Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

domenica 4 aprile 2021

Il puzzle delle strade di Poggio

Sin dai miei primi anni di vita a Poggio (parliamo della fine degli anni '80) ho avuto difficoltà a orientarmi con la denominazione delle strade di Poggio.  Le nostre strade, insolitamente, riportano una denominazione numerica che, in Italia, non rappresenta certamente la norma. 

Ma la vera difficoltà non sta nel fatto che al posto di Via Roma, Mazzini, Garibaldi, qui ci ritroviamo con le strade 26, 3 o 48. Ciò che veramente fa uscire fuori di testa non solo i visitatori, ma anche i residenti, è che i numeri sono sparpagliati per la lottizzazione seguendo un criterio degno di Bartezzaghi. Io che abito nella strada 24, non sono limitrofo alle strade 23 o 25, ma alla 4 alla 26 e alla 16.  

giovedì 15 ottobre 2020

Il gratta e vinci e la trattativa col Comune

di Giuseppe Elia Monni

L’altro giorno un Socio ripeteva: “Un Amministratore si giudica dai risultati che raggiunge”. Questa affermazione sembra così vera da essere ovvia. E invece non è così: spesso i risultati non ci dicono se un Amministratore ha agito bene o male. Un esempio. Se un Amministratore spende 10 mila euro per acquistare dei Gratta&Vinci e grazie ad essi fa incassare alla Società 10 milioni, il risultato è eccezionale ma tutti noi diremmo ch’è stato un irresponsabile, cioè un pessimo Amministratore. Anche un risultato oggettivamente ottimo, insomma, deve essere valutato in relazione a molti altri elementi: l’entità e la probabilità dei rischi che sono stati corsi; il rapporto tra risorse impiegate e risultato raggiiunto; le possibili alternative; etc. In particolare, l’avvedutezza di un Amministratore si misura da “come” ha operato la scelta gestionale, perchè ciò che accade dopo dipende da mille variabili, tra le quali vi è anche la scelta gestionale, che però pesa assai poco. Un buon Amministratore, quindi, è colui che pondera più elementi (è impossibile ponderarli “tutti”) dopodichè i risultati possono arrivare o meno, possono essere buoni o cattivi, ma questo spesso non dipende da lui.

martedì 7 luglio 2020

I nuovi vertici della Coop sono operativi. La minoranza diserta. E ieri un colpo di scena

di Giuseppe Monni

Il 70% dei soci, alle elezioni, ha premiato il gruppo di Federico Onnis, che infatti è stato confermato Presidente. L’Esecutivo sarà composto dai più votati, perché i soci hanno riconosciuto a loro il diritto dovere di gestire la Società.
E infatti si lavora già: sfalci, acquedotto, riavvio dei lavori al vecchio Parco giochi. Ma c’è anche un gruppetto che vorrebbe sabotare. Chi sono, cosa stanno facendo, e perché? 
Cerco di raccontarlo, per chi come me è patito di politica poggina. Se invece, comprensibilmente, non siete interessati a beghe così piccole, potete non preoccuparvene, perché la Coop proseguirà a lavorare come sempre. Che è l’unica cosa davvero importante.

lunedì 25 maggio 2020

Stravince la lista degli amministratori uscenti. Con qualche polemica

di Gìuseppe Monni
Una vittoria schiacciante, più del doppio dei voti della lista avversa. Con una affluenza straordinaria. C’è stata anche un’accesa discussione durante lo spoglio, a proposito di 95 schede pervenute via pec, anche se (lo diciamo subito) il risultato sarebbe stato lo stesso anche senza quelle schede. Ma andiamo con ordine.
Il primo dato clamoroso è l’affluenza: altissima, nonostante le restrizioni, una procedura completamente nuova, la necessità di compilare moduli piuttosto complessi, etc. Anche il voto palese (contestato da alcuni) non ha creato alcun problema alla stragrande maggioranza dei soci. I votanti sono stati 490, il che rappresenta un record. Infatti, si tratta di 490 soci che hanno espresso le loro istruzioni di voto personalmente, dettandole direttamente al Rappresentante designato senza alcuna mediazione, senza alcuna delega, diversamente da come accade di solito col sistema delle deleghe “in bianco”. 

domenica 24 maggio 2020

Domani elezioni a Poggio. Scrutinio con voto palese


In questo periodo ci sarebbero molti argomenti da trattare: termine del mandato del CdA, elezioni con procedura Covid + polemicuzze, nuovo piano di lottizzazione approvato. Troppa carne al fuoco. Mi limiterò ai temi legati al rinnovo del CdA poggino. 
Il 25 maggio si terrà l'assemblea "virtuale" dedicata all'approvazione del bilancio 2019 che sarà seguita dallo spoglio delle schede votate dai soci nel corso delle ultime tre settimane, secondo la modalità di cui ho già parlato nel precedente post, quella del voto "in differita" con la scheda, in busta chiusa, consegnata a un intermediario (il capoufficio).  La scelta di effettuare questo tipo di votazione ha ovviamente generato polemiche, amplificate dal fatto che siamo sotto elezioni ed è quindi naturale che ogni pretesto venga utilizzato per attaccare la fazione avversa.

domenica 3 maggio 2020

Elezioni in tempo di Covid. Il 25 maggio a Poggio si vota con l'"intermediario"

La Cooperativa Poggio dei Pini ha comunicato ai soci che le elezioni per il rinnovo del CdA e l'approvazione del bilancio del 2019 si terranno il prossimo 25 maggio.  La grande novità riguarda le modalità di voto. che saranno molto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati.  

Come è facile immaginare, a causa della pandemia, quest'anno non sarà  possibile tenere la consueta assemblea annuale con centinaia di partecipanti stipati in una sala. Il Governo, tramite decreto legge,  ha prorogato sino a fine giugno i termini per l'approvazione dei bilancio e ha anche definito le modalità  con cui possono essere rinnovate le cariche sociali. Alle società vengono offerte non una, ben tre opzioni alternative:

mercoledì 4 marzo 2020

Capoterra. Un paese speciale, ma molti non lo sanno

Dal punto di vista "geografico-territoriale", nella mia vita ho vissuto tre stagioni. Sono stato un bambino "contintentale", un ragazzo "cagliaritano" (di San Benedetto), ma sono diventato uomo a Capoterra.  Se non conoscete questo paese, vorrei presentarvelo per farvi capire quanto sia speciale. Se invece credete di conoscerlo, e magari non ne avete una buona considerazione,  vi invito a focalizzare alcuni aspetti che potrebbero farvi cambiare idea.  Capoterra, per un certo verso, è un paese da fiaba, diverso da tutti gli altri. 
Lo so che tra gli abitanti della Sardegna, Capoterra non sempre ha una buona reputazione. Paese di bracconieri e di gaurrus sbertiroris. Sarà anche vero, ma è una valutazione superficiale. Cerchiamo di andare più a fondo e di fare emergere le tante altre cose che ci caratterizzano, nel bene e nel male.
Se Roma è stata definita Caput Mundi, un paese che veniva chiamato Caput Terrae, non poteva essere una banale periferia sub-metropolitana. 

mercoledì 18 settembre 2019

Intervista a Federico Onnis Cugia, nuovo Presidente della Cooperativa Poggio dei Pini

L'elezione di Federico Onnis Cugia, 29 anni, a Presidente della Cooperativa Poggio dei Pini rappresenta una svolta epocale per la società.  Salutata, con tutti gli onori, la generazione dei padri fondatori e anche quella successiva che ha amministrato la Cooperativa negli ultimi decenni, Federico è un rappresentante della terza generazione, la prima non "immigrata", ma "nata e vissuta" completamente a Poggio dei Pini. 
Ho pensato di superare il livello, talvolta un pò "imbalsamato",  delle comunicazioni ufficiali proponendo a Federico una intervista a tu per tu, da parte di un "vecchio" blogger.  G.P.

martedì 13 agosto 2019

Senza opposizione

con la dimissioni della minoranza il CdA della Cooperativa resta senza opposizione.

Maggioranza,  opposizione. E' legittimo chiedersi se nel Consiglio di Amministrazione di una società come la nostra Cooperativa sia opportuno che esistano due gruppi di consiglieri che si "fronteggiano" e contrastano, non sempre signorilmente.  Gli ideali "buonisti" inviterebbero a negare queste antipatiche divisioni, adottando stili comportamentali condivisibili come "siamo una grande famiglia", oppure  "facciamo squadra per risolvere problemi comuni".  

Si tratta, però, di favole. La realtà è sempre stata diversa. Personalmente non ho vissuto lo spirito che animava Poggio negli anni della sua fondazione (70-80), anche se abbiamo tutti letto  di quel periodo e abbiamo anche ascoltato le testimonianze dirette.  Immaginatevi però l'eccitazione e l'impegno che si trova nel fondare una nuova città!  Anche se i fondatori avessero avuto divergenze personali e idee diverse, molto probabilmente c'era poco spazio per litigi e divisioni con tutto quello che c'era da fare.

venerdì 14 giugno 2019

Consiglio di Stratto

Perdonatemi il gioco di parole e soprattutto l'eufemismo.  L'ennesima scandalosa sentenza del Consiglio di Stato contro i residenti di Poggio dei Pini meriterebbe ben altri aggettivi ed imprecazioni. Diciamo che il tizio che è atterrato a Bari per sbaglio avrebbe saputo essere più incisivo e chiaro, in uno situazione come questa.
Quando un magistrato emette una sentenza "non gradita", di cui ci si lamenta, c'è sempre qualcuno che dice: "le sentenze non si commentano, si rispettano", oppure "il magistrato applica semplicemente la legge, è un mero esecutori", e ancora "i magistrati sono persone come tutti noi e possono sbagliare". Nell'epoca dei social media si dice anche "ecco sono arrivati i giuristi di Facebook".

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