Poggio dei Pini è veramente un posto speciale, praticamente unico. E' situato in una posizione geografica ideale; a una distanza non eccessiva dalla grande città, dai suoi servizi e dal lavoro, ma anche immerso nella natura, ai piedi di una delle più grandi foreste dell'isola.
Oltre al considerevole valore ambientale dell'area, Poggio dei Pini è speciale anche per il modo in cui si è formato ed è stato amministrato in tutti questi anni. La forma di gestione cooperativistica ha infatti consentito una crescita urbanistica equilibrata e compatibile con l'ambiente. Non, come in tante lottizzazioni a carattere speculativo, un ammasso di abitazioni posizionate anche "colà ove non si puote", ma una sapiente distribuzione di superficie edificata immersa nel verde. Tanto verde, non solo nelle montagne ma anche in mezzo alle case. E' questo il segreto urbanistico di Poggio dei Pini, l'elemento che la caratterizza rispetto alle tante lottizzazioni, tutte molto simili, della costa (non solo capoterrese). Oltre al verde e al gradevole equilibrio urbanistico, Poggio dei Pini ha rappresentato, negli anni 70, un esempio di come la forma di gestione cooperativistica consentisse di realizzare servizi di qualità superiore rispetto a quelli che i meno efficienti ed organizzati comuni potevano garantire.
Non è un caso che in quegli anni Poggio dei Pini disponesse di strutture avveniristiche per l'epoca. Nel 77 ho messo per la prima volta piede in questa località per giocare una partita di basket in uno dei 5 campi coperti esistenti in tutta la provincia di Cagliari (3 a Cagliari, 1 a Quartu e .... 1 a Poggio). Mi dicono che anche i campi da tennis coperti erano gli unici. E le piscine.. e il campo di calcio .. la biblioteca ...
Che tristezza, oggi, pensare che molti di questi servizi sono finiti nell'album dei ricordi, segno di una gestione, quella degli ultimi decenni, che non solo non è stata in grado di crescere e di pianificare un futuro adeguato all'evolversi delle situazioni, ma non è stata neanche in grado di mantenere ciò che era stato fatto in precedenza.
Se consideriamo che proprio negli anni '90 e 2000 i lotti di terreno hanno avuto in incremento di valore enorme, possiamo facilmente comprendere, anche senza esaminare bilanci poco leggibili, che molte risorse esistenti sono state sprecate da chi ha amministrato la Cooperativa nell'ultimo ventennio. Abbiamo fatto le cicale (vedi articolo), invece di fare le formiche.
Ci si è accontentati di ripetere sempre la stessa formula di gestione, come se il mondo non cambiasse, come se le risorse non si esaurissero, come se le comunità vicine non esistessero. Poggio dei Pini, piccolo feudo immutabile e luogo incantato, governato sempre dalle stesse persone, sempre più inadeguate con il passare degli anni. Anche gli abitanti del borgo, una volta attivi, entusiasti e partecipanti alla crescita di questo luogo e alla sua vita comunitaria, sono diventati sempre più simili a statue di cera vittime di un incantesimo. Le statue, si sa, non danno fastidio, non parlano, non protestano, non propongono, non migliorano. Vorremmo mica fare "centu concas centu berrittas"? Meglio "chi fa da se fa per tre"? E dove lo mettiamo "l'unione fa la forza"? Tuffiamoci allora nel "divide et impera"!
Mancano pochissimi giorni alle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Cooperativa.
I soci lo sanno? Probabilmente no. Quando si prepara il "pacco" il fattore sorpresa è decisivo . Anche questa volta chi tiene le redini del piccolo potere poggino utilizza la tattica che è sempre stata vincente: silenzio, poca informazione, strette di mano, grandi promesse, rassicurazioni per il futuro. Quest'anno le elezioni non saranno come tutte le altre volte. Adesso la gente conosce molte più cose su come è amministrata la Cooperativa in questi decenni. Non solo sa .. ma vede, vede la scomparsa di quei servizi che erano presenti in passato, vede il dissesto economico e gli sprechi, vede l'assenza di una strategia per il futuro che non preveda solo una cementificazione sbagliata e anche impossibile.
Il muro di gomma è stato violato e molti soci hanno mangiato la foglia. Sarà più difficile quest'anno presentarsi altezzosi e dire: "vota i nomi scritti su questo foglietto e non preoccuparti che ci pensiamo noi." oppure "io conosco Picone che risolverà tutti i nostri problemi, stai tranquillo". Dopo l'incredibile serie di errori e disfatte conseguite dai supermanager dell'ultimo Consiglio di Amministrazione, appare chiaro a tutti che le vere qualità delle persone cui dobbiamo affidare l'amministrazione della cooperativa sono ben altre. A mio avviso noi tutti dobbiamo partecipare, per quel poco o molto che possiamo dare, alla rinascita del luogo in cui viviamo. Ci sono tante persone tra i residenti che vogliono dare una mano, perche tenerli lontano? Per nascondere che cosa?
Questa consapevolezza si trasformerà in cambiamento? La risposta è si, ne sono certo per il semplice fatto che, ufficialmente, i "vecchi amministratori" non si presenteranno alle elezioni.
C'è però un problema. Saremo anche in grado di riconoscere i "falsi nuovi" da quelli veri?
Chiudo lanciando un appello: poggini, venite fuori (allons enfants). E' il momento di farvi sentire perche dopo le prossime elezioni chi ci guiderà potrà continuare a farlo per tre anni nel silenzio più assoluto, come è stato sino ad ora.
Potreste trovarvi case al posto delle pinete, potreste nuovamente vedere i vostri soldi spesi per inutili consulenze senza avere nemmeno la possibilità di conoscere, potreste essere esclusi da qualsiasi altra decisione importante per la vostra vita e rischiate di pagare voi stessi (con i soldi della quota sociale) gli avvocati che vi impediranno di verificare come vengono amministrati i vostri beni.
Qualunque sia la l'apporto che potete dare, fate sentire la vostra voce. Candidatevi, se potete portare vera linfa nuova a questa comunità. Se non ve la sentite date comunque il vostro apporto personale, perchè chi dovrà amministrare la cooperativa, se veramente nuovo sarà, dovrà farlo riaprendo la "casa dei segreti" e favorendo la partecipazione e la trasparenza, che sono elementi fondamentali per una vera rinascita.
Vi invito a utilizzare anche questo blog, scrivendo commenti o inviandomi una email per fornire la vostra disponibilità a costruire il cambiamento. Io, come penso di avere sempre dimostrato, non mi tirerò indietro. E voi?
4 commenti:
Ciao, approvo tutto quello che hai scritto, penso che poca gente parlerà qui su questo blog in quanto molti si danno arie da intelligenti stando zitti, altri sono riservati e va bene, altri ancora non gliene può fregar di meno e poi c'è l'sercito delle muzzighe surde rognose e .
E un pò la storia degli ultimi giorni relativa ad un film che si intitola OIL e che parla della Saras e del suo fortissimo impatto ambientale, del fortissimo aumento di casi di cancro in tutta questa zona dove i fumi ricadono per via dei venti dominanti, dove i medici e le asl non fanno delle statistiche se non a Sarroch in quanto nessuno glielo ha ordinato, e dove tutti stanno zitti perchè si credono superiori ( la famosa razza ariano mediterranea )la cosa che ha dello strano è data dal fatto che il regista è un lombardo ( grazie tante )che l'ha girato a sue spese, che ha gia avuto degli attacchi da parte della censura e parrebbe anche delle azioni legali da parte dei PADRONI della Saras per far ritirare il film dalle sale cinematografiche...... tutti zitti quindi perchè ognuno ha paura di perdere il suo posticino di lavoro oppure perchè non vedono neanche ad un palmo dal loro naso, ma ci sono anche i baroni che ovviamente sono i più colpevoli in assoluto..e sono anche sardi ..insomma volevo fare questa similitudine in quanto le cose si rassomigliano e inoltre anche perchè l'area del Poggio così come quella di Capoterra e tutta la costa sono fortemente interessate dalla ricaduta dei fumi e degli inquinanti sopratutto prodotti dalla nuova centrale elettrica che brucia le scorie petrolifere e che è uno degli impianti a più alto impatto ambientale, dimenticavo di dire che le centraline di rilevamento oltre a non essere all'altezza del loro compito sono dislocate in punti mal studiati .
Insomma abbiamo gli stessi elementi all'interno del Poggio oppure no? a me pare di si, logicamente parlavo dei baroni.
Ciao Giacomo
Sono in sintonia con ciò che hai detto.Ricordo anch'io i tempi passati,quando c'era dialogo e partecipazione e Poggio ci veniva invidiato da moltissimi perchè era considerato un luogo speciale.
Non mi sento adatto a partecipare alla conduzione della cooperativa in un prossimo futuro,( anch'io ho i miei limiti)ma sarò pronto a sostenere chi vorrà farlo con trasparenza, coscienza e soprattutto nell'interesse comune.
Saluti
Nando Ragni
Quella di fare l'assemblea per il rinnovo del cda il 20 di giugno, di sabato alle 16,30 per me è uguale ad ALLONTANARE I SOCI DALLA VITA COMUNITARIA.
Le assemblee dovrebbero essere fatte cercando i giorni gli orari e i luoghi più adatti.
A me suona come una delle tante cavolate, speriamo che sia l'ultima e speriamo che in futuro la musica cambi, anche se ho i miei dubbi.
Mi rivolgo quindi alle persone che davvero vorrebbero un cambio radicale di questa poltica assurda che ha per anni caratterizzato questo posto, chiedendo umilmente di andare e di partecipare lo stesso, sarà uno sforzo che ha delle ragioni ben precise, si sta parlando del futuro di questo luogo e ogni consiglio dovrebbe stare attento sempre a questi fattori, perchè alla scadenza del mandato bisogna sempre saper rimettersi in gioco ad armi pari.
ciao Giacomo
Nando ovviamente ognuno deve fare quello che si sente. Aggiungo solo che non bisogna sopravvalutare le capacità necessarie all'amministrazione della cooperativa. Questa favola delle enormi competenze che sarebbero necessarie è stata messa in giro per due motivi: per nutrire la presunzione di alcuni e per tenere lontano i soci dalla partecipazione alla gestione della società. La realtà è molto diversa e i fatti, purtroppo hanno dimostrato che certi supergeni hanno partorito una lungo elenco di errori e fesserie pagate a caro prezzo da tutti noi. Credimi Nando, neanche volendo potresti fare peggio!!!
Giacomo non ci vedo niente di strano a fare l'assemblea il sabato alle 16.
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