Partono le schermaglie elettorali per il rinnovo del CdA poggino

uno dei primi CdA della Cooperativa

Nel prossimo mese di maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del CdA della Cooperativa. Come avete potuto constatare, anche dall'ultimo post pubblicato,  la campagna elettorale è già iniziata. Niente di male, anzi il confronto è utile e sano. Come sempre molte chiacchiere si svolgeranno "al bar". Il blog garantisce un migliore livello della discussione, impedendo la diffusione di becere calunnie che ammorbano una comunità. Non essendo io impegnato direttamente nell'attuale CdA e nemmeno candidato per il prossimo, metto il blog a disposizione di tutti coloro i quali intendano esprimere concetti, proposte, critiche, anche "voci" non verificate purchè non calunniose.

Per questo motivo ho deciso di pubblicare (così come l'ho ricevuto) questo contributo come  "lettera firmata", cosi' come pubblicherò qualsiasi replica a patto che mi sia inviata via mail da persona da me identificabile sull'identità della quale garantirò la massima riservatezza.   

Gentile sig. Plazzotta, 

mancano ancora molti mesi per il rinnovo del c.d’a. della cooperativa eppure sono già in atto grandi “manovre elettorali”, con alcune incredibili sorprese. Infatti si profilano alleanze inedite che, se confermate, appariranno a molti abitanti di poggio inspiegabili (se non addirittura inquietanti!). 

Ma vado con ordine. Non si sa se l’attuale “gruppo dirigente” della cooperativa (Sandro Anedda, Giuseppe Monni, Federico Onnis, Enrico Rais, Matteo Atzeni ecc) si ricandiderà ma si dice che se deciderà di farlo ripresenterà le stesse facce, al grido, piuttosto banale, di “squadra che vince non si cambia” (così mi è stato detto testualmente........). In effetti, forte delle cose fatte, il gruppo di Anedda sarebbe, come si dice, “la squadra da battere”. 

Ecco perché tutti i gruppetti e i cani sciolti che si aggirano a poggio si stanno annusando tra loro per capire se mettersi insieme e tentare di prendersi (o riprendersi......) la cooperativa. Naturalmente mi limito a riferire ciò che si dice in giro ma sono certo che i lettori del Suo blog e ancora meglio i diretti interessati potranno confermare o smentire. Si dice ad esempio che il sig. Luca Madeddu avrebbe messo su una lista con Giuseppe Cabiddu, Peppo Biggio, Emilio Sanna, Paolo Pintor, Marilena Achenza, Procolo Dagostino, Maurizio Ruini, Aldo Piras e qualcuno dei fratelli Lai (Mario o Giampaolo). La loro linea, secondo quanto si dice, sarebbe quella seguita finora dai fautori del “No” al bilancio, dall’esposto al Ministero ecc. Ma con una sorpresa. Pare infatti che qualche pezzetto dell’ex comitato “Noiperpoggio” (si fa il nome ad esempio del geometra Vacca) vorrebbe aderire alla lista del sig. Madeddu..... Ma come, non si erano fatti la guerra per anni??

A sentire certe cose, sig. Plazzotta, sorge un legittimo sospetto: forse dietro certe battaglie si nascondono a volte pochi ideali e tanta voglia di potere (che poi....: che potere sarebbe gestire la cooperativa??). Circola poi una voce ancora più incredibile. Pare che l’on. Franco Magi, paladino delle antiche battaglie anticalvisi, stia cercando in tutti i modi di allearsi con i suoi avversari di sempre pur di rovesciare Sandro Anedda! Ma come?? Magi e i sostenitori di Giovanni Calvisi fino all’altro giorno si accusavano a vicenda di essere il male assoluto! Io non ci capisco più niente, sig. Plazzotta. Dicono addirittura che il sig. Magi, per apparire moderato, abbia offerto la candidatura a presidente a una vecchia conoscenza: Antonio Sechi, vero e proprio punto di riferimento dei cattolici poggini. Io naturalmente non ci credo, anche perché conosco l’ambiente della parrocchia e Le assicuro che nessuno comprenderebbe questo “patto col diavolo”. Che poi, perché il sig. Magi, che ha elogiato per anni pubblicamente il gruppo di Anedda jr., ora improvvisamente li attacca.......? E’ successo qualcosa che non so......? O vorrebbe prendere il loro posto......? Io che sono sempre stato un semplice residente, mai schierato con nessuno, resto stupefatto di fronte a queste cose e mi piacerebbe che gli amministratori della nostra cara cooperativa fossero valutati su quanto fatto, fossero scelti sulla base delle loro capacità, non sulla base di antipatie e interessi personali. Sono il solo a pensarla così? Non credo proprio. La ringrazio dell’ospitalità. 

Lettera firmata