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mercoledì 12 aprile 2017

Il ponte presso l'Hydrocontrol costerebbe la metà

Lo studio Hydrodata è la Bibbia dei lavori di messa in sicurezza nel rio S. Girolamo capoterrese. 
Qualunque cosa ci sia da fare, giusta o discutibile che sia, è facile che qualcuno di quelli che "sa il fatto suo" ti risponda "lo dice lo Studio Hydrodata". E allora riprendiamolo in mano questo Studio. Scopriremo cose interessanti, come la presenza di lavori che sono stati accantonati dai tecnici della Regione e considerati "meno importanti" come, ad esempio., il disalveo del fiume proprio dove si vorrebbe posizionare il ponte "in coda al lago".  Ecco la mappa di questo intervento con evidenziati i punti in cui viene previsto il disalveo.



 Che il disalveo sia necessario credo possa essere testimoniato anche da queste due foto scattate nell'immediato post alluvione e presenti sempre nello studio Hydrodata.



Guardate quanti sedimenti. Secondo voi è pensabile si iniziare le attività costruendo un mega ponte, senza avere prima "preparato il terreno"?   Immaginate di dovere verniciare  la vostra stanza. Che fate? Togliete prima tutti i mobili e i quadri, preparate tutto, oppure incominciate a verniciare e man mano provare a spostare le varie suppellettili e la mobilia?

Un'altra pagina interessante è quella che parla del ponte situato presso l'Hydrocontrol. Questo ponte era inserito nello studio Hydrodata, ma non è stato ancora finanziato perchè si è deciso di farlo "dopo". Dopo quando? Non si sa. Dopo. Se ci saranno i soldi. 
Il motivo di questa scelta appare infantile. Si procede dalla foce verso monte, quindi il primo lotto, poi, il secondo e cosi' via e siccome l'Hydrocontrol sta piu' su.... settete! finisce per ultimo.
Non, quindi una valutazione complessiva che guardi all'impatto paesaggistico, all'oottimizzazione delle risorse. Tutti aspetti che non facevano parte dell'ambito dello Studio Hydrodata, ma che sono di competenza della Regione Sardegna. 
Se andiamo a vedere la scheda del progetto di quel ponte, quello presso l'Hydrocontrol, troviamo questa rappresentazione cartografica.



 ma, soprattutto, leggiamo che questo ponte sarebbe lungo 80 metri, contro i 120 metri dell'altro e che costerebbe circa la metà: 5 milioni di euro contro i 10 complessivi del ponte in coda al lago. 
Sappiamo che questo ponte avrebbe un impatto ambientale molto minore sia per la dimensione ridotta che per la sua posizione. Chiunque direbbe: facciamo prima quello. 
C'è chi sospetta che sia proprio il maggior costo a rendere prioritara la realizzazione del ponte in coda al lago. Sono, ovviamente, insinuazioni. Forse si tratta solo di cecità della nostra burocrazia. Finirà anche questa volta cosi?   

ecco i due quadri economici presenti nello Studio Hydrodata

Ponte in coda al lago


Ponte Hydrocontrol

2 commenti:

Giacomo ha detto...

Scusa ma insisto ancora. Dire che il disalveo lo si debba fare solo dove andrà il ponte mattinchedda è uno sbaglio grossolano. Durante la costruzizone è chiaro che venga effettuato uno scavo isolando poi le fondamenta. il problema è la sabbia presente dentro il lago e nel chilometro prima della foce sul lago grande , è quella la vera tragedia nel caso ripiovesse con forte intensità .

L'insabbiamento è stato progressivo nei 20anni precedenti ed è quello, insieme al rilevato assassino costruito dalla regione, che deve essere risolto. Ricordiamo tutti la piccola lingua di sabbia entrata nel lago dopo l'alluvione del 1999? , la progressione di tale fenomeno è da ritenersi il primo pericolo di eventuali danni ingenti alle dighe e alle persone. Si chiamano manutenzioni ordinarie e straordinarie previste per legge e che necessitano un URGENTISSIMA rimozione prima di ogni altro ponte o castroneria speculativa.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo. la situazione del lago viene gestita da un progetto che si trova al di fuori dello studio hydrodata. ecco perche non se ne trova traccia nello studi che aveva il mandato di occuparsi solo della parte riguardante il fiume e anche il "canale" du bypass della diga. Per la diga e il lago esiste un altro progetto gestito dal Consorzio di Bonifica che io non ho. cerchero di informarmi per capire se e come in quel progetto (che è gia' arrivato al preliminare) sia previsto lo sghiaiamento. da quello che ho capito il rischio è che il lago diventi una pozzanghera, con lo sfioratore abbassato e il fondo non dragato.
per quanto riguarda invece il disalveo del resto del fiume, perlomeno del tratto che va dall'hydrocontrol al lago, questa mancanza era già stata segnalata, per iscritto, dall'associazione 22 ottobre a suo tempo, adesso incredibilmente, è stato eliminato anche il disalveo previsto dallo studio che riguardava solo la zona prossima al ponte.

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