Il nuovo Ponte di Pauliara, con i suoi 50 metri, non è lungo come quello di San Francisco. Non è un ponte fortunato e questo forse spiega, in parte, perchè non ci sia ancora. Non c'è ancora dopo 3 anni e mezzo dall'alluvione che ha distrutto il piccolo ponticello situato poco più a monte, a ridosso della diga, portandosi via, per sempre, due persone. Non c'è ancora nonostante i soldi per la sua costruzione siano stati stanziati immediatamente dopo l'evento calamitoso, quindi oltre tre anni fa. Non c'è ancora nonostante i lavori siano iniziati da oltre un anno. Non è un caso che questo ponte sia stato chiamato proprio il "Ponte che non c'è".
La notizia di cui scriviamo oggi non è una bella notizia. Il ponte non sarà pronto per tutto il 2012. Questo significa che anche il prossimo inverno chi deve passare da una sponda all'altra del S. Girolamo dovrà attraversare il "malefico" guado.
E' incredibile che una notizia come questa debba essere annunciata su questo blog, cioè uno strumento "personale" dedicato all'approfondimento. E' vero che la costruzione del ponte è nelle mani della Regione e dell'impresa privata che si è aggiudicata l'appalto. Ma la Cooperativa Poggio dei Pini che fa? I residenti accettano passivamente in silenzio.
Come sapete a ottobre, quando i lavori procedevano secondo i piani previsti, si è verificato il collassamento della soletta in cemento. Da quel momento, sino ad oggi i lavori non sono andati avanti di un solo millimetro.
Qualcuno dice che si sarebbe dovuta demolire l'intera struttura danneggiata e ripartire da quel punto. Oggi il ponte sarebbe stato completato. Invece si è cercato di "recuperare" quel manufatto, tirandolo su con un sistema di tiranti. Si sono quindi persi molti mesi per le modifiche progettuali, le autorizzazioni e la realizzazione delle "bretelle". Il bello è che non si è del tutto certi che l'esperimento "bretella" avrà successo. Si rischia comunque di dovere ricominciare daccapo.
Secondo il progetto originale il ponte sarebbe stato consegnato nel dicembre del 2011. Se tutto andasse bene da questo momento in poi il ponte sarebbe pronto per il collaudo alla fine di quest'anno. Tra strade, collaudo e segnaletica finiremmo all'inizio del 2013. Se poi ci fosse qualche altro intoppo, i tempi slitterebbero ancora.
La domanda che tutti dovremmo porci è la seguente: nelle scelte che sono state attuate dall'ottobre scorso ad oggi si è pensato alle necessità dei cittadini, che attendono questo ponte da quattro anni, oppure si è pensato agli interessi delle imprese che, perdipiù, non sono state nemmeno in grado di realizzare il ponte nei tempi previsti?
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