La scorsa settimana Poggio dei Pini è stato ancora oggetto di attenzione da parte della stampa locale. Purtroppo sull'Unione non abbiamo trovato le notizie che tutti vorremmo leggere.
Non sono iniziati i lavori per sistemare la fognatura, le strade, il lago. Niente di tutto questo, si parla ancora (leggi articolo) della strada n. 7, ormai ribattezzata "del Presidente" e dell'ennesimo ricorso respinto dal TAR il 18 marzo scorso (leggi l'esito del ricorso). Ricordiamo che la Cooperativa era stata condannata al ripristino dei luoghi in seguito a un intervento di bitumazione del prolungamento della strada n. 7 (pineta di Pauliara), ritenuto abusivo. Non avendo provveduto entro il periodo di tempo stabilito dalla sentenza, il Comune di Capoterra è divenuto proprietario dell'area e provvederà al suo ripristino addebitando i costi alla Cooperativa. Quest'ultima ha fatto ricorso, che però, come abbiamo visto, è stato respinto dal TAR con la seguente motivazione:
Ritenuto che il lavoro di asfaltatura determini un rilevante impatto urbanistico che necessita il previo rilascio di concessione edilizia (TAR LOMBARDIA - MILANO n. 4514 del 20 novembre 2002; TAR VENETO - VENEZIA n. 464 del 3 febbraio 2000);
Ritenuto che il provvedimento oggi impugnato è atto vincolato e meramente consequenziale all’inadempimento dell’ordinanza n. 1 del 13/2/08 di ripristino dello stato dei luoghi.
La Pineta di Pauliara
Qualcuno ha detto che quando compaiono articoli come questo sul Giornale, l'immagine della nostra Cooperativa viene infangato. E' vero, e me ne dispiace, ma ritengo che nascondere la spazzatura sotto lo zerbino non aiuti affatto. I nodi prima o poi vengono al pettine. Solo grazie all'informazione tutti abbiamo gli elementi per farci una idea su come stanno le cose e su come le vorremmo in futuro.
Speriamo davvero di leggere notizie migliori sul giornale ...
1 commento:
Non ho la minima idea di quanto possa costare un ricorso e relativi avvocati, anche se conoscendo le parcelle dei notai mi posso avvicinare, so però per certo che l'immagine della Cooperativa non ne esce bene, e questo è un vero peccato, e forse il vero costo a carico dei soci.
Mi chiedo inoltre che senso abbia arrampicarsi agli specchi legali e perchè mai, invece, non si utilizzino tutte queste le risorse, anche economiche, per rifare qualche cunetta, per esempio nella zona sportiva.
Non sono fatti miei, lo ammetto, ma come ho gia avuto modo di esternare, la percezione che dall'esterno si ha della Coop non è tanto bella e gratificante.
Non me ne vogliano gli amici di Poggio, piuttosto riflettano serenamente sul percorso che hanno, erroneamente, intrapreso.
Un percorso, a mio avviso, contrario al buon senso.
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