La Cooperativa Poggio dei Pini ha inviato la seguente comunicazione ai soci residenti nei rioni di Bellavista e S. Barbara :
in data odierna il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione della ASL di Cagliari ha fatto pervenire, in copia per conoscenza, una nota indirizzata alla società Abbanoa S.p.A. con la quale comunica che a seguito dei controlli di routine su campioni d’acqua prelevati presso la strada 46 è stato rilevato che il valore del parametro coliformi non è conforme a quanto previsto dal D.lgs. 31/01.
Per tale ragione Vi invitiamo a considerare l’acqua di rete non idonea al consumo umano fino al superamento della criticità riscontrata che sarà nostra cura segnalare tempestivamente.
Precisiamo che il problema riguarda solo ed esclusivamente l’acqua fornita da Abbanoa e non quella autoprodotta dalla Cooperativa e quindi solo gli utenti cui la presente e indirizzata.
L'acquedotto di Poggio dei Pini è sottoposto ad analisi periodiche che riguardano tutti gli elementi della rete composta da pozzi, serbatoi, tubazioni, valvole, allacci degli utenti etc. La periodicità, il numero di campionamenti e i parametri da tenere sotto controllo vengono indicati dalla legge e tenuti sotto controllo dalla ASL.
Per ragioni sconosciute la Cooperativa nel 2012 ha effettuato un numero di analisi inferiore rispetto a quelle dell'anno precedente. Questo dato trova riscontro anche nel bilancio della società, dove la voce relativa alle analisi ha subito una diminuzione di alcune migliaia di euro. Un risparmio per la società, ma forse anche un aumento del rischio per la salute degli utenti.
Piuttosto curiosa l'ultima frase del comunicato con cui la Cooperativa ci tiene a sottolineare che la zona nella quale è stato riscontrato l'inquinamento è servita dall'acqua proveniente dall'acquedotto Flumendosa e non dai pozzi di Pauliara. Come se al cittadino possa interessare la provenienza del batterio che mette a rischio la sua salute.
Coop "Mi scusi signor colibatterio ma non è che lei viene dai nostri pozzi?".
Colib "No sono un colibatterio di Abbanoa, vengo dal Fluemendosa".
Coop "Ah... meno male, allora vada pure".
In realtà non è dato sapere quale sia la causa tecnica dell'inquinamento e non è detto, come vorrebbe fare intendere il comunicato, che dipenda dall'acqua in ingresso. Potrebbe esserci un problema, un rottura, una contaminazione in un punto della rete, notoriamente vetusta. Assistiamo, insomma, al solito tentativo di scaricabarile. Chi ci rimette è sempre il cittadino che, tra l'altro paga molto salato un servizio di cui non solo non usufruisce, ma che mette addirittura a repentaglio la sua salute.
In alcune zone di Poggio, per il momento, non è potabile. Questo evento avviene poche settimane dopo l'arrivo i una bolletta salatissima (600 mila euro) per i consumi idrici che ha visto i poggini pagare anche per l'acqua non potabile del 2009 (alluvione).
Probabilmente qualcuno vorrà minimizzare sulla pericolosità di una gestione del bene pubblico che dovrebbe vedere al primo posto la salute dei cittadini e non il risparmio sulle analisi.
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