Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

mercoledì 15 luglio 2009

Portale: lavori in corso

I lavori del nuovo Portale della Cooperativa Poggio dei Pini mi tengono un po' lontano dal Blog. Forse non tutto il male viene per nuocere dato che ciò mi ha impedito di scrivere qualche pezzo non molto politically correct su alcune situazioni che mi sono trovato ad affrontare in Cooperativa.
Veniamo al Portale. Un piccolo gruppo di persone sta partecipando alla sua realizzazione, primo esempio di quella apertura alla partecipazione che ha rappresentato uno dei cavalli di battaglia per il nuovo Consiglio di Amministrazione.
L'obiettivo è di mettere online un primo nucleo entro la fine di questo mese. Trattandosi di una applicazione modulare, essa si amplierà con il passare del tempo, arricchendosi di nuove funzionalità. Dobbiamo comunque incominciare.
Il portale sarà il punto di riferimento per l'informazione a Poggio, non solo, però, il punto di contatto tra i residenti e la Cooperativa. Un obiettivo ancora più importante è quello di utilizzarlo per supportare nuove e vecchie attività ricreative e culturali o che riguardano la nostra quotidianità. In qualche modo ci coinvolgerà tutti.
Dato che se leggete questa pagina siete già utenti di internet chiedo subito il vostro aiuto: come vorreste questo portale? Cosa vorreste trovarci?

14 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, in effetti Giorgio tu sei l'unico che sta chiedendo una mano d'aiuto e sta creando un gruppo che gestisca questo portale che è cosa importantissima, invece come gia detto in maniera velata dal Sig. Lai ancora non si vedono dei movimenti in tal senso da altre parti, è chiaro che siamo ancora all'inizio ma è altrettanto vero che proprio dall'inizio si deve inziare in tal senso, della serie chi incomincia bene è gia a metà dell'opera, questa è mia opinione e anche di alcuni che si chiedono che fine avete fatto, lo sai che io parlo molto chiaramente e riconosco in questo primo round un unica presa di posizione da parte tua verso una compartecipazione diffusa ( così come da programma ), è vero anche che forse si stanno prendendo le misure della situazione, però per favore non andate soltanto dietro lo sbrogliare certe situazioni ereditate, perchè facendo così stareste sbagliando di netto.

Non prendete poi come esempio la gestione precedente, dove si aveva paura anche di muovere una foglia, anzi forse era così dal dopo Pibiri parlo di almeno 15 anni fa, e dove si faceva la gara a deresponsabilizzare tutto e ogni cosa, d'altronde chi vuole gestire deve essere cosciente che proprio gestendo bene e responsabilizzando i soci e gli abitanti attenua i fattori di rischio, create degli incontri conoscitivi, non gestite il Poggio come se fosse soltanto una società come alcuni espertologi facevano, questo è prima di tutto un piccolo paesetto con una piccola storia, e sta li in questo ingranaggio ormai rovinato e arrugginito la vera chiave di volta, forse mi stancherò anche di dirlo anzi mi sono proprio rotto le scatole, ma questo è quello che penso, prendetelo come un piccolo consiglio per il futuro, è chiaro anche che la opposizione faziosa e di cartello dovrebbe essere non coinvolta, un saluto a tutti i nuovi ministri e buon lavoro :) ricordandovi che da soli non riuscirete proprio perchè impossibile.



ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Come ho scritto in un articolo ci voglia un po di tempo per conoscere la macchina prima di decidere cosa fare. Inoltre ci sono delle priorità. Per esempio l'operazione reliquati non poteva essere certamente rinviata dato che i suoi effetti stavano per propagarsi a macchia d'olio.
Forse non lo sai ma il sistema informativo della Cooperativa è stato lasciato in una situazione incredibile, senza documentazione, password e con persone estranee che entravano dall'esterno nei computer degli uffici.
L'attivazione della partecipazione non è cosa facile. Chiedi al Grusap che da sempre ha difficoltà a coinvolgere i residenti.
E' un lavoro di pazienza che ha, alla sua base, l'attivazione di un clima che favorisca e stimoli le persone a dire "vengo a dare una mano".

Sandro Atzeni ha detto...

Vorrei ricordare a chi legge che nonostante il CDA sia nuovo, non possiede ancora la bacchetta magica ed inoltre dietro il CDA ci sono persone con famiglia e figli che hanno le loro esigenze in questo particolare periodo di ferie, credo inoltre che non si possa tralasciare la propria attività lavorativa per dedicarsi interamente alla soluzione dei problemi della cooperativa. Questo CDA ha avuto il mio avallo e quello di tanti abitanti di queste strade, quindi gode della nostra massima fiducia nella più celere delle soluzioni.

giuseppe monni ha detto...

La prima cosa che potete fare, per aiutarci, è cercare Di capire le difficoltà di questa fase. Rispondo a Giacomo che, dopo appena tre settimane dall'insediamento, già si aspetta riunioni allargate e iniziative comunitarie... Ma lo sai che abbiamo anche difficoltà ad incontrarci noi consiglieri? Anche a noi piacerebbe riuscire a organizzare riunioni, tavole rotonde, assemlbee, gruppi di lavoro, task force, e anche incontri conviviali, feste sociali, etc etc etc., ma la massa di emergenze piccole e grandi che ci stanno venendo addosso (a me, ad esempio, ne arrivano una decina al giorno, ma molti di noi ne devono affrontare altrettante) non ci danno il tempo materiale neanche per consultarci fra noi. Giorgio è riuscito a mettere su un gruppo di lavoro perché il suo progetto, praticamente, parte da zero; ma chi ha avuto in carico settori come l'amministrazione, o l'assetto del territorio, deve prima capire i problemi e solo dopo potrà chiedere collaborazione per una loro soluzione. Confido che questa prima fase non durerà più di uno o due mesi, ma non credo che durerà meno. Il che, ovviamente, non significa che non riteniamo utile coinvolgere gli altri: AL CONTRARIO, LO RITENIAMO ESSENZIALE, PROPRIO PERCHE' SAPPIAMO CHE DA SOLI NON CE LA POTREMO FARE. Perciò, Giacomo, mi sento di rassicurare te e chiunque: chiederemo a tutti di collaborare con noi. Ma credimi: in questa fase c'è l'urgenza di tappare tutte le falle che anni di incuria hanno aperto sul fondo della nave. Poi potremo (e dovremo) remare insieme.

giacomo ha detto...

Ciao, ok allora, perfetto..

Altro argomento


Condotta nel lago :) alle regia : abbanoa ( o abbabeccia )- scusate forse avrei fatto bene a stare zitto nelle puntate precedenti, io intendevo come unico lato selvaggio del lago quello dove passerà la nuova condotta e come selvaggio intendevo la sponda dove nidificano diverse specie ( roba gia scritta ) e invece questi luminari hanno distrutto proprio i cannetti e tutta la vegetazione più importante ovvero quella lungo la riva o riparia, tra le altre cose faranno passare il tubo nuovo ad una quota a rischio, insomma dai basta così ....hanno preso due fave con un piccione - se uno non fosse qui e non le vedesse non ci crederebbe.

viva abbabeccia


ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo allora ricapitoliamo.
La condotta doveva passare dentro la pineta, cosiì era stato stabilito da Abbanoa con l'avvallo del precedente CdA.
Cio' vrebbe significato aprire una pista larga 7 metri, abbattendo molti alberi e modificando quello che è e deve tornare ad essere il panorama piu bello di Poggio, il M. Pauliara con pineta e lago.
La condotta passerà sul bordo del lago e non sarà abbattutto nemmeno un albero. Questo risultato non dipende dall'azione tempestiva del nuovo cdA quindi prenditela con noi.

giacomo ha detto...

Ciao, io non me la prendo con voi, parlo di azioni ragionate e studiate, il bello è relativo e a volte ( non in questa ) è egosimo, poi c'è il rispeto della natura non intesa come panorami, giardinetti ultra tosati o piante modellate a misura frutto a volte della ignoranza, il naturalismo agisce nella sostanza delle cose, il lago oltre ad essere un bel posto visivamente parlando è sopratutto un'area umida , le aree umide sono tra gli eco sistemi più importanti proprio per la miriade di elementi vivi che le caratterizzano, la colpa non è vostra assolutamenete ma di chi ha proposto di far passare li la condotta senza fare delle attente valutazioni, per fare delle attente valutazioni ci sarebbe voluta la consulenza di un esperto in natura o biologo di un tecnico valido per cercare delle alternative e invece per presunzione e troppa fretta diversi mesi fa qualcuno aveva proposto quel passaggio che forse non era l'unico, la mia analisi è questa e purtroppo si sono fatti due sbagli, la mia critica aparte da lontano e precisamente da 3 mesi fa, perchè ci voleva poco a prevedere quello che poi è successo.

C'è bisogno da subito di organizzare bene tutti gli interventi di questo tipo, in maniera tale che oltre all'aspetto estetico si prenda in frote considerazione l'aspetto naturalistico che è di gran lunga più importante, senza lasciarlo a degli enti che sono ben lungi da operare corretamente.

Come sempre io non difendo nessun ente di nessun tipo, prendo atto che in certi uffici esistono persone valide e persone scarse e chi è a capo quasi sempre è messo li dai politici, e la lista degli errori è vastissima a partire dall'incuria pluridecennale del rio San Girolamo compresi i vari interventi che in alcuni casi hanno soltano peggiorato la situazione, questa è la realtà dei fatti.

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao, anzi per organizzare questo importante settore ci sarebbe bisogno di creare un comitato per l'ambiente, d'altronde è stata sempre un idea sempre naufragata per le solite storie secolari.

Senza voler incolpare nessuno vorrei solamente dire tra le tante che nel lago vive anche una specie di tartaruga che vive anche lungo le sponde, non solo ma proprio le sponde sono la casa di altre specie anche tutelate, per non sbagliare in futuro cerchiamo di stare attenti.

Io per questo tema dirò sempre la mia opinione vita natural durante, qualsiasi cda ci sia, pur confidando in questo.

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Il tubo passa in un punto di gran lunga più delicato dal punto di vista naturalistico, esiste il parere di un biologo??? , lo vorrei avere grazie.

E chiaro che il tubo può stare sott'acqua, così come può stare sotto terra, il problema sarebbero le correnti eventuali e anche il passaggio di massi o detriti in una nuova piena, è stato fatto uno studio da questo punto di vista???


ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Pur non essendo biologo ritengo di potere affermare che le canne ricrescono molto più velocemente di un ginepro di 60 anni.
Tu stesso Giacomo avevi scritto: non toccate gli alberi.
Adesso scrivi: non toccate il canneto.

giacomo ha detto...

Ciao, mi sa che tu ti confondi troppo, io al telefono ti dissi che lungo riva era ancora peggio, cerca di ricordare e sopratutto di non attribuirmi valutazioni che io non ho mai fatto, i passaggi sono tutti e due delle immani cagate, se poi tu le vuoi difendere a spada tratta o ne vuoi difendere una che forse è più vicina a
questo cda fai pure.

Io ho sempe inteso come lato selvaggio l'unico lato che ha un sicuro rifugio per la fauna locale e non certo per le passeggiate alle quali tu invece tieni molto, allora cerca di uscire dal tuo pensiero fisso, quel lato aveva e ha un forte valore dal punto di vista naturalistico.

Per quanto riguarda gli ignoranti dei quali io faccio sempre parte vita natural durante e ne sono fierissimo, i veri ignoranti pagati con soldi pubblici, sono coloro che non hanno fatto ne uno studio di impatto ambientale degno di questo nome, ne hanno saputo valutare una alternativa valida, e forse a questo punto l'unico "colpevole" è colui che per primo ha indicato quel passaggio.

Ricordo a tutti che passare un fiume anche con un tubo sospeso è roba abbastanza facile, abbiamo un esempio giu a valle, così come è facile farlo passare soto il letto di un fiume.

LA fascia riparia di un'area umida è era e sarà sempre quella zona tra le più delicate di tutti gli ecosistemi esistenti, è in pratica la stessa dove si è evoluta la vita compresa quella umana, ma forse non di alcuni personaggi colti e per usare un termine locale " studiati ".

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo, effettivamente sono un po' lento di comprendonio.
Adesso ho capito cosa volevi: che la tubazione non passasse di la ma attraversasse il fiume.
sul canale scolmatore.
Non so se questo attraversamento sia a norma, abbiamo lettori che conoscono molto bene questa questione e potranno darti delucidazioni.
Considerato pero' che la condotta è stata fatta pasare per la pineta io ritengo che la soluzione adottata sia molto meno dannosa dal punto di vista ambientale.

giacomo ha detto...

Giorgio, a parte la durezza di comprendonio che a volte abbiamo tutti, le fogne dove sono passate scusa'???? nel canale scolmatore??? - io avrei coluto semplicemente che si fosse fatto uno studio più approfondito e che non si fosse seguita soltanto una strada alla carlona che appunto proprio alla carlona si è cambiata da un giorno all'altro anche per la seconda volta ( vedi canneto ), non facciamo i finti stupidi che di veri ne esistono gia troppi.

Ad ogni modo manca un piccolo particolare che è dato dalla mancanza di uno studio di impatto ambientale, e non lo dico perchè manca un fogliettino che a volte è anche falsato e che non dioce il vero, mancava soltanto una visione di un esperto naturalistico e non di un esperto in sentieristica e del primo che si sveglia armato di presunzione e miopia che per trovare la soluzione sen e inventa una a casaccio e che dice che tanto alla regione esistono dei geni, sappiamo tutti che non è così e che purtroppo sono pochi anzi molto pochi, questa è e rimane una porcata che è nata 3 mesi fa circa probabilmente per volontà del vecchio cda e di abbanoa, a questo punto non saprei chi è il regista di questa vicenda che ha davvero dell'incredibile.

Il risultato, e non mi riproporrò più è che è stato distrutto in maniera barbarica l'unico e ripeto l'unico tratto rimasto di sponda selvaggia comprendente canneti e quant'altro dove si trovavano delle realtà da tutelare a tutti i costi, per il futuro cerchiamo di essere più accorti e di ragionare su quanto si sta facendo.

Teniamo poi presente che un tubo messo li avrà anche bisogno di manutenzioni negli anni , ciò vuol dire che quell'area è compromessa, dal punto di vista tecnico invece soltanto il futuro potrà dirci se è giusto o sbagliato.

Con questo capitolo diciamo che ho chiuso dopo aver esternato la mia opinione che è stata sempre unica e coerente con il mio pensiero.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo, anche la conduttura fognaria non attraversa più il Rio S. Girolamo e soprattutto non attraversa il canale scolmatore e il corpo diga anche perche probabilmente questo non è consentito dalle norme vigenti.
La rete fognaria di tutta Poggio dei Pini e Residenza TRANNE Pauliara raggiungerà il collettore di Maddalena Spiaggia attrverso la nuova condotta che è stata realizzata lungo la strada che da Poggio porta al mare.
Il Rione Pauliara continuerà invece a usare la vecchia condotta che attraverso la strada dei Genovesi si dirige verso le Case del Sole e su Spantu per collagarsi con la direttrice del Casic che passa lungo la costa.
Ti invito vivamente ad accompagnare le tue affermazioni e ancor più i tuoi giudizi (spesso negativi e coloriti) con qualche elemento che apporti qualcosa alla conoscenza collettiva.
Se scrivi che i progettisti di Abbanoa sono degli incapaci dovresti anche accompagnare un simile giudizio con qualche elemento di documentazione.
Questo a mio avviso sarebbe doveroso anche qualora tu fossi un esperto in materia di idraulica. A maggior ragione, non essendolo, ha poco senso un giudizio non documentato e motivato. Che senso ha leggere i tuoi guidizi negativi se non mi dai gli elementi per essere d'accordo con te?

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