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martedì 16 dicembre 2008

Anche il WWF contro la Variante

Semberebbe proprio che tutti quanti ce l'abbiano con la Cooperativa Poggio dei Pini. Centinaia di soci la contestano da oltre un anno, i tribunali la condannano per infrazioni di vario tipo, l'autorità del Distretto Idrografico "non risponde neanche al telefono", il TAR boccia i suoi ricorsi, la Regione boccia la "variante", l'Unione Sarda rema contro, il nostro piccolissimo blog la attacca. Sembrerebbe una persecuzione. Motivi? Speculatori, lotte di potere, invidie, vendette personali?

A tutti i soggetti precedentemente citati ecco aggiungersene uno che sembrerebbe super partes: il WWF. Chissa quale sarà il motivo per cui la massima associazione ambientalista mondiale critica la Variante presentata dalla Cooperativa Poggio dei Pini. Anche il WWF è pilotato dal "diabolico Magi"?

Vi propongo il comunicato emesso oggi dal WWF. Purtroppo le azioni della Cooperativa vengono divulgate all'esterno dal quotidiano "Giornale di Sardegna" (scarica articolo 700 kb) come se provenissero dai "residenti di Poggio dei Pini", cosa che, come sappiamo, è ben lontana dall'essere vera.
Abbastanza stridente inoltre l'intervento del WWF con l'affermazione del Prof. Pubusa enunciata nel recente ricorso: "la variante prevede l’utilizzo di meno cemento, in un’ottica e in uno spirito ecologista". Ma allora chi sono gli ecologisti, il WWF oppure la Coop. e Pubusa?


WWF

Comunicato Stampa (scarica il file 208 kb)
IL WWF CONTRO I NUOVI LOTTI A POGGIO DEI PINI IN AREA AD ELEVATO RISCHIO IDROGEOLOGICO
Le tragiche alluvioni che poche settimane fa, in Sardegna, hanno portato morte e distruzione, sembrano non aver insegnato nulla di nuovo rispetto alla buona gestione del territorio e alla messa in sicurezza delle aree soggette a rischio idrogeologico.
Tant’è che suscita sgomento e incredulità la presa di posizione della cooperativa di Poggio dei Pini (Capoterra – CA), una delle località più colpite dall’alluvione e dove si è registrato il maggior numero di vittime, che ha presentato un ricorso al TAR contro la Regione per il blocco alla realizzazione di centinaia di villette, alcune delle quali in aree a fortissimo rischio idrogeologico.
Il grande progetto, infatti, prevede 1.391.000 metri cubi di cemento, in parte distribuiti proprio in quelle aree devastate dalla forza dell’acqua dello scorso 22 Ottobre, come la pineta di Pauliara, attigua al laghetto, e la collinetta di Sa Birdiara, a poca distanza dal corso del Rio San Girolamo.
Il WWF ritiene grave e irresponsabile l’atteggiamento di chi, evidentemente poco attento e sensibile alle drammatiche conseguenze della recente alluvione, insiste nel voler mettere a rischio il delicato equilibrio ambientale dell’area di Poggio dei Pini e l’incolumità degli abitanti.
Per questo l’Associazione ambientalista, oltre a confidare in un pronunciamento dei Giudici del TAR a favore del blocco del progetto imposto dalla Regione, auspica un maggiore rigore nella verifica delle opere proposte e nel rispetto di quanto previsto dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) e dalle normative di tutela ambientale e paesaggistica della Regione Sardegna.

Cagliari, 15 Dicembre 2008

Per ulteriori informazione: 3492614001

40 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Non mi addentro nei dettagli della vicenda, altre persone o funzioni con adeguata esperienza lo faranno meglio di me, mi preme rilevare come la richiesta appaia quasi al limite dell'assurdo. Si obietterà che la proprietà legale dei terreni è della Cooperativa, e che questa abbia il diritto di decidere, questo però non autorizza i suoi amministratori a pianificare uno scempio di questa portata. I boschi non appartengono alle singole persone, alla Società, indipendentemente dalle carte catastali, essi sono patrimonio di tutti come lo sono il lago, il fiume. Senbra banale, ma è bene sempre ricordarlo. Tantomeno appare chiara la posizione del Comune che rimanda alla Regione eventuali sue future decisioni. Lo sgomento generale per tale notizia, che parrebbe essere ignota agli stessi soci della Coop ci porta a riflettere sulla scarsa attenzione dell'uomo verso ciò che madre natura gli ha affidato. E' necessario fermare immediatamente questo scempio, che si aggiunge al disastro del 22 ottobre ed agli incendi estivi che stanno distruggendo, pezzo dopo pezzo, questo meraviglioso quartiere. Per questa ragione non è concepibile che pochi amministratori decidano cosa e bene e cosa è male consegnare alle future generazioni. L'augurio quindi è che il TAR decida per il bene della collettività, inducendo i soci della Coop (o i suoi amministratori?) ad un immediato ripensamento.

Gianleonardo Corda

Giorgio Plazzotta ha detto...

E' bene ricordare, anche se ci sono numerose pagine del blog dedicate a questo argomento, anzi il blog E' NATO per parlare di quest, ai nuovi lettori che la Cooperativa ha portato avanti questa iniziativa così importante senza praticamente darne comunicazione ai soci (poche righe fumose), ricordiamo anche che nel fare ciò, secondo autorevoli pareri legali (gratuiti) ha violato il suo stesso Statuto e ricordiamo anche che un referendum promosso da oltre cento soci è stato annullato perchè avrebbe sancito la contrarietà dei soci a questa iniziativa. Quando si parla di variante sarebbe pertanto corretto parlare di una iniziativa del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa e non certo dei residenti che l'hanno invece ostacolata a più riprese.

giacomo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giacomo ha detto...

Ho letto adesso l'articolo, c'è bisogno subito di un articolo che invece dica la verità, da pubblicare sul giornale quanto prima, dove verranno citati tutti i massimi responsabili di questa ennesima figura di cacca.

Vorrei che preparassimo un aritcolo o un intervista da parte di qualche giornale, dove si citano sia l'ingengere che ha preparato il progetto e il responsabile della variante, amssimo responsabile di questa assurdità.

Dovrà essere scritto che invece al Poggio si è combattuta una battaglia per variare la variante e renderla più armoniosa e rispettosa verso l'ambiente e verso le leggi e che più della mnetà dei Poggini erano contrari a tutti quei lotti, sopratutto quelli nella pineta, vicno ai fiumi e vicino al rudere.

Sentiamoci per organizzare un incontro con un giornalista qualsiasi che abbia la capacità di riportare su carta la verità assoluta.


ciao Giacomo

16 dicembre, 2008

Giorgio Plazzotta ha detto...

sono d'accordo giacomo. è stata proprio l'ennesima figura di ...

giacomo ha detto...

Ciao, ho appena lasciato i moduli per la raccolta firme per il guado e la strada vicino alla zona sportiva, sono al bar la terrazza, al bar del centro commerciale, all'edicola, alla biblioteca, saranno da stasera anch alla club house, firmiamo tutti, la raccolta ha come fine quello di rimettere in sesto la stradina di campagna appunto vicino alla zona sportiva.

Se avete visto il tg3 oggi ora di pranzo si può vedere come in Ogliastra abbiano fatto un attraversamento analogo a quello che vogliamo noi.

In virtù di una sana collaborazione ho presentato oggi una richiesta alla Cooperativa per dotare sia le guardie sia gli stessi uffici di un sistema per azionare la sirena senza dover andare li materialmente, chiunque sia esperto di questo tipo di cose è pregato di avvicinarsi agli uffici per dare un contributo in materia, anche per creare un sistema che tramite i cellulari dia l'impulso alla sirena di suonare sia in caso di incendi sia in caso di alluvioni.

ciao Giacomo

Anonimo ha detto...

Chissà quale sarà il motivo per cui la massima associazione ambientalista mondiale critica la Variante presentata dalla Cooperativa Poggio dei Pini "


Giorgio penso di poterti rispondere io

Dal colloquio telefonico avuto con la persona che risponde al numero inserito nel comunicato, i motivi sono da ricercarsi in valutazioni di “geografia antropica”.

La stessa persona mi ha riferito che il comunicato nasce in seguito alle informazioni avute tramite gli articoli di giornale, probabilmente quelli che parlano di 16 abitanti per casa,e da quello che avrebbe letto in qualche sito internet.

Sembrerebbe quindi che non abbiano mai visto la variante e la localizzazione dei lotti. Il testo del comunicato ne è una prova infatti quei lotti non sono stati toccati dall'esondazione del fiume.

Aggiunge anche che poggio deve stare cosi' com'è senza l' aggiunta di nuovi lotti.


Purtroppo non mi ha detto come recuperare le risorse necessarie per andare avanti, per ricostruire la zona sportiva le piscine le strade l' illuminazione le fogne le cunette l' acquedotto ecc

Confido in un loro nuovo comunicato dove illustreranno tutto questo.

Diversamente, che si occupassero della saras e dell inceneritore di macchiareddu....compresa tutta la zona industriale di macchiareddu!

Penso che il WWF a poggio non abbia nulla da insegnare o criticare. Ma è una mia opinione che non pretendo venga condivisa.


Luca Madeddu

giacomo ha detto...

Ciao stanotte un sito a cui faccio riferimento da pioggia più di altri, sempre senza allarmare nessuno piùdi tanto volevo scriverlo, il sito e il link sono questi:

http://www.weather.com/outlook/travel/businesstraveler/local/ITXX0010?lswe=cagliari&from=searchbox_localwx

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Ciao a mio giudizio i lotti vicino al fiume e al lago verranno bocciati o saranno causa di una bocciatura totale, e sarà cosa grave, questa è la mia opinione personale, in caso contrario a questo punto penso che ci sarà l'obbligo di fare un controricorso o un ricorso al consgilio di stato per fare elimiare i lotti a cui la metà dei Poggini non sono d'accordo.

Luca ti ricordo per favore di votare per il guado, grazie ciao Giacomo.

ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Luca grazie per il contributo.
Certamente tra i siti da cui il WWF potrebbe avere attinto, come dici tu, informazioni errate, non c'è questo blog vista la mole di documentazione che esso contiene, incluse le MAPPE della lottizzazione. Quindi numeri e posizione non solo volumetrie.
La tua affermazione secondo la quale i nuovi lotti proposti nella variante non sarebbero stati toccati dall'alluvione mi lascia perplesso. Cosa intendi per "toccati", sommersi?
Quindi secondo te si può tranquillamente costruire a 1 cm dal fiume o da una frana e poi magari dotarele case di un rosario per implorare che alla prossima piena la casa non venga trascinata via? Per fortuna non sei ministro dell'ambiente, però con queste idee potresti fare il Sindaco di Capoterra!

Mi sembra di capire quindi che secondo te il WWF è una associazione che emette comunicati senza informarsi correttamente?
Anche il presidente della Cooperativa la pensa allo stesso modo?

Anonimo ha detto...

Ciao Liucca,
ovviamente solo Tu sei in grado di conoscere, capire, argomentare, dissertare, elucubrare etc.
Gli altri (i Soci, il TAR, i Tribunali, il Direttore generale dell'Urbanistica, il dirigente di Capoterra e via discorrendo...) non comprendono nulla.
Solo Tu hai il monopolio della verità. Tale privilegio non lo hanno nemmeno le persone che Ti fanno esporre con queste considerazioni prive di senso, tanto è vero che ti mandano sempre allo sbaraglio da solo.

Claudio Magi

p.s.: fatti una passeggiata nei lotti previsti a meno di 10 metri dal lago, sulla 26° strada (fianco cabina telecom), e vedrai ancora le tracce dell'alluvione.
Inoltre dai uno sguardo superficiale alla cartografia del PAI, e vedrai quelle stesse aree indicate come aree ad alto rischio idrogeologico.
Ma soprattutto chiedi a chi Ti strumentalizza di dirti sempre la verità.

giacomo ha detto...

Ciao anche questo è un sito molto attendibile, (aeronautica militare ) scusate se assillo ...visti i tempi:

http://www.meteoam.it/modules.php?name=tempoInAtto

ciao giacomo

Anonimo ha detto...

Si ritorna sempre al discorso dei soldi che occorrerebbero per aggiustare le nstrade e la zona sportiva.

In un recente passato, anzi recentissimo,si giustificava la necessità di ottenere la variante al piano originario, per rifare l'acquedotto, l'impianto di illuminazione, l'impianto fognario e forse anche sistemare le strade.

Oggi sappiamo che a seguito dell'evento alluvionale, il CdA della Cooparativa avrebbe deciso di incaricare Abbanoa di sitemare gli impianti idrico e fognario e successivamente di gestirli.

Come mai non si richiede al Comune di provvedere al ripristino della viabilità dove le strade sono state danneggiate in seguito agli stessi eventi?

Quando la smetteremo di affermare che le nostre strade sono private? La loro realizzazione risale a circa 40 anni fa, la posa dell'asfalto a più di venti. Su Queste strade circola e ha sempre circolato chiunque. Le starde sono di fatto tutte pubbliche. Anche se non vi è stata una cessione formale all'Ente locale sono diventate pubbliche per il loro uso (vedasi istituto dell'Usucapione).

L'impianto elettrico è stato addirittura collaudato due volte (a spese della Cooperativa) e anche lui è stato realizzato oltre venti anni fa su strade già pubbliche.

Cosa aspetta questo CdA a fare veramente gli interessi dei Soci della Cooperativa? Cosa aspetta a richiamare alle sue responsabilità questa Amministrazione comunale che ha sempre e solo incassato tasse senza spendere quasi nulla per il nostro territorio?

Dovremmo chiedere al Prof.Pubusa, che oltretutto è anche una persona di cui si conosce l'impegno e la collocazione politica, se sa che gran parte degli abitanti di Poggio non gradisce questa variante, se sa che gli attuali amministratori hanno impedito lo svolgimento di un referendum consultivo su questo argomento, se sa cosa pensa buona parte degli abitanti di Poggio dei suoi amministratori.

Per fare infine delle analisi corette degli avvenimenti sarebbe interessante sapere in che data è stato depositato il ricorso al TAR.

Ceccarelli Silvio.

giacomo ha detto...

http://www.meteoam.it/modules.php?name=viewFilmPre&type=Previste&file_name=satellit/WWW/previste



notte.

Stefano Fratta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefano Fratta ha detto...

PER CARITA'
Chiedo, per carità di patria, ai zelanti zeloti del CdA di volersi astenere dal prendere TUTTI quelli che si oppongono alla variante cementificatoria delle pinete, delle aree alluvionali etc.etc. o per disinformati scemotti che vagheggiano un verde impossibile da mantenere, o fessi o malintenzionati -magari al soldo della S.P.E.C.T.R.E: immobiliare che per loschi intressi impedirebbe la cementificazione delle pinete, mentre i Veri Difensori del verde, ispirati dalla Sacra Variante del CdA ne sacrificherebbero un (BEL) po'per esigenze di "famiglia", come ben illustrato da alcuni interventi sul defunto forum coop-.
Lo abbiamo capito, non preoccupatevi, si tratta certamente di un COMPLOTTO CONTRO POGGIO, ordito dal WWF ma anche dalla massoneria, dai Visitor, da Club Alpino, dallo Zecchino d'Oro e da tutte le associazioni occulte oggetto di una prossima puntata di Voyager, come non vederlo?

Mi auguro di cuore, da quel cospiratore che mi onoro di essere, che la variante sia respinta -con perdite- anche dal TAR per manifesta incongruità.
Stefano Fratta

Giorgio Plazzotta ha detto...

Caro Stefano, hai poco da fare lo spiritoso.
Ti ricordo che questi ricorsi, così come le parcelle dei superconsulenti, li stai pagando PROPRIO TU.

Stefano Fratta ha detto...

Giogio, la mia è mesta ilarità, d'altra parte mi consolo pensando che anche TU li paghi in pari misura. Non ci posso fare nulla, per ora, solo sperare che si interrompa presto la farsa, ma permettimi di ridere nel frattempo di cose e posizioni ridicole..
Stefano

francomagi ha detto...

Il ricorso 953/08 è stato depositato al TAR in data 2 dicembre 2008.

Franco Magi

francomagi ha detto...

... pardon, 951/08.

Franco Magi

giacomo ha detto...

Ciao, in effetti l'articolo sul Giornale dice anche notizie infondate, proprio nel senso che dice che tutti i soci vorrebbero lottizzare in certe zone ( falso ).....a dir la verità mi sembra la solita storia , una copia un pò scadente di qualche Robin Hood nostrano che cerca facili glorie, della serie spariamo nel mucchio....dicasi anche fascismo giornalistico.

Per quanto riguarda il WWF , anche secondo me si dovrebbe occupare ltre che giustamente di queste cose, anche di eventi molto più devastanti dal punto di vista naturalistico, amzi dirò di più il WWF in Sardegna mi sembra un pò moscio e ben lontano e ci sarebbe bisogno di più energia su questo fronte, concordo in parte con Luca .

ciao Giacomo

Piergiorgio ha detto...

Luca sto ancora aspettando una tua risposta al post di ieri, o ti è scomodo rispondere?

Scrivi:
"Purtroppo non mi ha detto come recuperare le risorse necessarie per andare avanti, per ricostruire la zona sportiva le piscine le strade l' illuminazione le fogne le cunette l' acquedotto ecc"

Scusa l'acquedotto no si doveva cedere ad Abanoa così anche per le fogne?
Siccome i danni sono stati causati da una calamità naturale, la cooperativa sta preparando le dovute richieste di indennizzo?
Forse sarebbe meglio che invece di pensare a nuovi lotti spendendo risorse e fior di quartini per i ricorsi, usasse queste risorse per dei progetti seri e soprattutto condivisi.
Poggio non è degli amministratori!!

Scusa nei futuri lotto vicino all'idrocontrol e in altre zone sarà ammessa la costruzione solo su palafitte, o sospese con in congegno antigravità così l'acqua può scorrere tranquillamente sotto le fondazioni?

giacomo ha detto...

ciao ..siamo i più importanti del mediterraneo ...siamo alcentro di nuovo di un cicloncino :)

http://www.meteoam.it/modules.php?name=meteosat7&typeView=vapore

ciao Giacomo

giacomo ha detto...

Siccome sono molto interessanti e utli metto anche questo sulle scariche elettriche presenti 15 minuti fa, diciamo che per adesso l'abbiamo scampata ..penso che però nella costa roientale sono a rischio.

http://www.meteoam.it/viewImagesMeteoSat.php?fileName=satelliti/nefo/sfuk.gif


ciao Giacomo

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ricevo da Luca Pinna del WWF la seguente replica:

L'intervento pubblicato dal Signor Madeddu sul vostro sito risulta distorto e parziale, in particolare nel riferimento ad una presunta conversazione con un rappresentante del WWF. Non è nello stile del WWF intervenire su casi senza prima documentarsi. L'Associazione ambientalista per esprimere il proprio giudizio sulla variante ha esaminato le carte e la documentazione disponibile (anche in rete), ha sentito il parere di molti abitanti e, in ultimo, è stato stimolato anche dagli articoli apparsi sulla stampa locale. Ma è importante sottolineare che il motivo che fa da sfondo alla posizione del WWF risiede nel fatto che l'area di Poggio dei Pini, notoriamente fragile sia dal punto di vista ambientale che idrogeologico, oggi sopporta una pressione antropica eccessiva. L'aumento di volumetrie, a prescindere dalla loro localizzazione, impone anche la realizzazione di ulteriori servizi (strade, reti idriche ed elettriche ecc.), mediante la manomissione del territorio che andrebbe ad aggravare una situazione già visibilmente compromessa. Oggi occorre utilizzare le risorse disponibili per la messa in sicurezza delle aree più a rischio e rimediare, sino a che è possibile, agli errori del passato. Solo dopo aver raggiunto certi indispensabili equilibri, si potrà ragionare su dove e come poter intervenire per nuovi insediamenti abitativi. Questa è la base del ragionamento del WWF.

Cordiali saluti.

Luca Pinna
Resp. Programma Mediterraneo per Sardegna/Corsica
WWF Italia - Onlus

Stefano Fratta ha detto...

Gent.mo Sig. Luca Pinna,
ma come, vuole smentire il nostro Liucca, bocca della verità cooperativa e Emerito Consigliere Cooptato? Ma davvero crede possibile che noi, edotti e messi in guardia dal di cui sopra, si ponga maggior fede alla principale associazione ambientalista del pianeta terra -anche se si tratta della emanazione locale- piuttosto che all'oracolo Cooperativo?
Ma non scherziamo...
Stefano Fratta

Anonimo ha detto...

La telefonata c'è stata e confermo quanto già detto, se poi il numero pubblicato sul comunicato stampa non appartiene ad un responsabile del wwf non vedo perché pubblicarlo.

Mi fa piacere che il wwf affermi di essersi documentato e presumo che abbia anche fatto una relazione basata su dati oggettivi.
Aspetto di leggere, qualora esista, la relazione che porta ad affermare che su poggio insiste una “pressione antropica eccessiva”


“notoriamente fragile sia dal punto di vista ambientale che idrogeologico”
mi si potrebbe spiegare anche questa affermazione?quali sono i presupposti?e in che modo la situazione idrogeologica e ambientale verrebbe compromessa dalla variante?
Attendo di leggere la relazione e i nomi della stessa

Anonimo ha detto...

il post sopra è mio.

Stefano perché non usi altrettanto spirito quando mi incroci per strada invece di abbassare la testa come fai sempre?

Luca Madeddu

Stefano Fratta ha detto...

A parte il fatto che indirizzare messaggi personali non attinenti -nella fattispecie una tua personale interpretazione di fatti inesistenti- non è il massimo per un sito di discussione, cosa vorresti dire o insinuare? Io non abbasso la testa di sicuro, o Mio Oracolo. Anzi ti ascolto con attenzione, o Bocca della Verità.. E mi firmo sempre con nome e cognome, a differenza di altri cammuffati in forum giustamente defunti.
Se mi trovi spiritoso ridi, se no permettimi di fregarmene.
Stefano Fratta

Anonimo ha detto...

“notoriamente fragile sia dal punto di vista ambientale che idrogeologico”
mi si potrebbe spiegare anche questa affermazione? quali sono i presupposti?

Caro Luca, è sufficiente che rifletta su quanto è successo il 22 ottobre.

Claudio Magi

giacomo ha detto...

Ciao, allora concordo con la sostanza di questa replica, però mi chiedo, se il wwf stia prendendo provvedimenti sopratutto per aree dove davvero ci sono state delle enormi pecche in materia di sicurezza, salvaguardia dell'ambiente e rischio idrogeologico, parlo di Capoterra.

Mi sembra di aver capito che a Capoterra ci sono un bel pò di lottizzazioni pronte per essere messe in opera, perchè non si chiedono lumi anche su queste cose.

Il Poggio come tutela dell'ambiente e armonia nella urbanizzazione dovrebbe essere tenuto come esempio, anche dalle università, giusta la critica ma anche giusto non puntare solo su un posto che ci sta passando per tutti e per tutto, quindi ricordo a qualcuno che deve operare anche verso altre cose molto più gravi e dove ci sono i poteri forti che forse fanno più paura.

ciao Giacomo

francomagi ha detto...

Ciao Giacomo,
proprio perché è un raro esempio di perfetto equilibrio tra uomo e natura non va stravolto!

Franco Magi

giacomo ha detto...

O dobbiamo sempre aspettare interventi fatti da striscia o altri???

Perchè il WWF SARDEGNA non stende il parco di Monte Arcosu all'oasi di Gilia, che è ormai abbandonata a se stessa, facendo rispettare i limiti imposti dalla convenzione di Ramsar.

Dai SIg. Luca Pinna con tutto il rispetto, riproponi i tempi d'oro in cui si era fatto il parco di Monte Arcosu, facci sognare.

ciao giacomo

giacomo ha detto...

SI sono d'accordo Franco , ma come sempre si colpisce soltanto una parte ( Poggio dei Pini ) e a me questo non mi garba per niente, giusto eleiminare i tanti lotti messi in zone del cavolo, giusto anche manetenere una certa autonomia, perchè vedete carissimi, se il Poggio non dovesse mantenere questa autonomia decisionale e di gestione, si qualcuno si terrebbe i soldi del condominio inn tasca, ma riempirebbero magari tra 10 anni il posto di quelle splendide palazzine multicolore a 3 piani che sono costruite tra le altre cose malissimo, tanti piccoli cessi dove i 3 piani infatti diventerebbero 3 piani di morbidezza.

Quindi è giusto criticare, però di cagate ne siamo pieni ovunque ( fuori da Poggio ) , ma non accetto attacchi che indicano soltanto un obiettivo, il Poggio è attaccato da sempre un pò per invidia un pò per altri interessi e anche un pò giustamente, ma che la critica sia a 360°.

ciao Giacomo

Piergiorgio ha detto...

Scusa giacomo ma chi è che a permesso le ville bifamiliari/plurifamiliari, te lo ricordi?
Non mi stupirei di vedere sorgere anche qualche palazzina.

Stò sempre aspettando una risposta da Luca, starà chiedendo il permesso?

giacomo ha detto...

Ciao si è vero Piergiorgio, comunque sia per adesso ed esclusa questa variante in alcuni suoi aspetti fondamentali, il Poggio ha un regolamento e un piano urbanistico degni di nota.

Ciao

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Perchè non appana "Anonimo" dico subito che chi scrive ora è Giampaolo Lai.

A proposito di rischio idrogeologico (futuro). Il piano di variante ora al TAR perchè venga approvato come da richiesta del CdA, tra le altre aree, prevede l'edificazione della pineta di Pauliara nel tratto successivo all'attuale abitazione dell'Avv. Antonello Garau. Ebbene faccio osservare che proprio in quel tratto di strada (a monte) origina un piccolo corso d'acqua che si riversa (ed ha causato danni non pochi sia nel 1999 sia il 22/X/08) in una sorta di strada obbligata. Ma l'acqua in entrambe le occasioni non si è sentita "obbligata" a seguire strade innaturali. Per avere certezza basta chiedere ai 6 Soci residenti a valle. In quel sito ho visto danni ingenti alle abitazioni ed ai beni, tutto documentabile e certificabile. Tra le altre cose un vecchio scavo (pare volessero realizzarvi una sorta di clinica privata) è tutt'ora colmo d'acqua, cioè è una piscina naturale (sotto l'abitazione del Socio Pili). Ora per realizzare le case che si prevede di insediarvi nella variante occorrerà mettere mano al sistema viario, realizzare i servizi (elettrico, telefonico, fognario, idrico) tutti interventi che, come abbiamo già osservato altrove, creano vie d'acqua "artificiali" che poi l'elemento acqua non si sente in obbligo di rispettare e così facendo apporta nuovi danni al territorio (e alle case sottostanti).
Ma, si dice, i lotti occorrono per reperire "risorse" necessarie per la sopravvivenza della Cooperativa. A me pare che le risorse recuperabili con la vendita (prego "assegnazione" ) di lotti non sarebbero sufficienti neppure a coprire i costi occorrenti per strutturare i lotti in modo che, qualora assegnati, non abbiano difetti congeniti come quelli in quel sito già edificati. Intendo dire che dovrebbero essere dotati di difese idonee (muri e quant'altro) affinchè le case che vi andrebbero edificate non possano poi lamentare i danni già accaduti alle case ora presenti. Della serie "impariamo da esperienze passate" una recentissima. Altro discorso: la Cooperativa ha bisogno di risorse per l'acqua (come in qualunque altro posto: si pagherà al consumo), illuminazione strade (cui dovrebbe ormai provvedere il Comune come fa per le vie del centro cittadino), idem per la manutenzione delle strade. Che altro rimane? i beni immobili locati dovrebbero quanto meno ristorare, con le pigioni, i costi che determinano, altrimenti "cartolarizziamoli", ricostruire il centro sportivo nello stesso luogo (alveo appartenente al fiume) al solo scopo di attendere (e lamentare) ulteriori futuri danni che causerà la prossima pioggia un poco più copiosa ? Naturalmente esempi simili sono visibili in altri luoghi di Poggio e, forse, in certi casi i danni potrebbero anche ascriversi alla responsabilità dell'imprevvidenza o dell'avventatezza di qualche tecnico avventizio piuttosto a digiuno di alcune conoscenze tecniche. E allora come uscire dalla situazione ? Io credo che sarebbe il momento di stringere sulle spese a similitudine di come facciamo tutti noi in casa propria e, guarda guarda !, in linea con l'orientamento diffuso a livello "mondiale" vista la crisi imperante. A questo non si può pensare ? Pare che i tempi delle vacche grasse siano andati e quindi occorre iniziare ad aggiungere buchi alle cinture (dei calzoni). Di questo mi farebbe piacere discutere, se possibile anche con chi oggi ha la responsabilità societaria, ma sarebbe auspicabile discuterne sopratutto con tutti i Soci e tutti assieme trovare soluzioni logiche e condivise, magari con un nuovo referendum veramente serio, con quesiti chiari e non controversi e sopratutto con l'auspicio che poi venga rispettata la volontà espressa.
Ringrazio e chiedo venia per la lunghezza.
Giampaolo Lai

Giorgio Plazzotta ha detto...

tutto molto bello Giampaolo, ma dobbiamo chiederci se ha ancora senso inserire le proposte che riguardano l'amministrazione della cooperativa in questo blog.
Come non hai avuto accesso agli atti, come non hai potuto eleggere i numerosi consiglieri cooptati, come non hai potuto votare per il referendum sulla variante, come non hai saputo niente del colloquio segreto tenutosi alcuni giorni fa tra il Presidente Soru e alcuni rappresentanti del CdA ... Tu, come tutti gli altri soci tranne 2 o 3 non potrai decidere un bel niente. Non solo sei escluso dalle decisioni ma anche dalle informazioni: meno sai, meno domande ti fai, meno rompi.
Le scelte importanti vengono effettuate addirittura al di fuori del CdA, dove altri consiglieri molto fiduciosi alzeranno la paletta per approvare. Ogni decisione, prima di essere presa, viene prima posta al vaglio del "sistema di gestione". Alcune iniziative saranno "secretate" perchè evidentemente non sono indirizzate alla soddisfazione delle necessità collettive. Altre notizie invece ti saranno sbandierate così sarai contento di conoscere tutte le belle cose che la Coop. fa per te. Dai, funziona cosi da tanto tempo.
Il mio invito, Giampaolo, è quello di metterti insieme ad altre persone capaci, oneste e che hanno voglia di ricostruire questo sfacelo. Mettete una serie di proposte in un programma, fate vedere che siete un gruppo che può gestire questa cooperativa molto meglio degli attuali amministratori. Credimi non ci vuole molto con questo CdA che, come Cimabue, fa una cosa e ne sbaglia due.

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