Il Comitato "No viadotto" scrive all'Assessore Maninchedda
Facendo seguito all’ultimo incontro del 20 marzo, ci
permettiamo di sottoporre alla Vostra attenzione l’opportunità di contemperare
la giusta esigenza della messa in sicurezza del territorio unitamente alla
altrettanto necessaria tutela dei valori ambientali e paesaggistici dello
stesso.
Ed invero, entrambi tali principi di rango
costituzionale (tutela del paesaggio e
salvaguardia delle vite umane) potrebbero ben essere contemperati
attraverso le prescrizioni della “direttiva per lo svolgimento delle verifiche
di sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o
ferroviario del reticolo idrografico della Sardegna, nonché delle altre opere
interferenti”, ai sensi dell’art. 22 delle norme tecniche di attuazione del
PAI.
La predetta direttiva, emanata nel settembre 2015
(successivamente al concorso di progettazione bandito dal Commissario
Governativo per il Rischio Alluvione) dalla direzione generale della agenzia
regionale del distretto idrografico della Sardegna, consente infatti l’esercizio
transitorio per le opere di attraversamento viario esistenti (che
devono essere obbligatoriamente riportate nel nulla osta
idraulico rilasciato dall’amministrazione competente per territorio, in qualità
di Autorità Idraulica ai sensi del RD 523/1904) a condizione che gli stessi Enti
“pongano in atto ogni opportuno
provvedimento atto a garantire l’esercizio provvisorio dell’infrastruttura in
condizioni di rischio compatibile, con particolare riferimento alla tutela della
pubblica incolumità”:
- le condizioni di
vigilanza, attenzione, allertamento ed emergenza correlate alla tipologia degli
eventi idrologici e idrogeologici che possono comportare condizioni di rischio
sull’infrastruttura;
- le eventuali attrezzature
di misura necessarie per l’identificazione delle condizioni di cui alla linea
precedente e la conseguente attuazione delle misure di
emergenza;
- le operazioni periodiche
di sorveglianza e ispezione da compiere per garantire la sicurezza del
funzionamento dell’infrastruttura;
- le segnalazioni al
pubblico delle condizioni di rischio presenti, eventualmente opportune per la
riduzione dell’esposizione al rischio.
Il successivo capoverso
della medesima direttiva autorizza inoltre interventi manutentivi o di
adeguamento, ma gli stessi devono in ogni caso devono essere definiti sulla base
delle seguenti condizioni:
- gli Enti proprietari, gestori o concessionari sono
tenuti a motivare adeguatamente che le singole opere sono essenziali, l’assenza
di alternative tecnicamente ed economicamente sostenibili, la non
delocalizzabilità delle stesse;
- gli interventi previsti devono migliorare o quantomeno
non devono peggiorare le condizioni originarie di deflusso, senza incrementare
nessuno degli elementi che concorrono a determinare il rischio
idraulico;
- gli Enti proprietari, gestori o concessionari, salvo il
caso di opere pubbliche realizzate ex R.D. n.422/1923, sono tenuti ad allegare
al progetto il nulla osta idraulico ex art. 93 del R.D. n. 523/1904 ovvero a
dimostrare che le opere oggetto di intervento sono conformi alle norme di
settore vigenti all’epoca della loro realizzazione, ovvero che all’epoca di
realizzazione l’opera era di competenza di ente/soggetto pubblico non tenuto ad
ottenere il nulla osta. Si specifica che, in ogni caso, ciò non costituisce
presupposto per il rilascio di un qualsivoglia titolo in
sanatoria;
- l’intervento non deve rendere più onerosa la risoluzione
definitiva della criticità.
Tutti i sopracitati
requisiti sono soddisfatti nel caso di specie.
Si conferma pertanto la
richiesta di valutare l’opportunità di contemperare le ben note esigenze di
messa in sicurezza e di tutela dell’ambiente attraverso l’installazione di un
efficiente sistema di protezione civile telecontrollato, unitamente all’aumento
delle campate dell’attuale ponticello ed ad una più accurata pulizia,
soprattutto a monte, dell’alveo del Rio San Gerolamo.
Nelle more di poter
discutere ed approfondire tali argomenti, desideriamo salutarLa
cordialmente.
Capoterra,
23-03-2016
1 commento:
Devono fare le manutenzioni ordinarie e straordinarie perchè altrimenti le cose restano pericolose aldilà delle responsbilità.
Manutenzioni - demolizione rilevato " assassino " ponte verso chiesa San Gerolamo , vera causa dell'onda di piena.
Ciao Giacomo
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