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lunedì 15 giugno 2009

Ma anche

Gentile dr. Secchi,
Ho ricevuto la sua lettera con programma e lista dei candidati per il rinnovo del prossimo Consiglio di Amministrazione, e per la stima che ho nei suoi confronti non posso però esimermi dal porLe alcune questioni fondamentali ai fini di una scelta serena e ponderata.
Ho letto, ad esempio, tra i punti qualificanti del suo programma il richiamo al fondamentale principio della trasparenza.
In verità però Lei propone nella sua lista persone che in questi ultimi anni sono state paladine dell’esatto opposto, negando costantemente e pervicacemente l’accesso agli atti ed ai documenti a tutti i Soci che ne hanno fatto richiesta, più volte e formalmente.
Lei si presenta con una squadra che pretende di essere allo stesso tempo continuità e cambiamento. Da un lato infatti la sua investitura deriva direttamente dal Presidente Calvisi, che già in questi ultimi mesi Le ha ceduto la stanza e la scrivania da Presidente ed in questi ultimi giorni infine chiama senza sosta per chiedere i voti per Lei e la sua lista.
Dall’altro lato invece - pur avendo tra i suoi “supporters” nomi quali Pasqualino Cabizza e Luca Madeddu - Lei invoca il cambiamento e la discontinuità , lasciando intendere un giudizio negativo su quanto è stato fatto fino ad oggi.
E’ un pò come dire sono bianco, e poi ma anche nero, nuovo, ma anche vecchio.
Ed in effetti questo stile del ma anche non può che preoccupare, perché poi applicato alle cose importanti porterebbe a dire sono per il rispetto del verde, ma anche per la cementificazione, sono per l’amicizia e la solidarietà ma anche per chi in questi anni Le ha fatte a brandelli.
Forse sarebbe meglio chiarire una volta per tutte quali siano gli intendimenti di questo gruppo di persone che La accompagnano e quali elementi li differenzino dal recente passato.
In attesa di una Sua cortese risposta mi riservo di decidere sabato nell’urna se continuare ad affidarLe la mia fiducia.
.
Lettera Firmata

2 commenti:

giacomo ha detto...

A volte basterebbe dire soltanto parole del tipo " abbiamo sbagliato ", oppure "ho sbagliato", ma queste parole da questa tipologia di persone non viene mai detta neanche davanti a dei fatti evidenti, vedere le tante cagate a partire proprio dalla più grande di esse che è la famosa Poggio sport, che nacque proprio quando il sig. Secchi era presidente, a seguire le tante altre fino ai giorni nostri dove si è di nuovo perseverato in maniera stupida e distruttiva.

Ma lo sbaglio più grande in assoluto è stato quello di indebolire questo posto nel suo punto principale e cioè quello di demandare le gestioni a terzi e per fini di lucro, non rispettando la parola Cooperativa e cooperazione, perseguendo una strada contraria a quella del gestire in prima persona.

Nella storia italiana c'è l'esempio del grande Enrico Mattei il quale non volle cedere a terzi o addirittura svendere i beni italiani relativi alle riserve di gas e petrolio, da questa politica costruttiva e non disfattista nacque l'Eni che diede ricchezza alla nazione e tanti posticini di lavoro, questa è la strada giusta per il Poggio, fatte le dovute proporzioni.

Al Poggio non c'è bisogno di persone che non sbagliano mai, c'è invece forte bisogno di persone che eventualmente ammettano i propri sbagli senza fare tanti giochetti politici.

Dando il voto alla lista del sig. Secchi si sta perseverando in una politica che aldilà di tutto non ha mai pagato, è di fatto la continuità della nebbia, della non informazione e della non partecipazione se non da chi vuole lui o i suoi sostenitori, escludendo dalle mie critiche i giovani nuovi candidati.

Ma poi parla anche delle intelligenze, io ricordo che proprio dal sig. Secchi venni buttato fuori da una riunione avente come tema la natura, comitato verde, e porta del parco ( ARIA FRITTA ALLO STATO PURO ), non dico di essere intelligente, diciamo che penso di essere forse nella media, da sempre la natura è stata una mia passione e ho operato in tal senso qui al Poggio a titolo volontaristico e spinto semplicemente dalla passione, il motivo era stato questo, mi disse: scusa giacomo ma abbiamo fatto degli inviti precisi e tu non sei stato invitato, che vergogna!!, mai una scusa a quello che io credo che sia un comportamento poco intelligente e per niente signorile, per non dire altro chiaramente, parlo di circa 13 anni fà, e comunque fui invitato da una persona che vi partecipò.

Il motivo poi di questa cacciata era dovuto al fatto che avevo criticato un canaletto fatto con l'ennesimo muretto a secco che delimitava le sponde di un fiumicello al centro commerciale, sembrava a me e anche ad altri una immensa stupidata e ebbi il coraggio di dirlo, allegato a quest'opera c'era anche un parco giochi per bambini carattterizzato da delle belle gabbie sempre vicino al fiumicello, ahahahah pitticca sa cagara!!!, scusate il termine ma nel vocabolario c'era soltanto questo e comunque tutti sbagliamo.

Per la cronaca qul muretto fatto da enormi massi crollò nel 2005 a causa di una grande pioggia che lambì la zona dell'osservatorio e del centro commerciale.



Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

sono stato in dubbio se pubblicare o meno questo contributo.
come sapete il blog ha un regolamento che vieta l'anonimato ma, come d'altronde accade in tutte le testate giornalistiche, l'identità di chi scrive, seppur nota a chi pubblica, può essere mantenuta riservata, se questo viene richiesto.
Ho ritenuto inoltre che il contenuto dell'articolo non presentasse alcun elemento offensivo nei confronti di chicchessia. La critica non è un'offesa, anche se a me in certi casi sembra poco costruttiva.
Anche se capisco la titubanza di chi non gradisce esporsi personalmente vi invito a non chiedermi la riservatezza ma a firmare i vostri interventi con nome e cognome, come d'altronde io faccio da due anni senza essere per questo un eroe (ruolo gia ampiamente coperto qui a Poggio).

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