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lunedì 26 maggio 2014

Il neopresidente Anedda scrive ai soci della Cooperativa

Lunedi scorso il Consiglio di Amministrazione mi ha fatto l'onore di nominarmi Presidente della nostra Cooperativa. Con molto orgoglio, entusiasmo e un po' di apprensione ho accettato di guidare, per i prossimi 3 anni, non solo una Società importante, con quasi 900 Soci e un inestimabile patrimonio, ma anche una grande comunità, di oltre 2000 persone, comunità che sento mia, nello quale di fotto sono nato, cresciuto e ho messo su famiglia. I motivi di apprensione nascono invece dai tanti problemi che si dovranno affrontare, alcuni ben noti e che riguardano l'intera comunità, altri, molto diversi tra loro, che riguardano i singoli Soci e le loro famiglie. I prossimi anni, inoltre, dovremo prendere decisioni importanti che, in molti compi, determineranno il futuro del Poggio.

Ho molta fiducia nel gruppo dei 15 consiglieri che sono stati eletti e spero realmente che, dopo tanti anni di polemiche e scontri spesso inutili, si riesca a ripartire e lavorare trovando soluzioni condivise che abbiano come unico fine il bene di Poggio dei Pini. Non ho timore delle critiche, non ho timore delle discussioni, anche dure, non ho timore del dibattito all'interno e all'esterno del CDA: ciò che però potrebbe vanificare i nostri sforzi potrà essere il persistere di quell'ostruzionismo preconcetto e fazioso che ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra Cooperativa. Se però saremo capaci di amministrare con equilibrio e concretezza, siamo certi che si dissolveranno rapidamente tutte le diffidenze reciproche (e i tanti pregiudizi) che hanno rischiato di frantumare lo nostra comunità.
Il primo nostro obiettivo, infatti, è preservare lo storia e il patrimonio, umano e materiale, di Poggio dei Pini, ma affinché questa non sia solo retorica dovremo riuscire a far sì che lo Cooperativa torni ad essere sana, autorevole, trasparente, e fornisca ai residenti servizi di qualità, aggiuntivi rispetto a quelli che dovrebbero essere garantiti dagli enti pubblici.
Non mi dilungherò, in questa sede di saluto, elencando le cose che dovremo e vorremmo fare: vi posso però assicurare che, con l'aiuto di tutti voi, metteremo il massimo impegno per far sì che Poggio dei Pini torni ad essere un luogo sereno e di pregio, orgoglio di tutti noi, desiderio di tanti.
Coerentemente con l'obiettivo di rendere l'azione della Società più efficiente ed efficace, abbiamo scelto una forma di gestione snella, senza Comitato esecutivo e con due soli Amministratori Delegati, Giuseppe Elia Monni e Federico Onnis Cugia, che, siamo certi, gestiranno con competenza ed energia le sfide che ci attendono. Colgo però questa prima occasione di dialogo con tutti voi per dare una informazione corretta, circa i cosiddetti "compensi degli amministratori" per evitare che, come spesso è capitato, si diffondono voci infondate e offensive. Il CDA ha infatti deliberato, in applicazione di guanto previsto dallo Statuto e in linea con guanto sempre percepito dai precedenti organi amministrativi. che il Presidente e i due Amministratori percepiscano un indennizzo annuo rispettivamente di 15 e di 10 mila euro lordi. Ciascun Socio potrà ritenere questa cifra eccessiva ovvero, al contrario, un rimborso spese irrisorio rispetto alle incombenze e alle responsabilità derivanti dalla gestione di una realtà come lo nostra, ma sono certo che, come tutti gli amministratori che ci hanno prece ceduto e tutti quelli che ci seguiranno, saremo valutati per l'impegno e dai risultati che raggiungeremo.
Ho ritenuto corretto evidenziare questo aspetto perché mi sono fatto garante con il CDA, e ora con tutti voi,
sul fatto che questa sarà un'amministrazione sarà trasparente in ogni sua azione. In quest'ottica dedicheremo
particolare attenzione al Portale internet, che dovrà diventare il primo strumento di contatto tra Amministratori e Soci.
Terremo poi incontri periodici con i residenti e vi do sin d'ora appuntamento prima delle ferie estive per fare con voi il punto della situazione dopo i primi due mesi di lavoro.
Sperando di poter contare sull'aiuto di tutti voi e nel ribadirvi il massimo impegno mio, degli Amministratori
delegati e di tutto il CDA vi rivolgo un caloroso saluto!

Poggio dei Pini, 25/05/2014

6 commenti:

Marco Pintus ha detto...

Egregio Presidente, ho votato per la sua lista alle ultime elezioni e mi aspetto molto, anzi moltissimo dall’opera del CDA da lei presieduto. Sono molto deluso per gli ultimi anni di governance della cooperativa e spesso mi chiedo a cosa servano i danari della quota condominiale e l’aver creduto negli intenti del Comitato Noi per Poggio. Voglio vedere d’ora in poi fatti concreti e il realizzarsi in maniera chiara e netta degli obiettivi enunciati nel suo programma. Apprezzo ciò che ha scritto nella lettera e lo considero un buon inizio. Sarò molto attento all’operato futuro del CDA che analizzerò sempre in maniera critica e mai faziosa. Le auguro buon lavoro e la saluto cordialmente.

giacomo ha detto...

Ciao,

dietro questa pseudo pace, ancora da verificare, al momento c'è una spesa di 35mila euro anno, a chi dobbiamo intestare questa colpa?

Non mi riferisco al volere di Sandro, buoni principi e salvaguardia del posto, mi riferisco invece al momento, se moltissimi di Poggio a cominciare da coloro che la fecero, hanno lavorato gratis, quando non c'erano ne tempi d'oro, fuori luogo quella parola da chi poi percepisce anche un rimborso, ne tempi bui, ma c'erano solamente persone che non distruggevano e bloccavano ogni inziativa per partito preso, quindi, fatta la premessa inziale delle buone intenzioni che riconosco a Sandro Anedda, mi chiedo e chiediamoci, c'era il caso di spendere 35 mila euro lordi anno in questo momento? La mia risposta è un no convinto e ben documentato.

Ridursela di almeno la metà o lasciare solamente un vero e certificato contributo spese questa è la soluzione, anche perchè gli umori e le note contrarie sono parecchie e questo potrebbe minare un percorso duraturo e SERIO.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

ovviamente mi unisco a quelli che fanno gli auguri di buon lavoro al nuovo CdA. Sulla questione dei compensi ho già sottolineato che ci sono sempre stati. Quando sono stati tolti sono lievitate le spese telefoniche, i risultati non sono stati buoni ne dal punto di vista economico ne per la qualità e quantità dei servizi erogati. Ricordo anche che in passato sono state affrontate alla "trallallero" serie questioni che richiedevano competenze specifiche e adeguamento a normative in continua evoluzione. Ancora non sappiamo quanto è costato e quanto costerà alla nostra comunità un certo tipo di volontariato applicato in settori in cui era invece necessaria una competenza specifica.
Sebbene comprenda e approvi il desiderio di Sandro Anedda di superare un periodo che è stato caratterizzato a un confronto talvolta acceso tra due differenti progetti per il futuro di Poggio, non mi adeguo a una lettura "cerchiobottistica" di quella fase della storia di Poggio dei Pini. Aldilà del fastidio che in tutti noi possono provocare i contrasti, oggi abbiamo ancora le nostre pinete intatte e sappiamo che se ciò è avvenuto è anche grazie all'azione concreta di persone che si sono presi il fastidio di "contrastare" chi, invece, voleva raderle al suolo. Sappiamo che un certo modo di gestire il patrimonio della società, con consulenze di decine o addirittura centinaia di migliaia di euro assegnate senza alcuna trasparenza, dicevo queste cose sono scomparse sempre grazie ad azioni concrete di persone e non sono cadute dal cielo. sappiamo che se oggi possiamo vedere la fine di quell'assurda gestione privata di opere pubbliche che ci è costata milioni di euro, lo dobbiamo sempre a persone che hanno agito in contrasto ad altre che invece facevano gli interessi del comune e dei lottizzatori. io quindi mi sento in dovere di ringraziare queste persone per avere agito e avere contrastato quel modo di amministrare il nostro territorio.

Ludovica ha detto...

Ciao Giorgio
ti ringrazio per le parole usate nei confronti di chi, come me e chi ha creduto e lavorato nel comitato, è riuscito a portare oggi nella società degli amministratori ai quali credo fermamente.
Sono d’accordo con te su tutta la linea, questa storia dei contrasti ridotti nelle loro reali proporzioni solo per creare un clima di comunità non vede d’accordo neppure me.
Noi abbiamo creduto nella battaglia per la cessione delle oouu e a partire dalle votazioni del 2009 i risultati ci hanno dato ragione, perché è solo grazie a noi che i poggini hanno ricominciato finalmente a interessarsi della loro casa…e mi dispiace un po’ anche per le parole di Marco che ci ha sempre seguito e che adesso mi sembra deluso; caro Marco con l’appoggio e la spinta del comitato siamo partite in sette nel 2012 e se certe operazioni del precedente cda non sono andate a buon fine lo si deve proprio a noi sette, scusa se tengo a rimarcarlo ma la realtà è proprio questa, quindi ti assicuro che il tuo appoggio è servito moltissimo!
Vorrei però passarvi una considerazione relativa alla questione compensi degli amministratori; qui a Poggio, con la scusa (voglio proprio utilizzare questo termine) che si tratta di una cooperativa ho sempre sentito la gente storcere il naso….
Non comprendo la motivazione di questo “totem” della gratuità del lavoro svolto per amministrare una società, perché di questo si tratta, con tutte le responsabilità che questo “lavoro” comporta; c’è anche molta ipocrisia in questo ragionamento, infatti ogni volta che si va a rinnovare il cda c’è la fila della gente che….fugge! Allora proviamo a ragionare con i piedi per terra; si tratta di una comunità di poco più di duemila persone e se veramente la cooperazione fosse lo spirito di questa società ci potrebbe essere il ricambio ogni 3 anni e invece se andiamo a vedere i verbali di cda ci sono persone che hanno ruotato per diversi anni tra cda e collegio sindacale; a questo occorre aggiungere il numero dei consiglieri, ben 15 e fino a circa dieci anni fa (dico giusto? forse 15) erano addirittura 21! Ma cosa si deve amministrare, una banca?
continua...

Ludovica ha detto...

E se andiamo a vedere i nomi sono praticamente sempre gli stessi, al massimo entrava qualcuno che riceveva il testimone da chi non ne aveva più voglia, ma poi diventava stanziale!
E allora perché dei soci che già lavorano dovrebbero rinunciare a parte del loro tempo lavorativo per “regalarlo” ai poggini? Ai poggini che fuggono ogni volta che c’è da chiedere di entrare in cda oppure di dare una mano nel comitato tecnico? Se tutti voltassimo sempre la faccia dall’altra parte chi rimarrebbe ad amministrare la coop? Ecco perché non sono mai stata d’accordo sulla prestazione lavorativa a titolo gratuito a servizio della comunità; e se fossi stata eletta nel 2012 ti assicuro che neanche io lo avrei fatto gratuitamente e questo lo sapevano tutti, perché non l’ho mai nascosto.
C’è poi un’altra ipocrisia in tutto questo: il collegio sindacale, con responsabilità ben inferiori a quelle di un amministratore delegato o di un presidente, si è sempre, almeno per quel che so, visto riconoscere il suo compenso in base alle tabelle professionali (e non le cifrette che hanno deliberato in cda per gli amministratori) e negli anni precedenti era anche superiore a oggi; e allora perché i soci che rivestono o hanno rivestito la carica di sindaco sono sempre stati pagati e non lo hanno fatto gratuitamente? D’accordo, è un organo di controllo, ma non vedo perchè differenziare tra loro sindaci e amministratori; e che dire dei dipendenti? Anche tra i dipendenti ci sono dei soci e perché il loro lavoro deve essere retribuito e quello degli amministratori no? Sto esasperando il ragionamento? Certamente si!
Qualcuno ha un’idea di quali responsabilità penali comporta, ad esempio, l’essere un datore di lavoro per il Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro? Sapete che se un operaio si rompe una gamba (che significa almeno 40gg di prognosi) parte la segnalazione alla procura della repubblica? Ho scritto responsabilità penali quindi personali, non bypassabili con una semplice assicurazione.....assicurazione che mai è stata fatta per tutelare la società da errori commessi dagli amministratori (quelli che lavoravano gratis) nell’ambito del loro mandato, e anche questa è pura follia alla quale spero Sandro vorrà metter mano proprio a tutela della società.
Concludo augurando buon lavoro a Sandro, Federico e Giuseppe e a tutti gli amministratori, sarà dura, durissima ma noi siamo qua, ad appoggiarvi e anche a criticarvi, se sarà necessario, proprio perchè questo consiglio riesca a portarci fuori dal guado.
A tutti una buona serata
Ludovica

giacomo ha detto...

Proporrei un'alternativa che potrebbe essere vincente e più vicina alle esigenze attuali della Cooperativa.

1) 300 euro mensili netti come contributo spese.

2) Telefono aziendale

3) 10% su eventuali risparmi e ottimizzazioni di spesa senza esclusione dei servizi, per 2 anni, valido anche per gli altri consiglieri.

4) Riconoscimento spese strarodinarie.


Totale risparmiato quasi la metà dei 35 mila euro, meritocrazia ( siamo giovani e stiamo al passo coi tempi), migliorie certe.

Ciao Giacomo

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