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lunedì 17 dicembre 2007

Sulla manutenzione delle strutture sportive


Caro Giorgio, ti avevo promesso le considerazioni sulla vicenda palestra, occorreva prima fare un cenno sulla incapacità dei nostri amministratori di fare le manutenzioni dei beni e degli impianti realizzati. Hai notato che anche Guido Montali solleva il problema? anzi a mio parere da spunto per un'ulteriore considerazione dove afferma che quando è stato realizzato l'impianto di illuminazione pubblica non si sono rispettate le norme (di sicurezza?) vigenti quasi che già si pensasse di non doverlo mai cedere al Comune.
Se fosse veramente così ci sarebbe da muovere accuse precise per attentato alla salute pubblica e chiedere conto anche all'impresa che ha appaltato i lavori per aver accettato di non rispettare le leggi vigenti in materia di sicurezza.
Ma veniamo alla palestra. Una struttura che non era prevista nella convenzione fra le opere di urbanizzazione, ma poichè si progettava un villaggio composto da famiglie di cinque persone di media, bisogna riconoscere all'urbanista di aver pensato anticipatamente ai futuri bisogni degli insedianti. Purtroppo, data anche la lentezza con cui la famiglie si insediavano, la palestra è sempre stata sottoutilizzata e non ha mai potuto produrre un reddito che consentisse di fare le manutenzioni autonomamante.
In un passato recente è sorta la necessità improrogabile di mettere in sicurezza l'impianto. in questo caso non so se ci siano state omissioni al momento della progettazione e della realizzazione o siano subentrate norme di legge alla luce delle quali non si poteva più far utilizzare gli impianti dai nostri ragazzi. Comunque diventava indispensabile fare delle opere di manutenzione straordinaria per non far correre rischi ai fruitori della palestra e conseguenti responsabilità ai proprietari degli impianti (Cooperativa Poggio dei Pini).
A questo punto il CdA anzichè stanziare la somma necessaria a realizzare le opere di messa in sicurezza dell'impianto e appaltare in prima persona i lavori decide di incaricare un soggetto terzo di fare le opere necessarie con la promessa di poter fruire della rendita (teorica) per un certo numero di anni. Questo è stato il primo errore. Motivazione la Coop. non aveva i soldi da destinare allo scopo. però allora la Coop. aveva ancora lotti invenduti ed era in progetto di realizzare nuovi loti nelle zone A2 e A3. bastava che si destinasse parte dei futuri introiti per fare quello che avrebbe fatto" il buon padre di famiglia": rinnovare il prorpio bene degradato, renderlo fruibile e sicuro infine affittarlo a veri professionisti che avrebbero potuto valorizzarlo con beneficio, se non di tutti, di molti.
Invece che cosa hanno fatto. Hanno incaricato dei non professionisti (però persone molto brave e molto amiche) hanno consentito loro di far debiti con garanzia della Coop. Non hanno vigilato sulla realizzazione delle opere e sulla bontà dei servizi che venivano offerti che, in buona sostanza, avrebbero dovuto garantire quegli introiti con cui almeno pagare i debiti. Io ero in CdA all'epoca delle deliberazioni. Ricordo di essermi opposto e di aver tentato di mettere in guardia quelli che si affannavano intorno a questo progetto dei pessimi risultati che intravedevo. Come al solito sono stato frainteso e minacciato sia prima, anche da una persona che stimo come amico, sia successivamente quando il CdA deliberava, per almeno due anni, di dare dei contributi, con motivazioni oserei dire fantasiose per non dire non veritiere, nel tentativo di salvare quella Soc. da loro voluta e sostenuta caparbiamente, anche se era evidente che non aveva i requisiti per realizzare gli obiettivi voluti.
In conclusione penso che ci si deve augurare che la palestra sia stata veramente messa in sicurezza. I debiti ci sono rimasti ma comunque anche se si fosse proceduto direttamente a realizzare le opere ci sarebbero stati. Personalmente ne deduco un cattivo giudizio sulla capacità di queste persone di amministrare un villaggio che sarà destinato comunque ad aumentare il numero degli abitanti con tutti i problemi che ne conseguono. Cordialmente Silvio Ceccarelli

5 commenti:

Giorgio Plazzotta ha detto...

effettivamente il messaggio di guido aveva aperto secondo me un nuovo fronte. Il rischio è che se ne aprano troppi di questi fronti e poi non riesca a piu' a capire come muoversi. Guido invitava a guardare agli errori effettuati in passato sollevando forse un vaso di Pandora. Ci potremmo chiedere: Sono stati fatti veramente errori cosi gravi? Si poteva fare molto meglio? Quanto abbiamo perso? Le risposte potrebbero essere molto deprimenti. Non per questo non se ne deve parlare. Non cercherei colpevoli e sai perche? Perche se anche fossero stati compiuti dei gravi errori saremmo comunque tutti colpevoli. Ache i tanti soci che non hanno fatto niente per impedirlo, che hanno messo il proprio voto nelle mani dei vari "raccoglitori di deleghe". Se però cosi è stato sarebbe anche giusto che chi ha amministrato per tanto tempo abbassasse un po la cresta. E forse sarebbe anche il caso di dire basta e cambiare registro. Pero', forse sarebbe giusto che si cambiassero le persone, soprattutto se hanno commesso gravi errori. Senza insulti o urla. Un normale avvicendamento è normale in democrazia e garantisce il buongoverno.

Anonimo ha detto...

Ciao Giorgio,
anche sulla vicenda "Poggio Sport" si sono registrate le solite schifezze compiute dai soliti personaggi e/o gruppi di potere. Tengo a far notare qualche elemento che potrebbe essere sfuggito a molti:
1) Quando si è costituita la Poggio Sport, si era eseguito un progetto dove erano stati analizzati tutti i lavori da realizzare per mettere "a
norma" il tutto e portare dei miglioramenti con una stima di lavori necessari per cira 600.000.000 delle vecchie lire.
é importantissimo notare che l'incarico per la valutazione era stato affidato a un tecnico
nostro socio, molto "vicino" all'allora gruppo dirigente; Questo personaggio inoltre si era già interessato in precedenza agli impianti sportivi per conto della Coop. e sicuramente ne conosceva
le magagne. Tutta la parte contrattuale tra Coop. e Poggio Sport era stata curata da un'altro
Avvocato che allora ricopriva la carica di Consigliere d'amministrazione della Coop.
Con le somme previste e stanziate avevano realizzato circa il 50% dei lavori. Cosa era successo? Bohhh. Le spiegazioni le avevano date in un'assemblea dei soci della Poggio Sport dove
siedevano sul banchetto dei notabili sia il tecnico responsabile dei lavori sia l'avvocato che a suo tempo aveva curato la parte contrattuale della convenzione tra Coop e Poggio Sport. Ebbene, questi due "Signori" in quell'occasione
avevano relazionato che la Poggio Sport "Poverina" era stata Turlupinata dalla Cooperativa Poggio dei Pini in quanto durante
l'esecuzione dei lavori erano saltati fuori tantissimi imprevisti tali da far saltare
completamente il budget di spesa previsto.
Peccato che in quella riunione nessuno si era accorto che I TURLUPINATI ERANO LE STESSE PERSONE
CHE IN PRECEDENZA AVEVANO TURLUPINATO LA POGGIO SPORT!
Uno dei motivi per cui nutro molta poca fiducia nel Commitato e dato dal fatto che ho visto uno
di questi due signori sul "banchetto dei promotori del comitato"

2) Vi ricordate quando il CRAL della SARAS voleva stipulare una convenzione con l'appena nata
Poggio Sport? Vi ricordate il giro di volantini al bar e distribuiti per le case? Ebbene anche li
si trattava di una lotta di potere Gli antagonisti erano riusciti con grande gioia a far saltare l'operazione. Un vero peccato perchè con questo grande "Successo" sono riusciti a far mancare alla Poggio Sport un ingresso di circa 50.000.000 delle vecchie lire all'anno, ovvero la garanzia del pagamento della rata di mutuo contratto con le banche.
COMPLIMENTI PER IL SUCCESSO E L'OBIETTIVO RAGGIUNTO! Vi ricordate la storia di quello che per fare un dispetto alla moglie si era tagliato i........ Bene mi sembra che anche a Poggio ci si comporti con lo stesso criterio e la vicenda del comitato contro la lottizzazione presenta delle analogie troppo preoccupanti!Saluti
Guido

Anonimo ha detto...

In Italia c'é libertà di parola. Meglio se venisse usata con equilibrio e misura. Ancor di più se le parole fossero accompagnate dai fatti circostanziati (possibilmente molto circ....) e alternative praticabili. In tal modo chi parla sarebbe più credibile e convincente. Alle parole di Guido rispondo con lo stesso bohh che ha usato Lui. Non ci capisco niente. Lo dico nella veste di semplice fruitore degli impianti (con la Poggio Sport non c'entro). Più in generale mi permetto di ribadire che tra cupole mafiose ed altre affermazioni qualcuno sta veramente esagerando, facendola fuori dal vasetto. A questo "comitato" si sta dicendo di tutto e di più. Bello, brutto, banditi, sgangherati, malafede, lobby affaristica. Speriamo che non si arrivi a dire che spaccia.
Avvilente.
Maurizio Cadone

Giorgio Plazzotta ha detto...

Va bene Guido e Maurizio. Penso che sia importante confrontarsi. Concordo anche con quanto dice Maurizio sulla necessità di portare elementi a supporto di certe accuse, in particolare quando quando queste sono gravi.
In linea generale dico: il comitato ha dato un bel po di "bastonate", giusto?
E non solo il comitato in senso stretto, ma anche le molte persone che singolaramente si sono adoperate in particolare per contrastare i gravi errori compiuti dal CdA in occasione della questione "piano di lottizzazione". Anche io, nel mio piccolo, penso di essermi adoperato per questa causa.
Ritengo anche che il comitato si sia mosso in maniera ineccepibile in questa battaglia.
Può anche darsi, però, che in occasione di un possibile momento successivo alla protesta, quello di un nuovo CdA, alcune contraddizioni possano emergere anche se si considederano le persone che oggi tirano le fila del Comitato stesso.
Parlarne ... si puo! e anzi ritengo positivo che qualcuno faccia emergere queste contraddizioni.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, intervengo un pò tardi per quanto riguarda lo sport di poggio dei pini, argomento molto importante creato giustamente da Silvio Ceccarelli.

Io personalmente sono sempre stato contrario alla nascita della poggio sport, anche e sopratutto perchè non vi era un buon valido motivo, come spesso accade quando non c'è un buon motivo per una nuova impresa, qualsiasi essa sia si ha quasi sempre il fallimento della stessa, in parole povere la poggio sport era nata già morta.

Mi ricordo che quando sentii parlare di questa società ricoprivo la carica di consigliere nel glorioso gruppo sportivo ( 25 anni di storia poggina nello sport distrutta dagli stessi che l'avevano fatta ma che non riuscivano più a governare, i soliti padri padroni!!).

Oggi a Poggio non c'è più neanche una squadra che osa chiamarsi " Poggio dei Pini " ( per favore un pò di sano campanilismo!! ) mancano sport come la pallavolo e l'atletica, manca il coinvolgimento generale che caratterizzava il Poggio, vedi palio dei rioni e altro, e inoltre c'è il denaro e il lucro dietro tutte le attività ( grave problema italiano, siamo poveri ma vogliamo fare gli americani )ahh dimenticavo i soci della Poggio dei Pini pagano lo stesso prezzo di usufrutto nonostante siano i proprietari delle strutture, prima c'era una giusta e sana distinzione.

La distruzione del G.S. Poggio dei Pini è stato il più grande disastro sociale della storia del Poggio, i responsabili stanno ancora al governo e fatto ancora più grave non riconoscono lo sbaglio ancora oggi scaricandosi le responsabilità l'un con l'altro( errare humanum est, perseverare autem diabolicum, un pò di meritocrazia a poggio servirebbe a migliorare questo posto ), inoltre il fallimento della Poggio sport è stato l'avvenimento più negativo in termini economici della Poggio dei Pini ( ripeto : gli autori stanno ancora al governo e in altre cariche della cooperativa ).

Lo sport a poggio oggi ha sicuramente qualche aspetto positivo, vedi il calcio, vedi il basket e vedi ( mi sembra da come hanno iniziato ) la gestione della club house, tuttavia manca qualcosa.

Io penso che si dovrebbe far rivivere il vecchio G.S. Poggio dei Pini, rispettando gli impegni presi con gli attuali gestori.

Ricordo infine alcune delle cose fatte dal glorioso Gruppo Sportivo senza grandi spese e con qualche aiuto da parte della Cooperativa, aiuto che non raggiungeva neanche l'1% delle spese dovute per la poggio sport.

Si fecero negli ultimi 5/6 anni di vita del gruppo quando c'era presidente il Sig. Branca ,le seguenti opere: campo da calcetto ( con soldi prestati dalla cooperativa e poi resi ), rifacimento campi da tennis. illumunazione campi da tennis esterni, piccole tribune campi da tennis idem campo da calcio, rifacimento manto campo da calcio, reti di contenimento palloni campo da calcio, giardino, impianto di irrigazione e sentierini della club house, rifacimento palestra e illuminazione interna ed esterna etc. etc. , forse ho anche dimenticato qualcosa,ahh si le suadre si chiamavano " Poggio dei Pini ", la cosa più importante comunque era data dal numero di soci sportivi che animavano il luogo, tutto questo senza fare danni al bilancio che veniva chiuso sempre in pareggio.

Al Poggio si dovrebbe saper condividere il bene comune....e bisognerebbe credere che quando si è in più persone si hanno più vantaggi e non svantaggi, dico questo perchè il motivo/scusa scatenante della nascita della poggio sport era e ed è aimè ancora oggi il seguente : si doveva fare perchè poggio stà cambiando!!...fatevi dire se ve lo dicono quanto è costata la brutta avventura poggio sport :) - voci popolari dicono circa 400.000,00 euri ( da verificare ma sembra attendibile ).

Ci tengo a precisare che l'attuale presidente della cooperativa non era a suo tempo in carica ne era presente a questa impresa, lo dico perchè voglio ribadire il ripetersi della storia al poggio, cioè quello che ho sempre sostenuto, ovvero che ci passa il solito presidente di turno e qualche altro che a mio modo di vedere hanno fatto alcune cose interessanti in ambito sportivo, un pò sprovveduti diciamo???..chissà.

Ahh scusate...una proposta utile per lo sport, perchè non si crea una pista per la corsa serale ( jogging ) attorno all'area ( interna alla strada e perimetrale )sportiva, così magari si evita qualche rischio, magari con una sorta di progetto finanziato cercando soci che vogliano sponsorizzarla?




cordiali saluti
Giacomo Cillocu

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