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martedì 17 febbraio 2009

La sconfitta di Soru significa cemento su Poggio dei Pini?

Le elezioni regionali si sono concluse con la netta sconfitta di Renato Soru. Aldilà delle considerazioni politiche sull'esito del voto nel Comune di Capoterra (ne riparleremo) e sulle numerose ripercussioni che questo potrà avere sia a livello regionale che comunale, la domanda che molti si fanno è: quali ripercussioni avrà l'uscita di scena di Soru sulla questione "Variante al Piano di lottizzazione di Poggio dei Pini"?

Indubbiamente il nome di Soru è legato, tra le tante cose, anche all'applicazione di misure di protezione e di tutela del territorio come non si erano mai viste prima (legge salvacoste, Piani Pesaggistici etc.). Dal punto di vista della bagarre politica, per alcuni si è trattato di vincoli eccessivi che hanno inutilmente strangolato l'economia della nostra isola, mentre per altri questi vincoli erano necessari per avviare una svolta nel modo di gestire il territorio, facendo sviluppare una economia non più basata sulla sua graduale consumazione, ma su uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. Un simile processo richiede tempo, lungimiranza e coesione, tutti elementi che sono probabilmente mancati in Sardegna in questo questo contesto. La forte crisi economica mondiale ha poi dato il colpo di grazia al progetto del governatore uscente spingendo molti elettori a seguire la promessa del "pane subito". I posteri diranno chi ha avuto ragione, non è di questo che voglio parlare.

Il nostro problema, molto locale forse, ma fondamentale per la nostra comunità, è che i famosi vincoli incidono molto anche sul futuro di Poggio dei Pini. I dettami del Piano Paesaggistico Regionale sono stati alla base della bocciatura della famosa Variante al Piano di Lottizzazione. Si tratta, tanto per ricordarlo ancora una volta, di quell'intervento di urbanizzazione che prevede la realizzazione di 200 nuovi lotti edificabili nel territorio del nostro centro residenziale. Come più volte ampiamente descritto nel nostro blog, molti di questi lotti, per vari motivi, non sono edificabili secondo le normative vigenti. Le incompatibilità si riferiscono alla insufficiente distanza dai corsi d'acqua principali, alla presenza di impluvi, alla copertura vetegale protetta (addirittura pinete), all'eccessiva pendenza con relativo rischio idrogeologico. L'esperienza recente dovrebbe poi fugare quel tipico ragionamento italico che poterebbe a pensare "tanto poi sono fatti di chi se lo compra". Insomma, il "pacco" legalizzato che è stato propinato da imprenditori senza scrupoli e amministratori disgraziati ai cittadini che prima comprato e poi perduto la casa a Frutti d'Oro 2 e Rio S. Girolamo. Non è cosi! Perchè i danni delle case che crollano li paghiamo tutti noi e non parliamo poi della tragedia di chi attraversa ponti o strade insicure.

Il 22 ottobre, come se non bastasse, la più grave alluvione che la storia di questo territorio ricordi, con il S. Girolamo divenuto più grande del Tevere, ha sottolineato qualcosa che comunque la conoscenza e la ragione avrebbero dovuto tenere sempre ben presenti: viviamo in un territorio molto delicato e costruire senza rispettarlo significa mettere a rischio la vita delle persone.
Ricordiamoci che la tragedia delle case devastate presso la costa e delle vittime di questa alluvione è cominciata il giorno in cui qualcuno, SBAGLIANDO, ha messo la firma su un semplice foglio di carta scrivendo: edificabile. Queste parole non dovrebbero mai sembrare vuote e superflue. Dopo il 22 ottobre davvero mi auguro che non vengano mai dimenticate, tra un mese, come tra un anno, dieci o cinquant'anni.

Poggio dei Pini 22 Ottobre - a dieci metri da questo ponticello si vogliono realizzare nuovi lotti

Il fatto è, comunque, che oggi quel progetto di Variante si trova all'esame della Regione che, dopo avere sospeso il suo giudizio, dovrà fornire il suo definitivo responso. Non si tratta di fare testa o croce in quanto i responsabili del procedimento dovranno applicare le normative vigenti. Le normative, come ricordato, dicono che quelle case lì non si possono fare.
Ma adesso che Mr. Vincolo dovrà sloggiare, dopo il consueto rimescolamento dei vari responsabili negli Assessorati, che cosa succederà? Potrà il nuovo Governatore Cappellacci modificare questi vincoli e dare il via libera alla Variante di Poggio, come molti temono? Oppure assisteremo al solito "magheggio" in cui, tra una frase in politichese e una in burocratichese verrà acceso il semaforo verde, magari anche grazie al silenzio di stampa in cui si usa più la lingua della penna.
Sicuramente questo iter sarà vissuto con trepidazione e preoccupazione sia tra gli abitanti di Poggio dei Pini che tra i vari soggetti pronti a muovere le ruspe e ad incassare, da ogni metro cubo di cemento, progetti, impianti, infissi, visure, atti notarili e chi più ne ha più ne metta.

Resta poi da chiarire un altro punto di cui volutamente nessuno parla o scrive. Se queste case la gente non le vuole, se devono essere messe in luoghi a rischio o che rovinano il paesaggio, perchè devono essere costruite? E' stato istituito l'harakiri a Poggio dei Pini? C'è una logica del profitto d'impresa che mi sfugge dato che la Cooperativa non ha fini di lucro?

La risposta sarebbe: perchè è necessario reperire i soldi per ricostruire tutte le infrastrutture utilizzate dai cittadini italiani che vi abitano e da decenni pagano le tasse allo Stato e al Comune. E' come se per il rifacimento del manto stradale di Via Cadello si dovesse vendere ai privati un pezzo del Parco di Monte Claro.
E' una situazione assurda che non trova una spiegazione logica. Dovremmo dire grazie a chi (Cooperativa Poggio dei Pini e Comune di Capoterra) ha fatto si che le opere di urbanizzazione di una lottizzazione rimanessero in una situazione di gestione provvisoria eterna. L'alluvione ha fatto sparigliare questi giocatori di poker poco abili e adesso tutte le carte sono sul tavolo.

Che si fa?

21 commenti:

Piergiorgio ha detto...

Il futuro di poggio, cemento o verde, è ancora nelle nostre mani.
Le scelte le faremo con il rinnovo del CDA.

A proposito la variante stava per essere approvata mentre c'era Soru presidente e il comune di una certa parte politica, la stessa parte che ha costruito la scuola e voleva ristrutturarla ampliandola...

Siccome tra poco avremmo la possibilità di rinnovare il CDA, è un occasione che non dobbiamo perdere.
La soluzione per poggio non è solamente il cemento, finiti i lotti se ne dovranno fare altri, ma una reinterpretazione della gestione di questo bellissimo angolo di Sardegna con progetti eco sostenibili e razionalizzazione delle uscite.

Ciò che è stato fatto è stato fatto guardiamo al futuro!!

Giorgio Plazzotta ha detto...

Piergiorgio per quanto riguarda capoterra ci andrei piano con l'attribuzione delle speculazioni edizie a una parte politica piuttosto che a un'altra. Conosciamo bene la storia politica del comune degli ultimi 20 anni.
Per quanto riguarda la cooperativa non vedo segnali di ricambio, vedo solo "voglia di ricambio" il che mi sembra un pò diverso.. tra il dire e il fare...

giacomo ha detto...

Magari la nuova variante passerà perchè in cambio qualcuno si potrà fare qualche mega lottizzazione lungo le spiagge sarde, ci sarà quindi una politica di scambio di favori, peccato che oltre alla distruzione delle spiagge libere la posta sarà del tutto sbilanciata a favore di imprenditori senza scrupoli.


Voorei mettere un link molto interessante dove si vede lo statuto della Costa Smeralda, intesa come consorzio, molti la criticano perchè è il paradiso dei ricchi e anche una specie di colonia, in verità è uno statuto molto restrittivo, forse ancora più restrittivo delle leggi di Soru, e questo la dice lunga perchè i tempi sono cambiati e sopratutto si è persa e si perderà anche una certa saggezza in termini di rispetto della natura, questa è la sacrosanta verità, ma da oggi penso che la Sardegna ripasserà allo stato catastrofico che aveva abbandonato, ma che oggi ritornerà con prepotenza creandeo dei danni molto più pesanti pieni di favoritismi sopratutto a imprese del nord che sono gia pronte e con la bava alla bocca e di questo ne sono certo, i sardi che si sono schierati con questo movimento purtroppo non sanno cosa hanno fatto e c'è sicuramente da fare molta attenzione perchè saranno i protagonisti della distruzione della Sardegna e della creazione del nuovo esercito di schiavi e camerieri.

Link statuto costa smeralda:
http://www.consorziocostasmeralda.com/pages/it/statuto.html


ciao Giacomo

Piergiorgio ha detto...

Non intendevo attribuire le colpe ad una sola parte politica, ma far notare che il mattone unisce i politici di tutti gli schieramenti,
specialmente nelle realtà locali,
come dimostra la situazione Capoterrese.

Sarà il consiglio di amministrazione futuro a decidere.

Anonimo ha detto...

Che voglia di nuovo... come quando la nostra autovettura di cinque anni comincia a sembrarci vecchia e guardiamo con l'occhio languido la pubblicità di un modello successivo capace di non so' che. Che voglia di Presidente nuovo... uno meno stropicciato di quello che avevamo, di cui tutti parlavano male, anche se non si sa bene perché. Ma d'altronde, se ne parlavano male tutte le tivvù un motivo doveva pur esserci. Perché non crederci... è così dolce abbandonarsi alla corrente che trascina. Persino chi ha votato per l'annessione ad Arcore non sa bene perché, ma non chiedeteglielo perché lo metterete in imbarazzo, e non sa bene perché il Presidente vecchio non andava bene. La tivvù nostra, quella con la desinenza “ina”, non perché è piccina, ma perché è quella che ci è vicina e che quindi “ne sa”; quella, le cose, le ha sempre dette, quella è sempre stata attenta agli errori del Presidente vecchio... solo Dio sa quanti ne ha fatto di questi errori.
Ora abbiamo un Presidente nuovo, bello ed elegante, senza velluti antichi. Ora ripartirà l'economia e con l'economia il sorriso... speriamo non sia il sorriso delle melagrane o peggio ancora le risate degli agnelli di Pasqua.
Chissà come si riuscirà a mettere d'accordo sorrisi, economia, vincoli e rischi idrogeologici? È vero che le teorie dello sviluppo continuo non mostrano grande interesse al modo in cui cresce il PIL. L'importante che cresca, anche con i mobili nuovi degli alluvionati e con le strade da ricostruire. Tra l'altro cresce meglio consumando idrocarburi e trasportando gli stessi con i camion, piuttosto che con gli elettrotreni alimentati da energie rinnovabili e crescerà ancora di più con la costruzione di una bella centrale con piccoli difetti ambientali (solo tempi di pericolosità dei residui valutabili in migliaia di anni, ma tanto noi non ci saremo) ma ad emissioni zero di CO2. E quando si dovrà costruire noi saremo lì, in prima fila e finalmente torneremo a sorridere.
Ma anche ora dobbiamo tornare a sorridere e allora via i vincoli e sia data la stura a nuove case, sempre più vicine al mare, al lago e al fiume... tanto se si distruggono l'economia crescerà, e veloce pure, non come quei “deficienti” di pini sempre fermi lì senza produrre nulla...
Auguri
Roberto Trudu

gianleonardo corda ha detto...

Il vincitore delle elezioni non ha mai nascosto che uno dei suoi primi atti sara quello di abolire le norme di salvaguardia a tutela del territorio, emanate dall'amministrazione Soru. In queste poche parole stà, a mio avviso, la vera chiave del successo elettorale.Il partito del mattone, che tanto ha contribuito allo scempio del nostro territorio, ha gia acceso i motori, e non saranno certo le dichiarazioni rassicuranti dell'ultima ora rilasciate dal nuovo Governatore pro tempore che fermeranno enormi interessi economici sulla Sardegna: TUVIXEDDU, COSTA TURCHESE,SPIAGGE DI CHIA e, perchè no? POGGIO DEI PINI, fanno gola a molti. Amici ed amici degli amici. In fondo qualche anno fa fu proprio il fratello di Berlusconi a manifestare interesse per edificare nella piana dell'Idrocontrol, se non ricordo male. I sardi avranno la forza di opporsi allo scempio? Chissa!
Noi nel nostro piccolo possiamo solo continuare a fare quello che tutti i giorni ed in tutti i modi già facciamo, denunciando gli abusi, le scorretezze le prepotenze di chi ha messo l'ambiente ed il paesaggio tra le risorse da cui trarre solo il massimo profitto, infischiandosene di quello che resterà alle generazioni future.

L'OROLOGIAIO ha detto...

Queste paure mi ricordano quando nel 1994 ci fu il primo governo Berlusconi con la partecipazione di Alleanza Nazionale. I soliti "catastrofisti" dissero che presto avremmo avuto per la strada gli squadristi col manganello e l'olio di ricino. Qualcuno che abbia meno di novant'anni li ha mai visti?
Fernando

max steri ha detto...

Concordo con Gianleonardo... purtroppo questa vittoria della destra alla regione ha avviato la macchina, e adesso non li fermerà più nessuno, e tra i loro obiettivi ricade anche il piano di cementificazione di Poggio dei Pini... e poco importa se il comune dovesse mettere dei vincoli, abbiamo visto che un regime forte e impietoso come un rullo compressore non si fermerà davanti a niente e nessuno... diamo un abbraccio ai pini di Pauliara...

Giorgio Plazzotta ha detto...

vi inviterei a utilizzare questo post per parlare del rapporto tra il cambio di governo della regione e la variante di Poggio dei pini.
Nel post in cui ho pubblicato i risultati possiamo invece sbizzarrirci su discussione che riguardano le elezioni regionali più in generale. Scusate ma è molto importante che qui si parli di cosa succederà ora a Capoterra e Poggio.

Sandro Atzeni ha detto...

Il primo post di Piergiorgio mi ha tolto le parole di bocca e concordo in pieno con lui, quello che succederà qui è nelle nostre mani e non dobbiamo farci sfuggire questa opportunità. Il fatto che venga dato il via libera alla variante di Poggio non significa costruire per forza se esiste un CdA che pensa con la testa invece che con i piedi. Quello che è successo in regione, sarebbe auspicabile che succedesse anche a Poggio e non possiamo permetterci di perdere questo treno. A questo punto, visto che non esiste una lista di candidati al rinnovo del CdA, perchè non approffitare di questo blog per incominciare a prendere atto delle persone che si rendano disponibili?

Anonimo ha detto...

Dirò poche cose,perchè ormai i giuochi sono fatti,purtroppo e com mia grande delusione.
Per quanto riguarda la variante al piano di lottizzazione,potrà anche andare avanti,ma l'ultima parola spetta sempre a noi e ci sono i mezzi per far si che questo non accada. Credo proprio che dovremo tirarci su le maniche.
Cordialità
Nando Ragni

Anonimo ha detto...

Ecco finalmente i risultati. Ci è andata bene perchè anzichè un lombardo (lui dice Sardo) ci poteva capitare un calabrese, un siciliano, un campano o anche uno svizzero o un papuaso. Ovvio che mi sento umiliato perchè i Sardi hanno venduto la propria dignità al padrone d'Italia che con i soldi tutto può fare, anche costruire la futura città costiera della Sardegna. Vedrete sarà uno sfascio, in compenso anche i Sardi di Belvì avranno il mare sotto casa perchè è stato promesso tutto ma proprio tutto e quello non poteva mancare. Aspettiamo. Certo che anche Poggio andrà "rinforzata" con un poco di nuove costruzioni (il massimo) che ci forniranno maggior traffico, più consumi (in genere) e sorrisi larghi (tipo cavaliere); e questo perchè si tratta di "progresso". Ci vuole "ottimismo". Pensare che non molti anni addietro Capoterra era vituperata perchè "un covo di comunisti", vedete come è cambiata ? Una nuova alluvione peggiore del 22/X si abbatterà sul territorio, ogni spigolo vedrà il mattone, niente potrà fermarlo; anche Poggio si avvantaggerà perchè, finalmente, vedremo anche noi le case nella "spiaggia del Poggio" perchè sicuramente non verrà tralasciata quell'opportunità. Una tristezza e quindi cinque anni che potranno servire, forse, ad istruire la Sardegna; per le cure ci saranno le cliniche "convenzionate" che, come si sa sono più produttive degli ospedali pubblici.
Giampaolo Lai

Luca Salvetti ha detto...

Scusate se mi intrometto in una discussione che parla di questioni private della Vs. cooperativa. Ma non credete che prima di piangere perché l'uno a l'altro possa coprirci la testa di cemento sarebbe il caso che vi assicuriate che chi deve tutelare i vostri interessi lo faccia "disinteressatamente"? Parlo della vostra cooperativa naturalmente(sono convinto che la legge Soru non verrà abrogata ma modificata per permettere lo "SVILUPPO SOSTENIBILE")). Comunque speriamo in bene. Saluti a tutti.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Scusa Luca non sono questioni private o riservate.
Io non poche volte vado al maredi la maddalena e Frutti d'oro (vado in canoa o a passeggiare).
Considero un pò mio quel posto anche se non è il massimo.
Immagino che tu venga a Poggio a fare una passeggiata presso il lago o nei sentieri montani. Forse consideri o vorresti considerare questi posti come facenti parte della tua vita. giusto?
Allora facciamo che Poggio à anche tua e Frutti d'Oro è anche mia e cerchiamo tutti insieme di amare, rispettare e migliorare tutto questo nostro territorio. Sei il benevenuto tra i difensori delle bellezze naturali di Poggio.

Luca Salvetti ha detto...

Ciao, Giorgio mi sono espresso male, le "questioni private" era inteso alle questioni relative alla vostra cooperativa, assolutamente non al territorio che, come dici bene, sia Frutti d'Oro che Poggio dei Pini che qualunque altro angolo è proprietà di tutti. Intendevo dire che ritengo ora più di prima dovrete VOI monitorare i VOSTRI referenti affinché non permettano gli scempi che in passato, sia destra che sinistra, hanno commesso nel NOSTRO territorio. Direi che per voi è ancora più semplice, passatemi l'eufemismo, in quanto avete un organo superiore che dovrebbe ma sicuramente potrebbe scongiurare qualsiasi abuso volto alla cementificazione selvaggia. Comunque direi "non fasciamoci la testa prima di rompercela" e VERIFICHIAMO noi come voi che non si approfitti del nostro territorio.
Un saluto a tutti.
Luca

Giorgio Plazzotta ha detto...

ok Luca. effettivamente la Cooperativa dovrebbe rappresentare una entità che tutela e difende il territorio.
In realtà però si constata che questa entità ritiene di "difendere gli interessi dei soci" privandosi del proprio patrimonio ambientale.
Per questo motivo non rappresenta, agli occhi della popolazione, un interlocutore credibile e questo ingenera molte preoccupazioni anche in altri settori in cui la rappresentatività è indispensabile come ad esempio "quando saranno ripristinate le fogne" etc...
Se a questo aggiungiamo la scarsa trasparenza e la poca informazione che provengono da questo organo ecco che si può comprendere il motivo per cui la situazione è preoccupante.

Anonimo ha detto...

Io penso che paradossalmente proprio i cemintificatori dei quali si parla siano da trovare propro nell'amministrazione comunale ( centro sinistra ) e nella cooperativa Poggio dei Pini. Posso affermare senza possibilità di smentita che proprio il consigliere d'amministrazione candidato al consiglio regionale nella lista della " sinistra " ( corro nel verde ??????) si è più volte espresso favorevolmente per la costruzione delle pinete storiche di pauliara e sa birdiera e tanti altri siti di pregio.
Quindi lo spirito ambientalista non è da ricercarsi nella collocazione politica.Mi auguro personalmente che si metta mano alla legge salvacoste senza però deturpare il nostro patrimonio più grande.

Claudio Magi

giacomo ha detto...

In Sardegna una delle cose più difficili da sempre è stata quella di mettere delle regole che fossero uguali per tutti, parliamo di millenni, il sig Soru c'era quasi riuscito, oggi chi ci guadagna di più in tutti i sensi sono i comuni che sono stati bravi a fare il propiro P.u.c., Capoterra non c'è riuscito neanche stavolta, di sinistra o di destra che dir si voglia l'unica cosa che contraddistingue queste azioni si chiama soltanto in una maniera " IGNORANZA!!! "

Questa maggioranza regionale rimetterà la solita legge che si chiama " ognuno faccia un pò come cazzo gli pare " la realtà che resteranno le leggi e le azioni dei singoli cittadini o associazioni e il tutto finirà li, quindi facciamo attenzione alle cacchiate che verranno fatte.



ciao Giacomo

Roberto Trudu ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberto Trudu ha detto...

...provo ancora a pubblicare il commento nella versione corretta (scusate ;-)

Perdonami Claudio, non dubito della tua buona fede e del fatto che tu e tanti altri, che hanno espresso il voto a favore del cambiamento, abbiate a cuore la tutela della nostra unica vera ricchezza, ma NON sono altrettanto sicuro che i “grandi vecchi” che stanno dietro questa enorme “macchina politica” abbiano i tuoi stessi obiettivi. Consentimi di dirti che non credo di aver visto tra i possibili nuovi eletti delle forti coscienze critiche che impediranno gli scempi. Credo che si limiteranno a sostenere ciò che la Giunta proporrà appellandosi alla ragion di stato.
Credimi, non è un problema di ideologia politica (e qui concordo con te), ma di ideologie economiche che richiedono il consumo delle risorse, e nel nostro caso la risorsa è ambientale. Purtroppo mi dovrai dare ragione (tra qualche anno) che per raggiungere i livelli di consumo richiesti per sostenere un certo modello di sviluppo (appoggiato da 480.000 sardi) non si potrà andare troppo con il sottile con i limiti al depauperamento di ciò che non è al momento antropizzato e con il ricorso a soluzioni di facile accesso, ma energeticamente poco efficienti. In sintesi non si investirà per risultati a medio-lungo termine (energie rinnovabili e sviluppi eco-compatibili), ma si punterà a risultati immediati (edilizia facile e carburanti fossili) e non credo che questo ci porterà bene... neanche a noi di Poggio.
Roberto Trudu

Anonimo ha detto...

Ciao Roberto,

come è stato fatto per fermare gli Amministratori della cooperativa che volevano distruggere le pinete, mi auguro che in futuro si formino altri movimenti per tutelare l'ambiente in cui viviamo.
Questa è una sfida che non ha colore politico ma solo buon senso.


Ciao
Claudio Magi

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