Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

giovedì 13 dicembre 2007

Breve storia di Internet a Poggio

Anche se, come molti hanno potuto constatare, la nostra comunità nel 2008 è incredibilmente priva di un portale internet, la storia telematica di Poggio dei Pini è molto ricca di episodi ed esperienze. Il racconto dettagliato è molto lungo e ve lo risparmio, ma sono a disposizione per fornire ulteriori particolari, se me li richiederete. Questo è un riassunto dei principali eventi.

  • La Biblioteca di Poggio dei Pini è stata, nel 1996, la prima in Sardegna a disporre di una stazione informatica per la consultazione di opere multimediali su CD-ROM e la prima a essere dotata di una postazione di accesso ad Internet a disposizione del pubblico;

Un corso di Internet presso la Biblioteca (1996)

  • Sempre nel 1996 venne realizzato un sito denominato Linea Poggio (www.sardinia.net/poggio), uno dei primi in Sardegna, quando ancora Regione, comuni etc non ne avevano uno. Mostrava il nostro borgo al mondo. Allora le persone dotate di connessione a Internet a Poggio erano solo 3;
  • Per un possibile utilizzo della rete tra i soci era necessario che il numero di utenti crescesse. E’ un processo lento, non facilitato dall’assenza della ADSL sino al 2006;
  • Nel frattempo proseguiva la pubblicazione di notiziari cartacei che facevano registrare, puntualmente, le dimissioni dei giornalisti che li dirigevano, causate da ingerenze e censure da parte dei vari consigli di amministrazione. Dopo lo scioglimento dell’ultima redazione (Emanuele Atzori), non essendoci più direttori disponibili nel raggio di 50 km, il notiziario venne declassato a “fotocopie”, emesse direttamente dal CdA. La sua qualità e puntualità decrebbe notevolmente anche se paragonata agli anni ’70 e nonostante le tecnologie della comunicazione avessero fatto, nel frattempo, passi da gigante;
  • Nel 2001 il Grusap realizzò un suo sito contenente anche un forum. Non essendo moderato, venne utilizzato per inserire attacchi anonimi nei confronti dell’amministrazione che ne dispose la chiusura. Il sito è abbandonato da circa 3 anni;
  • Nel 2003, considerato che il numero dei residenti connessi a Internet aveva raggiunto un numero significativo, proposi al CdA di allora (presidenza Pittaluga) un progetto per la realizzazione di un portale comunitario. L’intervento non avrebbe comportato alcuna spesa per la Cooperativa ma, incredibilmente, non venne realizzato a causa di un boicottaggio;
  • La stessa amministrazione deliberò l’acquisto da una ditta specializzata di un sito internet. Questo prodotto, costato alcune migliaia di euro, venne realizzato ma fu lasciato vuoto di contenuti per anni;
  • Nel 2006, con il sopravvento della nuova amministrazione (Calvisi) sembrava che si volesse finalmente realizzare qualcosa di concreto. Fui contattato e offrii nuovamente la mia consulenza gratuita. Venne redatto un progetto di portale comunitario che potete scaricare qui. Il progetto, che fu apprezzato e approvato da tutti i consiglieri, prevedeva la realizzazione di un portale che coinvolgesse l’intera comunità;
  • Nel gennaio 2006 l’ADSL, con Tiscali, arrivò nelle nostre case, rendendo ancora più agevoli e convenienti le connessioni a Internet.
  • Nell’estate 2006 venne implementato il Portale di Poggio dei Pini, costruito sul motore open source MD-Pro, lo stesso utilizzato anche per il portale delle olimpiadi invernali di Torino;
  • Dopo la presentazione dell’iniziativa ai soci tramite un notiziario, la Cooperativa si disinteressò del portale, non pubblicizzandolo e non inserendovi alcun contenuto. Preso atto dell’ennesimo “affossamento” e avendo altre cose da fare nella vita, anche io lasciai perdere. In sostituzione del portale comunitario è comparso un nuovo sito statico contenente ben poche informazioni e nessuna interazione con i residenti;
  • Nel 2007 volli verificare se esistesse un interesse da parte dei residenti anche senza l’intervento, a mio avviso fondamentale, della Cooperativa. Venne realizzato un nuovo portale Linea Poggio (www.lineapoggio.net) che però non ebbe grande seguito;
  • In occasione della mobilitazione relativa alla variante del Piano di Lottizzazione ho realizzato in una sola serata il BLOG poggiodeipini.blogspot.com che sta facendo registrare circa 150 visite al giorno.
  • 4 commenti:

    Anonimo ha detto...

    Abbiamo un giornale che Tutti sono in condizione di leggere, dove Tutti posso scrivere. Un comodo strumento per fare (e dare) informazione democratica e pluralista. Dove possiamo parlare, finire i discorsi, farci sentire, essere contraddetti, replicare, senza venire alle mani. Un contributo importante che sta solo a noi sostenere ed alimentare. Lo leggo tutti i giorni. Trovo stimolante il confronto e la critica costruttiva. Qualcuno preferisce il pettegolozzo. Questione di stile.
    Bravo Giorgio, bel lavoro.
    Maurizio

    Giorgio Plazzotta ha detto...

    Grazie Maurizio. Penso anche io che, considerata l'emergenza, fare questo blog sia stata una buona idea. Il numero di visitatori è più elevato di quanto si potesse prevedere, considerando che è stato pubblicizzato solo con il passa parola. E' importante che altre persone scrivano e vengano aperte aperte nuove discussioni, perchè io non faccio il giornalista e vorrei solo essere una voce tra le tante.
    Non è questo lo strumento di cui dovrebbe dotarsi la nostra comunità, ma oggi come oggi, ci permette di rompere il silenzio. E' indispensabile che la Cooperativa, chiunque la amministri, cambi radicalmente il suo atteggiamento nei confronti della comunicazione.

    Anonimo ha detto...

    E' indispensabile, l'hai detto bene. Oltre ai complimenti che meriti -le tue proposte erano e sono ottime e GRATIS, cosa rara e meritevole di encomio- sorge un altro problema: perchè non sono state mai realizzate? Qualche ipotesi mi sento di farla, prima tra tutte una certa inerzia, chiamiamola generazionale, per cui la attenzione al fenomeno internet non è probabilmente patrimonio della generazione degli amministratori; ma è anche o soprattutto -ed è una ipotesi peggiore- una malcelata insofferenza verso la partecipazione, la diffusione orizzontale delle informazioni e rappresenta un segno di quell'atteggiamento "NON DISTURBATE IL MANOVRATORE" che sembra essere il principio che ispira la comunicazione verso i soci dei vari CdA, ciascuno a suo modo. Urge una svolta anche sotto questo aspetto.
    Stefano Fratta

    Giorgio Plazzotta ha detto...

    ecco la svolta. habemus forum coperativensis

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