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giovedì 25 maggio 2017

CdA Poggio: la minoranza rifiuta l'intesa. Si va verso il muro contro muro

La lista che si fa chiamare "Insieme" ha diramato un comunicato in cui, in sostanza, rifiuta la proposta di accordo lanciata dal presidente uscente della Cooperativa Sandro Anedda e risponde con una controproposta che, a mio avviso, per come è formulata, non ha alcuna possibilità di essere accolta e risulta fintanto offensiva nei confronti non di Anedda, ma di tutti i soci di quella che non è una bocciofila, ma una società Cooperativa che amministra beni appartenenti a oltre 850 famiglie.

Veniamo ai contenuti.
La proposta di Anedda,  leader della lista che ha vinto le ultime elezioni del 6 maggio e pubblicata qualche giorno fa in questo blog, prevedeva un Comitato Esecutivo composto da cinque consiglieri, tre di una lista e due dell'altra.
Non so se Tonino Secchi, che per primo aveva invocato le "larghe intese" e paventato i rischi di ribaltoni e "muro contro muro" abbia considerato questa proposta in modo positivo e sufficientemente "inclusiva". Mi piacerebbe conoscere il suo parere e lo invito a esprimersi in proposito.  

Io, che pure sono notoriamente più falco che colomba, l'avevo giudicata positivamente. Nell'ottica di valutare i possibili benefici per la capacità amministrativa del CdA, avevo considerato meno rischiosa la difficoltà di lavorare insieme per due gruppi che si sono più scontrati che confrontati, rispetto a gestire una minoranza risicata, rintuzzare tentativi di ribaltone, boicottaggi e attacchi personali, discipline in cui nel CdA ci sono un paio di veri e propri specialisti che, peraltro, non hanno niente da fare tutto il giorno, il che amplifica la capacità di fare danni.

Lo stesso Anedda ha ricordato che in un passato anche molto recente, in una situazione simile, con una maggioranza di 8 consiglieri su 15, l'amministrazione guidata da Emilio Sanna aveva tirato avanti per tre anni senza minimamente preoccuparsi del fatto che un numero di soci molto vicino al 50% non gli aveva espresso la propria fiducia. 
In quel caso, si era detto, valevano le regole della democrazia. Chi vince, anche di poco, amministra.  Il ragionamento non fa una piega, ma , evidentemente, per qualcuno vale solo in caso di vittoria. Quando si perde, questa democrazia "a proprio uso e consumo",  assume significati diversi e diventa "governare assieme". 
Sottolineo che in quella amministrazione così poco "inclusiva" erano presenti ben tre dei componenti della attuale lista "Insieme", che oggi reclama addiruttura una partecipazione "alla pari".

La controproposta è, infatti, quella di costituire un Comitato Esecutivo di quattro componenti non scelti col consenso del Presidente che è anche il responsabile legale della Società.
In questo Comitato che dispone di deleghe per l'amministrazione ordinaria della Cooperativa, verrebbe quindi a mancare uno degli elementi fondamentali per la tutela della governabilità, un numero dispari di componenti. Ricapitolando, in questa specie di pollaio, si vorrebbero mettere quattro componenti provenienti da due liste che, sino a pochi giorni fa, dicevano o scrivevano che gli altri assegnavano i lavori agli amici, sprecavano soldi, favorivano la realizzazione di ponti in cemento e tante altre amenità di questo tipo. In caso di contrasti, tutt'altro che improbabili, questo comitato non sarebbe in grado di decidere. Magari al suo interno ci finisce anche "Boicottator" e il Presidente dovrebbe assumersene la responsabilità?   Una vera follia che, come ripeto, rappresenta un vero e proprio insulto nei confronti di tutti i soci e una prova, mi duole dirlo, di scarsa responsabilità
Una chiosa merita anche il "programma" della lista "Insieme" che  sarebbe basato soprattutto su due punti:
1- i componenti del comitato esecutivo non dovrebbero ricevere un compenso, ma un rimborso. 
2 - approvazione di un codice etico che garantisca trasparenza amministrativa.

Sul primo punto si potrebbe facilmente rammentare che un rimborso forfaittario non collegato alla presentazione di ricevute e scontrini è stato assegnato da decenni in tutti i CdA della Cooperativa e, ovviamente, anche nei CdA di cui hanno fatto parte alcuni "insiemisti" che oggi ne chiedono la modifica. Perchè questa modifica non l'hanno attuata quando amministravano loro?  Misteri dell'ipocrisia. 
Io una proposta ce l'avrei. Dato che viene fatto un referendum tra i soci ad ogni pie' sospinto, perche la prossima volta non si inserisce anche questo quesito? Come vorremmo retribuire o rimborsare gli amministratori?

Il festival della contraddizione si manifesta in modo molto forte anche quando si parla di codice etico. Alcuni dei proponenti di questa inziativa hanno già amministrato la Cooperativa in periodi in cui la trasparenza era verognosamente assente e di gran lunga inferiore a quella attuale. Pensate che ai soci veniva persino impedito di conoscere l'ammontare e i destinatari di impegni economici per cifre superiori ai 100 mila euro, destinati perlatro a  consiglieri di amministrazione, pretendendo di "secretare" gli atti. Con quale faccia queste persone oggi propongono un codice etico? Eppure, come tutti ben sapete oggi, anche grazie alla grande capacità di diffusione delle informazioni garantite dalla rete, e, permettetemi di aggiungere, anche grazie alle rivendicazioni portate avanti nel 2007 da molti soci, le informazioni sulle attività amministrative della Cooperativa circolano in quantità e con rapidità. Nessuno, e sottolineo nessuno, dei componenti della lista "insieme", che oggi rivendica trasparenza, ha partecipato a quelle rivendicazioni. Alcuni se ne sono lavati le mani, altri le hanno addirittura ostacolate. 

La realtà è che abbiamo bisogno di un CdA che sia in grado di amministrare, decidere, produrre e realizzare progetti oltre che gestire il quotidiano. E' una grande responsabilità  un impegno consitente. Dispiace assistere, invece, ad azioni così poco responsabili e mature. Sinceramente sono deluso e non me l'aspettavo. E' evidente che i demolitori presenti nella lista "insieme" hanno il sopravvento sui costruttori, che pure ci sono.
Adesso la palla passa nelle mani di Sandro Anedda e del suo gruppo. Se il buon giorno si vede dal mattino.....

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