Sono le 18.30 di mercoledi 8 aprile. Come ogni giorno infrasettimanale sto percorrendo la strada che da Macchiareddu porta a Poggio dei Pini, passando prima per la dorsale consortile e poi per le stradine interne delle campagne capoterresi.
Una pioggia fitta e battente in un cielo grigio mi fa pensare che questa stagione, la più piovosa che memoria d'uomo ricordi da queste parti, non vuole proprio finire e continua piovere. Da un certo punto di vista, come ho scritto in un pezzo di qualche mese fa, questa pioggia ha anche un effetto positivo. Mischiandosi con gli scarichi fognari che confluiscono nel Rio San Girolamo, posticipa il disastro a cui assisteremo molto presto se, come appare evidente, le reti fognarie non saranno riparate prima dell'arrivo del caldo. Presto il rio scomparirà, lasciando solo .....
Nella strada che percorro le pozzanghere sono ampie e profonde. Devo stare attento all'acquaplaning perche al mio passaggio si alzano due muri d'acqua. Rallenta Giorgio. Poi mi viene da pensare: e il guado? Come sarà quel guado scalcinato sotto il ponte crollato? E' un rischio, certamente. Non devo andare a Pauliara ma voglio dare un'occhiata.
In una bella giornata di sole, con il fiume ridotto a un ruscello, capisco che la gente passi di la. E' molto comodo. Le altre strade sono lunghe e pericolose: 3 o 7 km. Il comune di Capoterra, impegnato nel gioco dello scaricabarile, non ha mai sistemato lo stradello che conduce al guado che si trova in quella valle di lacrime che cono i campi sportivi.
Buca per buca, tanto vale passare sotto la diga. Ma oggi non si può, arriva molta acqua dal cielo e verrà rilasciata per ore dalle pendici scoscese del S. Barbara e dell'arco montano che circonda la valle del S. Girolamo. Non si può rischiare che, a un certo punto, il livello e la forza dell'acqua, che come abbiamo visto è imprevedibile, arrivi al punto di trascinare l'automobile. Come è possibile correre un rischio del genere sei mesi dopo quello che è successo; quelle auto e quelle persone trascinate via a pochi metri da dove oggi si continua a sfidare la sorte anche in una giornata di forte pioggia.
Mi avvicino alla zona del ponte crollato e guardo l'accesso al guado, provvisorio e incustodito, APERTO.
Una Smart scura, minuscola, si appresta a scendere verso l'acqua. Ma all'autista il S. Girolamo deve essere sembrato l'Acheronte. Inverte la marcia e torna indietro. Bravo! Chi passerà dopo?
Ma come è possibile, mi chiedo, che nessuno abbia pensato di chiudere questo passaggio, perlomeno in una situazione simile? Il terreno è della Cooperativa Poggio dei Pini. Provo a chiamare, 725218. Niente. Faccio il numero di telefono delle guardie giurate per chiedere se avessero ricevuto indicazioni, in caso di pioggia, di transennare quel passaggio. Nessuna risposta.
A casa il computer mi dice che per oggi e domani è stata diramata una allerta meteo per la Sardegna meridionale e vedo nella foto satellitare un grosso ammasso nuvoloso che si trova tra la Tunisia e la Sardegna. Non dobbiamo tutti improvvisarci meteorologi, non dobbiamo sostituirci alla protezione civile e soprattutto non dobbiamo più giocare alla roulette russa passando sopra i fiumi in piena. BASTA!
Chi ha le responsabilità della gestione delle infrastrutture faccia la sua parte. Non mi sembra un impresa ciclopica mettere una transenna nei giorni di pioggia. Quel guado è utile a molti, inutile negarlo. Il nuovo ponte arriverà tra un anno o forse anche dopo, ma se ci si comporta come bambini con un giocattolo pericoloso, c'è anche la possibilità che quel passaggio venga chiuso anche quando, in primavera, il rischio sarà cessato.
Sulla scrivania prendo in mano un foglietto arrivato l'altro giorno con la posta (snail mail). E' della Parrocchia locale. Leggo "si deve riconoscere che si sta lavorando alacremente, soprattutto da parte della Cooperativa, a ripristinare il territorio e a rimetterlo in sicurezza, nonostante la limitatezza dei mezzi e del personale disponibile". Alla faccia della sicurezza.
Prossimi appuntamenti: è Pasqua tra pochi giorni e presto ci saranno le elezioni della Cooperativa.
8 commenti:
Ciao, purtroppo sono fatti così, non ne hanno colpa, comunque c'è un allarme/allerta meteo ufficiale per le prossime 18 ore.
Per consultare le previsioni più realistiche consiglio di visitare il sito : http://www.meteoam.it
La situazione potrebbe essere simile a quella di ottobre, senza allarmismi vari ma soltanto in via precauzionale.
ciao
Giacomo
Ciao Giorgio e tutti i lettori,
La tua cronaca rende perfettamente l'idea dello stato d'animo che abbiamo. Pensa che Barbara, dopo le paure e le lesioni del 22 ottobre, oggi è stata tutta la sera davanti al monitor per controllare i vari allerta, ha continuato a telefonarmi dicendo: Ci sono problemi? Ho paura, cosa facciamo? Ho passato parte della serata dicendole che problemi non ce ne sono, le condizioni meteo non sono minimamente simili al 22 ottobre, "non succede assolutamente niente, stai tranquilla". Ma io devo dire " muoviamoci!" A mia moglie, a mia figlia e a chiunque chieda VOGLIO poter dire "siamo tranquilli ed in sicurezza" E' UN MIO/NOSTRO DOVERE FARE QUELLO CHE LE NOSTRE AMMINISTRAZIONI PARE NON INTERESSI FARE. Speriamo che la nostra passione ed il nostro attaccamento alle nostre terre ci guidi nelle mosse che ci siamo prefissati. E' un dovere che sento e che voglio rispettare!
Buona notte.
Luca
Spero davvero che a nessuno venga la malsana idea di attraversare quel guado questi giorni... confermo anche io di aver visualizzato sia immagini in tempo reale dell'aeronautica militare e fermo-immagine delle stazioni modis-nasa di tor vergata, e appare molto chiara una grossa perturbazione formata da 3 grosse bolle che si avvicinano dalle coste est della tunisia verso la sardegna, spinte dallo scirocco... non sono un meteorologo ma ho la sensazione che l'allerta sia più grave di quanto avvisano i siti internet... qui ore 0,20 del 9 aprile, e la pioggia, iniziata verso le 16,00 non è ancora cessata, e adesso è addirittura aumentata d'intensità...
Ciao a tutti
Questa situazione del guado sotto la diga mi ha proprio rotto le scatole, ci ha fatto capire davvero da chi siamo amministrati, è inutile anche descriverli ( gia fatto ), sono dei politici di indole, o meglio degli scarti della politica sarda , non vogliono chiuderlo o controllarlo per motivi di consenso e per motivi di competizione stupida , hanno boicottato la petizione sul ponticello ai campi in tutti i modi, non firmando la petizione o firmandola a metà quasi fosse una lista di voti politici e criticandolo anche con l'uso di quotidiani locali, è gravissimo quello che è successo, sono testardi e non imparano mai come da copione.
A tutti i Poggini!!! non diamoglielo più il consenso perchè a loro delle persone sembra che non gliene freghi niente, vogliono soltanto i voti che potrebbero anche essere sporcati da qualche altra tragedia.
Ricordatevi che così facendo stanno mettendo la vita di tutti in pericolo , vogliono il potere e basta ma il colmo è che non lo sanno gestire.
Liberiamo Poggio dei Pini e facciamola rinascere, liberiamola dalla politica in generale.
Ricrdatevi che per loro esiste questa regola: GUADO = VOTI E CONSENSI ALLE ELEZIONI.
Per la gente normale siste invece questa: DEL CONSENSO NON MI INTERESSA, MI INTERESSA INVECE DELLA SICUREZZA DELLE PERSONE E MI INTERESSA DI CONTROLLARE E SEGANALARE QUESTO PERICOLOSO TRATTO DI STRADA.
Ciao Giacomo
Quest'ultimao commento di Giacomo mi trova, naturalmente, in pieno accordo e propongo di ripeterlo in tutti gli argomenti postati da oggi fino alle elezioni per il rinovo del cda in modo che venga letto dal maggior numero di persone e chissà che batti e ribatti non venga percepito e porti buoni frutti.
da rita lai
Considerato che per la notte di sabato e le prime ore del mattino di domenica sono previste forti precipitazioni, con una situazione meteorologica molto simile a quella verificatasi tra il 21 e il 22 ottobre, sarebbe auspicabile che tutti e due i guadi sul Rio S. Gerolamo, sia quello sotto la diga che quello della zona sportiva, vengano CHIUSI AL TRAFFICO PER TUTTI I MEZZI, fino al termine dell'allerta meteo.
Sarebbe inoltre indispensabile tenere sotto monitoraggio il livello del fiume per verificare che non abbiamo improvvisi ingrossamenti od allagamenti delle strade limitrofe.
Non sappiamo a chi spetti questo compito, ma visto ciò che è successo sarà bene allertare: carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile, corpo forestale, polizia municipale, e per finire le guardie della cooperativa.
Speriamo che non succeda nulla, ma le previsioni per le prossime 48 ore non consentono certo di prendere sottogamba la situazione che si prospetta.
A presto e Buona Pasqua
Rita
Giorgio se puoi alega quella foto, grazie.
Ciao, il pericolo di quel guado sotto la diga è raappresentato da: mancanza di una strada sopraelevata, punto critico all'interno del canale scolmatore dove le acque assumono una caratteristica tipica da canalizzazione con strettoia, rilevato artificiale nel guado che può franare al passaggio di mezzi pesanti , sopratutto fuoristrada e analoghi, per questo allego una foto che evidenzia il passaggio con rimarcazione del punto che potrebbe franare in quanto l'acqua piano piano lo sta scalzano da sotto.
La cosa assurda sta nel fatto che in questo caso dei comuni cittadini si sono informati e hanno avvisato loro alcune istituzioni e che non è successo l'esatto contrario, questo ci fa capire come un guado di quel tipo diventa pericoloso in qualsiasi momento e che nessuno lo controlla, nonostante un ingegnere il 26.03.09 abbia scritto di chiudere il passaggio sotto la diga e che per tutta risposta abbia avuto una lettera inviata anche per conoscenza a diversi enti dove a questi gli si chiedeva la fondatezza di tale segnalazione...ahahahhahhh!!!! c'è da ridere per non piangere, non solo ma tale lettera era anche a discredito di questo professionista..ma anche per questo c'è qualcuno si ha sorriso per non piangere, ora sempre per stare nei miei toni sarcastici e realistici inviterei qualche asino al quale è inutile lavargli la testa a mettere il culo a bagno nel fiume in maniera tale che si rinfreschi le idee.
Ciao Giacomo
Ciao, è chiaro che i dati di fatto che si sono verificati hanno dimostrato che tutte le persone che avevano segnalato questa situazione assurda del guado avevano e hanno ragione da vendere ( non ci volevano dei luminari ), non solo, l'inerzia dei vari soggetti e persone che avevano il compito per legge di prestare attenzione e nonostante fossero state avvisate a più riprese hanno fatto si che fino a ieri sera qualcuno ancora attraversasse con grande rischio questo guado concesso da puri e grandi idioti, come se non bastasse ho avuto notizia che una macchina è rimasta in panne mentre lo attraversava.
Considerato il tempo ( meteo ) di quest'anno che dura da ormai 6 mesi a causa di una zona peristente di bassa pressione nel mediterraneo l'allerta non la considererei chiusa almeo fino al gennaio prossimo e quindi dopo il periodo autunnale ( estate esclusa ), detto questo mi sembra ovvio che il fiume in concomitanza con il guado debba essere ritracciato in profondità così da evitare ogni tipo di attraversamento, considerato anche il fatto che la situazione gestionale locale ( messico e nuvole ) nella fase preventiva fa acqua da tutte le parti e non esiste di fatto un chichessia che sia sveglio e arzillo per scongiurare certe situazioni, di conseguenza ci si muoverà per far si che tutto ciò che si è detto si tramuti in realtà dei fatti, il risultato sarà il passaggio chiuso in via defintiva per incuria dello stesso da parte di chi l'avrebbe dovuto tenere sotto strettissimo controllo.
Ciao Giacomo
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