Questo Blog è stato creato per scambiare informazioni, idee, proposte e materiali tra residenti del comune di Capoterra. Si invitano i lettori a firmare i propri commenti o articoli con nome e cognome. Potete inviare i vostri articoli al seguente indirizzo: giorgio.plazzotta@gmail.com

mercoledì 5 dicembre 2007

Schiaffo ai soci: domenica non si vota

Ecco il testo del comunicato emesso dal CdA della Cooperativa. Alcuni soci lo hanno trovato nella cassetta delle lettere nella giornata di oggi mercoledi 5 dicembre; presumbilmente gli altri soci lo riceveranno domani 6 dicembre, a 3 giorni dalla data che era stata comunicata dallo stesso CdA per l'effettuazione del referendum.

Il CdA, alla luce delle indicazioni emerse anche nell'Assemblea del 1° dicembre

In quella assemblea sono emerse molte indicazioni come ad esempio: il fermo invito a ritirare questa variante, il fastidio dei soci per il comportamento scorretto e non rispettoso dello Statuto, la sfiducia e l'invito alle dimissioni degli amministratori.

nella seduta di ieri 4 dicembre ha deliberato di modificare il progetto di variante al piano di lottizzazione eliminando i lotti già individuati nelle Pinete di Pauli Ara e Sa Birdiera e di presevare il lotto occupato dalla vecchia sede del Grusap. Tale variante comporterà una riduzione totale delle volumetrie per mc. 35.000 circa e quindi uno sviluppo totale degli insediamenti a Poggio dei Pini per mc. 1.185.000 circa, compresi i lotti già edificati o comunque già di proprietà dei soci, pari a mc. 1.020.000 circa ed una riduzione degli abitanti insediabili nel massimo teorico di 3.200 circa.

Niente lotti nelle pinete, evviva. Tanto per fare chiarezza sarebbe il caso di produrre una mappa. Si trattarebbe della "variante della variante". Con tutti questi numeri perchè non vengono citati i lotti? Noi tutti abbiamo ben chiaro quanto sia grande un lotto, mentre ci viene più difficile capire cosa voglia dire avere 35.000 metri cubi in meno di volumetrie. Va bene ve lo dico io. Vengono eliminati circa 28 lotti . Ma la variante ne prevedeva 189, quindi ne verranno realizzati sempre 161, SOSTANZIALMENTE. Ovviamente restano tutti quei lotti che vanno ad occupare le aree verdi interne e quei lotti che sono stati posizionati ai limiti della zona attualmente edificata, in zone comunque boscate o presso fiume e lago (vincoli?). Ritornando alle "indicazioni emerse", siamo certi che l'85% dei soci che ha sfiduciato il CdA nel corso dell'ultima assemblea vogliano che si costruiscano 161 lotti?

Altra questione. Non vengono più venduti 28 lotti. Se un lotto vale 120.000€ x 28 = 3.360.000 euro in meno. Allora falliamo? Come farà la nostra Cooperativa senza questi fondi che, ci è stato detto, erano indispensabili?

La pineta di Pauli Ara forse sarà risparmiata


La modifica sarà introdotta in sede di "intesa" con i competenti Organi regionali chiamati ad esprimersi sul progetto di variante così aggiornato.


Questa frase la capiranno ben pochi soci che non sanno cosa è "l'intesa" e quale è l'iter autorizzativo di un Piano Urbanistico Comunale. In effetti ben pochi lo sanno dato che è un ginepraio di norme, vincoli, eccezioni e tranelli giuridici. Inoltre entra in gioco la politica, quella vera, che spesso riesce a fare andare le cose in modo diverso da come ci si sarebbe aspettato. Il nostro piano di lottizzazione, quello con i 189 lotti pinete comprese, si trova in Regione pronto per passare al vaglio dell'intesa. Oggi il CdA dice che "sarà modificato", ma siamo sicuri che potranno farlo? E siamo sicuri che non preparano un altro tranello? Mi dispiace dovere usare questi termini, ma sono appropriati dopo avere letto bugie scritte nel notiziario, avere assistito alla violazione dello Statuto e a quest'ultima trovata del referendum revocato.
Per quanto sopra, essendosi quindi modificato radicalmente l'oggetto del quesito referendario richiesto dai soci, il Consiglio ha deliberato di annullare la convocazione referendaria già indetta per il giorno 9 dicembre prossimo.

Qui mi sembra che si sia fatto il verso a uno degli aspetti più antipatici della politica nazionale. Quando ci sono referendum abrogativi, il parlamento spesso modifica la legge da abrogare rendendo quindi inutile il referendum. Ma questo era un referendum consultivo, che nel suo quesito chiedeva si pronunciarsi sulla variante al piano di lottizzazione in tutti i suoi aspetti, non solo quelli legati alle aree boscate ma anche alle aree verdi. L'annullamento sembra un atto probabilmente irregolare e sembra anche inopportuno se si considera lo spirito della nostra cooperativa.

Peraltro, il Consiglio di Amministrazione si impegna a convocare apposite riunioni dei Soci per i dovuti aggiornamenti sulla vicenda e a indire un referendum consultivo ai sensi ..... da tenersi nella seconda metà del prossimo mese di gennaio 2008.


Perche riunioni e non una assemblea? Forse perchè i gruppetti sono più facilmente gestibili ed è più facile che si "bevano" una verità alterata. Ricordo che qualche settimana fa in una di queste riunioncine mi avevano detto che la variante 97 e quella del 2007 erano uguali, cercando di farmi passare per lo smemorato di Collegno (le avevo disegnate io). Non so se mi inviteranno ancora ...

Quindi mi sembra di capire che annullano unilateralmente un referendum e ne indicono un altro. Cos'è il festival del referendum? Sono colpi lanciati nel vuoto da un pugile suonato oppure si vuole solo prendere tempo? Ma per andare dove?

14 commenti:

Filippo ha detto...

Filippo Jacazio (Dhago)
Ho avuto un lungo (lungo davvero, e ringrazio per questo) incontro con un membro del CDA, che è anche un amico. Ho fatto alcune domande, e ho avuto molte delle risposte che cercavo. Non tutte sono state come le avrei volute, ma adesso ho un'idea più chiara di come stanno le cose. Ho avuto la spiegazione dei numeri di questa tanto avversata variante, e dei rischi della sua modifica. Mi sono state presentate alcune valutazioni di opportunità che hanno portato a richiedere l'individuazione dei lotti in questione, e (in termini orientativi) le aspettative in fatto di investimenti legate a ciascuna possibilità. Infine, c'è stata un'argomentazione sulle voci di spesa che il Presidente Calvisi ha illustrato nella sua relazione.
Resta in piedi in tutto questo, sia ben chiaro, il nodo centrale della mia perplessità in questa operazione, ossia la gestione della comunicazione. Se le cose che mi sono state dette ieri sera in 4 ore fossero state illustrate per tempo pubblicamente (anche in termini più generali, e in più riprese), molto probabilmente il putiferio di questi giorni si sarebbe evitato, e il malcontento (inevitabile) sarebbe stato quantomeno informato e consapevole.
Invito TUTTI coloro che hanno ancora dubbi e domande a fare quello che ho fatto io. Chiedete un appuntamento agli amministratori, in privato ove non fosse possibile in Cooperativa (quasi tutti abbiamo almeno un conoscente quando non un amico in CDA), e FATE DOMANDE.
Una delle cose che mi ha lasciato più stupito durante l'assemblea, nonostante il bisogno di spiegazioni, è stata proprio non aver sentito fare NEMMENO UNA domanda diretta. Ma c'è ancora tempo.
Infine, mi è stato detto che le riunioni previste dal comunicato arrivato ieri saranno più d'una, per permettere a tutti di partecipare almeno ad una. Nelle intenzioni del CDA dovrebbero inoltre essere riunioni e non Assemblee, perchè siano aperte a tutti, soci e non soci.
Ringrazio Gino per la sua personale disponibilità, pur ricordando che, se si fosse provveduto per tempo a una corretta e chiara informazione, probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di correre ai ripari.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo sono proprio d'accordo sul fatto che la mancanza di informazione, ma anche di dialogo aggiungerei, sia estremamente negativa e si porti dietro un numero molto elevato di effetti negativi. Come forse sai anche il nostro Statuto la ritiene necessaria. Invece gli ultimi 3 consigli di amministrazione hanno ridotto per quantità e qualità le informazioni verso i soci, nonostante dagli anni 60 ad oggi ci sia stato qualche piccolo cambiamento nel mondo della comuncazione rispetto ai "ciclostile" che continuano a girare per Poggio. Il portale Internet che ho realizzato gratuitamente per la Coop (me lo avevano chiesto loro) è stato chiuso e neanche io, che ho dedicato a quella realizzazione molte ore del mio tempo libero, non ho avuto una spiegazione (pero ho qualche idea). Ma allora perchè questo buco nella comunicazione? Come è possibile poi che lo stesso errore venga fatto da tutte le amministrazioni? Forse la risposta l'hanno indirettamente fornita quei soci (fondatori e non) che hanno sottolineato da quanti lunghi anni si occupano della amministrazione della nostra cooperativa. Sono proprio loro che hanno sempre "imbavagliato" l'informazione. Prima censuravano i giornalini costringendo i direttori alle dimissioni (Pani e Emanuele Atzori), poi hanno evitato bene di attivare un sito internet realmente operativo nonostante ci fossero dei soci che glielo avessero realizzato gratuitamente. Perche? Perchè agire nel silenzio, senza rotture di scatole, senza domande a cui rispondere è molto più comodo e fruttuoso, si lavora in pace e si possono anche compiere delle irregolarità senza che nessuno se ne accorga.
Puoi riferire all'amico Gino che tutte le sue informazioni, idee, proposte saranno bene accette in questo blog. Per mia poca memoria io adesso ricordo solo quel che ha detto all'assemblea "andremo tutti in galera".

??? ha detto...

data l'ignoranza di alcuni particolari,annunciati all'interno della coperativa,che alcuni non conoscono,è troppo facile dire ''MANDATELI TUTTI A CASA'',
ed è sempre troppo semplice rimanere a casa sentendo parole arrivate all'orecchio per caso,qua e la,che comunque non bastano per esporre un opinione sensata,la quale dovrebbe rimanere,al suo posto.

Giorgio Plazzotta ha detto...

mmm quindi in cooperativa c'è L'oracolo che racconta la verità a chi viene ammesso al suo cospetto. E le assemblee sociali, i notiziari, il sito nternetet della cooperativa perchè non le riportano?

Comunque è curioso notare che le uniche due persone che hanno scritto qualcosa di critico qui, si celino dietro l'anonimato. Oltre che curioso è significativo.

Filippo ha detto...

Un momento...
Nessuno, credo, ha parlato di oracoli. Chi ha avuto la possibilità (e la voglia, che in questa faccenda rappresenta una buona parte del problema)di andare in Coop. o chiamare uno degli amministratori per parlarci, non ha fatto altro che cercare di colmare il vuoto informativo. Non c'è augusto cospetto a cui essere ammessi, e non si tratta di accettare per fede una verità rivelata, Giorgio. Non mi aspettavo un commento simile.
Ma quand'anche fosse fondato il dubbio su tale verità, non vedrei la differenza tra farsela raccontare a voce, e leggerla su un notiziario, o sul sito, o su una delibera. Cosa impedirebbe a chi vuole mentire di farlo per iscritto?
Il tuo commento significa forse che poichè alcune cose non ci sono state dette prima, non vale la pena andare a chiederle ora, perchè tanto probabilmente sono pure bugie?
Ma allora, se si tratta di non credere a una campana solo perchè sta in quel campanile, tanto vale accontentarsi di quella che si è già sentita, no?
Mi pare un po' debole, come ricerca della completa informazione.
Naturalmente il principio del confronto vale in tutte le direzioni. E' da questo, in un sistema realtivamente semplice come il nostro, che emerge la verità, non dal volume al quale ciascuno fa suonare la propria campana.
Infine, deploro anch'io l'uso di pseudonimi se non accompagnati dal nome, almeno in una discussione come questa, soprattutto se coprono commenti semplicistici e poco argomentati. Questione di forma. Poi ognuno è libero di fare come crede.
Grazie ancora per lo spazio messoci a disposizione. Però quando in una discussione la polemica lascia il posto al sarcasmo, credo ci si allontani dallo scopo.

Filippo ha detto...

Filippo Jacazio (Dhago)
...e poi mi dimentico di aggiungere il mio nome al commento.
Pardon.

Piergiorgio ha detto...

"data l'ignoranza di alcuni particolari, annunciati all'interno della coperativa, che alcuni non conoscono, è troppo facile dire ''MANDATELI TUTTI A CASA''"

Se questi particolari sono così importanti perchè non ci sono stati spiegati nell'assemblea invece di preoccuparsi di schierare 4 guardie all'ingresso e chiamare i carabinieri.
Perché invece della prepotenza dimostrata durante l’assemblea non ci anno illustrato chiaramente questi particolari.

“ed è sempre troppo semplice rimanere a casa sentendo parole arrivate all'orecchio per caso, qua e la, che comunque non bastano per esporre un opinione sensata, la quale dovrebbe rimanere, al suo posto”

Io ho partecipato all’assemblea e le spiegazioni date mi sono sembrate un po’ confuse, si possono riassumere in “O così o pomì” , scusate “o così o liquidazione”.
Se fosse vero ciò sarebbe ancora peggio perché vorrebbe dire che in questi gli amministratori … come siamo giunti a ciò.

In fine più volte è stato detto che veniva rispettata la volontà del referendum del 97’ ma allora i lotti di santa barbara erano stati eliminati, forse la geografia del poggio è cambiata in questi anni?

Nella lettera arrivata ieri in cui viene comunicato l’annullamento del referendum viene anche annunciato un referendum a gennaio, ma per cosa?
Se lo vogliono i soci esercitando un loro legittimo diritto (vedi raccolta firme) gli amministratori lo annullano, proponendoci in alternativa di usare le scolorina per modificare il progetto in sede di ‘intesa’ e sbianchettare un nostro diritto.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo forse mi sono espresso male. Tu mi inviti ad andare in cooperativa, ma io ci sono già stato la settimana scorsa, ho seguito tutta l'assemblea di sabato e letto i "comunicati". Cos'altro dovrei fare o dovremmo fare tutti noi soci? Presenziare a tutte le sedute del CdA? Sarebbe un'idea, peccato che non espongano più da qualche anno in bacheca quando si tengono.
Inoltre quando sono andato in Cooperativa in una di queste riunioncine fatte a gruppetti di soci mi sono state dette delle bugie e fatte delle illazioni su presunti complotti politici e mi sono gioustamente cadute le braccia (diciamo braccia). Questo ovviamente non vuol dire che tutte le informazioni fornite dal CdA siano false, ma se permetti la fiducia e la credibilità scende ai minimi storici.
Filippo non pensi che sia DOVERE del CdA informare i soci utilizzando mezzi appropriati e non siamo noi soci che dobbiamo singolarmente recarci in Cooperativa? Scusa ma io un sistema informativo di questo tipo non l'ho mai visto e il riferimento all'Oracolo di Delfi mi sembra calzante. Lasciami poi, per cortesia, un po' di spazio all'ironia, queso è un blog e non la rubrica "oggi al parlamento". L'oracolo di Delfi funzionava così: se avevi un dubbio su come potessero andare le cose chiedevi di consultare l'Oracolo. Oggi esistono metodi più efficaci e moderni.
Poi sinceramente non capisco perche non mi racconti quali sono le tue impressioni personali.

Giorgio Plazzotta ha detto...

aggiungo .. io non faccio informazione. L'informazione la deve fare la Cooperativa, L'Unione Sarda etc. Però la Cooperativa, da sempre, non la fa o la fa in modo molto superficiale. Quindi, ragazzi ci troviamo qui a raccontarci quello che sappiamo, quello che pensiamo, quello che vorremmo. Nulla di più, nulla di meno. Per molte persone (dalle 100 alle 150 si stanno collegando ogni giorno al blog) questa è purtroppo una delle poche fonti informative. Il sito della Coop tace, quindi? Il silenzio oppure facciamo noi. Diciamo sempre che anche i soci sono colpevoli perchè non fanno un tubo e poi ci si lamenta o non si partecipa quando qualcuno, che di certo non è legato a interessi politici ed economici, si mette a fare qualcosa.
Sono proprio le bugie ad avermi spinto a fare questo blog, che ho messo su in un giorno. Non c'e' una redazione che possa intervistare il dott. Calvisi ogni giorno, mi spiace. Però potremmo unire le forze, le informazioni e le idee. Aiuterebbe non poco e questo a prescindere dalla variante. E' un problema della vita qui a Poggio. Io mi aspetto un rapido ritorno al letargo, ma questo non vuol dire che nel mio piccolissimo non voglia comunque cercare di fare qualcosa per evitare di vivere in un quartiere dormitorio.

Filippo ha detto...

Filippo Jacazio.
La mia impressione è chi si sia fatto un pasticcio, nella fretta di elaborare e presentare entro un certo termine un piano necessario.
Ci sono delle scadenze, e a noi conviene arrivare prima di quelle scadenze, mi è stato spiegato.
Il pasticcio consiste nell'aver considerata secondaria una progressiva informazione sull'avanzamento del progetto. E adesso, "a bomba esplosa", gli amministratori non hanno più il tempo di mostrarci/convincerci che la scelta fatta è la migliore oltre che essere necessaria. Non credo alla malafede, sinceramente. Alla confusione e alla inaccurata gestione della questione, si.
Probabilmente informare volta per volta, ad ogni variazione del progetto, spiegando, motivando e discutendo, avrebbe impegnato molto.
Ma il risultato non sarebbe stato più dannoso di quello che si è ottenuto. Almeno credo.
Non ho dubbi, la comunicazione va riformata. Perchè la prossima volta le persone avranno ancora meno pazienza e fiducia; sempre che nel frattempo, come giustamente temi, non abbiano dimenticato tutto e tornate alla consueta ignavia. Ma lavoriamo anche su questa ignavia, già che ci siamo.
Per quanto riguarda il punto tecnico di questa faccenda, credo che la "variante della variante" non sia una cattiva idea. Mi chiedo però come la penserei se abitassi a Santa Barbara anzichè a Sa Birdiera... Scherzo. Resterebbe un buona idea, ma molto più dolorosa.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo anche io ero convinto sia della capacità che della competenza di persone come il dott. Calvisi. Ti dirò di più, lo sono ancora. Gli errori si possono fare e comprendere.
Però non mi risulta che il CdA abbia ammesso alcuna responsabilità: non l'ho sentito quando ne ho parlato di persone, ne in assemblea o nei notiziari. A te risulta diversamente? Inoltre dopo che si commette l'errore non si raccontano delle bugie per cercare di coprirlo. Se poi l'errore non è un vizio di forma o una lieve dimenticanza ma una azione che è espressamente vietata dal nostro Statuto allora, se mi permetti, la situazione diventa grave. Non stiamo parlando della cricca del baretto, ma di una società che conta 880 soci. Non ci si comporta così.
Andare avanti facendo finta di nulla, cercando di sopprimere la voce di un numero così elevato di soci, mi sembra deleterio.

Giorgio Plazzotta ha detto...

Filippo non ho capito bene il commento su Sa Birdiera e S. Barbara. Sa Birdiera è la zona maggiormente interessata dalla nuova variante, anche salvando quella quindicina di lotti dentro la pineta. L'intera area che si trova tra la strada dei genovesi e le antenne sarà edificata, così come le due aree verdi che davano respiro al quartiere nella zone presso il lago e il "parco giochi". Se abiti a Sa Birdiera incomincia a preoccuparti anche di viabilità. Tutti questi nuovi residenti potrebbero passare davanti a casa tua per raggiungere le loro abitazioni, e le strade non sono larghe e pianeggianti come la 51.

Filippo ha detto...

Giorgio non trovo più il post di stamattina con le mappe "nuove".
Per quanto approssimativo potesse essere, mi sembrava utile. Lo rimetterai?

Giorgio Plazzotta ha detto...

filippo mi sono accorto che mancava una parte di poggio, la zona di bellavista e centro commerciale e quindi quella mappa era incompleta. lancio un appello, mi mandate la scansione della posizione dei nuovi lotti almeno per quella zona?

Post più popolari