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venerdì 23 gennaio 2009

Approvate le prime barriere frangiflutti a Frutti d'Oro

Avevamo già parlato di questo progetto che da oggi, dopo il parere favorevole della Giunta Regionale, passa a una fase esecutiva. Riporto l'articolo di dettaglio comparso sull'Unione Sarda e nel sito della Regione.


L'UNIONE SARDA - Ambiente e territorio : Quattro barriere contro le mareggiate
23.01.2009

Saranno realizzate tra la lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro


La Regione ha approvato il progetto per la costruzione di quattro barriere antierosione davanti alla lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro Quei quattro “pennelli” antierosione che dovranno salvaguardare il litorale di Capoterra dalle violenti mareggiate, sono compatibili con l'ambiente. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ieri ha dato parere favorevole al progetto di protezione costiera predisposto dagli ingegneri Nicola ed Enrico Montaldo nell'ambito dell'accordo di programma sul Piano integrati d'area siglato tra il Comune di Capoterra e la stessa Regione. Un nulla osta atteso da dodici anni e diventato ancora più urgente quattro mesi fa, quando le abitazioni di Frutti d'Oro vennero sconvolte dall'alluvione del 22 ottobre e nei giorni successivi anche dai marosi scatenati dal vento di libeccio. Per ora il sì è stato dato esclusivamente per cinque dighe sofolte delle undici provviste inizialmente. Ma subito dopo la costruzione degli sbarramenti la zona verrà tenuta sotto stretto controllo per verificare i benefici o gli eventuali aspetti negativi che le strutture potranno avere sul litorale. Ci sono disponibili un milione e trecentomila euro per questo intervento di sistemazione e rinaturalizzazione delle difese litoranee, bonifica e sistemazione della fascia costiera che interesserà una tratto di 850 metri compresi tra gli insediamenti residenziali di Frutti d'Oro 1 e Frutti d'Oro 2. Un'area soggetta da decenni ad una progressiva erosione del mare che ha ridotto in maniera significativa l'estensione della spiaggia, esponendo le abitazioni e le infrastrutture più a ridosso della costa ad un elevato rischio mareggiate. I pennelli saranno realizzati in massi naturali, radicati a terra e sofolti, cioè semisommersi nel tratto terminale, a partire dalla nuova linea di riva (la lunghezza varia tra i 135 e i 210 metri). Si procederà anche al ripascimento, con sabbia proveniente da cave terrestri, nelle celle comprese tra pennelli adiacenti, in modo tale da completare il sistema di protezione costiera e riqualificare l'area d'intervento con la formazione di un insieme di spiagge asimmetriche (il volume della sabbia è stimato in circa 19 mila metri cubi). Durante la fase di realizzazione e per i primi due anni dal completamento delle opere, è previsto il monitoraggio del sistema di protezione e dell'evoluzione morfologica costiera (la spiaggia emersa e quella sommersa) nel tratto tra Cala d'Orri e La Maddalena Spiaggia. «Un'opera su cui l'amministrazione comunale puntava da anni e che finalmente ha trovato il pieno appoggio della giunta regionale», dice l'assessore ai Lavori pubblici, Efisio Demuru.
ANDREA PIRAS

5 commenti:

giacomo ha detto...

Ciao, vorrei dare la mia opinione, penso che sia una cosa interessante e utile, posso però anche aggiungere delle mie valutazioni al riguardo, la prima: come sabbia prenderei quella che lo stesso fiume ha apportato e quella che esiste in varie parti dello stesso rio a cominciare dal lago grande nel suo ingresso che andrebbe ripulito, così magari non si corrono rischi di sabbie diverse che ora non mi ricordo bene dove sono state messe tempo fa :), la seconda è che spero abbiano fatto sia degli studi sulle correnti sia che abbiano guardato degli studi gia esistenti presenti alla provincia di Cagliari di cu sono certissimo della loro esistenza e che non vennero probabilmente neanche tenuti in considerazione durante il ripascimento del poetto, la tera cosa, questo tratto di spiaggia è uno di quei non moltissimi posti italiani dove più che le mareggiate è previsto un innalzamento delle acque a causa dello sgioglimento dei ghiacci nei poli, anche questo fattore andrebbe tenut presente, della serie ben vengano i frangiflutti ma dovrebbero anche avere uno scopo tipo piccola diga, un pò come in Olanda fatte le dovute proporzioni, tutto qui.

Sperando che qualcuno legga, penso di aver dato un piccolo contributo e spero che si guardino queste cose che farebbero anche risparmiare dei soldi, soldi si ma senza mangiarseli facendo cagate alle quali siamo purtroppo abituati ( vedi sabbia del poetto che oltre essere scura non c'è neanche più).

Intanto per il poetto aggiungerei anche una cosettina, perchè si continuano a piantare le palme e non i ginepri che probabilmente c'erano tanti anni fa, prova ne è una strada che si chiama via s'arrulloni ( bacca del ginepro ) che unisce cagliari a quartu e prova ne sono tutti i tetti di Cagliari e Quartu della parti vecchie, tra le altre cose la regione disponeva di un vivaio a Badesi che curava proprio questa specie ( ginepro coccolone ), questo vivaio finisce proprio nelle dune appunto di Badesi.

Queste piante andrebbero piantate anche lungo questo litorale, perchè contribuirebbero naturalmente all'innalzamento delle spiagge e favorirebbero il formarsi di dune naturali.



Ciao Giacomo

Anonimo ha detto...
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giacomo ha detto...
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giacomo ha detto...

PER DOMANI,E' PREVISTO QUESTO

http://www.meteoam.it/modules.php?name=avvisi


CIAO GIACOMO

max steri ha detto...

Riguardo i ginepri, un bell'esempio è la spiaggia di solinas, nel territorio di Tratalias... ci sono ancora delle belle dune di sabbia finissima...

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