Lunedì notte si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio
di Amministrazione della Cooperativa, uscito dalle elezioni dello scorso 5
Maggio, ed è stato subito muro contro muro.
Il gruppo di consiglieri guidati da
Tonino Secchi si è impossessato di tutti i posti di comando (Presidente, due
Vice Presidenti, tutti i componenti del Comitato Esecutivo) e ha escluso le
consigliere elette nella lista “Noi per Poggio” da ogni ruolo (ad eccezione di
quello di Segretaria del Consiglio, che è stato attribuito ad Antonella
Cannas).
Le sette consigliere sono state escluse addirittura dal Comitato
Tecnico, dove, su 12 componenti, c’è solo un rappresentante di “Noi per Poggio”:
un atto di prepotenza che lascia stupefatti (e che sarebbe molto stupido se non
ci fossero delle motivazioni strategiche: vedremo). Sono state tenute fuori consigliere come Rita
Lai e Ludovica Mulas che (oltre alle competenze tecniche riconosciute da tutti)
sono state tra le più votate alle ultime elezioni.
Ricordiamo che le due liste
che si sono presentate alle elezioni hanno preso più o meno lo stesso numero di
voti, e ricordiamo che, in Consiglio, siedono 8 rappresentanti della lista di
Secchi e 7 rappresentanti della lista “Noi per Poggio”: una differenza minima (determinata
da un solo voto di scarto su 607 votanti!) che è lo specchio di una comunità
spaccata a metà. Per questa ragione, nei mesi scorsi (prima e dopo le elezioni)
molti hanno auspicato un accordo tra i due gruppi, che attenuasse lo scontro in
atto da anni e individuasse obiettivi comuni.
Tonino Secchi e Aldo Piras, ad
esempio, avevano sbandierato tanti buoni propositi. Com’è possibile, allora,
che lunedì notte si siano rimangiati tutte le promesse fatte in campagna
elettorale, e abbiano imposto i propri uomini a colpi di maggioranza,
fregandosene della volontà della metà dei soci?
La verità è che nelle scorse settimane ci sono state, tra i
due gruppi, delle trattative: il gruppo di Secchi ha offerto una generica
disponibilità a “concedere” dei posti alla “minoranza” (una Vice presidenza,
due posti su cinque in Comitato Esecutivo); ma il gruppo di “Noi per Poggio” ha
proposto che tutti i consiglieri sottoscrivessero un accordo pubblico, nel
quale fossero concordate le regole per amministrare la Cooperativa in maniera
condivisa e trasparente. Regole di buon senso, come la libertà di accesso agli
atti, l’autonomia dell’informazione, la necessità che le decisioni più
importanti siano deliberate con maggioranze qualificate. Dinanzi a queste
proposte (che avrebbero consentito una vera “gestione unitaria”) il gruppo di
Secchi si è tirato indietro e ha deciso di riaprire lo scontro, sfruttando il
piccolo margine di maggioranza che ha in CdA.
Così, lunedì notte è stato eletto
il nuovo Presidente della Cooperativa, Emilio Sanna, con 8 voti a favore e 7
contrari (Il dottor Sanna, quindi, non gode della fiducia della maggioranza dei
consiglieri, visto che per essere eletto ha dovuto molto elegantemente
autovotarsi…: in altri Paesi, in questi casi, ci si dimette in un nanosecondo,
ma qui siamo in Italia, il Bel Paese delle Poltrone e del Chissenefrega).
Allo
stesso modo sono stati eletti i due Vice Presidenti (Tonino Secchi e Aldo
Piras) con 8 voti a favore e 7 contrari; e allo stesso modo è stato eletto il
nuovo Comitato Esecutivo (vero centro decisionale della Cooperativa): Tonino
Secchi Coordinatore, Emilio Sanna, Aldo Piras, Paolo Pintor e Nicolosa Sirca
(quindi non c’è nessuno competente in bilanci: prevedo chiameranno un
consulente…).
Si apre insomma una stagione di scontri addirittura peggiori di
quelli degli anni scorsi, con una maggioranza risicatissima e miope che, se
andrà avanti, potrebbe fare gravi danni. Il primo danno lo ha già fatto,
spaccando il Consiglio. Ce la farà, la nostra Comunità, già sfiancata e divisa
a metà, a resistere? E per quanto?
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