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giovedì 21 luglio 2011

Furti a Poggio dei Pini

da Giampaolo Lai:

Caro Francesco,
per la seconda volta ti scrivo per fare con te una riflessione. Nel tuo comunicato “PROBLEMA FURTI NELLE ABITAZIONI” leggo che le nostre guardie sono state sensibilizzate perché esercitino “la massima allerta”, e che, probabilmente, si eseguirà un rinforzo ricorrendo ad una società di vigilanza esterna.
Come ho già scritto alla segreteria (chiedendo di trasferirti il messaggio) si tratta di provvedimenti inefficaci a motivo della vastità del territorio. Dato che tu stesso dici che probabilmente pensi che operi a Poggio una “banda ben organizzata”, con questa tua riflessione sarai convinto che i provvedimenti ipotizzati sono fantasiosi ed inefficaci. Poiché dici che si tratta di “una banda ben organizzata” non occorrerà un genio per capire che un semplice cespuglio sarà un valido nascondiglio per questi organizzatissimi furfanti. E cespugli a Poggio ne hai a iosa. Metteremo una guardia ogni dieci cespugli ? Credo che la tua intuizione sul “numero” dei vigilanti non corrisponda all’occorrenza.

Ricordando invece quanto indicatoci dalla Cooperativa negli anni addietro ti suggerirei di sollecitare i Poggini ad attuare un piccolo accorgimento che consentirà, anche alle attuali nostre guardie itineranti, di visualizzare con rapidità la presenza di auto “sospette”. Il ladro, per asportare la refurtiva ha bisogno di un’automobile, che parcheggia in strada in prossimità dell’abitazione sottoposta a visita e questo per sua comodità perché non può asportare oggetti (ingombranti e/o pesanti) trasportandoli a piedi sulle vie di Poggio, ed anche perché in caso di scoperta della sua attività deve fuggire alla svelta, in macchina. Ecco allora che la nostra guardia itinerante, essendo le strade sgombre da automobili dei residenti, osserva più agevolmente la presenza di un’auto “sospetta”, potrà segnarsi la targa, nascondersi a sua volta nel famoso cespuglio in attesa che il malcapitato arrivi con la merce e, dato che è anche armato, credo, potrà “invitarlo” ad attendere l’arrivo delle forze dell’ordine. Ma non solo, questa attenzione risulterà agevolata per gli stessi Poggini.

Ma occorre anche dare fiducia a nuovi formidabili mezzi poco costosi oggi disponibili. Io vedrei positivamente attuata l’idea, forse proposta dal tuo predecessore, sulla sorveglianza telematica. Mi riferisco non solo a telecamere dislocate su certe strade ma soprattutto a micro telecamere posizionate all’interno delle nostre abitazioni. Queste potranno autonomamente eseguire le registrazioni di quanto vedono oppure, e questo è un formidabile miglioramento tecnico, trasmettere (senza bisogno di fili e neppure della linea telefonica) quanto osservano ad un sistema centralizzato dove viene anche attivato un allarme che non è percepibile dal ladro (nessuna sirena) ma viene visto dal vigilante che magari è dislocato a non piccola distanza. Il sistema oggi non è eccessivamente costoso.

Sulla tua ipotesi di ricorso a società di vigilanza esterna, costosissime, ti invito ad abbandonare l’idea anche perché poi a pagare il servizio saranno i Soci e di questi tempi ….

Infine un’ultima annotazione: è tutto congelato ? nulla conosciamo del nostro futuro di Poggini e di Soci e, pare che si voglia rientrare nel clima del segreto e della segretazione. Corrisponde al vero ? Forse tu non sai che Gianni Pittaluga aveva creato due cartelle a cui accedevano liberamente tutti i Consiglieri senza alcuna formalità. Le due cartelle venivano giornalmente popolate (a cura della Segretaria Rita) con le copie fotostatiche delle lettere (tutte) ricevute dalla Cooperativa e, nell’altra cartella, delle lettere spedite. Ogni Consigliere aveva conoscenza istantanea delle vicende che riguardavano la nostra vita Sociale. Pensi sia un buon metodo democratico per nulla occultare ? E poi si faranno gli incontri bimestrali informativi con i Soci ? E all’Ing. L. Mulas hai scritto la lettera che avevo suggerito ?

Poiché non è ancora ripristinato il portale della nostra Società e poiché è bene che chi vuole possa leggere queste cose, chiederò al buon Plazzotta la cortesia di pubblicare questa lettera sul blogspot di Poggio dei Pini.

Ciao Giampaolo Lai

5 commenti:

giacomo ha detto...

viva il cespuglio!!!


Poi nell'unione sarda si scrive che adesso la guardiania verrà rimessa in funzione, ma nn era in funzione da anni?

Ma forse il gironalista storico ha amici della cricca?' chissà...nel frattempo riflettiamo.

Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Salve, concordo su quanto scritto da Giampaolo.
Vorrei aggiungere che mi sembra di essere tornata indietro di un paio d'anni, quando ,per sapere che succedeva a Poggio, bisognava leggere i giornali.
Infatti la lettera inviataci dall'attuale presidente è alquanto vaga, insomma ha detto di più al giornalista che a noi soci !E questo non mi va.
La possibilità di affidarci ad una ditta privata per la sorveglianza, era stata affrontata anche tanti anni fa e si era visto che non solo era troppo onerosa ma non avrebbe non dico risolto ma neppure migliorato il problema.
Perchè non portare avanti le proposte dell'ex presidente Cocco sulla videosorveglianza ?
Ho saputo che la questione delle 00.uu è stata nuovamente stravolta ,proprio ora che si era presa la strada più giusta e coraggiosa.
Anche qui vorrei ricordare al nuovo consiglio che siamo soci e non sudditi e dato che io, per esempio, ho firmato la diffida al comune gradirei essere informata sulle scelte ora fatte.
Non ci fate un piacere , ma è un vostro dovere !
Termino dicendo a Giampaolo che sul taglio dei pini ci andrei piano,una cosa è tagliare gli alberi morti o malati, un'altra tagliare i pini"tout court",e poi questo lavoro deve essere affidato a persone competenti e non sapevo che il generale Piras fosse un esperto in materia !
Roberta Chapelle

Giorgio Plazzotta ha detto...

salve. dato che come al solito si gioca allo scaricabarile vorrei comunicare che anche il quarto addetto alla vigilanza è stato inserito nel gruppo della guardie prima che ricominciassero i furti. a questo punto l'unica differenza esistente tra la situazione attuale e quella di due anni fa è l'assenza dell'arma che, come è noto, non serve per "prendere" i ladri ma, secondo alcuni, sarebbe un deterrente per non farli arrivare. In realtà i furti ci sono sempre stati, con o senza armi e i ladri non sono mai stati acciuffati. Concordo sull'utilità di proseguire il programma di videosorveglianaza. Per quanto riguarda il ricorso a istituti di vigilanza privati o all'eventuale potenziamento della vigilanza, dato che abbiamo già 5 dipendenti che vengono dedicati esclusivamente a questo compito, con tutti i costi che ne conseguono, a mio avviso questo potrebbe essere un servizio offerto a pagamento ai singoli soci che vorranno usufruirne.

Giorgio Plazzotta ha detto...

invito chi ha inviato il messaggio poco fa a firmarlo grazie

Giampaolo Lai ha detto...

Leggo l'Unione di oggi e riferisce di allarme a Cagliari per i furti. Al Sindaco Zedda consiglierei di seguire la strada imboccata da Poggio: "assumi giardie private". Scherzi a parte pare che questo servizio ci costerà 20 € all'ora ma mi chiedo: come farà, la guardia privata, a distinguere un nostro amico in visita, e che percorre le strade di Poggio, da un male intenzionato ? E' dotato di un radar specialissimo ? e come fa a localizzare un ladro all'opera a Bellavista mentre lui si trova a Pauli Ara ? Ergo: si tratta di soldi buttati al vento, come altri spesi, nel passato, per consulenze ed incarichi fasulli. Tanto paga pantalane.
A Roberta, riguardo al taglio di pini, io intendo diradare eliminando quei pini che sovrastano altri alberi (esempio lecci o quercie) che stentano a svilupparsi a causa dell'ombra imposta dal pino. Ma gli alberi ci sono già, sotto, e troveranno giovamento dal ricevere luce diretta. L'esempio concreto l'ho vissuto negli anni sessanta, a Lanusei, dopo il pino e sotto di questo si è instaurata una vegetazione bellissima (lecci sopratutto) in un crinale percorso dal fuoco negli anni quaranta che aveva distrutto tutto. Il luogo si chiama Sarcerei sulla strada Lanusei-Gairo.

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