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venerdì 24 marzo 2017

Comitato a Maninchedda: "telecontrollo si può"

Il Comitato "No viadotto"  scrive all'Assessore Maninchedda
Facendo seguito all’ultimo incontro del 20 marzo, ci permettiamo di sottoporre alla Vostra attenzione l’opportunità di contemperare la giusta esigenza della messa in sicurezza del territorio unitamente alla altrettanto necessaria tutela dei valori ambientali e paesaggistici dello stesso.
Ed invero, entrambi tali principi di rango costituzionale (tutela del paesaggio e  salvaguardia delle vite umane) potrebbero ben essere contemperati attraverso le prescrizioni della “direttiva per lo svolgimento delle verifiche di sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o ferroviario del reticolo idrografico della Sardegna, nonché delle altre opere interferenti”, ai sensi dell’art. 22 delle norme tecniche di attuazione del PAI. 

La predetta direttiva, emanata nel settembre 2015 (successivamente al concorso di progettazione bandito dal Commissario Governativo per il Rischio Alluvione) dalla direzione generale della agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, consente infatti l’esercizio transitorio per le opere di attraversamento viario esistenti (che devono essere obbligatoriamente riportate nel nulla osta idraulico rilasciato dall’amministrazione competente per territorio, in qualità di Autorità Idraulica ai sensi del RD 523/1904) a condizione che gli stessi Enti “pongano in atto ogni opportuno provvedimento atto a garantire l’esercizio provvisorio dell’infrastruttura in condizioni di rischio compatibile, con particolare riferimento alla tutela della pubblica incolumità”:
- le condizioni di vigilanza, attenzione, allertamento ed emergenza correlate alla tipologia degli eventi idrologici e idrogeologici che possono comportare condizioni di rischio sull’infrastruttura;
- le eventuali attrezzature di misura necessarie per l’identificazione delle condizioni di cui alla linea precedente e la conseguente attuazione delle misure di emergenza;
- le operazioni periodiche di sorveglianza e ispezione da compiere per garantire la sicurezza del funzionamento dell’infrastruttura;
- le segnalazioni al pubblico delle condizioni di rischio presenti, eventualmente opportune per la riduzione dell’esposizione al rischio.
Il successivo capoverso della medesima direttiva autorizza inoltre interventi manutentivi o di adeguamento, ma gli stessi devono in ogni caso devono essere definiti sulla base delle seguenti condizioni:
-          gli Enti proprietari, gestori o concessionari sono tenuti a motivare adeguatamente che le singole opere sono essenziali, l’assenza di alternative tecnicamente ed economicamente sostenibili, la non delocalizzabilità delle stesse;
-          gli interventi previsti devono migliorare o quantomeno non devono peggiorare le condizioni originarie di deflusso, senza incrementare nessuno degli elementi che concorrono a determinare il rischio idraulico;
-          gli Enti proprietari, gestori o concessionari, salvo il caso di opere pubbliche realizzate ex R.D. n.422/1923, sono tenuti ad allegare al progetto il nulla osta idraulico ex art. 93 del R.D. n. 523/1904 ovvero a dimostrare che le opere oggetto di intervento sono conformi alle norme di settore vigenti all’epoca della loro realizzazione, ovvero che all’epoca di realizzazione l’opera era di competenza di ente/soggetto pubblico non tenuto ad ottenere il nulla osta. Si specifica che, in ogni caso, ciò non costituisce presupposto per il rilascio di un qualsivoglia titolo in sanatoria;
-          l’intervento non deve rendere più onerosa la risoluzione definitiva della criticità.
Tutti i sopracitati requisiti sono soddisfatti nel caso di specie.
Si conferma pertanto la richiesta di valutare l’opportunità di contemperare le ben note esigenze di messa in sicurezza e di tutela dell’ambiente attraverso l’installazione di un efficiente sistema di protezione civile telecontrollato, unitamente all’aumento delle campate dell’attuale ponticello ed ad una più accurata pulizia, soprattutto a monte, dell’alveo del Rio San Gerolamo.
Nelle more di poter discutere ed approfondire tali argomenti, desideriamo salutarLa cordialmente.

Capoterra, 23-03-2016

1 commento:

GIACOMO ha detto...

Devono fare le manutenzioni ordinarie e straordinarie perchè altrimenti le cose restano pericolose aldilà delle responsbilità.

Manutenzioni - demolizione rilevato " assassino " ponte verso chiesa San Gerolamo , vera causa dell'onda di piena.

Ciao Giacomo

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