di Rita Lai
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Nel sito del Ministero dell’Ambiente ho trovato il Decreto VIA n. 259 sulla SS 195, risale al 30 marzo 2007 e riporta le risultanze dell’esame del progetto presentato dall’ANAS.
Purtroppo non vi è allegata alcuna carta ma da ciò che si legge, pare confermato il fatto che la strada oggetto d’appalto, di cui parla Giorgio, riguarda esclusivamente un tratto compreso tra il depuratore CASIC e Pula, manca cioè, perché stralciato a causa di vincoli ambientali, su esplicita richiesta dell’ANAS, esattamente tutto il tratto tra il Depuratore CASIC e la quattro corsie esistente che passa affianco a Sa Illetta.
Nelle premesse si dice che il progetto nel tratto iniziale (lato Cagliari) prevedeva un lungo viadotto per l’attraversamento dello Stagno di Santa Gilla e quindi con un’ampia curva arrivava quasi a lambire lo stabilimento Enichem, per poi portarsi sull’esistente asse stradale a servizio dell’area industriale e denominato “Dorsale CASIC”. Questo tratto in viadotto insisteva su un’area ad elevato pregio ambientale costituente un SIC (Sito di Interesse Comunitario) e una ZPS (Zona di Protezione Speciale), tale area riveste un interesse a livello internazionale e rientra nella convenzione internazionale di Ramsar ed è stata oggetto di Progetti di studio e salvaguardia di interesse comunitario (Progetto Life Natura GILIA 96)
Si legge, quindi, nel procedimento di VIA:
In considerazione degli impatti che si sarebbero generati su tali ambienti di elevato pregio, e conseguentemente ad una richiesta della Regione Autonoma della Sardegna, l’ANAS con nota n. 45249 del 25/11/2005 chiedeva di ridefinire i limiti dell’intervento con inizio al km 6+800 (CASIC) e termine al km 30+016 (Pula).
All’interno di questa nuova ridefinizione del tratto iniziale l’ANAS specificava:
che il tratto compreso tra il km 6+800 e lo svincolo CASIC Dorsale Consortile verrà definito come “bretella di collegamento alla viabilità dell’area metropolitana di Cagliari”. La funzionalità dell’intero intervento, così come ora proposto e sul quale la scrivente Amministrazione chiede di pronunciarsi in merito alla compatibilità ambientale, è garantita dal collegamento verso sudovest con l’attuale SS 195 (circa al km 8+500), già oggetto di interventi di messa in sicurezza (SIC!) da parte del Compartimento ANAS di Cagliari, e verso nord con l’innesto sull’attuale strada consortile CASIC, che consente il collegamento con le statali 130 e 131 (come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 141/1 del 31/3/2005 richiamata nella nota Regionale).
Pertanto il tracciato oggetto della valutazione finale fatta dal Ministero dell’Ambiente, ESCLUDE l’attraversamento dello Stagno di Cagliari e l’ampia curva in prossimità dello stabilimento Enichem, oltre ai primi due svincoli (Macchiareddu-Contivecchi e CASIC). In particolare il progetto prevede che il tracciato della Nuova SS 195 Sulcitana parta dalla progressiva 10+200 del progetto precedentemente presentato dall’ANAS, nella nuova sede di variante rispetto alla strada attuale. Tale punto viene definito sulla planimetria progettuale come “Inizio Intervento ANAS” ed è collocato poco prima dello svincolo “Dorsale CASIC” ubicato in corrispondenza dell’Inceneritore del CASIC.
Si legge a tale proposito che L’Assessorato dei Lavori Pubblici della RAS ha proposto alla Direzione ANAS, al Ministero dell’Ambiente ed al Ministero per i Beni e le Attività culturali di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale, dalla Variante Porto Canale (km 0+000) all’innesto sulla Dorsale CASIC (km 6+800), in virtù dell’esistente viabilità locale (quale??) in grado di assicurare il collegamento verso la città di Cagliari e la rete stradale nazionale e provinciale.
Inoltre in sede di esame veniva anche fatto notare che nel tratto tra Capoterra e Poggio dei Pini erano previsti due svincoli denominati Capoterra–La Maddalena e Capoterra-Poggio dei Pini, poichè il Ministero ha rilevato che questi due svincoli erano molto vicini ed era possibile utilizzare la viabilità esistente, convenientemente adeguata, per convogliare il traffico sul primo svincolo, conseguentemente ha stabilito che quello denominato Capoterrra–Poggio dei Pini poteva essere abolito, “riducendo drasticamente gli impatti in termini di occupazione di suolo, di aree intercluse e di impiego di materiali.”
Questo è ciò che si deduce dalla lettura, comunque invio il testo integrale (scarica pdf) a Giorgio così chi vuole se lo potrà leggere comodamente e fare le sue riflessioni.
Io ho capito che questa storia del progetto e dell’appalto per noi è una vera presa in giro: diciamocelo chiaramente non si sta facendo la Cagliari – Pula ma solo la Capoterra – Pula. Il collegamento con Cagliari, a parte un piccolo tratto tra Poggio e l’inceneritore CASIC, di fatto resta tale e quale e non ci sarà ALCUNA ALTERNATIVA ALLA SS 195 tra la rotonda del pontile Rumianca e la quattro corsie esistente verso Cagliari.
Praticamente l’Anas non è riuscita a proporre nessun progetto fattibile e compatibile con le aree protette esistenti, che si riduceva a studiare un tracciato adeguato e a basso impatto ambientale, di soli 6 km, da realizzare nello Stagno di Santa Gilla dentro le saline Contivecchi.
Ciò che lascia però veramente stupiti è che tale decisione sia stata perorata dall’Assessore ai LL.PP. della RAS, ovvero il Dott. Carlo Mannoni che ha deciso di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale in questione. Insomma la decisione di cambiare il progetto pare non sia stata dell’ANAS ma della Regione!
Propongo di mandare un caloroso ringraziamento, in qualità di cittadini di Capoterra, nonché di utilizzatori della strada, per questa “sensata” proposta dell’Assessore.
Visto che sta per levare le tende dall’Assessorato, propongo che qualcuno si occupi di scrivere subito una lettera di ringraziamenti per aver così brillantemente risolto i problemi della viabilità della SS 195 tra Capoterra e Cagliari!!
Rita
Purtroppo non vi è allegata alcuna carta ma da ciò che si legge, pare confermato il fatto che la strada oggetto d’appalto, di cui parla Giorgio, riguarda esclusivamente un tratto compreso tra il depuratore CASIC e Pula, manca cioè, perché stralciato a causa di vincoli ambientali, su esplicita richiesta dell’ANAS, esattamente tutto il tratto tra il Depuratore CASIC e la quattro corsie esistente che passa affianco a Sa Illetta.
Nelle premesse si dice che il progetto nel tratto iniziale (lato Cagliari) prevedeva un lungo viadotto per l’attraversamento dello Stagno di Santa Gilla e quindi con un’ampia curva arrivava quasi a lambire lo stabilimento Enichem, per poi portarsi sull’esistente asse stradale a servizio dell’area industriale e denominato “Dorsale CASIC”. Questo tratto in viadotto insisteva su un’area ad elevato pregio ambientale costituente un SIC (Sito di Interesse Comunitario) e una ZPS (Zona di Protezione Speciale), tale area riveste un interesse a livello internazionale e rientra nella convenzione internazionale di Ramsar ed è stata oggetto di Progetti di studio e salvaguardia di interesse comunitario (Progetto Life Natura GILIA 96)
Si legge, quindi, nel procedimento di VIA:
In considerazione degli impatti che si sarebbero generati su tali ambienti di elevato pregio, e conseguentemente ad una richiesta della Regione Autonoma della Sardegna, l’ANAS con nota n. 45249 del 25/11/2005 chiedeva di ridefinire i limiti dell’intervento con inizio al km 6+800 (CASIC) e termine al km 30+016 (Pula).
All’interno di questa nuova ridefinizione del tratto iniziale l’ANAS specificava:
che il tratto compreso tra il km 6+800 e lo svincolo CASIC Dorsale Consortile verrà definito come “bretella di collegamento alla viabilità dell’area metropolitana di Cagliari”. La funzionalità dell’intero intervento, così come ora proposto e sul quale la scrivente Amministrazione chiede di pronunciarsi in merito alla compatibilità ambientale, è garantita dal collegamento verso sudovest con l’attuale SS 195 (circa al km 8+500), già oggetto di interventi di messa in sicurezza (SIC!) da parte del Compartimento ANAS di Cagliari, e verso nord con l’innesto sull’attuale strada consortile CASIC, che consente il collegamento con le statali 130 e 131 (come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 141/1 del 31/3/2005 richiamata nella nota Regionale).
Pertanto il tracciato oggetto della valutazione finale fatta dal Ministero dell’Ambiente, ESCLUDE l’attraversamento dello Stagno di Cagliari e l’ampia curva in prossimità dello stabilimento Enichem, oltre ai primi due svincoli (Macchiareddu-Contivecchi e CASIC). In particolare il progetto prevede che il tracciato della Nuova SS 195 Sulcitana parta dalla progressiva 10+200 del progetto precedentemente presentato dall’ANAS, nella nuova sede di variante rispetto alla strada attuale. Tale punto viene definito sulla planimetria progettuale come “Inizio Intervento ANAS” ed è collocato poco prima dello svincolo “Dorsale CASIC” ubicato in corrispondenza dell’Inceneritore del CASIC.
Si legge a tale proposito che L’Assessorato dei Lavori Pubblici della RAS ha proposto alla Direzione ANAS, al Ministero dell’Ambiente ed al Ministero per i Beni e le Attività culturali di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale, dalla Variante Porto Canale (km 0+000) all’innesto sulla Dorsale CASIC (km 6+800), in virtù dell’esistente viabilità locale (quale??) in grado di assicurare il collegamento verso la città di Cagliari e la rete stradale nazionale e provinciale.
Inoltre in sede di esame veniva anche fatto notare che nel tratto tra Capoterra e Poggio dei Pini erano previsti due svincoli denominati Capoterra–La Maddalena e Capoterra-Poggio dei Pini, poichè il Ministero ha rilevato che questi due svincoli erano molto vicini ed era possibile utilizzare la viabilità esistente, convenientemente adeguata, per convogliare il traffico sul primo svincolo, conseguentemente ha stabilito che quello denominato Capoterrra–Poggio dei Pini poteva essere abolito, “riducendo drasticamente gli impatti in termini di occupazione di suolo, di aree intercluse e di impiego di materiali.”
Questo è ciò che si deduce dalla lettura, comunque invio il testo integrale (scarica pdf) a Giorgio così chi vuole se lo potrà leggere comodamente e fare le sue riflessioni.
Io ho capito che questa storia del progetto e dell’appalto per noi è una vera presa in giro: diciamocelo chiaramente non si sta facendo la Cagliari – Pula ma solo la Capoterra – Pula. Il collegamento con Cagliari, a parte un piccolo tratto tra Poggio e l’inceneritore CASIC, di fatto resta tale e quale e non ci sarà ALCUNA ALTERNATIVA ALLA SS 195 tra la rotonda del pontile Rumianca e la quattro corsie esistente verso Cagliari.
Praticamente l’Anas non è riuscita a proporre nessun progetto fattibile e compatibile con le aree protette esistenti, che si riduceva a studiare un tracciato adeguato e a basso impatto ambientale, di soli 6 km, da realizzare nello Stagno di Santa Gilla dentro le saline Contivecchi.
Ciò che lascia però veramente stupiti è che tale decisione sia stata perorata dall’Assessore ai LL.PP. della RAS, ovvero il Dott. Carlo Mannoni che ha deciso di stralciare dalla procedura VIA il tronco iniziale in questione. Insomma la decisione di cambiare il progetto pare non sia stata dell’ANAS ma della Regione!
Propongo di mandare un caloroso ringraziamento, in qualità di cittadini di Capoterra, nonché di utilizzatori della strada, per questa “sensata” proposta dell’Assessore.
Visto che sta per levare le tende dall’Assessorato, propongo che qualcuno si occupi di scrivere subito una lettera di ringraziamenti per aver così brillantemente risolto i problemi della viabilità della SS 195 tra Capoterra e Cagliari!!
Rita
ps: segnalo anche questa notizia dal sito della Regione Sardegna
17 commenti:
Per quanto riguarda il primo tratto dalle 4 corsie al CASIC, si legge nel documento allegato:
"con deliberazione della giunta regionale n. 14/1 del 31/03/05 si è determinato di assegnare
all’ammodernamento della S.S. 195 ulteriori 30 milioni di Euro a condizione che venisse
stralciato la parte del primo lotto che si dispiega sullo stagno di Santa Gilla in relazione ai 13
significativi impatti aesaggistici ed ambientali. Si è quindi previsto il raccordo della nuova S.S. 195, all’altezza della dorsale CASIC, con lo svincolo del porto canale sull’esistente 195
mediante il completamento, potenziamento ed adeguamento dei tracciati esistenti;".
Mi sembra una condizione imposta dall'assessorato, ti do soldi se elimini un pezzo di strada!!!
Staremo a vedere come si risolverà il problema, vorrà dire che considerato l'allungamento e il tappo che si creerà alla fine della nuova 4 corsie, sarà più conveniente continuare a percorrere la 195 attuale.
Senza disegni non si capisce, ma è previsto anche il rifacimento del viadotto che immette sulla strada delle saline, se viene lasciato così sarà un vero tappo perché oltre che essere ad una corsia immettendosi sull'attuale 4 corsie bisogna dare la precedenza.....
Mi scuserete, ma vado un po' contro corrente.
Premetto che ogni giorno percorro la 195 per andare al lavoro con la mia famiglia e, dopo solo tre anni di esperienza, ho notato alcune particolarità. L'attuale 195 soffre per due cause principali: autobotti in transito da Sarroch verso la 131 e 130 e, nelle ore mattutine, mezzi pesanti destinati al trasporto degli studenti.
Se si escludesse il solo traffico per il trasporto degli studenti (pubblico e privato) la percorrenza media da Pauliara a Piazza Matteotti sarebbe di circa 15 minuti, nel (quasi) rispetto dei limiti di velocità attuali (con un eccesso massimo di 10 km/h oltre quanto previsto, e quindi 60 e 100 Km/h). Ho la certezza di questi dati perché i giorni di vacanza scolastica non ho bisogno di utilizzare le strade comunali che portano fino all'inceneritore sulla dorsale del CASIC, potendo uscire tranquillamente sulla rotonda di Rio San Gerolamo.
Con la realizzazione del tratto tra Pula e la dorsale CASIC si potrebbe eliminare tutto il traffico pesante e tutto il traffico verso le statali 131 e 130, rendendo la 195 più che sufficiente per il transito locale (noi per intenderci).
Detto questo, la mia opinione sulla nuova 195 è che si tratti di un clamoroso errore di valutazione... mi spiego meglio. Sono certo che i dati di traffico siano stati valutati con criterio e scienza, ma sull'assunto che non esistano alternative al traffico su gomma. Voglio solo ipotizzare uno scenario che vedesse una linea ferroviaria tra Pula e la Cagliari-Via Roma con una stazione intermodale nella zona del CASIC. Il trasporto del carburante e prodotti petroliferi avverrebbe nelle ore notturne e potrebbe raggiungere senza problemi ogni capo dell'isola, mentre nelle ore diurne e serali il trasporto passeggeri consentirebbe l'eliminazione di un gran numero di mezzi pesanti (pubblici) e di veicoli privati.
L'impatto di una piattaforma ferroviaria è notevolmente inferiore a quello di una quattro corsie e forse anche meno costoso (di questo dato non sono certo). Di sicuro, però, sarebbe meno costoso l'impatto economico indiretto da inquinamento dei fumi di scarico.
Ormai è tardi per modificare questo stato di cose, ma credo che non sia così impossibile esercitare le dovute pressioni per far sì che almeno la metropolitana leggera preveda, oltre al collegamento con l'aeroporto di Elmas, anche un ramo che si estenda fino a Capoterra. In questo senso il tratto della nuova 195 tra il CASIC e Cagliari sarebbe assolutamente superfluo in quanto il traffico pesante si devierebbe sulla 131 e sulla 130, il traffico locale continuerebbe ad utilizzare la 195 e i pendolari potrebbero utilizzare la metropolitana leggera.
Saluti
Roberto Trudu
da qualche pare ho sentito la notizia, non so quanto veritiera, che nella zona dello stagno verrebbe asfaltata e trasformata in strada a 2 corsie una di quelle banchine che suddividono lo stagno in settori e che ha un persorso quasi parallelo alla stradina che conduce attualmente alle saline Contivecchi (quella con i dossi).
come ha fatto notare qualcuno se si fa interrompere la nuova sulcitana in quel punto succederebbe un caos. bisognerebbe capire in cosa consistono questi "interventi sulla viabilità ordinaria"
Io avevo sentito dire, pochi anni fa che era in progetto una strada, per così dire, di servizio al traffico del porto canale, che aveva necessità di un percorso extracittadino per collegarsi alle strade 130 e 131. Se non era l'attuale strada che porta dalla 4 corsie alla Contivecchi doveva essere una strada quasi parallela. In questo modo si sarebbe garantito il collegamento Capoterra Cagliari.
Mi sembra che sull'argomento fosse bene informato l'allora vicesindaco Caboni. Comunque prima di fare congetture forse è meglio rivolgersi alle fonti più autorevoli e correttamente informate.In effetti se la situazione fosse quella paventata da Rita per Capoterra ed i suoi abitanti sarebbe una beffa. Devono rinunciare ad una parte di territorio senza alcun vantaggio nei collegamenti. Anzi si ipotizza anche uno stravolgimento della viabilità interpoderale, che attualmente supporta egregiamente i collegamenti fra i rioni (lottizzazioni periferiche).
Ciao Silvio
Se volete vedere un disegno della nuova strada 195 che sta andando in appalto, compreso il tratto stralciato e quindi non appaltato, potete collegarvi al sito: comitato 195, dove troverete una piccola cartina un po' sfuocata ma abbastanza comprensibile.
Ho provato a cercare anche dei documenti nel sito dell'ANAS ma non c'è assolutamente NULLA, così come in quello della Regione.
A proposito della sistemazione della viabilità esistente, tra la 4 corsie attuale e l'inceneritore del CASIC, effettivamente si parla di una generica "sistemazione" ma penso che si tratti solo di rifare la bitumatura della Dorsale consortile di Macchiareddu (visto lo stato penoso in cui si trova) e la sistemazione delle banchine nel tratto tra l'inceneritore, o forse tra lo svincolo Enichem, e la rotonda del pontile Rumianca.
Nel tratto litoraneo della attuale 195 a due corsie, compreso tra il bivio per Giorgino e la rotonda del pontile Rumianca (3,8 km), non mi pare che sia previsto alcunchè, posto che l'ANAS dichiara di aver già provveduto alla "sua messa in sicurezza" (sic!). Pertanto come dice Piergiorgio resteranno le file chilometriche che già facciamo ora, senza contare il tappo all'immissione.
NB: il vincolo paesaggistico ed ambientale reclamato per motivare la non fattibilità del viadotto di circa 2,3 km sopra l'attuale Stradina Contivecchi, vale solo per la strada, mentre non è stato minimamente preso in considerazione per la realizzazione dell'elettrodotto tra la SARAS e Cagliari, nè per la realizzazione nel 2002 (mi pare) per la sede di Tiscali. Purtroppo a quei tempi il PPR non esisteva ancora!
Rita
La nuova strada o meglio il nuovo tracciato, perchè era stato modificato e non si sa perchè, passerà a neanche 50 mt dalla zona sportiva di Poggio, questo vuol dire un gran casino in termini di rumore e inquinamento, inoltre passerà in mezzo alle uniche zone di bosco che esistono nella pianura, distruggendone una dove ci sono davvero moltissimi alberi secolari, la cooperativa dovrebbe subito richiedere l'installazione delle barriere insonorizzanti, o viceversa si potrebbe organizzare una raccolta firme a questo proposito...magari la facciamo tuti assieme :) eheheheh!!! e come sempre con le firme mi faccio votare.
La strada giustamente non passerà più in riva al mare a Giorgino, perchè gia oggi passa sopra la duna naturale, tra le altre cose incombe il rischio mareggiate, inondazioni e allagamenti dovuti all'innalzamento dei mari, per quel tratto di strada che resterà fuori da questa opera molto impattante si potrebbe considerare un utilizzo più naturalistico, mare, piste ciclopedonali e strade per cavalli, posti per l'osservazione degli stagni e perchè no anche qualche chioschetto.
Resta il fatto che la strada sarà un ecomostro, forse una rete ferroviaria sarebbe costata di meno e avrebbe in gran parte ridotto il traffico, chissà!!.
ciao Giacomo
Io penso che fenicotteri e strada potrebbero convivere tranquillamente. Tra l'altro gli amici volatini sono talmente abituati a noi e alle nosre auto che ormai pascolano a qualche metro dalla carreggiata. La nostra è una Regione degli assurdi, mentre si nega la costruzione di un'opera pubblica, anche a causa delle forti pressioni dei gruppi ambientalisti, si concede ancora la costruzione di quartieri in possesso di vecchie licenze edilizie e a due passi dal mare.
Speriamo bene, anche se in questo caso sono pessimista perche devo purtroppo dirvi che non era tanto una barzelletta quanto sentii tempo fa: la 195 è stata "ammodernata", rotonde che sembrano giostre per bambini, inutile illuminazione e marciapiedi, tutto realizzato apposta nella zona di Capoterra con l'intento di far digerire la pillola agli abitanti per la mancata costruzione dell'altra strada. Ovviamente oltre a Mannoni penso si debba un ringraziamento particolare anche al Comune di Capoterra (Sindaco-Assessori-Consiglieri), per aver cosi bene rappresentato gli interessi dei loro concittadini. Semprechè qualcuno non ci smentisca e ci rassicuri, magari gli stessi che all'indomani del 22 ottobre si improvvisavano specialisti in idraulica e parevano informatissimi sulle sorti della diga e del laghetto.
Io penso che fenicotteri e strada potrebbero convivere tranquillamente. Tra l'altro gli amici volatini sono talmente abituati a noi e alle nosre auto che ormai pascolano a qualche metro dalla carreggiata. La nostra è una Regione degli assurdi, mentre si nega la costruzione di un'opera pubblica, anche a causa delle forti pressioni dei gruppi ambientalisti, si concede ancora la costruzione di quartieri in possesso di vecchie licenze edilizie e a due passi dal mare.
Speriamo bene, anche se in questo caso sono pessimista perche devo purtroppo dirvi che non era tanto una barzelletta quanto sentii tempo fa: la 195 è stata "ammodernata", rotonde che sembrano giostre per bambini, inutile illuminazione e marciapiedi, tutto realizzato apposta nella zona di Capoterra con l'intento di far digerire la pillola agli abitanti per la mancata costruzione dell'altra strada. Ovviamente oltre a Mannoni penso si debba un ringraziamento particolare anche al Comune di Capoterra (Sindaco-Assessori-Consiglieri), per aver cosi bene rappresentato gli interessi dei loro concittadini. Semprechè qualcuno non ci smentisca e ci rassicuri, magari gli stessi che all'indomani del 22 ottobre si improvvisavano specialisti in idraulica e parevano informatissimi sulle sorti della diga e del laghetto.
Come già sottolineato in un altro intervento, metto all'attenzione la pericolosità dei ponti della S.S. 195 sul rio masoni ollastu a su loi, sul rio san gerolamo e sul rio santa lucia... se è vero che a monte faranno dei viadotti, benissimo... ma a valle rimarranno quelle vecchie e pericolosissime dighe che, e l'abbiamo visto tutti, in caso di inondazione fanno espandere la piena interessando una più vasta area del normale... allora mi viene spontanea una domanda... non sarebbe meglio che l'anas lavori in parallelo e cioè...una volta ultimato il tratto nuovo dall'innesto con la bretella di sarroch sino all'innesto con poggio, chiudere il tratto vecchio e incominciare a realizzare un viadotto più alto e più largo sul ponticello di su loi e quello di san gerolamo? ( a questo punto penso che i tempi di ritorno per la progettazione verranno scavalcati dai parametri della piena del 22 ottobre)... e man mano che ultimano gli altri pezzi, provvedere a chiudere il tratto "maramura" sino all'oasi lipu, anche là per ripristinare lo scarico a mare adeguandolo ai parametri del 22 ottobre?
Per quanto riguarda il tratto che dal casic si dovrebbe congiungere alla variante 4 corsie del porto canale, beh... io purtroppo non ci spero più... vedremo il traffico impazzito andara avanti e indietro tra la vecchia ss 195 e la consortile di Macchiareddu, per uscire dalla strada contivecchi e ricongiungersi alla 4 corsie... un macello insomma... se si deve protestare è giusto che lo si faccia, perchè in questa immensa e faraonica opera (non dimentichiamo che il progetto di questa nuova 195 esiste già dal 1968)si sono spesi fiumi di soldi pubblici per non avere un risultato minimamente funzionale...
Ciao a tutti,
Dalle voci che hanno girato a Macchiareddu tempo addietro, come ho detto nell'altro articolo, parrebbe che il traffico pesante sia previsto dirottarlo verso la SS.130 attraverso la Pedemontana. Questo, se fosse vero, allenterebbe non poco la morsa del traffico nel restante della 195. Sapete niente di questo progetto-opportunità?
Saluti Luca
Questa sera a causa di un incidente avvenuto nel tratto a due corsie della statale, tra la strada a 4 corsie e la rotonda del pontile Rumianca, ho impiegato quasi 1 ora e 45 minuti per tornare a casa da Cagliari, dalle 18.00 alle 19,15.
Nessuna pattuglia che segnalasse l'incidente all'imbocco della 4 corsie, nessuno che deviasse il traffico verso Pula facendo passare le auto per le saline Contivecchi.
Ho fatto quasi tutta la 4 corsie a 5 all'ora. Dopo quasi mezz'ora di fila sono riuscita ad arrivare all'incrocio con Giorgino ed ho fatto inversione tornando verso Cagliari per poi farmi tutta la stradaccia delle saline e la dorsale consortile.
Tutto ciò per uno scontro tra due auto.
Ecco cosa ci aspetta per i prossimi anni!
Sempre che il mare non decida di cancellare la strada litoranea con le sue imponenti mareggiate. Allora sì che rideremo!
Rita
Rita, questo è un film già visto... troppe volte addirittura... e qualche volta è successo appena per la bitumazione di una delle due corsie, figuriamoci quando c'è qualche incidente... purtroppo questa è un'arteria importante e inadeguata per il volume di traffico odierno (ma lo era fin dagli anni 80)... è davvero osceno come ancora non si sia studiato un metodo per adeguare questa strada, oppure proporre una valida alternativa... l'abbiamo visto i giorni immediatamente dopo l'alluvione... la viabilità completamente compromessa, e l'alternativa era passare da macchiareddu, e dalle strade di campagna a ridosso della coop 1000... a questo punto penso che se non si organizza una massiccia protesta, non arriveremo mai ad una soluzione valida... i sindaci dei comuni interessati hanno provato già varie volte a protestare, ma non hanno avuto molto seguito... a parere mio bisognerebbe sensibilizzare tutti e organizzare una super protesta in grande stile... ormai solo in questo modo potremo avere ascolto...
Ciao, dalle previsioni dovrebbe piovere abbastanza, tra domani e giovedì.
Sono previsti 50 mm. di pioggia.
ciao Giacomo
Continua la sequenza degli intasamenti sulla SS 195. Anche QUESTA MATTINA dalle 7,30 circa fino ad oltre le 9,00 chi percorreva la statale in direzione di Pula si è trovato imbottigliato in una colonna di parecchi chilometri, io ho visto auto ferme dalla rotonda di Capoterra fino alla 4 corsie.
Certamente ciò che scrive Roberto è vero. Il dirottamento del traffico pesante attraverso la dorsale consortile di Macchiareddu e la pedemontana, verso la SS 130 e la SS 131, potrebbe alleggerire molto il traffico sui 3,8 circa km tra la rotonda di Macchiareddu e la 4 corsie, ma questo era già previsto anche dal progetto dell'ANAS, ed è per questo stesso motivo che l'Assessorato LL.PP. aveva finanziato il rifacimento della Pedemontana tra Assemini e Sestu (rimasto interrotto al traffico per diversi anni dopo l’alluvione del 1999).
Il problema è che, comunque, la strada litoranea non è sicura, benchè l'ANAS sostenga di aver provveduto alla sua messa in sicurezza: innanzitutto non è affatto protetta dal rischio di mareggiate che possono danneggiare ulteriormente la corsia verso il mare, in un tratto dove non sono previsti interventi di difesa costiera; poi in caso di incidenti non c'è mai nessuna segnalazione che permetta agli automobilisti di deviare prima di restare imbottigliati, girando per Macchiareddu e fare percorsi alternativi. Se anche ci fosse questa possibilità la mancanza assoluta di cartelli segnalatori adeguati farebbe sì che molti inconsapevoli automobilisti si perderebbero nelle strade di Macchiareddu, a parte forse i fortunati possessori di navigatori satellitari (ma vorrei vedere dove li porterebbe il navigatore!!). Mi è capitato personalmente diverse volte di dover "scortare" alcune persone che non sapevano dove stavano andando e che girovagavano nelle strade dell’area industriale.
Le ipotesi per le soluzioni potrebbero essere:
1) trasformazione della due corsie in una 4 corsie (sempre litoranea) come richiesto dai fautori del famoso tracciato marino; questa soluzione mi sembra difficoltosa a causa della presenza in quel tratto del deposito dei serbatoi del gas (forse quest'ultimo potrebbe essere espropriato per far posto alla strada), e dell'Idrovora delle Saline Contivecchi con relativo ponte, che però è un edificio sicuramente tutelato dalla Soprintendenza e quindi non può essere abbattuto. Come si fa a superare l’idrovora senza abbattere gli edifici? Si fa in quel punto un viadotto? In riva al mare la VIA lo bloccherebbe per impatto paesaggistico.
2) Anche l'ipotesi di realizzare una linea ferroviaria, che sicuramente sarebbe la più interessante ed economica oltre che la più comoda per i pendolari, mi sembra alquanto difficoltosa da realizzare perchè dovrebbe comunque attraversare lo stagno od occuparne una parte e ci sarebbe sempre di mezzo l'incubo del rigetto del Ministero dell'Ambiente per la questione dell'impatto ambientale (disturbo della fauna nidificatrice - fenicotteri ed aironi - e danneggiamento delle specie vegetali protette !!!).
Insomma non mi sembra una questione di facile soluzione. Speriamo che l’ANAS con il nuovo Assessore ne escogitino un’altra.
Sicuramente però sono d'accordo con Max bisogna MOBILITARE TUTTA LA POPOLAZIONE residente e pendolare perché non è possibile che ogni giorno si viaggi con l’incubo di non riuscire mai a tornare a casa in tempo e per giunta senza che NESSUNO si degni di deviare il traffico in caso di incidenti.
Credo che l'associazione 22 Ottobre, oltre che occuparsi delle questioni del dissesto idrogeologico dovrà decidere di occuparsi anche di questo annoso problema, proponendo delle alternative e delle vie di "fuga" al posto della attuale 195.
Comunque la prossima volta che capita un altro evento simile a quello di ieri sera tempestiamo di telefonate sia la Polizia che i carabinieri che l’ANAS, chissà che non si decidano a mettere dei pannelli luminosi, come sulle autostrade per segnalare gli incidenti o le code, oppure semplicemente di mandare un poliziotto a deviare il traffico, per evitare di farci morire di rabbia!
Rita
Non è la prima volta che sentiamo parlare di progetti bocciati o bloccati a causa dell'impatto ambientale, di vincoli di tutela paesaggistica o di altro genere.
Ma in caso di opere di importanza vitale, le cosiddette opere strategiche e rilevanti, non dovrebbe essere possibile scavalcare tali vincoli? Così è stato in altri casi, gli ultimi e più famosi sono quelli del progetto per il Ponte sullo stretto, o per le linee TAV. Del resto, buona parte delle lottizzazioni costiere, ultima in ordine di tempo La Residenza del Sole, insiste almeno parzialmente su aree vincolate. Che ne è stato in questo caso della VIA e degli altri vincoli? E cosa ci vuole perchè un progetto come il rifacimento della Sulcitana sia considerato strategico? Chi ne sa qualcosa mi può dare delucidazioni?
Filippo la lottizzazione costiera Residenza del Sole, peraltro edificata su terreni paludosi e a pochi metri dallo stagno di S. Gilla, è stata realizzata dalla Immobiliare Europea, società che fa capo all'editore costruttore Sergio Zoncheddu, nonchè socio in affari nella regione Lombardia del fratello del Presidente Berlusconi.
Dice qualcosa questo? Per onore di verità posso affermare che il Sindaco Marongiu ara all'epoca favorevole alla soluzione dell'allargamento della attuale costiera per alcune condivisibil ragioni:
- sarebbe stato il naturale proseguimento della circonvallazione del porto canale
- non sarebbero stati necessari espropri poichè le superfici da occupare ricadevano su aree demaniali. Ragioni sconosciute hanno portato invece alla "messa in sicurezza" della vecchia 195 con l'illuminazione del tratto di Capoterra, alla realizzazioni dei marciapiedi con il parziale allargamento, alla realizzazione del famigerato cordolo laterali, un muretto di calcestruzzo alto 50 cm, poi demolito dopo una sollevazione popolare perchè ritenuto troppo pericoloso. Tutto a spese nostre ovviamente. Quindi ragioni oscure e incomprensibili hanno obbligato a optare per questa soluzione che scontenta un po tutti e che, a mio avviso, complicherà non poco la circolazione. Da rammentare che quei 4 km di rettilineo, ove vige il limite di 50km, sono tra i più pericolosi d'Italia, considerato l'altissimo prezzo pagato in vite umane. Speriamo che qualcuno di buon senso ci metta una pezza.
pare che il lavoro sia bloccato da un problema sorto tra ANAS e ARPAS, nonostante sia stato appaltato 1 anno fa.
Questi sono 2 enti inutili che andrebbero chiusi prima di subito!!! Mobilitiamoci!!
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