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lunedì 7 maggio 2012

Il CdA della Cooperativa si tinge di rosa

Sollecitato da alcuni lettori che volevano conoscere "i nomi" degli eletti, ho velocemente scritto il pezzo di ieri senza particolari approfondimenti, per la soddisfazione del mio amico Antonello che mi dice sempre "taglia, taglia". 
Tra l'altro mi hanno segnalato un errore nel numero delle schede annullate che sarebbero 19 e non 11. 
Ricordo che non sono un giornalista e non vorrei occuparmi di cronaca in questo che è un blog personale dedicato agli approfondimenti e alle opinioni. La Cooperativa paga ben 3.000 euro all'anno per curare il suo Portale web, che lo utilizzi!
Il fatto però che l'articolo di ieri sia stato visto da ben 245 persone mi conferma che questo Blog, tanto dileggiato da alcuni, svolge anche una funzione di servizio pubblico. Bisogna però spingere affinchè la Cooperativa faccia la sua parte, come prevede il suo Statuto.  
Detto questo, la consistenza numerica del voto è espressa dalla tabella che è stata pubblicata. Ci saranno 8 consiglieri provenienti dalla lista che ho definito "Vecchia Guardia" e 7 consiglieri provenienti dalla lista "Noi Per Poggio".  
Pensate che qualcuno ha provato a polemizzare anche sul nome da me utilizzato (Vecchia Guardia), che non mi sembra affatto offensivo. A me non risulta l'esistenza di un nome ufficiale, ma si sa che a Poggio abbondano gli "agitatori" pronti a polemizzare su ogni parola. 

Sulla base di quei numeri si possono fare decine di considerazioni differenti. Quando la differenza è di un solo voto, tutto può avere influito in modo decisivo: il modo di recuperare le deleghe, le pressioni con il voto di scambio, la modalità di registrazione degli iscritti al voto, il comportamento del personale addetto alla consegna delle convocazioni, l'interpretazione delle schede nulle, l'informazione sulle modalità di voto. Ricordiamoci, poi, che il meccanismo elettorale della Cooperativa proviene dai suoi regolamenti interni e non fornisce le medesime garanzie della elezione di un organismo pubblico, come, ad esempio, un Consiglio Comunale o il Parlamento. Ci si deve accontentare di questo meccanismo ed accettarne il verdetto anche quando la differenza è così' "risicata" e si sono viste "cose turche" sia prima delle elezioni che durante. 
Un mio vicino di casa, per esempio, ha ricevuto quattro telefonate da parte di una candidata che spesso interviene pubblicamente inneggiando alla "pace". Costei mi avrebbe  definito "un idiota". Mi consola il fatto che il mio vicino non le abbia dato la delega. Non so se lo abbia fatto perchè non mi ritiene tale oppure perchè non ha considerato  molto "pacifista" questo approccio.  Un'altra vicina si è recata a votare con una delega firmata e ha scoperto che la persona delegante "aveva già votato". 

Purtroppo questo meccanismo delle deleghe costringe i soci a subire un assalto all'arma bianca da parte dei "cacciatori di deleghe" che, da quel che mi è stato riferito, sono veramente aggressivi ed importunano la gente pur di raggiungere il loro scopo.  
Vengono poi create delle vere e proprie "liste di prescrizione", alquanto antipatiche, nelle quali tutti i soci vengono messi volenti o nolenti. Quello non ti ha dato la delega? Mettilo tra i "cattivi". Ovviamente anche tutto questo fa parte della "pacificazione". 

A mio avviso, per il bene di tutti,  il meccanismo delle deleghe, già modificato alle fine degli anni 80, dovrebbe essere ulteriormente rivisto, perchè attualmente presenta troppi rischi di irregolarità.
In questo contesto di sostanziale parità possiamo anche decidere di vestirci da "azzeccagarbugli" (sport molto praticato a Poggio) e provare a portare acqua a questo o quel mulino, interpretando i numeri. 

Ecco quindi che un conteggio particolare dei voti, sommando le preferenze ottenute da tutti i candidati, si evince che quelli della lista "Vecchia Guardia non so se si può dire" hanno ottenuto non uno ma ben 2,4 voti in più di "Noi Per Poggio credo che si possa dire".  Quindi non un voto in più, ma ben 2 voti in più interi e, direi, anche un busto con una gamba e un braccio, senza testa però.

C'è invece chi vorrebbe dare un valore,  perlomeno simbolico, alle schede annullate. Una quindicina di persone ha commesso l'errore di mettere una X non solo su tutti e dieci i candidati di una delle due liste, ma anche su uno dei "battitori liberi". In questo modo ha espresso 11 preferenze e la sua scheda è stata annullata. Purtroppo per la lista "Noi per Poggio" sono stati molti di più gli elettori che hanno compiuto questo errore a loro discapito rispetto a quello della lista concorrente (circa 15 schede contro 5). Sebbene, lo ribadisco, le schede di questi 15 elettori sono state annullate tecnicamente, è allo stesso tempo molto chiara quale fosse la loro volontà. Se il risultato elettorale è quello e non si mette in discussione, è altrettanto indubbio che gli elettori che si sono recati al seggio per esprimere la propria preferenza per la lista Noi per Poggio erano dieci in più.

Ma, dato che ci dilettiamo nel fare conteggi, ce n'è uno che vorrei proporre all'attenzione di tutti. Il Consiglio di Amministrazione si tinge di rosa. Ben dieci saranno le donne su quindici consiglieri. Non solo non è mai accaduto, ma questa quota non è stata mai nemmeno avvicinata. Non dispongo della statistica storica, ma credo che le donne siano state sempre al massimo due. Qualcuno diffida delle donne al comando, io, invece, sono fiducioso, soprattutto dopo avere visto di cosa sono capaci gli uomini. Mi aspetto una ventata di novità non soltanto simbolica.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo sia doveroso evidenziare questa rinnovamento di Poggio che ha cavalcato l'onda di un'importante modifica legislativa ovvero quella relativa alla parità di generi applicabile per le sole società quotate: LEGGE 12 luglio 2011 , n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parita' di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle societa' quotate in mercati regolamentati".
Tale norma entra in vigore al primo rinnovo dei Consigli di Amministrazione e dei Collegi Sindacali successivi al 12 agosto 2012.
La sua applicazione è graduale: per il primo rinnovo/mandato del Consiglio la quota di genere deve essere almeno 1/5 per poi diventare 1/3 al secondo rinnovo del Consiglio .
Invece a Poggio, nonostante chiaramente tale norma non sia applicabile, siamo andati ben oltre.

Ritengo evidenziare che il primo risultato di queste elezioni, al di là di liste e schieramenti opposti, programmi o non programmi, sia questo: i POGGINI vogliono essere amministrati dalle DONNE : 10 su 15!

In tal senso mi auguro vivamente che il neo eletto Consiglio di Amministrazione ne prenda atto e rispetti la volontà dei Soci nominando una DONNA come suo PRESIDENTE, rappresentante della nostra Cooperativa.

In merito alla scelta del Presidente fra le 10 neoelette e sulla scorta della tradizione poggina penso sia facilmente individuabile la persona da proporre in tal senso.

Alessandra Barlini

gianfranco ha detto...

Condivido quanto detto daAlessandra alla quale un solo voto ha negato la possibilità di essere eletta nel nuovo C.d.A.
Conoscendo la caratura e l'elevata
professionalità di Alessandra sono convinto che il suo apporto sarebbe
stato prezioso per il lavoro che il
nuovoC.d.A.sarà chiamato a compiere ( senza nulla togliere all'ultima candidata eletta ).
Mi auguro che la Presidenza del nuovo C.d.A. venga affidata ad una
delle donne elette, perchè, sono d'accordo con Alessandra, i poggini
questa volta hanno manifestato con
chiarezza di affidare alle donne il
futuro di Poggio dei Pini.
Se sono "rose" fioriranno.
Gianfranco Vacca

Giorgio Plazzotta ha detto...

un lettore di questo blog, peraltro spesso polemico anche in precedenza e per nulla moderato, si è attapirato al tal punto da infarcire il forum della Cooperativa con commenti carichi di veleno.
Nel definire "talebano" questo blog ha lanciato una vera e propria FATWA il che mi sembra scarsamente coerente.
Il lettore evidentemente non ha gradito la mia opinione secondo cui sia scarsamente utile e rilevante effettuare calcoli e interpolazioni per stabilire se una lista abbia "perso" di uno o due voti su oltre 600 votanti e che non infici minimamente il concetto di "esigua differenza". Sinceramente non mi sembra una questione meritevole di dare vita a simili diatribe.
E' spiacevole constatare come in questa comunità quando si trattano argomenti come la cultura, lo sport, l'ambiente si registri una notevole unità di intenti, mentre sulle questioni politiche ci si scanni in questo modo. Non credo sia il blog a "esacerbare gli animi", ma proprio la politica e la lotta per il potere che è ad essa collegata con tanto di supporters e ultras.
Poggio sarebbe migliore senza quella politica, non senza gli strumenti di informazione e confronto i blog che lascerebbero la comunità in balia di chiacchiericcio e calunnie.

Trovo sorprendente che si denunci l'esacerbamento degli animi comportandosi in questo modo.

Per quanto riguarda l'annuncio pubblico di questo lettore di "non leggere più il blog", che mi riporta ai tempi della mia infanzia, credo proprio che potrebbe essere oggetto di interrogazione per un famoso Capo Indiano radiofonico.

Il blog non "vende" niente. Chi lo vuole leggere è benvenuto, chi non lo vuole leggere per qualsiasi motivo è libero di farlo e magari potrebbe cercare di fare di meglio. La Cooperativa ha bisogno di una mano per gestire il Portale, si faccia avanti.
Troppo facile criticare gli altri che inevitabilmante utilizzeranno un termine scorretto o inappropriato, cosa che a me capita spesso.

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