Ludovica Mulas |
Ciao Giorgio
sono stata assente il fine settimana e trovo che a Poggio è
scoppiato un incendio (metaforicamente parlando)…ma che succede? O meglio che è
successo?
Parto dalla fine per ringraziare Sandro della sua decisione
che era tutt’altro che prevedibile; con tutti gli “incendi” che si sono avuti
in questi due anni e mezzo avrebbe potuto mandarci tutti a quel paese e invece
lui e gli altri amici evidentemente ritengono che il loro lavoro non sia finito
e non nascondo la mia soddisfazione. Oltretutto ogni triennio diventa sempre
più difficile trovare persone che si mettano a disposizione di noi soci che,
diciamocelo, quando vogliamo riusciamo ad essere dei veri rompiscatole!
E forse proprio per questo poi leggiamo, come nei precedenti
interventi, che tutti si defilano, per un
motivo o per l’altro, lasciando quindi sguarnito il campo che avrebbe
veramente bisogno soprattutto di professionisti che diano il loro apporto nella
gestione di una società che seppur piccola, esposta in più ambiti, necessita di
essere guidata con grande responsabilità.
Ma forse ha ragione Sandro quando lamenta il fatto che tutti
siano pronti a criticare, a dire cosa sia giusto fare e non fare, e quando si
tratta di andare in prima fila si crea il vuoto. E so bene, essendo stata
consigliere, che questo compito richiede sacrifici e responsabilità, ma non è
possibile sempre delegare gli altri stando comodamente seduti in poltrona ad
ammirare lo spettacolo tranne poi alzarsi per protestare.
E adesso le mie domande: aldilà delle varie smentite e delle
lettere anonime (chi non si firma in realtà si è già firmato in maniera palese,
almeno dal punto di vista della qualità della persona) quello che mi chiedo è
perché tutto questo cancan…
E’ partito Franco con la questione Vodafone e poiché il mio
cervello rifiuta di credere al primo che passa lanciando fendenti a destra e a manca,
ho chiesto un po’ di notizie, ho letto la risposta di Federico e secondo me
stiamo parlando, come al solito, di scelte di gestione che possiamo condividere
o meno, ma il tutto rientra nelle prerogative del CDA. Direi poi che la
motivazione per cui Vodafone si è mossa non è così nascosta, e a me appare
lapalissiana: vuole smettere di spendere soldi per un affitto e vuole
trasformare quel costo in un investimento. Quindi ha chiesto di entrare nel
pieno possesso di quel terreno e, prima di vederli fuggire il CDA ha ritenuto
opportuno incassare subito 100mila euro. Dire poi che abbiamo perso mezzo
milione di euro mi sembra veramente assurdo e fuorviante; è così certo Franco
che Vodafone sarebbe pronta a continuare a pagare per i prossimi 30 anni? Sa qualcosa che noi non sappiamo di interno
alle decisioni manageriali di Vodafone? Se così è allora sarebbe stato meglio
mettere al corrente gli amministratori anziché accendere la miccia.
E oltretutto quel terreno non sarebbe neanche appetibile
perché posizionato molto in alto rispetto agli impianti fognario e idrico e
pertanto non sfruttabile economicamente perché non conveniente, quindi recupereremo
solo delle cifre che molto probabilmente da domani potremmo perdere.
Dirò di più: personalmente sono ben felice che Vodafone si
stabilisca definitivamente dove è, visto che altri operatori non assicurano la
diffusione del segnale come loro, cosa che ritengo di non poco conto.
E torno a bomba.
Secondo me la domanda è solo questa: perché questo attacco
frontale da parte di Franco? Ho la sensazione che dietro ci sia qualcos’altro,
una causa scatenante che sembra inconfessabile, non credo che qualcuno si
svegli improvvisamente e decida di bombardare semplicemente perché in quel
momento ritiene utile farlo!
E voglio ricordare a Franco che la famosa questione delle
tariffe dell’acqua non è stata presa in carico da lui che continua a
sbandierarla una volta si e l’altra pure, ma siamo stati io e altri soci vicini
al gruppo dirigente che ci siamo opposti decisamente e con argomenti chiari e
precisi li abbiamo portati a modificare il sistema iniziale di tariffazione…e
l’abbiamo fatto senza esporre i manifesti, senza attaccare nessuno a testa
bassa, semplicemente perché ritenevamo corretto e giusto nei confronti dei soci
agire in maniera più soft per pareggiare la posta di bilancio relativa all’idrico
e non ricordo interventi di Franco in quel momento.
E infine ancora nel solco di quanto scritto alla fine della
nota sull'intervento finanziato vicino alla pizzeria: la cooperativa ha
stipulato un “miniconcordato” con la parrocchia? Perché dovrebbe regalarle soldi
di soci che magari non sono osservanti (ad esempio io), non sono cattolici e
sono di un’altra religione, sono atei? La mutualità prevalente riguarda i soci
della cooperativa e implica caricare sulle loro spalle i costi di gestione
nonché destinare loro tutti i proventi sotto forma di servizi.
Voglio ricordare che la parrocchia non è socio della
cooperativa e gode già di un trattamento di favore potendo usufruire di tutti i
servizi destinati ai soci senza pagare un euro. Quindi direi che quanto a beneficienza può bastare!
E anche qui, leggendo l’ultimo intervento, un cambiamento di
rotta non indifferente da parte di Franco che a suo tempo intervenne in maniera
decisa per bloccare l’iniziativa del precedente parroco per il campetto vicino
al bar…O ricordo male?
Chiudo qui questa nota che voleva essere solo un’interlocuzione
per evidenziare che comincia ad esserci un po’ troppo movimento, secondo me
sospetto, attorno alle prossime elezioni…e come sempre mi chiedo il perché,
visto che si tratta di gestire una società che non ha soldi, il cui futuro è
già praticamente segnato dal piano di lottizzazione presentato, ridotto ai
minimi termini dal PUC, dalle normative e dalla conformazione del territorio.
E per me questa riduzione è solo positiva!
Oppure c’è chi pensa che nelle pieghe esista ancora qualcosa da sfruttare, magari per promettere qualche posto di lavoro?... Sai Giorgio, quando comincia l'agitazione per le elezioni mi viene sempre in mente la domanda che tu hai fatto tante volte, ma i soldi dei lotti venduti negli anni d’oro dove sono finiti? e a quel punto la scelta della parte con cui stare, per me, è praticamente obbligata e quindi ben venga la ricandidatura di Sandro e della sua squadra.
E per me questa riduzione è solo positiva!
Oppure c’è chi pensa che nelle pieghe esista ancora qualcosa da sfruttare, magari per promettere qualche posto di lavoro?... Sai Giorgio, quando comincia l'agitazione per le elezioni mi viene sempre in mente la domanda che tu hai fatto tante volte, ma i soldi dei lotti venduti negli anni d’oro dove sono finiti? e a quel punto la scelta della parte con cui stare, per me, è praticamente obbligata e quindi ben venga la ricandidatura di Sandro e della sua squadra.
Ludovica
1 commento:
Ciao Ludovica, mi permetto solo di consigliarTi di rileggere quanto da me scritto sul campo oratoriale vicino al bar: non è assolutamente "un cambiamento di rotta non indifferente da parte di Franco" ma semmai l'esatto opposto. Ho infatti auspicato che l'Oratorio rinunci a quell'area e che la Cooperativa venga incontro all'Oratorio nella realizzazione di una struttura sportiva (fianco alla Chiesa).
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