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domenica 31 luglio 2011

La Cooperativa "hackerizza" il proprio sito internet

Dopo poco più di un mese e mezzo dal Ribaltone, la nuova maggioranza del CdA della Cooperativa Poggio dei Pini è già riuscita a combinarne una più di Bertoldo. Dopo un "ribaltone" degno di una commedia goldoniana, dopo i kafkiani scambi di missive in cui la stessa persona si scrive e si risponde e dopo una lunga serie di azioni discutibili sia dal punto di vista della sostanza che della forma (ne parleremo in altri articoli),  la storia cui è dedicato questo articolo è così incredibile da meritare uno spazio nelle "Spigolature" della Settimana Enigmistica.  Non credo, infatti che sia abbastanza comune che qualcuno abbia "piratato" il proprio sito internet

Come tutti sanno il Portale della Cooperativa è stato realizzato dal sottoscritto dopo che, nel corso delle ultime amministrazioni, l'informazione aveva segnato il passo riducendosi ad alcuni radi e fumosi foglietti, mentre le tecnologie telematiche avanzavano fino al punto che nel 2008, disponevano di un sito internet funzionante tutte le pizzerie capoterresi, ma non la nostra Cooperativa.
Forse non tutti sanno che questo sito è stato realizzato del tutto gratuitamente ed è evidentemente destinato all'intera comunità, non al CdA, ai Presidenti di oggi e di domani o ad amministratori più o meno degni di rappresentare i poggini.  E' stato fatto con l'intenzione di durare nel tempo, perchè si trattava di uno strumento necessario, richiesto da moltissime persone. Non essendo un millantatore non mi permetto di scrivere, che sia apprezzato "dalla maggioranza dei residenti". Certamente c'è qualcuno che, del tutto legittimamente come l'ex presidente Calvisi, ritiene che sia preferibile leggere la carta. Cito un suo intervento in una assemblea di qualche anno fa, assemblea in cui lo stesso Calvisi, piuttosto incoerentemente, propose di realizzare una rete in fibra ottica a spese della Cooperativa.
Non entro qui nel merito delle problematiche legate al consumo delle risorse naturali (carta) e dello spreco di tempo e di denaro legato alla consegna manuale o postale delle comunicazioni. Un sito internet vivo e dinamico si evolverà naturalmente con il passare del tempo, possibilmente si arricchirà di nuove funzionalità e si adatterà alle innovazioni tecnologiche. Oggi quasi tutti usano un PC desktop oppure un notebook; ancora pochi usano dispositivi come l'Iphone o l'IPad  e chissà domani che altre diavolerie usciranno sul mercato. Uno strumento informativo si dovrà adattare alle mutate esigenze e cambierà nel corso del tempo. Il Portale, la cui fase sperimentale è stata avviata nel 2009 e si può considerare conclusa solo adesso, è diventato familiare per molti residenti di Poggio (e non solo) e ha finalmente aperto una importante finestra sulla Cooperativa e sull'intera comunità, cercando di svolgere, innanzitutto, il suo compito di informare e coinvolgere i suoi lettori. Ha dovuto affrontare anche le difficoltà legate all'apertura di un nuovo canale di comunicazione (credetemi non è semplice) e ha superato il boicottaggio che in questa comunità, forse troppo benestante e ben poco solidale e coesa, colpisce qualsiasi iniziativa che non provenga dalla lobby poggina e da tutte le sue ramificazioni.
Non spetta a me dire se questo strumento sia riuscito nel suo intento,  lascio a voi questa valutazione. Vi invito però a dubitare dell'attendibilità di "esperti in sondaggi & consensi" che girano per la nostra comunità, tra i bar e, purtroppo, i banchi della chiesa. 

Un sito internet è una "opera intellettuale" tutelata dalla legge sul diritto d'autore (art. 2576 c.c.). ed appartiene quindi a chi l'ha realizzata, a meno che non esista un contratto di prestazione d'opera  che  ne preveda espressamente la cessione. 
Sebbene fosse da sempre ben chiaro, per la (credo) limpidezza del mio modo di operare, che quel Portale era destinato alla comunità di Poggio la sua proprietà era comunque del sottoscritto. Conscio del fatto che, in seguito al Ribaltone,  mi accingevo a lasciare il Portale nelle mani di qualcun altro (cosa che comunque sarebbe successa l'anno prossimo a fine mandato), alcune settimane fa ho inviato alla Cooperativa una lettera in cui cedo a titolo gratuito e definitivo questa realizzazione, per quel poco o molto che possa valere. Come sanno i lettori più attenti del blog, nella nostra Cooperativa esistono anche casi di personaggi che hanno chiesto il pagamento di decine di migliaia di euro per prestazioni apparentemente volontaristiche e si dice che presto ne otterranno una parte.
Il Portale adesso appartiene alla Cooperativa e, sebbene i destinatari finali siano i residenti, è il Consiglio di Amministrazione il soggetto che ha il compito di gestirlo. Il Portale tra l'altro svolge al giorno d'oggi un compito similare, anche se potenziato, a quello che i padri fondatori della cooperativa avevano attribuito 45 anni fa al "Notiziario" cartaceo e l'informazione non è un "optional" ma un dovere del CdA.
Lasciando quindi il Portale nelle mani del CdA ero ben conscio del fatto che sarebbe stato gestito dalla nuova maggioranza "del ribaltone" e cioè da persone che ritengo meritevoli  di ben  poca fiducia. 
Avrei quindi potuto "spegnere" il Portale ed invitare i nuovi "padroni" della Cooperativa a farsene un altro. Non è questa , però, l'idea di comunità che mi appartiene. Non importa se la realtà della Poggio di oggi sia molto diversa, se imperversano le bande barbaricine, gli interessi personali e se alcuni personaggi stanno palesemente spingendo questo luogo verso un inarrestabile declino preferendo far morire Sansone con tutti i Filistei. Io non mi adeguo. Se è vero che la banda rappresenta, come qualcuno dice "la maggioranza dei poggini" io mi pregio di essere minoranza. Se invece siete voi, espressione della Poggio pulita,  la maggioranza, allora alzate la testa o voi, la vostra casa e la vostra famiglia saranno trascinati nella trasformazione, già abbondantemente avviata, di questo posto in un quartiere dormitorio dominato dal cemento e privo di servizi.    

Anche se come consigliere ritengo moralmente illegittimi l'attuale presidente e l'esecutivo, in qualità di socio e di realizzatore del Portale ho preferito effettuare questa donazione e offrire la mia collaborazione affinchè questo strumento continuasse a vivere. Dal 17 giugno la nuova maggioranza è stata quindi invitata a trovare un nuovo amministratore per il Portale. E' falso affermare che il Portale sia stato disattivato. In realtà era ben attivo in tutti i suoi servizi. Per evitare che gli utenti scrivessero inutilmente messaggi nel forum (dove non potevano essere moderati) e quindi solo per evitare che perdessero tempo, è stato impedito l'inserimento di nuovi messaggi. Il Portale non è stato quindi ne disattivato, ne riattivato. Semplicemente era in attesa di un nuovo amministratore. In teoria la nuova maggioranza avrebbe potuto riprendere le pubblicazioni anche due giorni dopo il ribaltone, se fosse stata in grado di farlo, ma ovviamente lo scaricabarile è sempre uno sport molto praticato.

Il personaggio che oggi occupa la presidenza della Cooperativa, che per sua stessa ammissione è privo di competenze nei campi dell'informatica e della comunicazione telematica, mi ha chiesto anche per iscritto le "chiavi del Portale", come se si trattasse di una fiat 500. Ho cercato di fargli capire che le "credenziali" di amministrazione di un sistema informatico (userid e password) non funzionano come le chiavi di una utilitaria. Non sono cose che dico io, ma la normativa di settore che vieta espressamente ai titolari del dato di assegnare le stesse credenziali a più soggetti e vieta ai detentori (incaricati) di comunicarle. L'auto-eletto presidente e l'auto-eletto amministratore del Portale Francesco Sanna mi ha quindi richiesto ripetutamente di commettere una azione irregolare. Come dicono a Parigi: gei seus a froris!.  Ho quindi suggerito al nostro presidente agronomo di nominare un nuovo amministratore competente e di provvedere alla riassegnazione di tutte le credenziali che detenevo in qualità di Amministratore del Portale, nominato dal CdA e chiaramente riconosciuto dai soci in questo ruolo, come vuole, aldilà della normativa, un po' di buon senso misto a correttezza e trasparenza.  Le benedette credenziali, quindi, non si restituiscono, ma si assegnano. Quando scadono (può capitare per vari motivi) devono essere disattivate dal titolare del dato, e, se necessario, ne vengono assegnate di nuove allo stesso o ad altri soggetti. Non è quindi l'incaricato che comunica la sua password ad altri soggetti e il motivo sembra chiaro. Vi chiedo: ma voi la dareste la vostra password, per esempio, a qualcuno che oggi dice una cosa e domani fa il contrario?
Io capisco anche che le normative a volte sembrano delle rotture di scatole e che comunque la Cooperativa non è Fort Knox ed è quindi comprensibile che in certi settori non cosi fondamentali ci cerchi di approcciare la burocrazia con una certa flessibilità, ma nominare, tra gli amministratori, un nuovo responsabile della comunicazione, magari coadiuvato da altri tecnici esterni (ma regolarmente nominati) non è una questione di burocrazia. E'  soprattutto una questione di rispetto nei confronti di quelle persone (lasciamo perdere soci o non soci) che utilizzano uno strumento telematico gestito da importante cooperativa e da cui si aspettano serietà, competenza, trasparenza. 

La nuova maggioranza, ha optato per una soluzione poco seria, nominando Amministratore del Portale il nuovo presidente Sanna che, nel proporre ed accettare questa nomina, si dichiarava del tutto incompetente in materia e continuava a chiedere la consegna delle fantomatiche "chiavi".  Sono inoltre certo che non sareste sorpresi se vi dicessi che la normativa richiede che gli amministratori di sistemi informatici abbiano competenze adeguate a svolgere questo ruolo. Se per progettare un ponte ci vuole un ingegnere, se per realizzare un impianto elettrico ci vuole una abilitazione specifica, perchè la gestione di un sistema informatico dovrebbe essere affidata a un agronomo? 
Purtroppo non credo di essere riuscito a far comprendere al presidente che ste benedette chiavi non gliele dovevo dare io, ma doveva essere proprio lui a riassegnarle a qualcun altro. L'impressione è che si volesse far funzionare il Portale con un amministratore "segreto", come era stato fatto in un forum per un certo periodo della presidenza Calvisi.  
Io quindi avrei dovuto fornire le credenziali con password a un prestanome che, non avendo alcuna competenza, avrebbe potuto consegnarle a sua volta  a uno o più Mister X, che avrebbero potuto utilizzare le mie stesse credenziali e commettere abusi come ad esempio l'hackeraggio di un sito. Questa che sembra una Corleone telematica in realtà è solo un pasticciaccio alla poggina.      
Io da parte mia ho offerto la disponibilità a fornire qualsiasi supporto necessario alla persona che sarebbe stata incaricata di operare sul Portale, cosa che non è avvenuta.

Arriviamo alla conclusione. Qualche giorno fa il Portale è stato hackerato. Qualcuno (ignoti ovviamente e non certamente agronomi) ha forzato le password utilizzando probabilmente tecniche di pirateria informatica. Sembra che il "pirata" abbia quindi assegnato il profilo di "amministratore" a un consigliere di amministrazione, mentre Francesco Sanna, che in teoria sarebbe l'amministratore, sarebbe un "utente semplice". Contemporaneamente non è stata disattivata la mia utenza di amministratore del database, azione da me richiesta da tempo. In seguito a questa operazione, che ho monitorato senza intervenire, sono stati pubblicati alcuni articoli che provenivano dall'Esecutivo della Cooperativa, facendo apparire la Cooperativa stessa come mandante o beneficiario dell'operazione di auto-pirateria informatica. Abbastanza curioso il fatto che il mio messaggio di saluto fosse stato reso invisibile (poi ripristinato) e che tutti i messaggi del forum siano stati messi in un angolo tra le cose "vecchie". Questi gesti ricordano il comportamento dei Talebani afghani che, dopo avere preso possesso dei territori precedentemente appartenuti ad altri popoli, ne eliminano i simboli con la dinamite. In questo caso le centinaia di messaggi del forum sono stati messi  da parte sono i vostri.    


Come si sa l'hackeraggio è una pratica abbastanza diffusa, soprattutto tra i giovanissimi e gli sfaccendati. I  sistemi di protezione sono commisurati con l'appetibilità di un sito. Quello della Cooperativa è ovviamente ben poco appetibile per gli hacker esterni alla nostra comunità.  Evidentemente anche la pirateria informatica è entrata a far parte degli strumenti di lotta politica usati dai "soci sfondatori". E' un segnale del progressivo decadimento dei valori nella comunità e della presenza di un gruppo dirigente sempre più palesemente inadeguato
In casi come questo sarebbe stato possibile, in pochi minuti, ripristinare le credenziali violate e rafforzare le "difese" del sistema.  Non ho ritenuto di dovere/potere intervenire perchè non ho più alcun ruolo nei confronti del Portale anche se in qualità di consigliere di amministrazione è mio dovere informare i soci e i lettori del Portale di ciò che accade alle loro spalle. 
L'avrebbe dovuto fare l'amministratore ufficiale del Portale, che però è un agronomo quindi non competente in materia. 
Dato che i messaggi comparsi dopo la violazione del sito sono stati inseriti dalla Cooperativa, sebbene non sia nota l'identità del "pirata",  è ragionevole pensare che la nuova maggioranza o parti di essa sia collegata a ciò che è accaduto ed in particolare pare che sia il consigliere Madedddu, privo di qualsiasi nomina, ad operare nel sistema. Pensate che sia grave? Non sono in grado di dire quanto sia irregolare ciò che è stato fatto. Se non siete in grado di aprire la porta della vostra macchina forse anche voi alla fine rompereste il finestrino senza commettere alcun reato. Forse, però,  non è molto regolare il fatto che la macchina in realtà è intestata ai soci e che oggi viene guidata da un autista sconosciuto, senza patente ne autorizzazione. Chissà se il Collegio Sindacale della Coop, che talvolta si addentra con grande puntiglio nei meandri delle normative urbanistiche relative alla bitumazione di strade o effettua calcoli (sbagliati) sulla situazione delle opere di urbanizzazione, interverrà per censurare questo ennesimo colpo di mano. Non credo proprio.  

Eppure il consigliere Madeddu o chiunque altro si stesse occupando del sistema, avrebbe potuto essere nominato responsabile della Comunicazione di questa nuova maggioranza e con l'ausilio di una persona dotata di un minimo di esperienza avrebbe potuto lavorare alla luce del sole. non mi sembra una cosa cosi' difficile. In pratica quindi questa geniale amministrazione della Cooperativa ha piratato un sito che era suo, cercando di occultare un incarico che poteva essere tranquillamente assegnato ufficialmente e ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuno scrupolo nel prendere in giro tutti i soci della Cooperativa. 

17 commenti:

gianleonardo corda ha detto...

Giorgio io vorrei accentrare l'attenzione su un cosa: sul sito sono depositate anche informazioni coperte dalla Privacy, come le identità, i dati personali le mail private di chi si è registrato. E' stato nominato un nuovo Responsabile del trattamento dei dati personali, come li conserva e come li tutela? Aver piratato le credenziali significa consentire a terzi l'accesso a questi dati, non è quindi come rompere il vetro della propria auto. Io invece vedo un atto grave che sottopporrei all'attenzione della Polizia Postale. Lasciamo quindi a questa autorità l'onere di indagare e giudicare la correttezza, sotto tutti i profili, del comportomanento dell'anonimo pirata, anche per sollevarti da probabili responsabilità sulle conseguenze di questa come di altre eventuali future incursioni. Chiunque trovasse lesim i suoi diritti potrebbe chiederne conto a coloro che, a vario titolo, hanno avuto libero accesso ai dati registrati.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Gianleonardo non è stato cambiato il Responsabile del Trattamento, ma un amministratore di sistema.
In seguito a tale evento le credenziali dell'amministratore uscente devono essere disattivate e deve essere nominato un nuovo amministratore. Nessuna delle due cose è stata fatta, nonostante le mie sollecitazioni e la mia offerta (sempre gratuita of course) di collaborazione. Pertanto adesso il sistema è amministrato da una persona che non è stata nominata e non ha nemmeno le competenze professionali per svolgere quel ruolo. Si tratta di una situazione quantomeno irregolare

silvio ceccarelli ha detto...

In Cooperativa ci sono anche i probiviri. Non sarebbe il caso di interessarli del problema e chiedere una loro presa di posizione ?

Giorgio Plazzotta ha detto...

silvio, se è per questo esiste anche un collegio sindacale che era presente al cdA nel quale ho sollevato sospetto di irregolarità nella nomina di un agronomo nel ruolo di amministratore di un sistema informatico e di illegittimità di una richiesta di consegna delle credenziali. il collegio sindacale, fino a questo momento non ha battuto ciglio e non ha nemmeno pensato di interpellarmi dato che come consigliere avevo sollevato tali perplessità.
ricordo che i componenti del collegio ricevono un compenso per le loro prestazioni

Giampaolo Lai ha detto...

Ma allora, considerate le riflessioni fatte da Gianleonardo Corda, le tue ulteriori precisazioni, l'avviso che hai pronunciato in CdA (verrà verbalizzato ?) resta la possibilità (a protezione di dati sensibili dei Soci registrati, fra cui il sottoscritto), di ipotizzare una denuncia (anche penale ?) per chi, abusivamente, amministra un portale che ci appartiene in quanto Soci. Oltretutto io personalmente non percepisco con "simpatia" una situazione così ingarbugliata. Non si conoscono i nomi di chi opera nel portale. Altri forum sui quali leggo e scrivo indicano con chiarezza sia il nikname che il reale nome e congnome dell'Amministratore.
Giorgio tu conosci procedure e aspetti legali di questo fatto, puoi illuminarci ? Grazie Giampaolo Lai

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giampaolo sono in vacanza, scriverà a breve, comunque lasciamo stare il penale, che è molto difficile da provare. Ci sono invece molte violazioni delle normative e certamente al momento chi è iscritto e utilizza il portale agisce in un ambito gestito completamente al di fuori delle regole. La Cooperativa può facilmente adeguarsi, se vorrà. Trovo invece molto deludente questo continuare a fare le cose al di fuori dalle regole, anche se forse un portale non è importante come un ponte è l'atteggiamento che è sbagliato. Altro elemento negativo è il fatto di fare tutto in pochi sempre gli stessi, i fedelissimi,(pagu genti bona festa) ignorando che nella nostra comunità ci sono almeno una decina di informatici più capaci di me e che al limite una persona esperta si paga.

giacomo ha detto...

Vi dico la nuova mossa futura.

Per motivi tecnici e di problematiche dovute alla gestione ( possibilmene dando le colpe a Giorgio ) , verranno persi ( cancellati materialmente ) tutti i documenti del portale ( vedi forum ).

L'unica cosa buona sono le nuove elezioni e nient'altro, non oltre dicembre, con motivazione tanto semplice quanto stupida, questa cda non è chiaramente leggittimato a operare perchè non rappresenta la chiara volontà dei soci di una società con regole ben precise.

Bisogna stare al gioco e alle regole e anche la parte avversa dovrebbe attenersi a questo, d'altronde una competizione sana e genuina farebbe soltanto del bene al posto.

Vedremo se gli pseudo onesti accetteranno la sfida.

Ciao Giacomo

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo ti informo che le norme relative alla corretta gestione dei sistemi informatici prevedono, oltre alle prescrizioni che sono state violate dall'attuale maggioranza della cooperativa, anche l'effettuazione di backup periodici del database, quindi non si perde nulla.
non sono invece d'accordo sull'utilità della competizione, o meglio ritengo che la collaborazione nella nostra comunità sarebbe molto più produttiva, al contrario poggio è diventato l'unico paese con faide barbaricine della provincia di cagliari. scusa ma non ci vedo niente di positivo

giacomo ha detto...

Ciao.

Giorgio, allora, sai come la penso io in materia di portale e informazione, per me tu lo hai gestito bene, mancava una compartecipazione, così come in questo caso invece manca la base primaria, l'informazione, peggio quest'ultima chiaramente.

Le due cose di differenziano nella sostanza, la prima è correggibile e perfezionabile, la seconda no, la seconda è il frutto dello strascico di un'era ( forse pleistocene :) ) e chi la perpetua vince la battaglia, non vince la guerra però, i tempi sono lunghi e soltanto i figli o i nipoti di costoro avranno la mente più libera, libera come insegna l'orizzonte nel mare, quando uno lo guarda e non è introverso, chiuso e introspettivo e anche un pò privo di fantasia nonchè sempre sulla difensiva, a quelpunto e solo a quel punto avrà la sua libertà in testa, per adesso cerchiamo di capirli e a volte di compatirli, e anche qui nn tutti.

Mi allaccio poi al tuo discorso di prima, capisco il tuo senso che è comunque benevolo, parlo di faide o simili, intanto non ci sono qui, le persone che sono di quel livello purtroppo fanno anche cattiva pubblicità per i luoghi da dove provengono, sono a volte persone anche mal viste pure li.

Ricordiamo a tutti che proprio in quei luoghi sono nate persone che hanno avuto un grandissimo senso della fantasia e della libertà, nonchè della cultura, pariamo di personaggi come la Deledda ( Nobel e ripeto Nobel per la letteratura o di Nivola artista di fama internazionale o tanti altri sino ai contemporanei), loro stessi a volte abbastanza critici verso alcune cose che fanno parte del malessere di quelle zone, anzi autocritici come pochi e come soltanto noi sardi ma anche l'italiano in generale è, vedresti un inglese che critica l'inghilterra? non parliamo della Francia, la Grandeur, mai visto un francese che critica la sua nazione, comunque rarissimo, insomma anche se incasinati abbiamo questo pregio che ci proviene come eredità da un grande civiltà.

Coloro che compiono giochi sporchi nn hanno neanche questo pregio, possiamo dire alla cagliaritana : mischineddus!! che a volte non mi piace, ma qui ci calza.

Insomma sono pochi coloro che sono scorretti da quelle parti, nelle stesse, gli stessi, verrebbero punti con metodi spicci ( erratamente ), qui e non tutti , fanno un pò come vogliono, parliamo della stessa moneta però, materialismo arcaico allo stato puro ( qui sono: terreni - lotti - reliquati- incarichi e altro comunque comndare a tutti i costi) insomma materie simili agli sconfinamenti e alle manovre per accapparrarsi qualcosa di materiale che poi sfociano in guerre o faide ( solo li ).

Poi nn sono tutti barbaricini nel gruppo avverso, di avidi ne esistono anche qui a uffa, capisco il tuo sfogo che comunque è privo di odio ma soltanto molto critico e inoltre lo condivido pienamente inegrandolo con il mio pensiero.

Ma generalizzare per me è uno sbaglio.

Per finire, la competizione invece è alla base del progresso anche intellettuale, quindi non la vedo una cosa negativa, al Poggio serve e in questo caso la chiamiamo con la parola che merita :DEMOCRAZIA e rispetto per i Soci elettori.

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo questa storia della barbagia l'avevo già chiarita anni fa ma mi spingi a ripetere la precisazione. dire faida barbaricina non significa affatto quello che hai inteso tu. Se dico pizza napoletana o che gli italiani spesso sono poco rispettosi delle regole questo non vuol dire che non ci siano molti italiani che le rispettano o che gli italiani non siano un popolo fantastico ma innegabilmente in svizzera o in norvegia c'è un grado di attenzione maggiore, che la pizza napoletana è piu caratteristica in quella citta' e che, purtroppo a orune si sono verificate alcune faide sanguinose mentre a serramananna o ad arbus no. w la barbagia

giacomo ha detto...

Ciao, volevo fae una piccola correzione nello scritto precedente, non è punti ma puniti.

Vorrei poi anche dire che la regia delle cavolate e dei giochini storici e politici del Poggio è locale e storica, altri a seguire l'hanno perpetrata, non ha come obiettivo, quello di rafforzare le cose e non ha mai avuto la minima parvenza di azione/i fatte per orgoglio e/o amore per il luogo, motivazioni da ricercare.

Cambio discorso e spendo due parole sia per i pini che per la biblioteca del Poggio.

Per la biblioteca dirò soltanto che quando fu ideata e fondata, idea della Signora Franca Camarda neanche una citazione , roba da vergognarsi per chi ha un pò di dignità, ma forse è lo specchio dell'andamento attuale.

Fu anch'essa sottoposta al gioco dei monopoli, quello castrante e distruttivo tipicamente locale, meno male che i tempi stanno cambiando.

Oggi la biblioteca e comunque da sempre, non è di certo dinamica e universale così come dovrebbe essere la cultura...mi sembra monoculturale e asfittica, forse si può far di meglio, consiglio di andare a vistare qualche biblioteca in giro per il mondo per capire bene cosa intendo.

Per i pini, insomma la battuta per prima cosa, cosa ha spinto molti a venire qui ad abitare, in un posto che si chiama Poggio dei Pini, se poi alcuni li vogliono segare, all'esperto in materie psicologiche la risposta.

Le pinete occupano il 10% dello spazio totale, sono belle e sono di fatto un bosco misto, soccomberanno per natura così come gia successo nel versante lago grande, diradandoli poi si otterrà l'effetto contrario, i pini più alti, occuperanno lo spazio aereo impedendo alla luce di passare, risultato sarà lo stesso o probabilmente peggio.

Fanno parte della storia del luogo e rappresentano l'unico bosco ad alto fusto.

Il problema delle piante infestanti ( il pino non lo è ) è rappresentato oggi dalle mimose e dagli eucaliptus, lasciandone qualcuno magari per bellezza, si dovrebbe procedere forse più verso questi ultimi.

Le mimose hanno invaso l'area della pineta di pauliara gia dagli anni 90, gli eucaliptus il lago grande e aanche quello piccolo...della serie: aspettando la regione.

Gli interventi comunque dovranno essere ben studiati e non fatti con ruspe e in maniera grossolana, con piccolo studio e magari una cernita, da controllare poi negli anni successivi.

Ogni intervento poi di cambio di specie dovrebbe avere tempi lunghi ...aimè per i poltici che si vogliono far belli,insomma o così o pomì.

Aggiungo poi, il problema lotti e reliquati recintati avrà grosse ripercussioni di impatto ambientale.

Al Poggio siamo a un passo da nn vedere più animali selavatici che oggi ancora circolano e che di gia sono costretti a passare per le strade, l'estinzione dal luogo di ricci, lepri , donnole, conigli e anche qualche volpe è vicina, bisognerebbe decidere subito dove si vuole andare, fregarsene è la strada più facile, studiare il problema e capire quale risultato si vuole ottenere è invece più articolato ma personalmente lo ritengo più giusto, se poi pensiamo ad un futuro anche vicino, si potrebbe immaginare che nell'arco dei prossimi 20 anni circa, anche qualche cervo fiducioso scenderà a valle, forse sbaglio ma penso che potrebbe essere così.

I cambiamenti ci sono gia stati negli anni, sono stati molto impattanti, penso che però una via di mezzo che stabilizzi l'armonia attuale la si possa ottenere.

Ci vuole pochissimo ormai a far diventare una barriera continua tutto il luogo.

Addirittura le recinzioni oggi potrebbero essere dotate di piccoli passaggi.

Dal mondo Sapiens:

link 1 http://www.tutelafauna.it/News/Pesca/Un_piano_UE_contro_lestinzione_delle_anguille.kl

la circolazione delle specie selavatiche deve essere assolutamente tutelata, è anche un deterrente contro un cambio della guardia artificiale a favore dei topi di città.



Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Giacomo nel tuo messaggio affronti temi diversi che non sono collegati a questo articolo. Vorrei sapere se erano pensieri "in libertà" o se volevo collegarli a qualche notizia di cui non sono a conoscenza
se non sbaglio hai parlato di
- biblioteca
- taglio dei pini
- reliquati

Non mi risultano novità relative a biblioteca e alla gestione del verde, mentre per quanto riguarda il reliquati quello era un progetto del gruppo Secchi che ahimè potrebbe essere riesumato adesso che quella cricca è tornata al potere. Attendiamoci un ennesimo colpo di mano.

giacomo ha detto...

Ciao, sembra tutto scollegato, in effetti nella sostanza lo è, ci tengo poi all'ambinete quindi tutto ciò che scrivo è verosimile e scritto per un fine serio, la realtà che questa è soltanto una parte del minestrone della cavolate che la Cooperativa dacirca 15/20 anni ha fatto o vuol fare, ci possiamo aggiungere anche la poggio sport, la regia appunto èsempre la stessa.

Per quanto riguarda il Sig. Secchi, che con il suo fare da pubblic relators che ci abbindola un pò tutti, si può dire soltanto che lui è stato quasi sempre presente, e che a mio modo di vedere,da presidente ( lui ) in passato non avrebbe dovuto fare certe cose, oggi ci ripete ancora una volta con un comportamento sbagliato, ma assolutamente non è da solo e ripeto ancora, la stupida regia, è storica e perversa nei contenuti.
C'è un altro personaggio che prima o poi uscirà fuori e verrà ricordato come il danno di Poggio, è un pifferaio poco magico, e si è tirato dietro uno stuolo di servetti e scemotti, diciamo che è gia stato portato in evidenza da qualcuno, il problema sarà quello di nn trasformarlo in capo espiatorio da compatire, ma di documentare una volta per tutte i danni e le azioni appunto perverse e vergognose che ha perpetuamente fatto nei confronti del luogo e delle persone.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Inoltre i reliquati sono roba vecchia...penso di 20 o 25 anni fa, sono delle piccole idee che nn risolvono nulla e che prima vennero fatte per alcuni casi di poco rilievo, più che per far cassa per ricolvere ( poco intelligentemente ) alcuni posti di confine ra lotti, oggi invece si sospetta che possano venire usati come scusa per accapparrarsi lotti interi.

Di fatto sia per motivi naturali gia espressi,sia per motivi legali, non di possono e devono cedere, tutto il territorio del Poggio appartiene a tutti i soci, ognuno potrebbe vantare diritti anche su pezzi di terreno lontani da casa sua o viceversa fare causa perchè qualcuno si prende un pezzo di terreno inteso come di tutti.

Insomma una cavolata degna del persone del gruppo dei dannosi :)

Ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ciao Giacomo,
per quanto riguarda i reliquati possiamo tranquillamente evitare di usare il condizionale, il se e il forse perche il piano redatto proprio con la supervisione di Secchi è scritto nero su bianco, con tanto di cartografia. Sul fatto che sia illegale non saprei esprimermi, credo che dipenda molto dalla reazione dei soci.

Per quanto riguarda la tua frase indirizzata a Secchi ("ci incanta un po' tutti") vorrei ricordarti che si è presentato alle elezioni comunali ottenendo solo 48 voti, che non mi sembra una grande manifestazione di consenso.

giacomo ha detto...

Certo è vero, era in quel senso, incana un pò tutti.

Ciao Giacomo

giacomo ha detto...

incanta

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