L'ex-sindaco di Maracalagonis nei guai per aver trascurato le opere di urbanizzazione di Torre delle Stelle

La notizia apparsa nell'Unione Sarda di oggi merita attenzione anche da parte dei capoterresi. Ne riportiamo alcuni stralci:  

"La battaglia di Torre delle Stelle costa all'ex sindaco di Maracalagonis un'imputazione coatta per rifiuto di atti d'ufficio è il reato ipotizzato dal giudice dell'udienza preliminare". .... In altre parole: Mario Fadda rischia il processo. 
Secondo l'accusa l'ex sindaco avrebbe rifiutato indebitamente atti del suo ufficio che, per ragioni di ordine pubblico, igiene e sanità dovevano essere compiuti senza ritardo.  In particolare, nonostante i ripetuti solleciti presentati da alcuni condomini di Torre delle stelle, Fadda ha rifiutato di adottare i provvedimenti di manutenzione e gestione sulle opere di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, acquedotto, illuminazione pubblica) .....  L'inchiesta è stata avviata due anni fa dopo la denuncia dell'associazione Torre delle stelle ...... Si è trattato dell'ennesimo atto di una annosa battaglia. Tutto è cominciato col mancato pagamento delle quote di condominio in segno di protesta contro la mancata presa in carico da parte del Comune delle più importanti opere di urbanizzazione all'interno del villaggio (su cui sorgono 1.200 ville) ed è proseguito con la disattivazione degli allacci dell'acqua per i morosi. La lite è poi continuata con un ricorso al Tar.  Le posizioni sono chiare: per l'associazione Torre delle stelle il Comune si deve occupare di strade, luce e acqua. Secondo l'ex sindaco, invece, quelli sono compiti del condominio.

Ora è evidente che la situazione di Torre delle Stelle presenta numerose similitudini con quella di Poggio dei Pini e di altre lottizzazioni capoterresi, ma non è identica. E' anche vero che ogni procedimento legale rappresenta un caso a se stante e che il risultato non può mai essere certo, anche in presenza di pronunciamenti su tematiche simili.  Me lo hanno detto sia il Responsabile legale del Comune di Capoterra che il nuovo referente degli affari legali della Cooperativa Poggio dei Pini, quindi deve essere vero. 

Mi sembra, però di poter affermare che queste sentenze e questi pronunciamenti della magistratura forniscono anche un chiaro segnale: il cittadino e i suoi diritti vengono tutelati dalla Legge con maggior forza rispetto al passato.  E' vero che siamo disillusi, stanchi di pagare le tasse per una macchina amministrativa inefficiente, con servizi spesso inesistenti o fatiscenti. E' comprensibile la mancanza di fiducia di quei residenti delle lottizzazioni capoterresi che temono di cedere la gestione delle proprie infrastrutture a soggetti che non sembrano in grado di garantirne l'efficienza o, come nel caso di Capoterra, adottano atteggiamenti discriminatori nei confronti dei residenti a seconda della loro collocazione geografica.   Sembra però che qualcosa stia cambiando. La macchina amministrativa di una nazione che si trova nelle posizioni di coda della graduatoria della qualità dei servizi, ma in pole position nella graduatoria della pressione fiscale, è destinata ad essere profondamente revisionata se non vogliamo affondare. Non attendiamoci, da cittadini, che i comportamenti del passato (si può dire questa parola?) debbano essere perpetuati in eterno, ma  cerchiamo di spingere tutti assieme per un futuro migliore.