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venerdì 23 maggio 2014

Anedda Presidente. Monni e Onnis amministratori delegati

Federico Onnis Cugia
Lunedi 19 si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Poggio dei Pini. Questa seduta è tradizionalmente (e obbligatoriamente) dedicata all'assegnazione degli incarichi. Come ampiamente previsto è stato nominato Presidente Sandro Anedda, leader del gruppo di candidati che ha ottenuto il maggior numero di voti alle elezioni del 10 maggio. La sua elezione non è stata unanime: 10 voti per lui e 5 voti per Giorgio Manunza. Lo stesso Manunza ha poi rifiutato la proposta di una nomina alla carica di Vice Presidente. 

Questa votazione ci fornisce già un primo elemento di valutazione. Non è vero, come affermava qualcuno, che non esistono le divisioni e che sarebbe stato opportuno mettere insieme tutti i candidati in un unico calderone:. Alla prima votazione è apparso ben chiaro che i gruppi esistono eccome. Bene ha fatto Anedda a raggruppare in una lista solo quei candidati che condividevano i punti fondamentali contenuti nel suo programma. La lettura delle votazioni successive (leggi il verbale) denota la presenza di qualche "screpolatura" nella lista di Anedda e mi porta però a proporvi un noto gioco della settimana enigmistica: "Cerca l'intruso".

Tradizionalmente, il Consiglio di Amministrazione elegge anche un altro importante organo: il Comitato Esecutivo, composto da un numero variabile di consiglieri (solitamente 4 o 5), ottiene deleghe piuttosto ampie che lo configurano come un vero e proprio "governo" della Cooperativa. L'obiettivo sarebbe disporre di uno strumento di governo agile, che può riunirsi più spesso e decidere rapidamente. In realtà ciò non avviene facilmente, perchè le riunioni del CE devono comunque essere assistite dalla presenza del Collegio Sindacale e bisognava pur sempre mettere d'accordo 5 persone. 
Lo Statuto della Cooperativa prevede che 

Ove il Consiglio lo reputi opportuno, può nominare uno o due Amministratori Delegati ovvero un Comitato Esecutivo composto da tre o più membri i quali possono essere delegati per materie e compiti specifici. 

Prima dell'anno scorso il CdA aveva sempre optato per la nomina di un Comitato Esecutivo. Nel 2013, in occasione delle cosiddette "grandi intese", quando il CdA era ingessato dalla presenza di due gruppi numericamente equivalenti, si era optato per la formula con un Presidente (Secchi) e un Amministratore delegato (Tassi).  Il nuovo CdA ha scelto di continuare su questa strada innovativa, nominando due amministratori delegati: Giuseppe Monni e Federico Onnis Cugia. Saranno queste tre persone a prendere la maggior parte delle decisioni che riguardano l'ordinaria amministrazione. 
Le delibere più importanti, tra cui quelle che prevedono impegni economici superiori ai 20 mila euro, dovranno comunque sempre passare per il CdA.  Una struttura di governance siffatta sarà certamente più efficiente e potrà agire con meno lacciuoli burocratici. Il rischio "favoritismi" che qualcuno paventa, secondo me esiste sia con due che con cinque amministratori. L'unico antidoto è la trasparenza. Il Presidente e i due amministratori delegati non presteranno la propria opera "gratuitamente". il CdA ha deliberato di assegnare loro una retribuzione pari a 15 mila euro per il Presidente e 10 mila per gli amministratori.  In pratica queste tre figure vanno a pesare sul bilancio societario esattamente quanto i Comitati Esecutivi del passato. Se escludiamo alcuni anni tra il 2010 e il 2013  (presidenza Emilio Sanna), gli amministratori hanno sempre avuto un compenso. Giusto, sbagliato? Io, sinceramente, storco un pò il naso, però dico: vedremo i risultati

Vorrei però sottolineare un altro aspetto. Il presidente Anedda ha 45 anni, i due amministratori delegati hanno 41 anni (Monni), e nientepopodimeno che ... 24!!  Pensateci bene, in Cooperativa lunedì si è verificato un vero e proprio "passaggio generazionale".
Ci sono altri elementi da sottolineare: la seduta del CdA è terminata alle 21.30. Il geom. Corrias, abituato a sedute fiume che terminavano anche alle 2 di notte,  non credeva ai suoi occhi. Sarà un consiglio con meno "supercazzole" e più azioni?

Un altro evento "fantascientifico" è rappresentato dal  fatto che mercoledi', cioè due giorni dopo il CdA, nel Portale della Cooperativa è stato pubblicato il Verbale della seduta. Nemmeno durante la presidenza di Giacomo Cocco (quella della trasparenza) si era arrivati a tanto. non posso che complimentarmi con il nuovo cda e con la segretaria Paola Espa, per questa rapidità.  Come forse sapete, ritengo che la trasparenza sia la vera chiave per una buona amministrazione. Chi agisce bene non ha interesse a nascondere ciò che fa.
Ovviamente questo CdA ha ben altri risultati da portare ai soci., ma se il buon giorno si vede dal mattino....

1 commento:

Anonimo ha detto...

A quanto corrispondono gli oneri di legge che vanno aggiunti ai compensi degli attuali amministratori?
E per i sindaci?
Saluti Erasmo Chinappi

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