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giovedì 13 dicembre 2007

Un cambio di strategia per la Cooperativa

Innanzitutto voglio farti i complimenti per il fiume di commenti, considerazioni, dubbi, speranze, sogni, aspettative che traspaiono dalle tue parole in questo nuovo blog. E mi auguro che altri , oltre l'ottimo Maurizio, trovino la voglia di condividere i sentimenti che tu esprimi. Non si limitino ad un contatto, un voto al sondaggio e poi il silenzio. Temo che il silenzio possa consentire alla fine il riaffiorare del qualunquismo e conformismo che rischia di lasciare le cose come stanno, vanificando questa spinta emotiva che pare abbia svegliato dal torpore tanti abitanti di Poggio.
La Cooperativa Poggio dei Pini nasce ed è essenzialmente una iniziativa "immobiliare". Deve agevolare i soci a realizzare un investimento "immobiliare". Per questo acquista terreni, stipula convenzioni, urbanizza, lottizza e vende ai soci porzioni dei terreni acquisiti. Come tutti gli imprenditori del settore sanno, l'iniziativa deve avere un termine. L'investimento che fanno deve avere un risultato entro quel termine. Di solito se sbagliano questa previsione e rimangono troppo a lungo legati all'operazione falliscono. La nostra Cooperativa non corre questo rischio anche se sta evidentemente pagando questo errore nella previsione della durata della sua vita. Si trova in possesso di opere di urbanizzazione ormai obsolete e usurate che necessitano di essere sostituite o per le quali sono necessari interventi di manutenzione consistenti e costosi. Sembra anche che non tutte le opere convenzionate col Comune siano state realizzate. Nel contempo sono finiti i lotti urbanizzati. Cioè in base alla convenzione iniziale che prevedeva l'urbanizzazione di circa 800 lotti per un insediamento di circa 4000 persone, con la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria adeguata, ci ritroviamo dopo 40 anni con 888 lotti venduti e opere non eseguite o malfatte o usurate per mancata e/o carente manutenzione quindi incedibili.
Da questo punto di vista i creatori di questa splendida iniziativa hanno fallito gli obiettivi. Non sono stati adeguiati ai compiti. Hanno mancato di professionalita. A questo punto occorre un cambio di strategia la Cooperativa deve cessare l'attività "immobiliare" per trasformarsi in "società di servizi", del tipo "comunione di beni" o altra similare. Ma farei gestire questa trasformazione ad altri professionisti. Chiederei, con tutto il rispetto, che queste persone che per tanti anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo a Poggio dei Pini si facessero da parte.
Ti ringrazio per l'attenzione. Il prossimo contatto cercherò di fare un'analisi su quanto accaduto intorno alla palestra e alla Poggio sport srl.
Silvio Ceccarelli

2 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

Ho ricevuto e pubblico questo commento di Guido Montali. Ricordo che alle persone citate è concesso ampio spazio per eventuali repliche.

Ciao Giorgio,
innanzitutto Complimenti per la tua costanza che a questo punto potrebbe chiamarsi "testardaggine" per voler cercare di mettere su un servizio di informazione a Poggio. Speriamo che questa volta decolli. Oggi per la prima volta ho dato un'occhiata al tuo blog e ovviamente mi è venuta voglia di intervenire e soprattutto dare un contributo a tenerlo in vita.
Quante cose da dire.. Come puoi immaginare, per me probabilmente non basterebbero 50 pagine che poi ovviamente nessuno leggerebbe.
Fatta questa premessa, ho deciso di partecipare con brevi pensieri, commenti e soprattutto suggerimenti. Ecco il primo.
Come detto all'assemblea, a mio avviso la presenza di taluni personaggi getta un grande discredito all'iniziativa del comitato. Questi "Signori" in occasione dell'altro referendum sul piano di lottizzazione si stracciavano le vesti per il danno che la rinuncia a una parte consistente delle cubature a noi assegnate venivano restituite al Comune di Capoterra.
Conosco abbastanza bene questi individui per poter essere convinto che non sono stati "folgorati sulla via di Damasco" Bensì portano avanti chissà quale progetto.
Purtroppo in questa società, abbiamo il mito della memoria storica che è ritenuto indispensabile per il governo della nostra cooperativa in realtà da decenni qui si contendono il potere due gruppi storici, uno fa capo a Renato Medda, Luigi Pibiri e altri che di volta in volta vengono scelti, L'altro fa capo all'eterno vive presidente Gian Piero Atzori. I quali cavalcano la tigre del malcontento Poggino per far saltare i loro rivali. Circa 8 anni fa questi due gruppi si sono uniti per far saltare un'iniziativa pericolosissima che vedeva un tentativo di costituire una nuova dirigenza estranea a questi giochini. Le cronache di Poggio, hanno registrato un loro grande successo e in meno di un anno sono riusciti a smantellare l'iniziativa per poi, raggiunto l'obbiettivo primario iniziare a litigare tra loro per la supremazia del potere con vittoria stracciante del Sig. G.P.A. Che oggi con la sua amatissima carica di vice, governa saggiamente e indisturbato la nostra società.
Se volete un consiglio, toglietevi di mezzo i vecchi Amministratori che vi stanno accompagnando in questa esperienza, loro sono i responsabili delle fogne costruite male, dell'illuminazione pubblica eseguita in spregio alle normative di legge anche allora vigenti, della fatiscenza del nostro acquedotto ecc. Tutte queste schifezze oggi ci rendono assolutamente indipendenti dalla necessità di realizzare nuovi lotti per poter tirare avanti o
meglio sarebbe realizzare quegli investimenti necessari per poter cedere le opere al Comune.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Guido, anche io in un altro post ho fatto notare la presenza di ex amministratori che da sempre sono stati favorevoli alla costruzione un pò ovunque. Mi sembra quindi di poter dire che nel "Comitato" ci sono due almeno due anime: quelli che sono scandalizzati dal comportamento di questo CdA che ha superato il limite nei contenuti e nei modi e quelli che, nel trentennale gioco di potere del Poggio, erano rimasti al palo nel giro di giostra precedente. Questi ultimi sono pochi ma tendono sempre ad occupare le prime file.
Mi sembra comunque che le condizioni questa volta siano diverse rispetto ai ribaltoni precedenti, però è giusto che si faccia attenzione. Di un altro ribaltone non ce ne facciamo niente. Se è per cambiare solo le facce allora mi stanno bene quelle che ci sono adesso. Credo sia necessaria una svolta. Sempre che comunque ci sia un gruppetto di persone veramente "nuove" che voglia cambiare le cose.

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