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mercoledì 5 dicembre 2007

Assemblea con carabinieri

Spigolature post assemblea: un altro record si aggiunge a quelli di cui si è già riferito. Non è stato solo l'assemblea con il maggior numero di partecipanti, non solo quella in cui un Consiglio di Amministrazione abbia ricevuto la più netta attestazione di sfiducia. E' stata anche la prima assemblea in cui sono stati chiamati i CARABINIERI per garantire l'ordine pubblico.
Mi viene confermato che quel signore vestito da carabiniere che si trovava sul lato sinistro in fondo alla sala non era un socio ritardatario, come in molti avevamo pensato. Era li, chiamato dal nostro presidente, per tenere a bada i soci facinorosi e allontanare dalla sala i loro familiari.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Giorgio, come tutta l'informazione che circola in questo paese, anche la tua è faziosa e di parte, nessuno garantisce l'imparzialità...
Ti scrivo solo per dire questo, se c'è stata la necessità e l'esigenze di avere l'appoggio delle autorità è stato solo a casa della MALEDUCAZIONE e della STRAFOTTENZA delle persone che NON AVEVANO IL DIRITTO di presenziare, ne di parlare all'assemblea. Un'assemblea sociale (lo dice il termine stesso) è destinata a beneficio del solo socio, come era stato indicato nella lettera. Io quando il presidente ha chiesto ai non soci di lasciare la sala, sono stato l'unico ad alzarmi, perchè rispetto le regole. Mi hanno poi raccontato che alle ulteriori richieste del presidente la solita accozzaglia di personaggi simil-politici e finti-saccenti, si è rifiutata di lasciare l'aula ridendo e gozzovigliando a gran voce sostenendo che loro non se ne andavano, che la mancanza di posti per tutti era da attribuire agli stessi soci, a loro detta, arrivati in ritardo. Solito esempio di villania e maleducazione dimostrato anche in altre mille occasioni dalla cosidetta opposizione...
Ora, detto questo, credo che anche il tuo blog, nato con il valoroso intento di "fare informazione" sia miseramente fallito, in quanto tu stesso non sei imparziale...
Chiudo dicendo un'ultima cosa, in termini semplici e chiari... crescere, come sta cercando di farlo Poggio, vuol dire aumentare il livello di urbanizzazione, la qualità delle strutture e la precisione dei servizi. Per far ciò servono soldi, la Poggio ottiene i soldi dalla vendita dei terreni, vende i lotti (155 credo di aver capito) e avremo strade nuove, illuminazione, fogne, acquedotto e gas... Non mi sembra una cosa cosi errata... Non dobbiamo pensare che chi compra un lotto lo lascerà terra brulla... il verde ricrescerà, cosi come è sempre ricresciuto dopo i vastissimi incendi non in ultimo quello di quest'anno... devo ancora ricomprarmi le scarpe che ho sciolto spegnendolo con Remigio!!!
Rex.

matteo ha detto...

rex,
da quello che so, alle assemblee della cooperativa si è sempre permesso ai coniugi e ai figli di soci di essere presenti, e in vari casi anche di parlare, nonostante il codice civile, a una prima lettura, non lo permetta.
Questa volta, non si voleva rispettare questa consuetudine

Tuttavia, la loro presenza e possibilità di intervenire era legittima per vari motivi, sia di diritto che di buon senso:

1, il piu importante: l'assemblea dei soci , che è sovrana, ha votato a larga maggioranza perchè i coniugi e figli di potessero partecipare , e anche parlare. Basterebbe questo per dimostrare che i non soci avevano tutto il diritto di stare nella sala.

2.si trattava di una assemblea meramente informativa, che non doveva deliberare o approvare alcunchè.
Di conseguenza la presenza di non soci non poteva in alcun modo influenzare o disturbare il voto dei soci, mentre le informazioni che sarebbero state date interessavano tutti allo stesso modo, soci e non soci.

3. a differenza di una società a scopo di lucro, nella quale giustamente solo i soci hanno un interesse a intervenire alle assemblee, la nostra cooperativa è ben altro.
da noi, l'interesse di un socio a essere informato sul futuro di poggio, è esattamente identico all'interesse del suo congiunto, o dei suoi figli, che vi abitano come lui.
non vi è quindi ragione di buon senso che possa giustificare una loro esclusione.
aggiungo che non solo la presenza di non soci all'assemblea non ha leso alcun diritto dei soci presenti, se non quello di stare larghi come spazio a disposizione nella sala; mi sembra questo però un sacrificio sopportabile per permettere anche a altre persone,che abitano a poggio esattamente come loro, di capire cosa succede.

è evidente che l'unica ragione per la quale il Consiglio di Amministrazione non voleva permettere ai non soci di assistere all'assemblea ha un nome e cognome, Franco Magi.

sinceramente, non mi sembra una ragione sufficiente, soprattutto visto che la maggioranza dei soci presenti era a favore della possibilità per tutti di assistere

Giorgio Plazzotta ha detto...

Rexman8791,
io non so cosa intendi tu per imparzialità. Significa non prendere mai posizione? Il Papa forse dovrebbe farlo, oppure Napolitano, ma perche dovrei farlo io?
L'importante è che io dica quello che penso. Molto positivo e democratico mi sembra il fatto che anche tu possa fare lo stesso.
Obiettivi del blog sono la diffusione di informazioni e idee, non di comunicati stampa, in una comunità in cui regna il silenzio. E' anche utile che si attivi un confronto tra i residenti, come ho scritto in più punti del blog. Di imparzialità non ne ho mai parlato, ma sappi che ricevo critiche anche dal "comitato". L'imparzialità la pretendi tu però dici anche che nessuno in Italia è imparziale.
Un fallimento sarebbe se tu non avessi potuto scrivere questo messaggio critico nei miei confronti, ma, per fortuna così non è.
Io sono dell'avviso che l'intervento dei Carabinieri non fosse necessario, il Presidente è stato fischiato non dai personaggi e dai simil-politici ma da noi soci quando ha detto "uscite dalla sala o chiamo i Carabinieri". Le persone che dovevano essere allontanate dalla sala sono i nostri familiari (te compreso a quanto pare) e non gli ultras della Roma. Ultima nota: puoi anche firmarti con il tuo nome, qui i Carabinieri non li chiamiamo anche se esprimi dissenso.

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