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lunedì 18 luglio 2011

Il silenzio assordante parte II

Allora Giorgio, alla fine ci sono riusciti!
Scrivo e mi chiedo se fare un commento al tuo post sulle patacche oppure comporre la seconda puntata del silenzio assordante…si perché c’è veramente un’assenza completa di notizie, di comunicati, non ci dicono cosa vogliano o non vogliano fare, non c’è un programma dichiarato…
O meglio, c’è molto perché già molto si è saputo e, purtroppo, moltissimo di quanto sentito rimarrà nella penna del nuovo segretario verbalizzante degli ultimi CdA.

Mi spiego: piano piano si stanno diffondendo le notizie che mai troveremo nei verbali. Comincio dalla mia persona cercando di essere più chiara possibile sulla base di quanto raccontatomi: immediatamente prima del CdA del 01/07 il Collegio Sindacale annuncia, in via informale, che non potrò essere cooptata al posto di Carlo Congiu in quanto esisterebbe una sentenza di non so quale tribunale, (non cassazione comunque, quindi non costituisce precedente) che sancisce la non possibilità di cooptazione per chi non è stato eletto….accipicchia, e tutte le cooptazioni fatte con persone non elette, ma comunque presentatesi alle elezioni? Ma allora buona parte delle  cooptazioni era irregolare, anche la mia precedente, ma perché questo problema viene fuori solo adesso? Il motivo è evidente, avendo osato sfidare i colonnelli della vecchia guardia (vi rimando al mio precedente post sul forum del portale di Poggio intitolato “il silenzio assordante”), hanno voluto punirmi…e sai che punizione! Come se il mettere insieme il pranzo con la cena dipendesse dall’appartenenza al CdA di Poggio….oltretutto la mia entrata al posto di qualcuno del gruppo di Giacomo Cocco non avrebbe alterato di una virgola gli schieramenti di maggioranza e minoranza, quindi dispettucci, piccinerie, miserie insomma!
Andiamo avanti. I nuovi consiglieri eletti all’assemblea del  07/05 come tutti oramai sanno, sono Nicolosa Sirca, Guido Montali e Eugenio Lao, peccato che quest’ultimo sia il consulente legale del comune di Capoterra e, come tale, ha già fatto sentire la sua voce, partecipando in maniera piuttosto pesante alla discussione che ha portato, al CdA del 01/07 , all’interruzione dell’azione legale contro il comune per la cessione delle oo.uu.. Lo poteva fare? Assolutamente no, è in pieno conflitto di interessi e lui lo sa, perché è stato il primo ad ammetterlo in CdA; in più varie sentenze del Consiglio di Stato argomentano sul fatto che chi si trova in conflitto non solo non può votare,  ma non può neanche partecipare alla discussione, in quanto considerata prodromica alla votazione e come tale deve avvenire senza che il consigliere in conflitto intervenga perché ciò può influenzare gli altri consiglieri; possibile che l’avv. Lao non conosca tali sentenze? Sembra che, addirittura, qualcuno non abbia avuto vergogna di dire, riferendosi all’azione dei soci, che la richiesta di così poche persone (si tratta di circa una trentina) non abbia la valenza sufficiente per essere soddisfatta…come se i diritti sanciti dai nostri codici potessero essere calpestati solo perché sono in pochi a chiederne la soddisfazione! Quell’azione avrebbe pieno valore anche se il richiedente fosse un unico cittadino, e questo lo sanno anche i sassi!
Altro cambiamento: ci sono state le dimissioni da segretario di Roberto Ardau  e la nuova maggioranza del CdA ha pensato (che colpo di fantasia!) di chiedere al geom. Corrias, capoufficio della cooperativa, di farlo al suo posto. Ma non ti sembra veramente quanto di più incredibile si potesse pensare? Certo, così i verbali sono sempre sotto mano, ma la sudditanza evidente del rapporto di lavoro  del geom. Corrias all’interno della cooperativa non può lasciare indifferenti i consiglieri di entrambi gli schieramenti per motivi evidentemente opposti; le obiezioni ci sono state, ma ancora non so se le troverò esplicitate nel verbale.
Ancora, e chiudo per ora, già alcuni consiglieri hanno scritto a Francesco Sanna e al Collegio Sindacale per protestare contro l’omissione nei verbali di CdA di interventi e obiezioni contro la decisione di sospendere l’azione legale contro il comune di Capoterra; questo fatto è estremamente grave, non tanto perché non si saprà esattamente CHI ha detto CHE COSA, quanto perché, l’art. 2392 C.C. dice esplicitamente: “[2]In ogni caso gli amministratori, […], sono solidalmente responsabili se, essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose.- [3] La responsabilità per gli atti o le omissioni degli amministratori non si estende a quello tra essi che, essendo immune da colpa, abbia fatto annotare senza ritardo il suo dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio, dandone immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale.” Mi spiego meglio per chi mi legge: in CdA i consiglieri devono, quindi è un obbligo e non un diritto, segnalare al resto del consiglio se le delibere possono arrecare dei danni per i quali la società possa essere soggetta ad azioni di risarcimento o di responsabilità; queste segnalazioni devono, anche qui si tratta di  un dovere, risultare dal verbale di CdA a tutela appunto dei consiglieri che non abbiano dato parere favorevole alla decisione origine del danno, in modo che in caso di azione legale, loro possano restare indenni da qualunque richiesta risarcitoria o quant’altro il giudice decidesse.
Pertanto omettere tali dichiarazioni non è un dispetto nei confronti di quei consiglieri, ma rappresenta per loro un danno potenziale.
Secondo te si rendono conto di quello che stanno facendo, oppure il CdA è diventato un luogo dove si gioca a battaglia navale? Sono comportamenti puerili, da irresponsabili, da incoscienti…
Voglio anticipare un’obiezione che mi aspetto dopo queste righe per nulla diplomatiche. Per non essere stata eletta e poi cooptata nuovamente mela sono legata al dito: è vero, sono indignata (ci sarebbero altri termini, ma non li voglio usare) per quanto sta succedendo in questi giorni,  ma molto di più per quanto è successo in questi anni; sono a Poggio dei Pini soltanto dal 2003, ma non posso non giudicare fallimentare la gestione della cooperativa da parte della vecchia guardia, che non era neanche capace di avvertire gli acquirenti dei lotti di quale fosse la situazione delle oo.uu.. L’ho detto alla riunione del 19 giugno, mi considero imbrogliata per il silenzio osservato su questi fatti all’atto della firma della compravendita, nessuno ci ha illustrato la situazione e questo, secondo me, è stato un fatto molto grave.
Da ultimo rinnovo l’invito ai soci ad informarsi, ammesso che d’ora in poi si riesca ad avere informazioni, perché le decisioni, le firme sulle petizioni, le proteste devono essere maturate non sul passa parola, ma su fatti concreti.
Ho già preso l’impegno, con gli amici dell’attuale minoranza, di continuare a lavorare insieme a loro per informare tutti i soci con dati alla mano, non con sensazioni o “psst psst” nell’orecchio, su tutti gli argomenti di interesse generale, col tentativo di aumentare la consapevolezza dei soci su quanto accade e accadrà, speriamo non sopra le nostre teste.
Ludovica Mulas 

3 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, intanto complimenti a questa analisi che rappresenta la Poggio dei pini dei faccendieri ( alcuni ). quindi complimenti all'Ingegnere Ludovica Mulas.

Stranamente al Poggio, i bravi ingegneri e i bravi avvocati,ma tutti i bravi professionisti o lavoratori non sono mai andati d'accordo con i rognosetti storici, questo perchè non si può andare d'accordo con chi mette in dubbio la matematica o garantisce che 2 + 2 fa 3 ( neanche 5 perchè proprio non sono dei fulmini o dei capaci ), sono degli azzecca garbugli il più delle volte venuti da lontano ( non è vincolante ) che avendo studiato replicano e usano il loro sapere per fini o stupidi o di convenienza.

Il risultato è sempre lo stesso, malumore, dubbi e sopratutto DANNI.

Mi chiedo se al Poggio si può utilizzare lo strumento della Class Action ( retroattiva e preventiva )contro chi ha avuto parcelle non in linea con i principi statutari, nn saprei ma a questo punto per sgomberare il campo dai dubbi,mi sembra che sia l'unica strada, sempre se possibile.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo la questione del "che fare con il passato" è stato un leit motiv dell'inizio della esperienza che io e il mio gruppo abbiamo fatto in cooperativa. scavare o non scavare? io personalmente, perlomeno su questo tema, sono sempre stato una colomba e ho ritenuto che "tirare fuori gli scheletri dall'armadio" (che indubbiamente ci sono) non serva, perche non porta a risultati concreti e perche arroventa ulteriormente il clima. Continuo ad essere di questa opinione anche se inconfutabilmente essersi dedicati a migliorare l'organizzazione e il bilancio piuttosto che ad "abbattere" gli avversari come si fa in politica è stato poi pagato a duro prezzo. In qualche modo una parte della responsabilità va attribuita anche ai soci perche questa non è una rappresentazione teatrale in cui qualcuno può permettersi il lusso di stare seduto a guardare, applaudire o criticare.
il problema non è quindi quante consulenze sono state fatte e da chi. ma quante consulenze SARANNO fatte da oggi in poi, per fare cosa, a quali costi, con quale trasparenza.

gianleonardo corda ha detto...

La stima ed il rispetto altrui si conquistano con azioni limpide e corrette. Non si può pensare di estorcere il consenso, quando non si è riusciti a conquistarlo in corrette e regolari elezioni. E' solo una vittoria di Pirro (o di Pirla?) che non porterà alcun buon risultato, e a pagare saranno come sempre gli ignari soci.

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