di Franco Magi
La scellerata ed irragionevole decisione deliberata dal
Consiglio di amministrazione della nostra Cooperativa di svendere alla Vodafone
il diritto di superficie per trenta anni dell’area strategica sopra il Monte
Pauliara (punta Sa Menta) all’importo complessivo di soli 100.000 euro
(nonostante la stessa avesse in essere un contratto in scadenza tra 5 anni con
corrispettivo da 20.000 euro all’anno) va verso il naufragio, ma incredibilmente
si arricchisce di contenuti che ne comprovano ulteriormente (semmai possibile)
la assurdità.
Innanzitutto, parrebbe che già nel settembre 2014 il
presidente Sandro Anedda abbia ridotto alla Vodafone il corrispettivo annuale da
23.000 euro a 19.599 euro.
Ed ancora, risulterebbe che
l’ammontare del canone di locazione del contratto Vodafone sia, in realtà, la
somma di due canoni di locazione (Vodafone e Tim), i cui contratti furono prima
risolti e successivamente accorpati in un unico contratto con la sola Vodafone,
prevedendo però un diritto di sublocazione condizionato alla sola
Tim.
Di più. La Cooperativa ha
in essere anche un contratto di locazione, a pochi metri di distanza, con la
società Wind, per un canone annuo di 13.700 euro, con esplicito divieto di
sublocazione.
Alla luce delle predette
informazioni, si può dunque pacificamente osservare che “l’operazione
eccellente” per la società prevedeva una riduzione del canone iniziale dell’85%
(diconsi ottantacinque%).
Orbene, con assoluta
certezza si può altresì osservare che un secondo dopo (sempre che non lo abbia
già fatto) anche la Wind, che è a pochi metri di distanza dalla Vodafone,
chiederebbe una riduzione del canone dell’85%.
Di più. Anche le attività
commerciali quali panificio, cartoleria, supermercato etc… (che peraltro -
contrariamente alle compagnie di telecomunicazione - soffrono davvero la
difficoltà economica del momento) proporrebbero immediatamente alla Cooperativa
la riduzione dell’85% dei loro canoni e che, conoscendo la notoria perizia ed
imparzialità che da sempre contraddistingue l’agire del presidente Anedda, lo
stesso dovrebbe accogliere.
Ancora di più. Esistono
oltre 800 soci che regolarmente pagano il “condominio”. Chi può escludere che
alcuni (o forse tutti) minaccino di recedere per chiedere uno “sconto”
dell’85%?
Tutto questo probabilmente
non succederà, perché dalle informazioni in mio possesso, ed a seguito del mio
articolo, quella che l’amministratore Federico Onnis Cugia aveva pubblicamente
definito “l’operazione eccellente per la società” va verso un coartato quanto
tragicomico naufragio.
Alla levata di scudi
indignata di tutti gli abitanti, si è infatti aggiunta una istruttoria del
Collegio sindacale.
Per gli amministratori, che
quel contratto lo volevano caldamente, rimarrà solo il problema di scegliere la
via più dignitosa di fuga, per tentare di giustificarsi con i
soci.
Posso anche azzardare
alcune ipotesi: potrebbero sostenere che la Vodafone non vuole più firmare,
inventarsi scuse consimili, ovvero molto più semplicemente non parlare più del
problema, fingendo che non sia mai esistito (anche se in desuetudine, sono
ancora oggi i metodi più usati quando proprio non si sa come
giustificarsi).
Residuerebbe soltanto il
tentativo di cercare di fare le vittime, sostenendo che si avvicinano le
elezioni e che sono solo attacchi elettorali. Ma come già detto, le mie elezioni
sono avvenute pochi mesi fa e non intendo assolutamente candidarmi alla guida
della Cooperativa Poggio dei Pini. Ed inoltre gli abitanti di Poggio non sono
per nulla stupidi.
Permettetemi pertanto di
essere orgoglioso e di avere il “piccolo” merito di avere sventato questa
“operazione eccellente per la società”.
Consentitemi infine di suggerire al presidente dott.
Sandro Anedda, considerato lo “spiccato” fiuto per gli affari, di proporre la
propria candidatura non già al consiglio di amministrazione della piccola
Cooperativa Poggio dei Pini, bensì ad una delle tante società quotate in borsa
che operano nella Gestione integrata dei patrimoni immobiliari (Asset,
property & facility management). Non però alla “piccola” Piazza Affari di
Milano, ma come minimo alla borsa di New York, Londra o Singapore.
1 commento:
Questa la mia opinione sulla vicenda Vodafone/Punta Sa Menta.
Premetto che non condivido questa cessione (regalo). Ecco i conti: utilità per singolo Socio 100.000:850 Soci = 117,64 Euro è l'utilità per ognuno di noi. Ma se rinunciamo ai 20.000 Euro annui = 20.000: 850= 23,52 Euro/anno/Socio. Ma l'eventuale entrata di 100.000 è INDISPENSABILE ? PER FARE COSA ? se proprio servono possiamo sopperire noi con un versamento straordinario ? Viceversa, a mio parere Vodafone, non andrà via perchè l'onere per il trasferimento delle apparecchiature avrà un costo. Il nuovo sito (dove potrebbe andare) ha questi tre vantaggi che ha ora e che elenco: ha energia elettrica, è in posizione strategica (tutto spazio libero fino a Monastir, a Burcei, a Villasimius con una puntata anche alla Saras), HA LA GUARDIANIA !!! (a nostro carico), ha strade ottime. Ma poi corrisponde al vero quanto affermato da Franco secondo cui Vodafone ha ottenuto una decurtazione del canone precedente ? Se si l'Amministratore responsabile potrà rendercene conto ? Grazie per l'ospitalità Giampaolo Lai
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