Da alcuni mesi chi arriva a Poggio dei Pini riceve uno speciale benvenuto. Non cartelli o aiuole fiorite. Tre grandi ruspe gialle stazionano all'ingresso del Poggio, fornendo ai visitatori la desolante immagine di un cantiere.
Non so con certezza di chi siano questi mezzi. Molto probabilmente hanno a che fare con i lavori realizzati dal Consorzio di Bonifica intorno ai due laghi di Poggio, o almeno a quel che ne resta. Questo ente, per chi non lo sapesse, è il nuovo concessionario del sistema composto dai due piccoli laghi di Poggio dei Pini.
Devo dire che i lavori intorno ai laghi mi sembrano ben realizzati, almeno rispetto al solito standard a cui ci aveva abituati la Cooperativa. Il profilo della diga è stato "rasato" come un biliardo e l'area del lago piccolo è stata risagomata. Peccato che i laghi siano ancora nella medesima situazione in cui si trovavano dopo l'alluvione del 2008, anzi forse peggio dato che sulle sponde sono cresciuti centinaia di Eucaliptus. In questo stesso periodo ha operato a Poggio anche una impresa che aveva il compito di "ripulire" e risagomare gli alvei dei torrenti. In questo caso, invece, i lavori mi sembrano veramente malfatti, ma dato che erano di competenza del Comune di Capoterra la cosa non sorprende nessuno.
Dopo questi lavori le ruspe sono state parcheggiate all'entrata del borgo che una volta si proponeva come "la Beverly Hills del cagliaritano", o meglio ancora con un modello di citta-giardino. Oggi il Poggio, un tempo all'avanguardia, è socialmente stanco, invecchiato non solo anagraficamente, ma anche privo di idee, con una amministrazione concentrata su tentativi di cementificazione, scarso nei servizi.
Nonostante tutto, Poggio dei Pini propone ancora un connubio tra i più riusciti tra area residenziale e ambiente. Nella speranza che si realizzi una svolta duratura che riporti il timone della barca poggina verso un futuro un pò meno decadente, potremmo incominciare subito con una piccola cosa. Rimuovete quei mezzi da li e parcheggiateli da qualche altra parte. Grazie
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