche il personale per eseguire le lavorazioni.

Il cancello di ingresso al cantiere del Genio Civile

A completezza di ciò bisogna anche ricordare che l’ENAS subito dopo l’evento, su richiesta del Genio Civile, ha provveduto ad eseguire, con propri mezzi e personale, tutti i rilievi topografici di precisione sul corpo diga per consentire agli ingegneri idraulici e geotecnici di fare le prime valutazioni sulla stabilità del rilevato arginale e per predisporre il progetto di ripristino di emergenza. Più recentemente tali rilievi sono stati ripetuti, dopo l’esecuzione dei lavori nell’area del lago, per effettuare delle più attente verifiche idrauliche e dare la possibilità ai consulenti di esprimere un parere sull’idoneità sia del corpo diga attuale dopo i lavori, sia dello sfioratore ridimensionato o sull’opportunità di un suo ulteriore adeguamento (verifiche attualmente in corso).

L'ultimo gradone del nuovo rilevato arginale
L'argine che delimita il canale sfioratore

Dobbiamo anche ricordare il lavoro svolto dal Laboratorio Geotecnico della Provincia che ha eseguito a tempo di record prima i prelievi e le analisi sul rilevato arginale esistente e danneggiato dall’alluvione e successivamente i sondaggi geognostici, utili sia per ricostruire esattamente la stratigrafia dei materiali costituenti tutta la diga dall’altro verso al basso (circa 14 m), sia per l’installazione di tre piezometri nel corpo arginale (sono indicati dal coperchio rossi nella foto qui sotto), indispensabili per monitorare un’eventuale infiltrazione dell’acqua dal lago, potenzialmente assai pericolosa, perché avrebbe denunciato la presenza di lesioni nella diga, che per fortuna non si è verificata.

Uno dei tre piezometri nel corpo arginale

Per quanto riguarda invece il tanto sospirato guado davanti ai campi sportivi, anche qui bisogna fare alcune considerazioni e precisazioni. Il Genio Civile è stato incaricato ufficialmente di approntare i lavori immediatamente dopo le festività di fine anno, dopo le due petizioni firmate dagli abitanti di Poggio e dai residenti di Capoterra che frequentano la zona sportiva. Per eseguire i lavori sono necessarie sia gabbionate che tubazioni carrabili in acciaio, non presenti a gennaio nei depositi sardi. L’ordine è partito nelle prime settimane di gennaio e solo lunedì arriveranno in Sardegna, a quel punto il Genio Civile, che nel frattempo avrà terminato i lavori sul corpo diga, potrà spostare i mezzi a valle ed iniziare a ripristinare il guado in maniera adeguata.
Resta ovviamente il problema della strada che, come più volte riferito da queste pagine del blog, ha la necessità di essere sistemata adeguatamente con materiali adeguati e non con il terreno argilloso, plastico e impermeabile, presente nel sito spalmato alla bell’e meglio sopra quello attuale. Questi lavori però sono di competenza del Comune in quanto la strada che porta alla rotonda di Tanca Irde non appartiene alla Cooperativa Poggio dei Pini. Vedremo, a tale proposito, cosa farà il Comune con il suo Ufficio Tecnico.


Il guado come si presenta oggi
Torniamo alla strada comunale che attraversa Poggio dall’ingresso della lottizzazione, superando il Rio S. Gerolamo sul ponte delle piscine e poi proseguendo verso l’Hydrocontrol e il cimitero di Capoterra, attualmente è dissestata in più punti; in particolare davanti alla pizzeria sono visibili ancora i tubi della fogna a cielo aperto che continuano ad essere accessibili a chiunque vi passi vicino, soprattutto adesso che la recinzione del cantiere è stata spostata.
Fognatura a cielo aperto nel piazzale d'ingresso a Poggio
Pozzetto da cui fuoriesce acqua
Ovviamente andrebbe risistemato l’asfalto nel tratto tra l’ingresso alla lottizzazione e la strada n. 24, poco oltre fino al ponte delle piscine, e nel tratto davanti all’Hydrocontrol, oltre alla necessità della messa in sicurezza, temporaneamente fino alla loro ricostruzione definitiva, dei due ponti sul Rio S. Gerolamo, quello delle piscine e quello dell’Hydrocontrol, ripristinati entrambi a due giorni dall’alluvione con materiali di riporto e mezzi della Protezione Civile e dell’esercito e sicuramente non del tutto “a norma”.

L'ingresso a Poggio dalla strada comunale S. Barbara

Ci auguriamo, quindi, che il sindaco con tutti i suoi assessori e i tecnici comunali si ricordino che questa strada, benché attraversi Poggio, è di competenza comunale e che, come interventi di “somma urgenza”, i cittadini si aspettano che dopo tre mesi e mezzo si possa vedere finalmente un minimo interessamento anche per Poggio dei Pini e non solo e soltanto promesse.

Sulla questione ponte in ferro aspettiamo ancora risposte precise e circostanziate dal Comune, così come aspettiamo di sapere quando inizierà la progettazione del ponte definitivo per Pauliara, la cui realizzazione è stata affidata al Comune. Speriamo che il Comune sia stato informato che il progetto di massima del ponte, esattamente nel punto dove dovrà essere costruito, esiste già, poiché la Cooperativa qualche anno fa aveva dato l’incarico dello studio ad un ingegnere. Per abbreviare i tempi forse sarebbe opportuno che i progettisti facessero conoscere al Comune l’esito dei loro studi.

Ovviamente, per non limitarci solo alla nostra comunità poggina, sarebbe auspicabile che il comune provvedesse almeno a mettere in sicurezza il ponte ubicato nella lottizzazione San Girolamo sull’omonimo fiume, è indispensabile la sistemazione di un’adeguata protezione con una spalletta o guard-rail attualmente ancora distrutto e sostituito dalle transenne, che ad ogni colpo di vento si rovesciano sulla carreggiata, costituendo un serio pericolo sia per pedoni sia per le macchine che vi transitano.

E che dire, infine, dello stato in cui versa la Via dei Genovesi, attualmente unica via d’ingresso a Pauliara? Oltre al fatto che la sede stradale ha una larghezza assolutamente inadeguata, quando piove si trasforma in un fiume quasi continuo da Poggio fino alle case del Rio S. Girolamo-le Case del Sole: vi si possono contare almeno tre corsi d’acqua che la attraversano perpendicolarmente, riversando sull’asfalto acqua e detriti, causando anche qui pericoli e fastidi sia per i numerosi passanti e per i ragazzi che aspettano l’autobus nell’unica fermata, sia per gli automobilisti.
Il lato di valle della Via dei Genovesi eroso dal fiume

Su questa strada percorsa da tutti i residenti e da chi, non residente, si deve recare agli impianti sportivi, servirebbe un intervento urgente di allargamento della carreggiata e di sistemazione del tratto in via di cedimento sul alto di valle, dove il fiume sta erodendo poco a poco l’asfalto. Vogliamo forse aspettare che succeda qualche incidente, più o meno grave, prima di porvi rimedio?

Aspettiamo fiduciosi le promesse e poi ci attrezzeremo per verificare tempi e modi degli interventi

Per finire vorrei ricordare che oggi si è svolta, organizzata dal GRUSAP – Gruppo Salvaguardia Ambientale Poggio dei Pini, una giornata di pulizia di tutta Poggio. Grazie ai volontari dell’Associazione e ad alcuni soci e residenti, sono state raccolte montagne di rifiuti di ogni genere: carta, plastiche, bottiglie, lattine, tubazioni spaccate, vasi trasportati dall’acqua, sedie, recipienti, scaldabagni rotti e tanto altro ancora. Non tutta Poggio è stata ripulita e sicuramente dovremo organizzare altre giornate per finire il lavoro.
Sarebbe anche utile se riuscissimo a liberare alcune aree anche dalle macerie, segnalo ad esempio la zona sportiva dove sarebbe necessario ripristinare recinzioni crollate e muretti.
Ma mi preme far notare, inoltre, che oggi è stato ripulito e sistemato finalmente il sentiero che attraversa la pineta lungo il lago, unica via di collegamento pedonale tra Pauliara ed il resto della lottizzazione, per il quale a poche settimane dall’alluvione era stata inoltrata dai residenti un’apposita richiesta alla cooperativa, soprattutto per l’eliminazione del fango che vi si era depositato. Abbiamo aspettato inutilmente tale intervento e adesso grazie ai ragazzi del GRUSAP finalmente quel sentiero è di nuovo percorribile abbastanza agevolmente.

Il sentiero lungo lago ripristinato

Speriamo solo che non diventi nuovamente una pista da motocross e che i cavalieri si tengano alla larga con i cavalli e i loro maleodoranti escrementi!!!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio la Sig.ra Lai per la Sua analisi dettagliata della situazione.Vorrei però aggiungere altri perticolari che riguardano le strade interne di poggio.
Non so se qualcuno ha fatto caso al tratto di strada 46 (la prima a sinistra dopo il vialone delle piscine)rimasta così dal fatidico 22 ottobre,la cui pericolosità è altamente elevata, che piu di una volta si è sfiorato l'incidente,ma sarebbe più giusto dire disgrazia.
Eppure basterebbe così poco per metterla in sicurezza.
Saluti
Nando Ragni

Giorgio Plazzotta ha detto...

Nando, è facile perdere il filo della matassa in tutte queste attività da fare. che coinvolgono molti enti.
Questo articolo di rita ci aiuta a capire quali sono le carte del gioco (o molte di esse) e chi le deve giocare.
Ci sono attività complesse per le quali non si può chiedere la luna epretenderle pronte per il giorno dopo, però è grave che non siano state ancora avviate, anche perche spesso, comenel caso degli Studi, da esse ne dipendeono molte altre.
Ci sono poi delle attività molto piccole, come ad esempio il guado e la sistemazione delle cunette erose, che avrebbero potuto essere già realizzate dal Comune di Capoterra e dalla Cooperativa Poggio dei Pini.

giacomo ha detto...

Basta che si vada a metterla a posto noi e in particolare io Rita e Giorgio, che il giorno dopo mandano subito a farla, per dire le solite parole che sono : l'abbiamo fatta noi, noi comandiamo, noi i padroni siamo e nessuno deve toccare niente perchè noi le cose le sappiamo fare e voi no, e zitti.

Altro che ritorno al futuro
:)

Durante la giornata del Grusap abbiamo piantato anche delle piante, tiè.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Da Silvio Ceccarelli

Il sindaco di Capoterra al termine della presentazione del libro sull'alluvione patrocinato dalla Misericordia, in un'aula dell'Isis di via trexenta, ha sostenuto di aver ricevuto unicamente un milione per la costruzione del ponte sul rio San Gerolamo a Poggio dei Pini e null'altro. Che per tutti gli altri interventi dovrebbe utilizzare denaro del bilancio comunale che comunque non ha disponibilità da dedicare a queste opere. E via piangendo (metaforicamente).
Aiutatemi a ricordare. La Regione non aveva stanziato un miliardo e seicento milioni?
Se non ricordo male dove sono finiti questi soldi?
Sempre se non ricordo male non sarebbe il caso di chiedere al sig.sindaco che destinazione hanno preso questi soldi o quali interventi intende effetuare e con quali priorità?

giacomo ha detto...

Intanto ancora a oggi e dopo circa 1 mese il guado piange, il genio civile per quanto ne so io non ha depositi in Sardegna, così mi è stato riferito.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao, oggi hanno inziato i lavori di sistemazione del guado, quindi grazie al Genio Civile seppur con grande ritardo, grazia anche a tutti coloro che hanno creduto e hanno firmato la raccolta di firme avente questo tema.

Adesso sarebbe cosa utile che la cooperativa provvedesse a versare della sabbia laddove il terreno è completamente limaccioso e argilloso, dove comunque ristagna l'acqua in genere.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Silvio. indaghiamo su questa storia dei soldi.

Giacomo. non ho capito bene cosa dovrebbe fare la cooperativa, sabbia dove? nella strada comunale?

giacomo ha detto...

Si dai, meglio che qualcuno agisca...aiutiamoci tutti chè è meglio, non è un lavoro enorme.

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Io tra le altre cose mi ero anche dimenticato di firmarla...

ciao Giacomo

silvio ceccarelli ha detto...

Giorgio io le informazioni le ho sempre ricavate dal blog perchè non leggo la stampa locale e neppure le televisioni locali. Mi sembra di ricordare che quando la Regione ha emesso i vari decreti per i rimborsi ai privati abbia anche emesso un decreto che stanziava denaro per le opere urgenti, fra cui era compreso il nuovo ponte sul San Gerolamo.
A spanne mi sembra fossero elencate una diecina di interventi con uno specifico provvedimento.
Provo ad andare a ritroso nei vecchi post per vedere se ritrovo il sunto del decreto.

giacomo ha detto...

ATTENZIONE !!!!, IL GUADO NON E' ATTRAVERSABILE FINO A NUOVO ORDINE.

giacomo ha detto...

Correggo, si può passare ma c'è sempre il dubbio, quindi è goni girono da vedere, ciao Giacomo

Rita ha detto...

A proposito dei finanzimaneti l’ho già scritto in questo blog in un’altra occasione, ma vediamo di ricordarlo e chiarire bene tutto.
Cercate nel blog il testo dell’Ordinanza n. 2 del 10 novembre 2008, che Giorgio ha pubblicato a novembre.

L'Ordinanza n. 2 del 10 novembre 2008 emessa da Soru:
a)Individua una somma complessiva pari a € 5.000.000 per il rifacimento degli interventi urgenti di ripristino delle reti idriche e fognarie a Capoterra e in altri comuni colpiti dall'alluvione ed attribuisce questo compito ad Abbanoa, la quale aveva 20 giorni di tempo per presentare al Commissario delegato per l’emergenza i relativi progetti. I LAVORI NON SONO ANCORA INIZIATI, ESISTE SOLO UN PROGETTO DI MASSIMA DELLE OPERE DA FARE TRA POGGIO E FRUTTI D'ORO.

b)Stabilisce di dare all'Assessorato LL.PP., Servizio del Genio Civile di Cagliari e all’Agenzia del Distretto Idrografico altri 1.400.000 Euro per gli interventi urgenti di manutenzione della viabilità e degli alvei dei corsi d'acqua e per le opere di prevenzione dei rischi idrogeologici e idraulici relativi al bacino idrografico del Rio S. Gerolamo.
QUESTI LAVORI SONO STATI PORTATI AVANTI DAL GENIO CIVILE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA DIGA E PER L'ADEGUAMETNO DEL CANALE SFIORATORE DELLA DIGA DI POGGIO. PERO' L'AGENZIA AVEVA L'OBBLIGO ENTRO 7 GIORNI DALL'ORDINANZA (17 nocembre 2008) DI INDIVIDUARE GLI ALTRI INTERVENTI URGENTI DI MESSA IN SICUREZZA. L'HA FATTO?

A seguito della riunione tenutasi, credo a dicembre, tra l’Agenzia del Distretto, l’Ass.LL.PP. -Servizio del Genio Civile e il Comune di Capoterra, da quanto mi è stato riferito, si è deciso che con 1.400.000,00 Euro (non un miliardo e quattrocento milioni che sarebbe una cifra esorbitante) il comune avrebbe utilizzato circa 1 Milione di Euro per rifare il ponte di Pauliara ed i restanti 400mila Euro per tutti gli altri interventi urgenti di messa in sicurezza (art. 2 dell’ordinanza). Quali siano questi interventi ancora non lo sappiamo perché il comune non ha deciso ancora nulla e non ha informato la popolazione, ma credo che ci sia la fondata possibilità che vengano usati per fare interventi fuori dal bacino del Rio San Gerolamo, cioè anche nel centro urbano di Capoterra dove vi sono stati dei problemi nei canali di guardia in corso di realizzazione da parte del Consorzio di Bonifica (zona cimitero e campo sportivo S. Rosa). tali canali erano stati progettati e finanziati con i soldi dell’alluvione del 1999 (e che ancora non sono finiti!!).

Vedete bene che per fare "interventi urgenti" dopo l'alluvione del 1999 a distanza di 10 anni i lavori sono ancora in corso.
Se per caso il comune volesse utilizzare i fondi messi a disposizione dell'ordinanza del 10 novembre per fare lavori fuori dal bacino del Rio S. Gerolamo, credo che i residenti delle aree alluvionate sul Rio S. Gerolamo dovrebbero quanto meno reclamare a gran voce che i finanziamenti erano stati stanziati per il bacino idrografico del S. Gerolamo e per i danni subiti dalle infrastrutture in questa zona ben delimitata, e non certo per l’intero comune di Capoterra.
Comunque mi informerò meglio anche su quest'ultimo punto.

A presto Rita LAI

gianleonardo corda ha detto...

E, aggiungo io, spero che si faccia un controllo accurato sull'utilizzo di tutte le somme. I mezzi privati che tutti noi abbiamo visto all'opera non hanno certo lavorato gratuitamente, escluse alcune encomiabili ecezzioni. Quanto soldi a loro e quanti per le infrastrutture da ricostruire? Puo risonderci qualche Consigliere comunale che ha libero accesso agli atti amministrativi?

giacomo ha detto...

Ciao, ho saputo che ci sono delle persone e non so bene chi siano, che continuano a dire che il guado famoso non serve a niente, queste persone mi è stato riferito che in linea di massima sono anche maleducate, io aggiungo che sono dei c......i.

Quando succedono ad esempio delle guerre, dei terremoti, delle alluvioni e altre cose simili, le prime cose che si devono ripristinare sono le reti comprese le strade, il tutto per non arrecare ancora più danni alla popolazione e quindi per ridurre al minimo le situaziodi di crisi ( sanitaria, economica, sociale e strutturale ).

Scrivo di nuovo in maniera tale che alcuni dei nostri c.......i capiscano, il ponte per unire di nuvo il Poggio si farà e sarà pronto non prima di un anno e mezzo se tutto andrà bene, di conseguenza quel guado è utlissimo, pregherei questi signorotti di andare a svolgere le tante cose da fare e che possono essere fatte per migliorare questa situazione e di non rompere più le scatole al prossimo, perchè così facendo arrecano danni al Poggio e sopratutto a Pauliara e a tutti quelli che hanno delle attività o risiedono li.

Durante i lavori del codesto guado è saltato fuori il vecchio ponticello sommergibile che è ancora intatto ma ostruito, dico questo per far capire una cosa molto semplice, la cooperativa se avesse avuto persone un pochino più attente e capaci, avrebbe da subito potuto indirizzare l'opera su questo fronte per risanarlo con urgenza.

Non voglio commentare questa situazione che si sarebbe potuta risolvere gia 2 mesi fa, e questo deve far pensare per il futuro in generale e sopratutto per il servizio tecnico che andrà sicuramente rivisto.

Ciao Giacomo

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