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sabato 14 aprile 2012

Elezioni a Poggio dei Pini. Otto donne e due giovanissimi propongono il rinnovamento.


Poggio dei Pini non è solo una frazione del Comune di Capoterra nota per le sue ville immerse nel verde. Fondata alla fine degli anni '60 da un formidabile gruppo di "visionari" poco più che trentenni, Poggio ha rappresentato anche un modello urbanistico, ambientale e amministrativo praticamente unico nel panorama urbanistico nazionale. 
Poggio dei Pini è stato talvolta  definito "l'unico comune privato d'Italia", dato che una società Cooperativa gestisce tutte le infrastrutture pubbliche. Dopo un ricorso presentato da un Comitato spontaneo di residenti, questa situazione è molto probabilmente destinata a essere modificata dal TAR, che si pronuncerà in autunno.
Negli ultimi quindici anni Poggio ha perso una parte del suo spirito innovativo e il livello dei servizi a disposizione dei residenti ha subito un sensibile decadimento, amplificato dai danni provocati dall'alluvione del 2008.  
Ogni tre anni gli oltre 800 soci della Cooperativa rinnovano il Consiglio di Amministrazione. La prossima scadenza "elettorale" è fissata per  il 5 maggio. Come avviene da qualche anno si presenteranno due liste di candidati che, aldilà di mimetismi e promesse populistiche tipiche delle competizioni elettorali,  rappresenteranno una proposta "conservatrice", legata ai sistemi di gestione del passato e una proposta di rinnovamento che tenta di dare nuovo vigore a una comunità che dall'esterno appare chiusa in se stessa
La grande novità di quest'anno è la presenza, nella lista del Comitato "Noi Per Poggio" di ben otto donne e due giovani ventenni.  Aldilà dei consueti richiami alla corretta amministrazione, alla cura del verde e al miglioramento dei servizi per i soci, i temi che differenziano le due proposte si riferiscono a un diverso modo di intendere la trasparenza e l'informazione. Radicalmente diverso è il progetto di utilizzo di quelle risorse che dovessero provenire dalle nuove urbanizzazioni inserite  nell'imminente PUC capoterrese. Differente anche la posizione nei confronti della gestione delle opere di urbanizzazione. I poggini della "vecchia guardia" vorrebbero mantenere la titolarità di fogne, strade etc. nonostante gli alti costi di manutenzione e la necessità di ricostruirle tutte a spese dei soci per un costo stimato in ben 13 milioni di euro. Secondo la lista "Noi Per Poggio" le risorse della Cooperativa devono essere utilizzate per fornire servizi aggiuntivi rispetto a quelli erogati dagli enti pubblici. Il programma distribuito ai residenti contiene numerose proposte per il futuro della lottizzazione.  Oltre alla vigilanza, intensificata con sistemi di videosorveglianza, si punta sulla rinascita della zona sportiva, riattivando le strutture andate perdute (calcio, calcetto e piscine), la realizzazione di una viabilità pedonale e un'opera importantissima: una rete idrica dedicata appositamente all'irrigazione dei giardini che attualmente utilizzano acqua potabile. Un altro elemento di novità presente nel "programma" è il modo in cui si sono presentati i dieci candidati: Alessandra Barlini, Antonella Cannas, Maria Rita Lai, David Mojtehadi,  Ludovica Mulas, Federico Onnis Cugia, Rosanna Pintor, Barbara Piras, Maria Luisa Tassi, Daniela Usala.  Oltre alle proprie competenze professionali hanno raccontato qualcosa di personale: hobbies, letture film preferiti. I candidati della lista "Noi per Poggio" (sito web www.noiperpoggio.org) incontreranno i residenti di Poggio dei Pini il 21 aprile nella Club House e il 28 aprile nella sala Assemblee della Cooperativa. 

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